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Applicazione dei codici francesi in Italia

I codici francesi trovano applicazione anche in Italia, in particolare nel primo posto in Liguria e nei territori nord occidentali annessi all'Impero francese tra il 1800 e il 1809. Nei territori annessi all'impero e nel Regno di Napoli nel 1808, il Regno di Sicilia era governato dai Borboni mentre il Regno di Sardegna era governato dai Savoia.

Nel Regno di Italia (lombardo-veneto) la questione è più complessa. Tra il 1802 e il 1805 ci sono stati diversi progetti di De Simoni caratterizzati da norme che risentono dell'influenza dell'Europa centrale, in particolare della Germania, ma con elementi della tradizione giuridica italiana. Tuttavia, questo progetto è stato travolto dalle questioni politiche e con la fine della Repubblica e l'avvento del Regno, è stato messo da parte. Nel 1806 si è deciso di adottare il codice francese in versione trilingue come forma di rispetto della tradizione linguistica.

Luosi, ministro della giustizia, aveva il compito di curare la traduzione italiana nel codice francese insieme ad una commissione.

nel corso dei lavori vengono sollevati molti dubbi e osservazioni riguardo a problemi di forma e contenuto di alcuni articoli che contrastavano con la tradizione giuridica italiana. Scrive delle osservazioni e rivolgendosi all'imperatore gli fa notare che potrebbero esserci dei problemi riguardo all'applicazione del codice in Italia ma non ottenne nessuna risposta. Si ha quindi una normativa straniera che non corrisponde alle tradizioni culturali e giuridiche italiane. Tutti inizialmente accolgono in modo favorevole il codice perché convinti di poterlo modificare in poco tempo. Nel III Statuto costituzionale del Regno di Italia vi era l'art.57 che diceva che il codice civile sarebbe stato applicato per 5 anni durante i quali si potevano fare delle osservazioni e poi modificarlo tenendo conto delle osservazioni. Luosi allora nel momento in cui invia la circolare di applicazione del codice specifica che si avrà poi modo di modificarlo. Molti giuristi, tra cui DeSimoni iniziano un lavoro di armonizzazione del codice francese al diritto della tradizione giuridica italiana mantenendo le tradizioni e le specificità economica del paese. In questo periodo inizia a manifestarsi in anticipo l'idea dei giuristi della restaurazione. AUSTRIA. In Austria tra il 1811 e il 1812 viene promulgato da Francesco I d'Asburgo un nuovo codice civile = ABGB; codice molto diverso da quello napoleonico che nasceva dalla rivoluzione e quindi dalla rottura con il passato, mentre quello austriaco è il risultato di un lungo processo intrapreso da vari sovrani di circa mezzo secolo e deriva da un lavoro congiunto di sovrani illuminati. Per arrivare alla promulgazione del codice ci vogliono 8 anni e 150 sedute della commissione. Il codice ha 1502 articoli e diviso in tre parti. Nella patente di promulgazione del 1811 si ha la clausola di abrogazione che dichiara abolite tutte le fonti di diritto concorrenti al codice con alcune eccezioni = rimarrà la

Possibilità di considerare consuetudini con richiamo legislativo ABGB fonte esclusiva di diritto.

Nella patente viene inserita anche una parte che riguarda la legge in generale, sono 14 articoli che fissano i caratteri generali della legge con chiaro influsso giusnaturalista.

Garantisce a tutti il sicuro e tranquillo godimento dei diritti.

  • Fonda i principi generali della giustizia.
  • Tiene conto delle caratteristiche dei destinatari.
  • Codice deve essere comprensibile, ordinato e razionale.
  • Codice generale perché esteso a praticamente tutti i territori anche con tradizioni giuridiche diverse e viene usato come mezzo di unificazione politica all'interno di diversi territori = viene sentito da tutti come proprio.

Diverse fonti.

  1. Tradizione romanistica = uso moderno delle Pandette cioè elaborazione dottrinale del diritto romano adattato alle esigenze dell'epoca.
  2. Vari diritti territoriali presenti all'interno dell'impero.
  3. Principi di

diritto giusnaturalisti positivizzati. Lascia ampio spazio all'interprete e consente il ricorso all'analogia del diritto naturale = proposizioni da cui se ne possono ricavare altre. Codice che avrà grande importanza nell'Italia nord-orientale = applicato in Trentino, Istria, Gorizia e Fiume; nel 1816 entra in vigore anche nel Regno del lombardo-veneto. Non sarà mai un'alternativa al codice francese perché era più familiare, superava le distinzioni attuali, grande movimento dottrinale e l'Austria era visto come paese nemico. Libro 1 diritti della persona = 4 capitoli.1. Status della persona. 2. Matrimonio = prevale il regime dotale (in Francia comunione dei beni) e manca l'autorizzazione maritale: libera utilizzazione dei beni non entrati nella dota. 3. Rapporto genitori – figli = più spazio alla moglie nella disciplina educativa dei figli; resta la patria potestà ma con finalità educative per i figli;

propria cosa, nel rispetto dei limiti imposti dalla legge. La proprietà può essere piena o limitata, a seconda dei diritti che il proprietario ha sulla cosa. La legge prevede anche la possibilità di limitare o espropriare la proprietà per motivi di pubblica utilità, previa giusta indennità. Inoltre, la legge disciplina anche i diritti di uso e di godimento della cosa, come ad esempio il diritto di usufrutto o di superficie. La proprietà può essere acquisita in diversi modi, come ad esempio per successione ereditaria, per acquisto o per usucapione. La legge prevede anche la possibilità di limitare o revocare la proprietà in caso di abuso o di violazione dei diritti altrui.

