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COSA CAMBIA CONCRETAMENTE AL PASSAGGIO DA UNA CONFIGURAZIONE DI POTERE ALL'ALTRA?
Perrispondere esce,a partire dagli anni '50, il concetto di SISTEMA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE (chetrasforma il realismo in neo realismo). Questo concetto appare a partire dagli anni '50, durante la diffusionedelle interdipendenze politiche, economiche ecc..., e a partire dagli anni '50 è chiaro a chiunque che èavvenuto un mutamento rispetto a 15anni prima. Ma cosa è cambiato? Quali sono le condizioni strutturaliche sono cambiate? Con la TEORIA dei SISTEMI si risponde a queste domande in maniera teorica.Secondo Kennet Waltz è necessario essere parsimoniosi (1),bisogna essere in grado di identificare piccolevariabili e trascurare tutto il resto. Ciò che si deve trascurare è quello che nella realtà conta cioè tutte lecaratteristiche interne degli attori; bisogna trascurare i singoli elementi degli attori (2), come ad es.
Se sono o non sono democratici non è importante. Nel secondo capitolo del suo libro, le teorie riduzionistiche pretendono di spiegare tutto partendo dalle caratteristiche singole degli stati: Waltz si concentra sul sistema (3) inteso come campo di forza e distingue i diversi sistemi in base a come è distribuito il potere. L'autore sa che possono cambiare molte cose degli attori, ma se devo spiegare è necessario concentrarsi sulla distribuzione del potere. Ciò che cambia dunque, dal 1960 al 1940, è una diversa distribuzione del potere.
BIPOLARISMO MULTIPOLARISMO
La condizione più ripetuta è quella multipolare, dalla Pace di Westfalia (1648) alla fine della seconda Guerra Mondiale; le potenze cambiano all'interno, ma il numero di esse è sempre superiore a 2.
Il sistema bipolare si afferma dal 1945 al 1990 e fu dominato da due super potenze in conflitto tra di loro.
Oggi è presente un sistema unipolare (provvisoriamente).
Perché è una distribuzione del potere fragile ed è dominato in senso gerarchico ed egemonico da una super potenza.
12 CRITERI CHE CAMBIANO DA UNA CONFIGURAZIONE DEL POTERE ALL'ALTRA:
a) Criterio della definizione dell'amico e del nemico; l'agire politico si nutre della definizione del nemico, prima capisco chi è il nemico poi trovo chi è mio amico.
MULTIPOLARISMO: nel sistema multipolare la scelta dell'amico e del nemico è INDETERMINATA (non c'è l'obbligo); gli attori sono liberi di scegliere i nemici e questa indeterminatezza crea incertezza nel contesto internazionale. L'indeterminatezza tuttavia, è un incentivo alla prudenza perché giocando su diversi tavoli, con diversi interessi, gioco in maniera più parsimoniosa.
Esempio: nell'800 la Gran Bretagna che era una grande potenza coltivava interessi a mantenere l'Europa divisa, voleva mantenere il suo impero dato che era la
principale potenza coloniale e infine aveva interessi in Africa. Su ciascuno di questi tavoli la UK aveva alleati e nemici diversi: per l'equilibrio europeo il problema era la Germania; per il mantenimento del suo impero il problema era la Russia e per la corsa all'Africa il grande competitore era la Francia. C'erano dunque molti nemici ma la Gran Bretagna esita a scegliere il nemico da sfidare fino a fine '800 quando la Germania costruisce una grande flotta. Individuato il nemico principale la Gran Bretagna si affretta a stringere alleanze con Francia e Russia.
BIPOLARISMO: è esattamente l'opposto, l'indeterminatezza è al minimo e le amicizie e le inimicizie sono dettate dal sistema internazionale. Ciascuna delle 2 potenze conosce il proprio nemico. Esempio: gli Usa sanno che il loro nemico è l'URSS quindi la politica di sicurezza americana sa cosa fare, qual è l'obiettivo e qual è il problema.
UNIPOLARISMO: in
Termini di indeterminatezza: questo sistema è peggiore del multipolarismo perché se la Gran Bretagna aveva delle opzioni, oggi gli Usa hanno un problema maggiore perché non sanno ancora chi sarà la grande potenza; in un sistema così indeterminato ci sarà una politica estera americana molto capricciosa perché non sanno ancora qual è la missione.
Criterio della Guerra: elemento di continuità specifico dell'ambiente internazionale che si presenta in modo diverso a seconda del contesto.
MULTIPOLARISMO: nel sistema internazionale multipolare la guerra non coinvolge la stessa posta in gioco; si può utilizzare la guerra su di un tavolo e contemporaneamente usare la pace con un'altra potenza. Sebbene in questo contesto la guerra è molto più probabile, ha però minor intensità. Esempio: nell'800 serie continua di guerre che però sono limitate (guerra di Crimea, guerre...
Diindipendenza italiana, guerra tra Prussia e Impero Asburgico)BIPOLARISMO: nel sistema internazionale bipolare cambia tutto; lo spazio per le guerre limitate sichiude e c'è la possibilità di trasformare la guerra in una guerra generale. Caratteristica di questosistema è la NON LIMITABILITA' della guerra che ha delle conseguenze:
- Le uniche guerre combattibili in questo contesto sono quelle in cui NON ci sono le grandi potenze.
