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Tempietto di San Rocco
Tempietto dedicato a San Rocco, protettore dalla peste e dalle epidemie, aperto sui 4 lati per far assistere alla messale persone rinchiuse nelle stanze che si affacciavano sul cortile senza entrare in contatto tra loro. Il tempietto è il fulcro di continuo riferimento per tutta la Mole. Pianta pentagonale, con basamento circolare, su pilastri angolari con lesene addossate. Architrave con trabeazione a metope e triglifi e in più una sottocornice a dentelli. La configurazione interna è invece più semplice ed ingentilita da cinque coppie di colonne. Cupola cassettonata ad esagoni su tamburo cilindrico raccordato con volute alla trabeazione. Costoloni appena accennati, che partono dalle colonne e convergono idealmente nella figura di un pentagramma.
Basilica della Santissima Annunziata Maggiore, (1760 ca.) Napoli
La basilica della Santissima Annunziata Maggiore è una basilica di Napoli, situata nei pressi di Forcella. La chiesa...
con timpano curvilineo e balcone centrale- Interno a navata unica con cappelle laterali- Presbiterio rialzato e abside semicircolare- Decorazione interna caratterizzata da stucchi, affreschi e marmi policromi- Altare maggiore in marmo con colonne corinzie e paliotto in lapislazzuli- Opere d'arte di pregio, tra cui dipinti e sculture di artisti rinomati- Campanile a pianta quadrata, con orologio e cupola a cipolla sulla sommità- La chiesa è considerata uno dei principali esempi di architettura barocca nella città.con timpano curvo- L'interno, a croce latina con navata unica e sei cappelle laterali, è considerato tra le più belle opere di Vanvitelli- Cappelle laterali intervallate da colonne binate, richiamano l'articolazione della Cappella Palatina a Caserta- Cupola in crociera successiva a Luigi, realizzata dal figlioChiesa della Missione ai Vergini (San Vincenzo de' Paoli del Complesso Vincenziano), (1753 – '60) Napoli- Definitiva sistemazione dell'interno di un complesso religioso già organicamente completato e ampliato- Chiesa e Casa dei Padri della Missione di San Vincenzo dei Paoli a Napoli- Vanvitelli lavora all'ampliamento interno, la facciata è postuma del 1788- L'espansione coinvolse molte proprietà vicine e comportò l'edificazione di nuovi ambienti, tra cui due chiese interne(oggi sala dell'Assunta e cappella d'Estate) e la chiesa accessibile dall'esterno di San Vincenzo
de’ Paoli- La chiesa di San Vincenzo de’Paoli è uno dei capolavori di Luigi Vanvitelli- Dopo la sua costruzione, divenne un vero e proprio modello di riferimento per l'architettura religiosa della città- L'interno della chiesa è a pianta centrale, con vano centrale coperto da una cupola con lanterna, su un tamburo- Altre due cupole minori costituiscono l'avancorpo e il presbiterio- Cappelle laterali sulle diagonali e sull’asse trasversale- Pilastri con esene scanalate a sostegno dell’alta trabeazione con risalti- Arcate sugli assi principali e cappelle architravate sulle diagonali- Interno particolarmente luminoso grazie ai finestroni ovali e rettangolari nell’alto tamburo e ai colori chiari interni La Reggia di Caserta, (1752) Napoli- Nel 1750, Carlo di Borbone decise di erigere l’immensa Reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli- Spazio immenso formato dalla grande Piazza antistante la Reggia, ilPalazzo Reale, il Parco e il Giardino Inglese- Notevole la continuità di un asse prospettico ottenuto attraverso la sequenza dei vari spazi: il Viale Carlo III, la Galleria del Palazzo, il Viale del Parco, la grande Cascata- Pur legato culturalmente ai progetti di Juvara, di Borromini, di Bernini, Vanvitelli sviluppò una propria originale visione architettonica, e l'incarico offertogli da Carlo di Borbone gli fornì l'occasione per metterla in pratica in maniera grandiosa- Le reminiscenze barocche, i modelli di Borromini, di Guarini e di Bernini che affiorano nel progetto del Palazzo Reale di Caserta non prevalgono sulle intuizioni vanvitelliane e non turbano l'unità dell'insieme- L'unicità dell'opera vanvitelliana rivela la forte personalità dell'architetto e costituisce le basi del gusto neoclassico che si affermerà negli anni a venire- Il fronte è lungo 253 metri ed è alto 41, ha cinque
