Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Storia della città, episodi urbanistici di Roma moderna - corso opzionale (Prof. Roca De Amicis), Sintesi di Storia Dell'architettura Pag. 1 Storia della città, episodi urbanistici di Roma moderna - corso opzionale (Prof. Roca De Amicis), Sintesi di Storia Dell'architettura Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della città, episodi urbanistici di Roma moderna - corso opzionale (Prof. Roca De Amicis), Sintesi di Storia Dell'architettura Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della città, episodi urbanistici di Roma moderna - corso opzionale (Prof. Roca De Amicis), Sintesi di Storia Dell'architettura Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA NUOVA "VIA PIA"

- Pio IV ritraccia l'antico tracciato romano della "Via Alta Semita" spianandolo e pavimentandolo

- La nuova Via Pia è un rettifilo che porta da piazza del Quirinale fino alla nuova Porta Pia

- Porta Pia, contrariamente alle altre "porte urbis" delle mura Aureliane (che accoglievano chi arrivava dall'esterno) ha un prospetto principale verso l'interno della città, facendo da fondale di sfondo verso la nuova Via Pia

- La nuova Via Pia ha come sfondo su Piazza del Quirinale i due dioscuri con cavalli, oggi aggregati nella fontana

- Il Quirinale è già un caposaldo importante nell'idea di Pio IV: luogo di importanti ville aristocratiche

- La Via Pia era una strada pensata per grandi ville e proprietà suburbane aristocratiche

SANTA MARIA DEGLI ANGELI E IL DEPOSITO DI GRANO SULLO SNODO DI TERMINI

- Nelle Terme di Diocleziano, altro caposaldo adiacente al rettifilo, sorse nel 1571

La nuova Santa Maria degli Angeli di Michelangelo che ne sistema l'interno delle antiche terme limitandosi a poche indicazioni spaziali riguardo la chiesa, a pianta longitudinale trasversale che inizialmente era pensata direzionata verso Via Pia e poi orientata invece verso il piazzale Termini futuro nodo della città. A ridosso di Termini sorgerà anche un nuovo deposito di grano: essendo il grano un bene fondamentale per il bisogno primario del pane, il deposito di grano era uno strumento funzionale e politico (di buon governo e cautela al fine di evitare sommosse per l'aumento dei prezzi) per mantenere il controllo dei prezzi del grano in casi di crisi. Pio IV risistema anche l'ultimo tratto di Via Flaminia verso Porta del Popolo, terminale della Via Francigena da nord: la Flaminia era un collegamento diretto tra la Villa Giulia di Giulio II e il portale di Porta del Popolo.

Papa Gregorio XIII (1572 - 1585)

"VIA GREGORIANA" - VIA

MERULANA

- Collegamento tra le due grandi basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano

- Fu tracciata da papa Gregorio XIII e prolungata poi da papa Sisto V come adeguato scenario a processioni e cortei pontifici tra Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano, la Scala Santa e Santa Croce in Gerusalemme

- Fu realizzata per il flusso di pellegrini che a Roma si muovevano tra chiese e basiliche

- Nuovo tratto stradale non ben definito a collegamento, anche visivo, delle due grandi basiliche romane

- Lo sfondo era la facciata del transetto di San Giovanni in Laterano, considerata facciata principale, era l'ingresso verso la città (la vera facciata principale che dava sulla navata era rivolta verso l'aperta campagna)

- Santa Maria Maggiore era sponsorizzata dai Re di Spagna mentre San Giovanni in Laterano dai Re di Francia: all'interno della facciata del transetto in San Giovanni c'è una statua di Filippo IV di Spagna, con gesto

