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EVOLUZIONE DELL’ORDINE INTERNAZIONALE
(Da non sottovalutare la mappa in quanto farà le domande all’orale su quest’evolu-
zione + sugli attori internazionali + sullo strumento diplomatico)
- Concerto europeo: prevalentemente europeo e multipolare ma con emergere del-
le nuove potenze che però non contavano ai fini dell’ordine internazionale (l’ordine
internazionale è quella particolare combinazione di equilibri e forze degli attori in-
ternazionali che permette di avere pace stabilita)
- Bismarck non è un ordine internazionale in quanto egli era concentrato sull’unifi-
cazione della Germania
- 1GM: indebolimento delle potenze europee e introduzione dei nuovi attori nell’or-
dine internazionale, per cui il nuovo ordine non è più solo europeo
- Periodo illusorio della sicurezza collettiva introdotta da Wilson: SdN risolve SOLO
un conflitto: crisi periferica del 1925 tra Grecia e Bulgaria quando i greci occupano
la Bulgaria dove SdN ottiene il ritiro delle truppe greche da quei territori. La sicurez-
za collettiva non ha successo anche per colpa degli americani che non aderirono
alla SdN.
- 2GM: porta al compimento il processo avviato nella 1GM: auto-distruzione dell’Eu-
ropa come sede delle potenze importanti a causa dei nazionalismi europei + emer-
gere delle 2 super potenze. Si realizza quello che Tocqueville aveva pensato sulla
Russia e America: sono entrambi forti e pieni di risorse che diventeranno 2 attori
più importanti sulla scena internazionale, infatti dopo il 1945 succede proprio que-
sto. Nasce il bipolarismo: per la 1° volta nella storia nel 1945 si individua un’ordine
internazionale bipolare! Fr è sconfitta, It non sarà mai più una potenza influente ma
di medio rango, non dispone dei fattori importanti per l’influenza internazionale e
neanche degli interessi nazionali che abbiano una portata globale. La guerra fredda
diventa il contenuto del bipolarismo: tipologia di rapporti che si instaura tra le 2 po-
tenze, si tratta di una cooperazione difficile.
ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE
Erede della SdN che non si poteva riattivare per: suo fallimento + ultimo atto era
espulsione dell’URSS quando Stalin invase la Finlandia.
Percorso che porta alla nascita dell’ONU:
- carta atlantica coi principi democratici e libertari in cui si riconobbero Churchill e
Roosevelt
- i paesi che condividevano lo sforzo contro la Germania diedero vita al gruppo
delle Nazioni unite
- esperienza ripresa dai fondatori dell’ONU: i paesi usciti vincitori della 2GM
Il primo passo diplomatico: 1944 conferenza di Dumbarton Oaks e passo finale ri-
badito nella Conferenza di Yalta
ONU asce dalla cooperazione e incontro tra vecchie potenze che stanno declinan-
do (Fr + Uk) e potenze emergenti (USA e URSS). Stavolta USA non commettono
più l’errore precedente: non si tirano più indietro e la promuovono.
ONU è il risultato della volontà dei 3 vincitori (URSS-USA-UK) + dei paesi che si
trovano in posizione particolare come Francia (ignorando il fatto che sia uscita ridi-
mensionata sul piano militare e sul prestigio internazionale) + per volontà degli USA
partecipa come fondatore anche la Cina (USA insistono su questo perche convinti
che Cina sia destinata ad entrare nella loro sfera d’influenza grazie alla lotta interna
tra nazionalisti=amici degli USA contro i comunisti)
ONU si danno una struttura per organi interni che ricalca quella della SdN:
- Assemblea generale con i rappresentati di tutti i paesi membri
- Consiglio di Sicurezza che si occupa del mantenimento della pace
- Segretariato che deve gestire le crisi
- Corte internazionale di giustizia
- Consiglio economico
É fondamentale capire come le differenti potenze che promuovo l’ONU riescono a
trovare la propria espressione= attraverso i meccanismi decisionali!
Scartato il principio della SdN dell’unanimità, e promuovono il principio che distin-
gue sulle questioni da dibattere e sullo status dei paesi membri.
- Questioni procedurali (di prassi e di diritto internazionale, come si arriva alla de-
cisione)
- Questione non procedurali (di merito: cosa si deve o non deve fare di fronte alle
minacce).
Distinzione dello status dei paesi membri: al CdS ci sono membri permanenti (che
hanno il diritto di veto sulle questioni non procedurali: i promotori dell’ONU: USA +
URSS + UK + FR + Cina) + non permanenti (eletti periodicamente).
Art.51 della Carta dell’ONU che stabilisce il principio di difesa in caso di aggressio-
ne da parte del CdS.
ONU hanno più strumenti rispetto alla SdN (che poteva usare solo sanzioni eco-
nomiche e non la forza).
ONU, come la SdN, non ha gli strumenti militari propri: quando il CdS deliberava di
dover ricorrere alla forza si doveva ricorrere ai contingenti militari messi a disposi-
zione da alcuni paesi.
Ci si domandava che tipo di rappresentanza attribuire all’URSS (che era una fede-
razione di repubbliche sovietiche). Stalin voleva che tutte le repubbliche dell’URSS
trovavano la rappresentanza dell’Assemblea generale. Trovato un compromesso:
oltre all’URSS anche 2 delle repubbliche federate: Bielorussia + Ucraina avevano la
loro rappresentanza all’interno dell’Assemblea.
