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La tecnica en plein air
La tecnica en plein air è un tipico aspetto dell'impressionismo ma fonda le sue radici in una pittura molto più antica; diventa così sistematica in seguito alle scoperte chimiche e alle nuove tecnologie, grazie alle quali si arriva a un progresso della creazione dei pigmenti, che permettono adesso agli artisti di conservare il colore e di trasportarlo in maniera molto più agile.
Si riescono anche a ottenere dei colori sintetici che permettono la resa sulla tela degli effetti cromatici molto più vicini al vero.
Un altro aspetto che determina il successo di questa tecnica è la rivoluzione portata dalla ferrovia - un mezzo di trasporto che poteva essere usato facilmente e che ha permesso a un gruppo di artisti borghesi di spostarsi dalla città in campagna per dipingere.
Questa tecnica si sviluppa all'inizio dell'800, in particolar modo in Inghilterra - in Italia e in Francia le Accademie erano ancora molto tradizionaliste.
c'era uno stile molto più definito, mentre in Inghilterra c'è una volontà di sperimentazione dal vero per trovare nuovi stili
John Constable, Studio di nuvole a Hampstead (Cloud study, Hampstead, Tree at Right) (1821)
- studia in maniera scientifica il movimento ascensionale e discensionale delle correnti d'aria delle nuvole e realizza una produzione estremamente fedele del cielo
- è un olio su carta realizzato con una rapidità estrema che permetteva all'autore di poter fermare determinate impressioni anche per rielaborazioni successive
William Turner, Lago con colline (1848-1850)
- è un acquerello -> tecnica meno precisa nello sfumato e più rapida rispetto all'olio - i dettagli vengono semplicemente accennati e giustapposti -> il lago si perde nel cielo, l'osservatore lo comprende solo per l'effetto di riflesso sullo specchio d'acqua - nelle nuvole c'è un forte impeto
scientifica per creare un parallelo con la natura psicologica della donna, ritratta minuscola sotto l'albero - l'opera è calata in un'ambientazione nostalgica e onirica cfr. Magritte; Breton (associazioni libere della mente) William Holman Hunt, Le nostre coste inglesi (Pecore smarrite) (1852)- Ruskin inizia a parlare di "impressione"- tutto si fonde e a gioca non solo con il dato reale ma anche con l'effetto che questa visione crea all'interno dell'ottica- colori molto acidi -> Hunt ha trovato il modo di ritradurre in pittura gli effetti della luce di un determinato punto geografico Val d'Aosta John Brett, (1858)- la Royal Academy presenta questo quadro nel 1858- Brett presenta alla critica questa sorta di paesaggio storico -> riporta tutti i dettagli del paesaggio alpino: ogni elemento è definito e incluso nella tela- però Brett pecca di mancanza di soggettività -> è del tutto impersonale,
Brett descrive tutto analiticamente, non ci sono le impressioni (nella contemporaneità si parlerebbe di iper realismo)
Eugène Boudin, Spiaggia a Trouville (1864)
- pittore che passa la vita in provincia, a Le Havre (Normandia) e si specializza in dipinti che raccontano la costa settentrionale della Francia
- artista molto importante perché influenza Monet
- si distingue per le raffigurazioni di cieli molto ampi e coste molto basse -> Corot lo definisce "il pittore dei cieli"
- particolare la sua tecnica di preparazione della tela: stemperava il giallo nel bianco creando una sostanza che serviva a enfatizzare i successivi tocchi di colore
- usa dei pennelli con le setole molto dure che gli permettono di mantenere le pennellate così compatte
- cromatismo acceso in cui le figure
- classica scena del brulichio della vita contemporanea; paesaggio marino in cui c'è un ritrovo della gente del paese
OSCAR-CLAUDE MONET (1849-1926)
Non nasce da una
Famiglia agiata, non ha la stessa fortuna di Manet; il padre era un droghiere. Nasce a Parigi ma a cinque anni si trasferisce a Le Havre -> passa una fanciullezza bucolica, costretto poi a dei cambiamenti: viene arruolato in guerra. Tornato a Le Havre si appassiona alla tecnica dell'en plein air, tanto che il padre si convince a pagare lo Stato per scioglierlo dall'obbligo militare permettendogli di crearsi una carriera nel mondo della pittura. Così inizia il suo apprendistato da Couture, che però non vuole lavorare con lui e lo caccia dallo studio. Constant Troyon, Andando al mercato (1859)- è l'artista che presenta Manet da Couture- scelta di creare un effetto luministico dettagliato -> sole calcolabile che proietta una determinata luce sui soggetti e che crea una sorta di commisurazione del dettaglio - è un paesaggio reale, concreto che stava vivendo nell'attimo in cui sta accadendo questa scena. Johan Barthold Jongkind, Paesaggio
invernale con pattinatori (1864)- artista di origini olandesi che sarà uno dei modelli di Monet- realizza con particolare rapidità scene nordiche- attenzione al dato atmosferico
Charles Gleyer, La sera o Le illusioni perdute (1843)- artista che dà fiducia a Monet e lo accetta- è in linea con la sensibilità accademica ma mutua una particolare sensibilità nei confronti del dato atmosferico- cita il testo di Honore de Balzac -> si inserisce in uno stile storico ma già con una sensibilità più onirica, più vicina all’apertura di sentori romantici e introspettivi
La costa a Sainte-Adresse (1864)- una delle primissime opere di Monet- evidente l’effetto di Gleyer, trasposto qui in un tramonto- momento tipico della giornata -> siamo già all’interno di un preciso momento della giornata; c’è la possibilità di definire un accordo di effetti cromatici che enfatizzano il dato visivo
Appare già l'insofferenza nei confronti di una pittura analitica e puntuale come quella del maestro favorendo una pittura che si forma per giustapposizioni di colore.