imperioso e scettro nella manodestra che guarda verso l'interno della chiesa; inizialmente la statua era collocata sul lato opposto, e volgeva lo sguardo verso San Giovanni in Laterano- Nel 1574 Gregorio XIII proclama con la costituzione apostolica "Quae publice utilia et decora" l'assoluta priorità del bene e del decoro pubblico sugli interessi e sui profitti dei privati in favore della pubblica utilità e del decoro: con questo intervento sarà strettamente controllata anche l'attività edilizia dei privati- Con la coeva legislazione si iniziarono a costruire caseggiati a schiera, unificati dietro lunghe facciate omogenee (come lunghi palazzi con all'interno singole abitazioni) oppure case individuali addossate l'una all'altra sui latiPapa Sisto V (1585 - 1590)- Sisto V, al secolo Felice Peretti, in 5 anni di pontificato realizzerà importanti interventi che stravolgeranno Roma- Sisto V era definito

dallo storico dell'arte Luigi Spezzaferro come il primo vero esponente della "monarchia papale" poiché amministrò e organizzò la città, nello sforzo di migliorarla e darle un assetto definito, seguendo l'esempio delle grandi monarchie assolutiste europee- Sisto V riprende e potenzia molti degli interventi già iniziati dai suoi predecessori- Decide la nuova lastricatura di quasi tutta la città e una più efficiente regimentazione delle acque, accrescendo la portata degli acquedotti preesistenti e potenziando nel contempo le reti fognarie di smaltimento ACQUEDOTTO FELICE - Sisto V costruì l'Acquedotto Felice (dal nome di battesimo del papa) realizzato a tempo record nell'anno stesso del suo insediamento al soglio pontificio (1585) - Tracciato di 30 km dalle campagne intorno a Palestrina fino ai quartieri più alti della città (Esquilino, Quirinale, Viminale) terminante nellamonumentale Fontana del Mosè di Fontana (1587) in piazza San Bernardo- Sisto V acquistò l'acqua del casale di Pantano dei Grifi di proprietà della famiglia Colonna per alimentare l'acquedotto IL NUOVO SISTEMA STRADALE INTORNO A SANTA MARIA MAGGIORE
  • Sisto V prolunga la Via Gregoriana, vi crea intorno un nuovo sistema stradale con fulcro Santa Maria Maggiore: apre Viadella Ferratella tra San Giovanni in Laterano e Colosseo; Via Panisperna tracciata tra Santa Maria Maggiore e PalazzoVenezia: Via Felice che si spinge verso il tridente ad incrociare Via del Babbuino, su quota diversa
  • Sisto V pone nella Basilica di Santa Maria Maggiore il nuovo nodo centrale dell'intero sistema:
    1. Il primo tratto della "Strada Felice" viene tracciato da piazza dell'Esquilino, sul fronte absidale di Santa Maria Maggiore, fino alla Chiesa di Trinità dei Monti a incrociare (su quote diverse) via del Babuino (già via Clementina)
Il secondo rettifilo della "Strada Felice" parte da piazza Santa Maria Maggiore, e giunge fino alla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, a ridosso delle mura Aureliane. Traccia lo stradone di Via della Ferratella (ora via di San Giovanni in Laterano) da San Giovanni in Laterano fino al Colosseo, nella faraonica ipotesi, mai realizzata, di prolungarne l'asse attraverso i Fori, addirittura fino a San Pietro. Via Panisperna conclude la stella di strade imperniate su Santa Maria Maggiore scendendo verso piazza Venezia. Per sottolineare la funzione di scenografici cannocchiali prospettici, unendo simbolicamente luoghi della città anche molto distanti tra loro, Sisto V fa erigere quattro grandiosi obelischi: in piazza San Pietro (1586), in piazza dell'Esquilino (1587), in piazza San Giovanni in Laterano (1588) e in piazza del Popolo (1589). Lo svettare di questi snelli colossi di pietra assume il duplice significato urbanistico di straordinaria.emergenzamonumentale e religioso di trionfo della Controriforma su uno dei simboli più classici della paganità

RISISTEMAZIONE DELLA VIA PIA

  • Un altro asse rettilineo viene aggiunto risistemando la strada Pia (oggi via XX Settembre e via del Quirinale), al fine di potenziare il raccordo tra Porta Pia, l'ingresso Nord-orientale all'Urbe, e il palazzo papale del Quirinale

