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CINA
Il territorio cinese è in buona parte sottoposto a occupazione giapponese e anche in questo immenso paese
costituiscono dei gruppi di resistenza:
uno fa capo a Chan Kai Shek che aveva condotto l’ opera di riunificazione dei territori cinesi e che
aveva alle spalle una lunga opera di guerra contro gli invasori giapponesi;
l’ altro è quello che fa capo a Mao Zetung.
Siamo in presenza di una forza con una forte connotazione rivoluzionaria, che tende ad opporsi alla
dominazione giapponese a tutta la vecchia tradizione conservatrice del secolo. La Cina è diversa dalla
Russia perché la rivoluzione è andata in scena in un contesto di industrializzazione, proletarizzazione della
società, mentre la Cina era fortemente rurale e arretrato e il promotore non era il proletario ma il contadino e
bisognava fare una rivoluzione diversa, quella che Mao realizzò. In questa fase le forze della resistenza
cinese avevano un comune nemico da contrastare, ed era la presenza sul suolo cinese dell’ esercito nipponico
e fu proprio per mettere d’ accordo queste 2 resistenze opposte cinesi che gli USA inviarono varie missioni
diplomatiche che avevano lo scopo di mettere d accordo Mao e Chan Kai Shek e favorire la loro
collaborazione contro il Giappone, ma non la otterranno mai fino in fondo perché Chan era convinto della
sua superiorità sul piano militare. Nel 1942 abbiamo la Dichiarazione delle NU: serve a ribadire i principi
libertari, democratici e dell’ autodeterminazione dei popoli, ma è il lancio di un’ alleanza di guerra perché
tutti i paesi che si rivedono in questi principi possono entrare a far parte e quello che terrà assieme questi
paesi è il principio di non accettare nessuna forma di compromesso con la Germania che ha scatenato la II
gm. Il tema che emergerà tra Churchill Stalin e Roosvelt, i 3 grandi alleati della IIgm, fu quello della
apertura del secondo fronte. Il primo era quello che si stava combattendo in territorio sovietico. Stalin voleva
aprire questo fronte rapidamente per avere la salvezza dell’ URSS e lo voleva in Europa; Churchill voleva
che si aprisse un fronte in Nordafrica per salvare le colonie britanniche e per quanto riguardava l apertura del
fronte in Europa lo voleva nella penisola balcanica per far capire a Stalin che l’ Armata rossa non poteva
pensare di avanzare troppo verso l’ europa occidentale. La prima decisione che venne presa fu quella di
aprire un fronte in Africa; bisognava sbarcare in Africa e dopo la battaglia di El Alamein che vide la
sconfitta italiana si rese possibile lo sbarco delle forze nord americane in Nordafrica che segna una svolta
determinante soprattutto perché rende possibile pensare a uno sbarco in Italia. Nel 1943 si tiene un altro
incontro a Casablanca al quale partecipano Roosvelt e Churchill, qui si decidono alcuni principi importanti
come lo sbarco in Italia, considerato il ventre molle dell’ alleanza dell’ asse. Hitler non può permettere che l’
Italia venga invasa dalle truppe angloamericane perché possono salire anche fino in Germania. A Casablanca
viene stabilito un principio: portare la guerra fino a una resa incondizionata per la Germania e sarà un
principio pesante perché farà si che la guerra vada avanti molto a lungo perché Hitler non accetta. Il papa
contesta questo principio perché ritiene che vada contro i tentativi che si stanno sviluppando per arrivare ad
un compromesso. Resta il problema di aprire un altro fronte perché lo sbarco anglo americano in Italia non
rappresenta l’ apertura del fronte ma una operazione secondaria che serve solo per rompere l’ alleanza tra
Mussolini e Hitler e per dare un motivo di preoccupazione a Hitler. Bisogna aprire un vero secondo fronte in
un paese molto importante, la Francia che con le forze non filonaziste sta collaborando con gli
angloamericani. Francesi e americani negozieranno un accordo: i francesi garantiranno la collaborazione
agli americani allo sbarco in Nordafrica in cambio dell’ impegno USA a salvaguardar l’ integrità dell’ impero
francese dopo la guerra. Grazie a questa la Francia manterrà le proprie colonie. Stalin preme perché questo
sbarco in Francia avvenga il prima possibile; era un’ operazione estremamente complessa perché non si
poteva fare all’ insaputa dei nazisti. L’ operazione Overlord, lo sbarco in Normandia fu possibile il 6 giugno
194, con gravissimo ritardo rispetto alle aspettative di Stalin anche perché prima vari altre vicende si
verificarono come la caduta di Mussolini e la fine del ventennio fascista in Italia. Nel 1943 Conferenza di
Teheran importante perché per la prima volta i 3 grandi si incontrarono seduti allo stesso tavolo e vennero
presi gli ultimi accordi decisivi per questo sbarco; Stalin ebbe tutte le garanzie del caso e Churchill tentò la
proposta di aprire un fronte nei Balcani ma questa soluzione venne respinta da Stalin e Roosvelt quindi
venne presa la definitiva decisione dello Sbarco in Normandia che si sarebbe tenuto nel 1944, ma venne
preso anche un altro importante principio, cioè quello di procedere allo smembramento della Germania; un
principio drastico , che valeva soprattutto come enunciazione perché si sapeva che sarebbe stato molto
difficile smembrare un paese così importante. Questi sono gli scenari che introducono la fase finale della
guerra.
