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CONFERENZA DI TEHERAN
Conferenza dove vengono assunte le decisioni più rilevanti. I tre della grande alleanza raggiungono accordi che hanno implicazioni immediate nella guerra e implicazioni a lungo termine per il secondo dopoguerra. La conferenza si svolge tra novembre - dicembre 1943, in una fase in cui le sorti della guerra stanno volgendo a favore della grande alleanza:
- Febbraio 1943, i sovietici hanno ottenuto la vittoria a Stalingrado → svolta della guerra
- Gli USA iniziano a prevalere nel Pacifico (vittoria nella battaglia di Guadalcanal) → sensazione che per la prima volta abbiano preso il sopravvento sui giapponesi
- Nel 1943, le potenze sbarcano in Nord-Africa e poi in Italia provocando la fine del fascismo. Il nuovo governo è quello guidato da Badoglio, che stipula l'armistizio con gli alleati (3 settembre 1943)
Si apre una questione centrale: come gestire i territori degli stati sconfitti. Di questa questione discutono Stalin, Churchill e Roosevelt a
Teheran: la scelta della città non è casuale → Stalin può così rimanere vicino all'Urss, che sta guidando la resistenza nei confronti dei nazisti. In quattro giorni si discute di tutto: non c'è un singolo aspetto che viene tralasciato. Le principali sono: 1. Sorti delle colonie → qui Churchill si trova in minoranza, perché gli altri due vogliono un nuovo strumento che garantisca l'indipendenza delle colonie. Si parla delle sorti del Vietnam degli stretti turchi → l'Urss rivendica la possibilità di partecipare al controllo degli stretti turchi e Roosevelt manifesta comprensione verso questa esigenza 2. Sorti della guerra a. Secondo fronte. È passato un anno e mezzo da quando Roosevelt aveva promesso l'apertura del secondo fronte: ora è giunto il momento di assumere l'impegno di aprire il secondo fronte in Europa, precisamente in Normandia. Roosevelt comunica a Stalin chiguiderà lo sbarco in Normandia, ovvero Eisenhower, già artefice dell'avanzata in Italia.
Sorti della Grecia → era occupata dall'Italia. Churchill rivendica l'onere della Gran Bretagna di provvedere alla liberazione della Grecia. La Gran Bretagna libera quindi la Grecia.
Churchill propone di distogliere parte delle truppe in Italia e mandarle nei Balcani → alcuni leggono questa proposta come la volontà di voler fermare l'avanzata delle truppe sovietiche in quell'area.
Churchill non lascia però che la preoccupazione di contrastare il comunismo prevalga: un'altra decisione presa a Teheran riguarda la Jugoslavia → si decide di aiutare Tito a scapito di Mehalovic, leader della resistenza nazionalista, perché si ritiene che Tito sia meglio attrezzato per dare una mano concreta contro il nazi-fascismo.
Necessità di stabilire una condotta comune sull'Italia → è il primo paese
dell'asse che viene sconfitto, quindi serve come "esperimento" per definire una politica comune. Fino a quel momento, la politica di occupazione dell'Italia era stata dettata dalle autorità militari in loco (a liberare l'Italia sono gli eserciti anglo-americani, i sovietici NON partecipano allo sbarco in Sicilia). Una Commissione Alleata di Controllo aveva deciso le sorti dei territori alleati e occupati. Ora Stalin, a Teheran, avanza una richiesta: chiede che l'Urss partecipi alla definizione della politica di occupazione dell'Italia → secondo Stalin l'Urss ha titolo per rivendicare queste decisioni. Di fronte alla richiesta, gli anglo-americani concordano con Stalin la creazione di un organismo che dovrà affiancare la commissione alleata di controllo, dove sarà ammesso un rappresentante del governo sovietico = COMITATO CONSULTIVO PER L'ITALIA. Come rappresentate, Stalin manda Andrey Vyshinsky: esponente di primopiano delle gerarchie sovietiche.
3. Sorti del dopoguerra
a. Smembramento della Germania → la Germania deve essere messa nella condizione di non nuocere (Richelieu). Secondo Roosevelt, la Germania doveva essere divisa in cinque stati. Una seconda opzione allo smembramento era il piano Morgenthau = dopo la guerra, la Germania deve essere ridotta a uno stato, la cui economia sia basata solo sull'agricoltura. A Teheran i tempi non sono abbastanza maturi per discutere del futuro della Germania, quindi la questione non viene risolta.
b. Roosevelt, che ha in mente il gran design, prospetta un progetto per il dopoguerra che già aveva descritto a Molotov nel corso della visita. Qui aveva già iniziato a tracciare i contorni di ciò che sarà l'ONU (pilastro insieme alla liberalizzazione dei mercati per il secondo dopoguerra).