sostanza e degli utili di una cosa. Proprietà divisa tra il proprietario diretto ed utile se uno ha solo diritto sulla sostanza e unosugli utili. Libro 2 diritti sulle persone e sulle cose = si avvicina al codice francese. Contratto = continua ad essere necessario il passaggio materiale, no effetto traslativo del consenso. Primo tentativo di codifica della parte generale del diritto, si costruiscono categorie astratte e generali anticipando il lavoro della pandettistica del 800. RESTAURAZIONE. Napoleone viene sconfitto e nel 1814 si apre il Congresso di Vienna con cui si ridefinisce la situazione geografica e politica in Europa dopo la caduta di Napoleone. Ripristino della situazione precedente si apre l'età della restaurazione. Idea di stato da insieme di cittadini a principio di fedeltà al sovrano. Idea della legge da espressione della volontà comune ad essere il comando del Re. Come deve trovare espressione la legge del sovrano? Modello francese

valido ed utile anche se non viene più visto come uno strumento per cambiare la società ma come strumento per consolidare l'esistente e fissare quelli che sono i principi della società. È difficile abbandonare il codice perché era impossibile tornare al sistema di diritto comune previgente e perché non si trova un modello legislativo normativo alternativo. L'idea di codice rimane anche se inizialmente non tutti gli stati sono favorevoli. Regno delle due Sicilie, ducato di Parma e ducato di Toscana realizzazione subito di nuovi codici, si lasciano quelli di Napoleone e intanto se ne realizzano altri. Già nel 1821 nel regno delle due Sicilie si ha una codificazione di tutto il diritto. Ducato di Modena volontà di cancellare tutti i ricordi del passato abolendo i codici napoleonici, si ritorna al sistema basato sulle consolidazioni settecentesche e si torna al particolarismo giuridico ripristinando il sistema di diritto comune. Regnodi Sardegna regno diversificato e molto variegato e questo influisce sulle scelte normative. Piemonte = abolizione di tutti i codici napoleonici e si torna alle leggi e costituzioni di sua maestà, cioè al diritto comune. Hanno efficacia tutte le fonti di diritto previgenti, come gli statuti, gli ordinamenti locali, la dottrina e le decisioni dei tribunali. Non si predispongono disposizioni transitorie. Rispetto al diritto comune non viene ripristinato il sistema feudale perché era già stato cancellato in Piemonte da Carlo Emanuele IV e c'è abolizione delle pene più gravi. Liguria = si tiene conto delle direttive del congresso di Vienna cercando però di mitigare il passaggio. Rimangono in vigore il codice di commercio e il codice civile francese e nel 1815 entra in vigore il regolamento per le materie civili e criminali che riprende i precedenti ma aggiusta le normative regie nelle parti riguardanti il penale e la procedura. Sardegna = concesso di

conservare il proprio impianto normativo cioè le consuetudini locali e per fare ordine Carlo Felice nel 1827 promulga le leggi civili e criminali per il Regno di Sardegna = codice feliciano che vale solo per il Regno di Sardegna.

Regno Lombardo Veneto sotto il controllo austriaco, adotta ABGB = applicazione concreta dei codici asburgici.

Repubblica di Genova tra aprile e dicembre del 1814 sparisce subito a causa del congresso di Vienna che chiedeva il ripristino della situazione prima di Napoleone. In questo breve periodo mette in piedi un impianto normativo incredibile.

Riforma giudiziaria.

Interventi costituzionale (non rilevanti).

Tentativo di codificazione delle leggi civili, criminali, procedura e commercio.

Progetto di codice civile = parte moderata vuole codificazione altra parte vuole ritornare al passato. Vincono i moderati e si arriva ad un progetto che prende l'impianto del codice francese aggiungendo e togliendo elementi.

CODICI ALBERTINI.

voluti da Carlo Alberto e sono il modello adottato dopo l'unificazione dell'Italia, si hanno dopo il periodo della restaurazione. Nomina una commissione presieduta dal guardasigilli Barbaroux. Commissione divisa in 4 settori = civile, penale, commerciale e procedura penale. Prima di entrare in vigore è sottoposta al parere di tribunali, magistratura e diversi organi che possono proporre osservazioni sulla cui base si rielabora il progetto (iter del codice napoleonico). Codice civile, 1838 3 libri come il codice francese e si applica solo in Liguria e Piemonte. Ricalca il modello napoleonico ma più conservatore perché è un codice confessionale = attenzione per la religione cattolica: art.1 religione cattolica unica religione dello stato. È in minima parte influenzato dall'ABGB e ha delle differenze con quello francese. Diritto d'a
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
20 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martiitina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle costituzioni e delle codificazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Fortunati Maura.