VIII Lezione
ITALIA
Subisce una serie di rovesci nel corso della seconda guerra. L’ illusione della guerra parallela di Mussolini fu
fallimentare con conseguenze destabilizzanti perché il regime fascista non resse. Mussolini volle inviare un
contingente italiano in Russia e questo fu l’ ultimo contenuto perché del resto emerse l’ impossibilità dell’
Italia di sostenere la guerra; l’ esercito era sbandato e il regime fortemente scosso da questi ricorrenti
fallimenti tanto che comincia il dibattito su come uscire dalla guerra perché si contrappongono due
atteggiamenti: gerarchi fascisti che vogliono salvare il fascismo e il loro intento è di uscire dalla guerra per
salvare il fascismo e poi ci sono altri esponenti che auspicano un cambio di alleanze, dalla Germania a
quella con gli angloamericani perché ciò avrebbe sottratto l’ Italia al destino di paese sconfitto. Chi
sosteneva questa posizione non aveva alcun interesse per il fascismo. C’è un piccolo tentativo di Mussolini a
convincere Hitler a cambiare strategia di guerra quando è evidente che la campagna di Russia è stata
fallimentare e questa proposta consiste nel ritirare le truppe in Russia e utilizzarle per rinforzare le
acquisizioni sul fronte occidentale e prevenire lo sbarco americano in Europa occidentale. Hitler non prende
in considerazione questa visione. Nonostante i tentativi di Mussolini, non riesce ad avere nessuna influenza
e sembra rassegnato alla sconfitta che si realizza il 10 luglio 1943 con lo Sbarco in Sicilia da parte delle
truppe alleate angloamericane proveniente dalle coste nordafricane. Truppe prevalentemente britanniche
perché era stata voluta da Churchill; per gli USA era un fronte secondario. La campagna d’ Italia andò a
rilento perché gli inglesi non avevano il supporto americano. Pochi giorni dopo si consuma l’ atto finale del
fascismo , il 25 luglio 1943 con la caduta di Mussolini. Caduta del tutto anomala perché si lascia
defenestrare addirittura dai suoi collaboratori e questo ci dice che egli ormai si sentiva finito e l’ atto finale
del fascismo ci dice molto anche sulla scarsa capacità di questo regime di costituire basi veramente solide. Il
25 luglio 1943 si riunì il Gran Consiglio del fascismo e Dino Grandi uno dei gerarchi presentò una mozione
che prevedeva la restituzione del comando delle forze armate italiane nelle mani del sovrano; questa
proposta viene messa ai voti e fu accolta con il voto positivo di varie personalità del regime tra cui Galeazzo
Ciano. Mussolini non è più capo del governo per volontà dei suoi stessi collaboratori. Entra in scena il re
Vittorio E III che convoca Mussolini e lo fa arrestare dai carabinieri che lo portano via su un’ ambulanza; si
costituisce un nuovo governo con Pietro Badoglio, strettamente legato alla corona. Il governo nasceva nelle
peggiori condizioni e non c’è una presa di posizione netta; una delle prime presa di posizione di Badoglio è
che l’ Italia vuole continuare la guerra a fianco della Germania; ma in realtà il suo compito segreto è avviare
contatti con inglesi e americani, ma ciò va fatto segretamente per non alterare Hitler. I tedeschi cominciano a
far affluire truppe in Italia perché sospettano un nuovo tradimento italiano. L’ Italia chiede di essere iscritta
al fronte delle NU ma riceve una risposta glaciale; da parte inglese c’è ostilità perché si ritiene debba essere
punita. Vengono stipulati 2 armistizi:
la Capitolazione breve, sottoscritta a Cassibile(Sicilia): il generale Castellano si presenta ai
- rappresentanti inglesi e americani e firma una dichiarazione che dice che l’Italia si arrende senza
alcuna condizione
La Capitolazione lunga, sottoscritta a Malta: prevede le modalità del contributo che l’ Italia vuole
- dare alla Germania e in cambio del quale può beneficiare di un trattamento meno ostile alla fine della
guerra.
I tedeschi arrivano nella capitale.Il re aveva lasciato Roma e si era rifugiato nel sud Italia. L’Italia era divisa
in 2 parti: dal Nord a Roma sotto occupazione tedesca mentre al sud era nata la King’s Italy. Il re si giocò
così la credibilità della corona e i soldati italiani che erano sulla penisola non ricevettero ordini chiari se
opporsi o meno all’ occupazione tedesca, vi era il caos. Ci fu il tentativo da parte di Badoglio di collaborare
con gli angloamericani per recuperare credibilità e venne fatto anche un Patto di collaborazione navale in
base al quale ciò che restava della flotta italiana si sarebbe messo al servizio dei nuovi alleati nel
Mediterraneo e l’ Italia chiese di poter aderire al fronte delle NU e il culmine di questi tentativi per nulla
credibili sarebbe stato la dichiarazione d guerra italiana al Giappone. De Gasperi forma il primo governo nel
1945 e si caratterizza per questo atto apparentemente bellicoso che serviva solo a convincere gli alleati che
eravamo affidabili e che volevamo concorrere con loro alla sconfitta delle forze che erano state fino ad allora
nostre alleate. L’ Italia è un paese che ha perso la propria sovranità e per questa perdita diventa uno dei primi
paesi oggetto della nuova contesa delle influenza per il dopoguerra tra usa e occidente. Nel 1944 c’è il
riconoscimento del governo Badoglio da parte dell’ URSS, che cerca di inserirsi nelle vicende italiane e al
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