livelli con 1217 stanze- La reggia ha una pianta rettangolare (253 x 184 m) con i corpi di fabbrica affacciati su quattro grandi cortili interni- La facciata posteriore da sull'immenso parco ed è più variata di quella anteriore perché mossa dai pilastri che dividono le numerose finestre, sporgendo leggermente sull'ampia superficie muraria e evidenziati dalla bicromia- Il prospetto principale ha invece un andamento uniforme, la cui monotonia è rotta soltanto dalle lievi sporgenze (centrale e laterali) e da tre arconi, al piano terreno, presenti anche nell'altra facciata posteriore- Il prospetto anteriore, parte in travertino e parte in laterizi, si articola su uno schema orizzontale composto da un basamento a bugnato e da un maestoso ordine composito- Prospetto chiuso in alto dall'attico realizzato classica, aperto con piccole finestre e coperto da cornicione balaustrato- La parte centrale della facciata è leggermente sporgente.evidenziando l'ingresso principale e le due ali laterali. Inizialmente previste 4 torri angolari e una cupola al centro dell'incrocio interno mai realizzate per motivi economici. L'arco della porta centrale è ripetuto nella parte superiore da una nicchia aperta tra finestre con timpani triangolari e coppie di colonne scanalate. Superato l'ingresso si entra in una lunga galleria che attraversa l'asse della reggia: effetto prospettico a cannocchiale. Vestibolo ottagonale nel punto d'incontro dei bracci, vero nucleo del palazzo. Il teatro, quasi una copia in miniatura del teatro di San Carlo di Napoli, è situato nell'ala sinistra all'incrocio centrale. Lo "scalone d'onore" sale nel vestibolo, agli appartamenti reali e alla cappella Palatina: grande rampa centrale che si sdoppia in due rampe parallele laterali a partire dal pianerottolo. Cappella palatina destinata alla celebrazione dei Sacri Riti dellafamiglia reale: unica navata con colonne scanalatebinate, e trabeazione superiore, su alti piedistalli che sostengono la balconata superiore ai lati; volta a bottecassettonata ed estremamente decorata, con doppi archi in corrispondenza delle colonne- Ricca decorazione dal gusto neoclassico in cui Vanvitelli sintetizza rinascimento, manierismo e barocco- Anche l'immenso parco esterno di 120 ettari è su progetto di Vanvitelli ed è costruito intorno al viale centrale di 3km in lieve e continuo pendio verso il monte vicino da cui sgorga l'acqua che alimenta tutte le vasche e fontane- Il giardino si compone di straordinarie fontane arricchite da gruppi scultorei, un giardino all'inglese e l'Aperia- Purtroppo, Vanvitelli non riuscì a vedere la sua opera compiuta
4.1 FERDINANDO FUGA: ROMA E NAPOLI
Chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte, (1732 - '37) Roma- Santa Maria dell'Orazione e Morte è una chiesa di Roma,
situata in Via Giulia riedificata nel 1737 dal Fuga- In questa chiesa, un tempo in zona di campagna si raccoglievano i corpi dei morti ignoti, annegati nel Tevere otrovati in campagna: la confraternita dava loro degna sepoltura nell'annesso cimitero, parzialmente demolito allafine del 1800 quando furono costruiti gli ampi muraglioni del Tevere- Il Fuga, nelle opere ecclesiastiche come questa, prosegue il linguaggio Barocco- L'interno è a pianta ovale, con coro trasversale annesso dal lato opposto all'ingresso- Pareti scandite dal ritmo della travata ritmica: campate ampie delle cappelle alternate a strette campate intermedie- Trabeazione continua con sottocornice a dentelli e risalti in corrispondenza di colonne e dei pilastri nel coro- Il coro, rettangolare con angoli smussati da pilastri curvi, è voltato a botte con due lunette finestrate- La facciata, tra colonne e pilastri, è decorata con innumerevoli le decorazioni che rimandano alla vita postMortem- Alla base dei pilastri dei graffiti con due scheletri (della chiesa originaria) invitano a fare l'elemosina nella fessura contanto di esortazione "Oggi a me, domani a te" (Hodie mihi, cras tbi)- Il portale principale, con timpano curvo spezzato su trabeazione con fregio, poggiante sopra a lesene a capitellicompositi, è affiancato da colonne binate che nascondono la parete intonacata dietro- Su ogni lato un pilastro con lesena a rincassi separa l'ordine inferiore dalle due basse porticine con ovale superiore- L'ordine superiore è identico a quello inferiore tranne che per il finestrone al centro (con timpano qui triangolare) eper il timpano curvo al di sopra della trabeazione superiore, incorniciato da un ulteriore timpano però triangolare- Cripta sotterranea, un tempo cimitero della confraternita che ad oggi è un ossario
Palazzo della Consulta, (1732 – '37) Roma- Sorge sui resti della parte nord delle Terme di Costantino
Sul Quirinale, al posto di un precedente edificio costruito sotto Sisto V per ospitarvi la Sacra Congregazione della Consulta e ampliato poi da papa Paolo V, fu commissionato da Papa Clemente XII per ospitare sia la sede della segreteria della Sacra Congregazione della Consulta (Consiglio di Stato Pontificio), sia il corpo dei Cavalleggeri e quello delle Corazze.
Nel tempo fu sede del governo Mazzini, poi residenza del Re, Ministero degli Affari Esteri e poi delle Colonie. Dal 1955 è sede della Corte Costituzionale.
La pianta, condizionata dalle caratteristiche del terreno, è a forma trapezoidale con cortile quadrato centrale. La facciata è un'interpretazione più articolata dello schema tradizionale del palazzo romano: due piani con finestre con timpani triangolari sotto e finestre con timpani curvi al piano superiore. Ci sono 5 livelli leggibili in facciata, includendo seminterrato e piano ammezzato.
finestrini.