Roosevelt descrive il suo progetto attraverso una metafora = immagine dei quattro poliziotti → UK, FR, URSS, CINA devono assumere
all'interno della nuova organizzazione un ruolo peculiare, diverso dalle altre potenze. Roosevelt è convinto che il nucleo dell'alleanza che sconfiggerà il nazismo, dovrà continuare a rappresentare il braccio armato della nuova organizzazione e collaborare per sconfiggere il crimine. Questo progetto si basa sull'idea della durevole intesa = mantenere l'alleanza di guerra per farne il cardine della pace. La nuova organizzazione si deve basare su meccanismi nuovi, tenendo conto degli errori commessi dalla Società delle Nazioni → no voto all'unanimità (no veto; sì collaborazione). c. Nuovi confini dell'Urss → compenso che Stalin chiede per aver combattuto fino a quel momento contro la Germania. Stalin chiede: - Nuovi confini con la Finlandia: mantenere il confine ottenuto a seguito della guerra d'inverno - Nuovi confini con gli stati baltici → ottiene il consenso per annetterli - Nuovi confini con laPolonia → Stalin chiede che l’Urss sia autorizzata a mantenere i territori che aveva ottenuto dall’accordo con i nazisiti → parla della linea Curzon = ministro britannico che aveva proposto una mediazione nella guerra russo-polacca. Churchill chiama la linea Curzon, linea Molotov-Ribbentrop = Stalin chiede un nuovo confine con la Polonia che può essere assimilato al confine concordato con la Germania nel patto Molotov-Ribbentrop. Stalin sfrutta il senso di colpa di Stati Uniti e Gran Bretagna per avanzare queste richieste → di fatto sta chiedendo di ratificare le decisioni raggiunte nel patto Molotov-Ribbentrop.
Cosa risponde Churchill a Stalin?
Churchill acconsente alle richieste di Stalin, perché sa che la sicurezza sovietica deve essere rafforzata → è nell’interesse comune rafforzare la cintura di stati. Inoltre, il governo di Churchill aveva dato garanzie all’indipendenza della Polonia, ma non ai confini.
La Polonia cederà.
territori all'Urss, ma a sua volta sarà ricompensata con i territori che si era presa la Germania = Churchill prefigura uno spostamento della Polonia verso Occidente. Cosa risponde Roosevelt a Stalin? Se Churchill non ha difficoltà ad accogliere la richiesta di Stalin, così non è per Roosevelt. Negli Stati Uniti è presente una diffusa componente polacca: sono una parte della società particolarmente concentrata in alcuni stati importanti dal punto di vista elettorale, come New York. Per questo Roosevelt è restio ad accogliere la richiesta di Stalin, perché ha paura di perdere il consenso dei polacchi -> ha bisogno di mantenere i loro voti. Il compromesso che chiede è quello di raggiungere un accordo fra i tre, ma che l'accordo non venga pubblicato fino a quando non si siano tenute le elezioni del 1944 -> i confini vengono decisi a Teheran, ma comunicati solo nel 1945, perché Roosevelt vuole salvaguardare.Le sue prospettive di essere rieletto. A Teheran si riscrivono i confini della seconda guerra mondiale: si sceglie la nuova mappa geopolitica dell'Europa. L'anno successivo (1944), la grande alleanza raggiunge una serie di risultati sul piano militare:
- Giugno 1944, liberalizzazione di Roma
- Giugno 1944, sbarco in Normandia → Hitler aveva incaricato Rommel di predisporre il Vallo Atlantico (fortificazione sulle coste in Normandia). Anche per questo elemento, l'operazione viene preparata molto attentamente. Gli inglesi e gli americani creano dei finti carri armati per far credere ai tedeschi che lo sbarco sarebbe avvenuto più a est: ciò trae in inganno i tedeschi. Lo sbarco avviene il 6 giugno e Parigi viene liberata ad agosto → la battaglia in Normandia, non è solo lo sbarco, ma bisognava anche espugnare i territori in mano ai tedeschi da tempo
- Avanzata dell'armata rossa → da est procede l'armata rossa, che, dopo la vittoria di Stalingrado,