- Anche quando le due super potenze si trovano in conflitti, si evita lo scontro diretto; si utilizzano solostrategie indirette, sostenendo il paese con aiuti economici- militari.
- C'è una ricaduta politica perché c'è la tendenza a mettere da parte quei conflitti in cui l'interventodelle 2 super potenze sarebbe inevitabile ( questo è il segreto dell'Europa nel 2° '900 che evitaguerre per non far intervenire le 2 potenze; cade il bipolarismo, scoppia la guerra in
Jugoslavia). In questo contesto anche il più limitato dei conflitti porterebbe a conseguenze gravi come l'innesco di una guerra mondiale perché questo sistema porta all'escalation del conflitto e alla diffusione geografica. L'Europa sarebbe potuta diventare il teatro di una guerra nucleare tra potenze lontane senza la possibilità di intervenire. All'epoca bipolare sorge il PRINCIPIO dell'INTANGIBILITÀ: tutto doveva essere intangibile, proprio per la paura di un'escalation generale.
UNIPOLARISMO: è un sistema simile al multipolarismo perché nel contesto unipolare la guerra limitata e poco costosa è ancora possibile. Le guerre degli ultimi 15 anni sono diverse perché ci sono differenze enormi con gli altri attori e ci si chiede a quale costo è possibile vincere. Oggi l'uso della forza quindi della guerra è più praticabile. Esempio: nel 1991 c'è la guerra contro
L'Iraq che è legittima perché aveva invaso il Kuwait violando il diritto internazionale; la guerra termina 40 giorni dopo con pochissime vittime (350 uomini) e da qui cambia il rapporto con la guerra; altro esempio è il Kosovo dove la guerra costa zero.
Criterio della soglia di accesso; come cambia nei tre contesti la soglia di accesso e come si diventa grande potenza.
MULTIPOLARISMO: esiste una soglia riconosciuta. Tutti sanno a fine '800 chi sono gli attori che contano di più e riescono a riconoscerli perché c'è lo status di grande potenza che viene riconosciuto in base alle istituzioni. La soglia dunque è facilmente riconoscibile e può essere raggiunta e superata sia dalla Germania sia dall'Italia; entrambe superano questa soglia non altissima grazie all'intelligenza dell'élité di quel momento. Il superamento della soglia è anche possibile grazie alla presenza di più potenze.
utilizzate per creare problemi a qualcun altro.
BIPOLARISMO: il rango di grande potenza si alza molto, non è più grande potenza ma super-potenza. C'è un'enorme difficoltà di superare la soglia perché è più alta e perché è difesa dalla 2grandi che l'hanno gia superata. Le due super potenze infatti, sono d'accordo sul voler evitare l'ingresso di una terza potenza perché vogliono conservare l'oligopolio; un sistema di 3 potenze è il sistema peggiore perché c'è il rischio continuo di 2 contro 1.
UNIPOLARISMO: le soglie di accesso sono particolari e restano altissime e nessuno oggi si sogna di riuscire a raggiungerle anche perché c'è un'aggravante, ovvero gli Usa difendono a tutti i costi questa soglia perché vogliono rimanere i più forti. L'impossibilità di superare questa soglia ha portato alla nascita di nuovi
modi di sfidare l'attore, non più attraverso mezzi tecnologici, masfidando il paese sui punti deboli in modo non convenzionale, con il terrorismo. Esempio: Al Qaeda sfida gli Usa con attacchi terroristici o con nuove armi; l'Iran invece sa razionalmente di non avere altre armi per sconfiggere gli americani, sfida allora gli Usa con il nucleare perché è l'unico strumento di dissuasione. d) Criterio della continuità e discontinuità politica delle alleanze; come cambiano le alleanze politiche nei diversi contesti. Le alleanze sono il fenomeno più continuo nel corso della storia perché hanno a che fare con la cooperazione militare. Alleanza = promessa di mutua assistenza militare. Stringere alleanze fa guadagnare in sicurezza ma si perde. L'alleanza ha a che fare con il futuro perché mi procura sicurezza ma promessa significa che in libertà perché comportano un impegno come il sostegno l'alleanza.ha carattere esplicito; è una promessa formale (mutua) e c'è reciprocità dell'alleato in caso di bisogno.
Le caratteristiche delle alleanze cambiano se ci troviamo in un sistema internazionale multipolare, bipolare o unipolare.
Numero di alleanze
MULTIPOLARISMO: le alleanze sono fatte con soggetti diversi a seconda del tavolo di gioco.
Esempio: la Gran Bretagna nell'800 era alleata con la Russia e la Francia ma nel frattempo si allea con il Giappone che è nemico della Russia.
BIPOLARISMO: si creano 2 grandi alleanze strette intorno ai blocchi rispettivi delle 2 super potenze.
UNIPOLARISMO: tutti gli stati giocano e danno qualcosa perché sanno che possono ottenere qualcosa dall'ordine internazionale. C'è la tendenza a creare una sola alleanza tra tutti gli stati che però si può svuotare creando delle dinamiche competitive all'interno.
Esempio: alleanza globale contro il terrore.
MULTIPOLARISMO:
c'è flessibilità di schieramento ma rigidità di strategie. Sono alleanze stabilite ad hoc attraverso un accordo implicito per ottenere gli obiettivi prefissati ma raggiunto l'obiettivo ognuno prende la sua strada. Nel sistema mul