TERMINI

  • Nello snodo di Termini fa costeggiare il lato della villa della sorella di Sisto V (Camilla Peretti) da una serie di botteghe, per trasferirvi un antico mercato di Farfa lì ricollocato
  • Dal lato opposto delle nuove botteghe del mercato di Farfa viene realizzato un grande lavatoio
  • La vocazione pratica e funzionale del piazzale di Termini viene già delineata con Sisto V
  • Sisto V aveva immaginato, poi non realizzato, di trasformare il Colosseo in un nuovo centro di produzione, attraverso il collocamento di stabilimenti di filatoi (essendo un francescano, e non un umanista)

Non teneva in considerazione il valore dei edifici storici e monumenti che voleva abbattere o risistemare)- Sisto V creerà anche un nuovo ospizio per i poveri, a metà tra un regime assistenziale e coercitivo- All'interno della città realizza un piccolo rettifilo urbano, di cui spesso non si parla tra la Colonna Traiana e Palazzo Venezia

VILLA MONTALTO PERETTI

  • Voluta da papa Sisto V da cardinale, che nel 1570 comprò una prima vigna e dopo l'acquisto di zone limitrofe, nel 1576, commissionò all'architetto Domenico Fontana i lavori di inizio della villa che terminarono nel 1581
  • La più vasta villa che Roma abbia mai conosciuto sorgeva nell'area dell'attuale Stazione Termini
  • All'interno includeva edifici (come il Palazzo alle Terme e il Casino Felice), viali alberati, giardini tagliati con viali prospettici, giardini terrazzati, frutteti e vigne, più di 30 fontane che furono le prime a beneficiare

dell'Acqua felice- La villa conteneva due residenze, il Palazzo Sistino "di Termini" (delle Terme) e il casino, chiamato Palazzetto FeliceLE QUATTRO FONTANE (Villa Mattei) - L'incrocio di Quattro Fontane, dove la Via Pia (oggi Via del Quirinale e Via XX Settembre) incrociava la Via Felice – tratto traS. Trinità dei Monti a S. Maria Maggiore - (oggi Via delle Quattro Fontane), è uno dei luoghi di Roma dove è facile seguire losviluppo dell'urbanistica Sistina- Sisto V assegnò concessioni ai proprietari di pozzi, aperti anche al pubblico, così nacquero le Quattro Fontane agli angoli diPalazzo Albani del Drago, Palazzo Barberini, Palazzo Galloppi-Volpi di Misurata e la Chiesa di S. Carlo- Durante la costruzione di questo tratto di via Felice nel 1585 molti proprietari di giardini furono espropriati- Il terreno edificabile, separato dalla proprietà Mattei dalla costruzione della strada su cui oggi si trova S. Carlo,

Fu venduto dai Mattei ad Antonio Bandini che poi cederà la proprietà ai Trinitari, che vi costruirono la chiesa di S. Carlo- Primo progetto di Mascalino intorno al 1580, per una grande sistemazione urbana all'incrocio tra Via Pia e Via Felice (ancora in via di realizzazione, quando si delineava l'incrocio delle Quattro Fontane)- Progetto di lottizzazione sui 4 angoli dell'incrocio per 4 proprietari - poi non realizzata- All'interno della lottizzazione, dalla cartografia, risulta che Mascalino tenne per sé uno dei lotti affittati- È evidente la differenza tra le case popolari affacciate sul fronte stradale e le ville suburbane arretrate e protese verso la strada solo con elementi di rappresentanza come portali e fontane- Lo snodo delle 4 fontane inizia ad assumere un aspetto sempre più urbano: è un esempio di come le scelte urbanistiche condizionino lo sviluppo dell'area e dell'architettura adiacente-

Mattei poi optò per un cambio progettuale e fece realizzare un palazzo più adatto alla scala urbana: nuovo prospetto tipico di una tipica villa-palazzo che ospita botteghe al piano terra, ha una pianta a C con cortile loggiata, realizzato poi da Domenico Fontana, che soppiantò
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
15 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher icodeca96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della città e del territorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Roca De Amicis Augusto.