La colazione sull'erba (1865-66) - sta studiando i maggiori esponenti della pittura parigina, in questo caso Manet - in questa prima parte di attività pittorica - descrizione di effetti luminosi, scelta per delle cromie che vanno a creare un continuo movimento di piani - luce che inonda i personaggi attraverso il filtro delle fronde - giornata calda, momento in cui la luce è perpendicolare (metà del giorno) - visione cromatica di un bianco abbacinante della tovaglia e del vestito della donna seduta - sta sperimentando una tecnica pittorica che sia figlia dei suoi maestri sintetizzandola però in una tecnica peculiare, tutta sua.
Donne in giardino (1866) - opera affine a La colazione sull'erba - dimensioni ragguardevoli - scena di vita borghese enfatizzata da una serie di passaggi.
cromatici simili a quelli della Colazione- crea dei passaggi cromatici aspri, non mediati, tanto che alla critica non piace e non viene accettata al Salon del 6 aprile 2022.
MonetManet pur nella sua tradizione di uomo dell'alta borghesia è pittore molto engagé non solo dal punto di vista tecnico, ma anche contenutistico nell'analizzare i cambiamenti della società francese dell'epoca, che accompagna verso la modernità attraverso le lotte dell'individuo contro lo sfruttamento e i soprusi perpetrati per mano dei potenti. Con Monet ci si trova di fronte a un discorso diverso. È interessante come autore non per le tematiche che affronta, comune a tutte gli impressionisti, legate alla rappresentazione dell'attimo, dello svago della celebrazione del moderno. È interessante perché attua una serie di modifiche nella visione generale della produzione della pittura che si ritrova anche nella pittura contemporanea del
‘900 e piùstretta. Due sono gli elementi fondamentali: lavora su un soggetto che si ripete, Monet inventa quindi ilconcetto di serialità, fondamentale per tutto i l’900. Ritorna a essere un atto per l’arte per l’arte, interessasolo sé stessa e svuota il contenuto; l’altro lato vede una ricerca spasmodica nei confronti della pennellata,della pittura, che lo porta a una concezione di luce legata all’attimo. Il soggetto si sgretola in direzionedell’astrazione: se si pensa alle ninfee, si assiste a sole macchie di colore, la figurazione è assente (connesseanche a tutte le sue limitazioni fisiche quali danni irreversibili alla cataratta). Una volta diventato seriale, nonha neanche senso specificare il soggetto di riferimento. Nell’ultimo periodo del ‘700 e nella prima metàdell’’800 si è creato sempre più interesse nei confronti della realizzazione di un’opera a diretto
Contatto con il soggetto naturale. Nasce secondo due modalità, al confronto con Turner e Constable.
Da un lato c'è l'adesione al vero come metodo in ottica scientifica, per poter meglio comprendere le attività e le realtà metereologiche e non solo. Dall'altro, se esiste un'analisi oggettiva legata alla realtà della terra, c'è l'analisi soggettiva di Turner, che porta all'interno dei suoi paesaggi la soggettività.
Lo studio soggettivo di Constable trova una realizzazione piena in Turner. Corot è importante per la sua introspezione tipica delle teorie surrealiste successive. Connette a Monet, che nasce in una famiglia meno abbiente rispetto a Manet, ma allo stesso tempo sviluppa un senso per la pittura che lo porta vicino a toccare la biografia di Manet in quanto esposto da Coutur, ma che non lo accetta tra i suoi allievi. Monet finisce quindi con Reliet, pittore accademico più "morbido".
che accetta anche Basil, Renoir… la pittura che nasce nella foresta diventa il mito della scuola nella