Bevin disse che: l’ONU era organismo che in caso di crisi tra 2 paesi avrebbe im-
posto la propria volontà, ma nel caso di crisi di 2 paesi più grandi sarebbe vinto il
più forte, mentre tra URSS e USA ad essere sconfitto sarebbe l’ONU (che ricono-
sceva la leadership internazionale delle 2 potenze)
ONU dà vita al nuovo tentativo di edificazione della sicurezza collettiva: in
base al quale le crisi internazionali vengono risolte da un organo super partes, arbi-
tro, al quale tutte le potenze riconoscono questa funzione e si impegnano a ricono-
scere la sua decisione. Se non c’è il rispetto della decisione dell’arbitro non c’è
neanche la sicurezza collettiva.
Si cerca di dare un nuovo ordine economico finanziario internazionale: (per evi-
tare la crisi degli anni ’20-’30 che coinvolsero tutti i paesi), il cardine su cui costruire
questo nuovo ordine è il dollaro di cui si riconosce il primato internazionale che
esce dalla guerra estremamente forte. USA è più ricco dal punto di vista delle riser-
ve di oro (perche avevano messo le mani anche sulle riserve di oro dei paesi in cui
entrarono). 14 LEZIONE
27.10.11
Riorganizzazione dell’ordine internazionale dal punto di vista economico: po-
tenziamento dell’economia degli USA e arricchimento in termini monetaria degli
USA conseguito attraverso la guerra entrando in possesso delle riserve dell’oro dei
paesi sconfitti. Hanno una grande quantità dell’oro in possesso.
1944 a Bretton Woods conferenza in cui furono posti i nuovi principi del nuovo si-
stema economico internazionale: il principio fondamentale stabilire i cambi fissi tra il
dollaro e altre principali monete + dollaro convertibile in oro (il prezzo dell’oro è
35$)
(( Keynes (economista americano) che espresse delle perplessità sugli accordi e
sull’importanza attribuita al dollaro, ritenendo che fosse preferibile introdurre una
nuova moneta unica (“bankore") nel sistema internazionale. La sua proposta fallì. In
quanto non solo si affermò la potenza americana nel campo economico ma si in-
troducevano nuovi organismi economi come Banca Mondiale e il Fondo
Monetario.))
Dopo la 2GM, gli USA trasformano la loro già affermata leadership politica e milita-
re (come conseguenza della loro vittoria in guerra) anche all’ambito economico-fi-
nanziario, anzi la supremazia del dollaro finanziava gli sforzi militari che gli USA
dovevano sostenere in quanto divennero una delle 2 superpotenze.
Questo discorso ruota intorno all’ONU, organizzazione come il 2° tentativo storico
di dare vita alla sicurezza collettiva (dopo il fallimento della Società delle Nazioni
che non garantì la democratizzazione internazionale, eliminando le differenze tra i
vari paesi). Tutti i paesi cercarono di aderirvi all’organizzazione, anche gli sconfitti
che dovevano però attendere la stipula degli accordo di pace
Negli anni ‘40 si è già in presenza della logica della Guerra Fredda. Churchill
(1946) tenne un discorso secondo cui sull’Europa era calata la “Cortina di Ferro”:
Europa già divisa in 2 sfere d’influenza (la cortina che andava dal Baltico al Mar
Adriatico, passando per Trieste).
1947 ITALIA si candida all’ingresso all’ONU: entra in gioco i sistema dei veti con-
trapposti: USA impedivano accesso dei paesi satelliti dell’URSS (come la Bulgaria,
Romania e Ungheria sotto l’armata rossa). Di conseguenza, URSS esercitò il veto
sui paesi filo-americani, come Italia. Italia dovette aspettare fino al 1955 per entrare
nell’ONU, quando cadde il sistema dei veti incrociati, e ciò rendeva la posizione ita-
liana mortificante sul piano internazionale in quanto estromessa dal nuovo organi-
smo di sicurezza collettiva, posizione marginale.
Ingresso all’ONU, dall’altra parte, presentava la soluzione di sconfiggere sul piano
psicologico la sconfitta dell’Italia.
SPAGNA: non era intervenuta nella 2GM, ma per il fatto di essere sottoposta alla
dittatura di Franco non poteva entrare nell’ONU.
QUESTIONE GIAPPONE-ATOMICA
Visti gli esiti dei 2 bombardamenti atomici, ONU si domandò come gestire questa
nuova arma: come garantire la nuova sicurezza collettiva, vista la presenza delle
bombe atomiche e la disponibilità tecnologica di costruire questi ingegni?
Posizioni contrapposte dell’ONU:
- USA proposero il piano Baruch secondo cui era possibile istituire una Commis-
sione internazionale che si doveva occupare della gestione dell’atomica e garan-
tire il controllo su di essa.
- URSS non era necessario costituire un organismo ad hoc, ma era sufficiente
conferire questo compito al CS dell’ONU e arrivare all’impegno reciproco dei
paesi di smantellare il proprio arsenale nucleare (cioè lo dovevano fare gli USA
dato che era l’unica, al momento, di possederla). USA rigettarono questa propo-
sta, allora URSS mette in moto la costruzione della propria bomba atomica.
Difficoltà della posizione italiana sono costituite dal
TRATTATO DI PACE ITALIA (che la pongono nel campo degli sconfitti)
Italia dovette pagare le conseguenze delle scelte sbagliate del 20ennio fascista.
Questo principio però non fu pacifico in quanto si ribellarono molti intellettuali che
non erano d’accordo sul dover pagare gli errori del passato, come Benedetto Croce
secondo cui l’Italia con la sua tradizione liberale non doveva pagare le conseguen-
ze di una &ld