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Postmodernvelocità - Linearità - Decorated Shed - Retro Anonimo

In questo periodo ci si lascia alle spalle i precetti dei padri, quali Le Corbusier e Mies van der Rohe. Il passato, tuttavia, torna a fornire delle possibilità alle culture europee ma non solo. Il tecnico del postmodern fu il critico Charles Jencks, che aveva scritto due testi: Meaning in Architecture e The language of postmodern Architecture. Formula la teoria del doppio codice: trattandosi di simboli ed elementi, si possono individuare delle chiavi di lettura, che però stanno su due livelli: 1) Cultura popolare (che ricerca confort, funzionalità, ...) 2) A un livello alto

Michael Graves è stato uno degli esponenti del postmodern: fu membro dei Five Architects, e al termine di questa esperienza decise di rifarsi alla cultura postmoderna. La decorazione, in questo periodo, viene ripresa in ambito architettonico, ma in maniera ironica, vengono riprese le

Oregon 1984 L'edificio presenta una combinazione di elementi classici e moderni. La facciata è caratterizzata da una serie di colonne e archi, che richiamano gli ordini architettonici classici. Tuttavia, questi elementi sono reinterpretati in modo contemporaneo, con forme e proporzioni insolite. L'edificio è un esempio di architettura postmoderna, che mescola stili e influenze diverse per creare un'opera unica e originale.

Johnson Questo edificio, progettato da Philip Johnson, presenta a sua volta una tripartizione: alla base un fornice, il fusto e, infine, il timpano rovesciato, quindi ci sono elementi della storia dell'architettura. Questa cultura post-moderna, di ripresa casuale della storia con spirito ironico, era perfetta per il clima americano. L'America, infatti non aveva un approccio rigoroso, quindi questa tendenza era valida e proponibile.

Ricardo Bofill La cultura post-moderna, però arrivò anche in luoghi che erano legati al proprio contesto e questo portò ad esiti diversi. Ricardo Bofill in alcuni quartieri di sviluppo dinamico e di comunità, riprese a sua volta la storia, cercando però di valutare le caratteristiche di quella comunità. Egli cerca di cogliere delle suggestioni comunitarie, e quindi dell'habitat. Vengono, quindi, considerati i valori locali e spontanei, per cui la ripresa del passato, in questo caso, ha un valore. Vengono

Anche ripresi materiali e cromie. Nel 1979 Bofill si sposta in Francia dove devia su temi più importanti e legati alle istituzioni. L'influenza del passato diventa molto forte, si vuole ricercare un'architettura perduta, nobile e colta, rapportandola ai sistemi costruttivi moderni.

Residenza Le fonc du lac, S. Quentin

L'architetto Bofill ripropone il progetto di Perrault per il Louvre. La fase di produzione in Francia, infatti, assume valori simbolici più importanti.

Palacio de Ambraxas

A Parigi viene realizzato questo edificio, in cui vi è l'ingresso in asse e la ripresa dei capitelli. Vengono, quindi, citati degli elementi del passato in maniera colta.

Biennale di venezia, 1980

La prima biennale di architettura, era stata diretta da Paolo Portoghesi, Charles James e Kenneth Frampton. Il tema era "La presenza del passato" e trattava di un confronto diretto tra i valori della storia dell'Architettura. Vengono fatti gli omaggi a Philip Johnson.

Ignazio Gardella e Mario Ridolfi. Corderìe dell'arsenale La navata centrale 70x4,5m diventa "la strip", mentre quelle laterali ospitano 10 facciate perlato, ognuna realizzata da un architetto diverso. Ognuno degli architetti invitati si doveva esprimere secondo determinati principi. Tra gli architetti invitati c'erano Venturi, Graves, Moore, Isozaki, Portoghesi, Bofill. Altro personaggio importante. Hans Hollein La mostra era partita con l'impostazione dello spazio che era determinato da due colonne. Qui Hollein sceglie una serie di colonne: 1. Colonna-albero è la colonna della trattatistica, una colonna viva che genera rami e foglie che in questo caso diventano elementi decorativi. Riferimento al testo dell'abate Laugier 2. Colonna bramantesca di Sant'Ambrogio presenta le perfette proporzioni rinascimentali 3. Proposta di Adolf Loos per il Chicago Tribune 4. Colonne reali. Gli altri temi sono quelli del passaggio e della finzione scenica.

Padiglioni furono realizzati da Cinecittà, che era stata coinvolta nell'organizzazione. La strip era chiamata strada novissima. La "strada nuova" era quella di Genova, e questa a suo tempo era stata affidata a Galeazzo Alessi. La strada era accompagnata da una serie di facciate che venivano percepite in maniera più o meno veloce. I palazzi genovesi, però, erano illusione di ricchezza infatti le facciate erano principalmente realizzate in intonaco, limitandosi, quindi, a dare un'impressione, il motivo era che i committenti non erano disposti a investire eccessivamente il proprio denaro.

Charles Moore Inizia la sua attività come professore, poi durante la sua carriera riprende una serie di suggestioni provenienti da culture differenti, realizzando una serie di luoghi diversi che sono esito di complessità ma anche di contraddizioni.

59-Casa Moore, Orinda, California, 1962

Si tratta di una residenza basata su forme semplici.

Charles Moore, infatti, riprende l'idea di Robert Venturi il quale aveva realizzato una casa apparentemente semplice. Il riferimento è quello della genesi della domus romana, con lo impluvium aperto. Vi è l'idea della simmetria e semplicità, anche se di fatto non è così (Venturi). È infatti possibile leggere una configurazione più complessa, in cui si è cercato di creare un'osmosi tra la residenza e l'esterno. Da dentro si può percepire perfettamente l'esterno, dall'esterno, invece, si percepisce una residenza unitaria. Moore realizza questa prospettiva attraverso l'utilizzo di pareti scorrevoli esterne, che si possono aprire a seconda delle condizioni climatiche o a piacimento. Queste pareti riprendono la cultura esotica, e danno alla residenza una maggiore flessibilità. Il pianoforte è stato messo proprio sull'angolo al fine di godere di questa prospettiva. Nella casa cisono attribuiti significati culturali. In particolare, i due angoli cruciali della casa, il living e il bagno, non sono separati da pareti, ma sono identificati attraverso degli elementi culturali. Nel living, sono presenti quattro colonne lignee poste a baldacchino. Questo sistema conferisce una maggiore fluidità allo spazio interno. Le colonne lignee sono un elemento progettuale che deriva da due culture diverse. Da un lato, si fa riferimento alla religione cristiana, in cui le edicole votive presentavano due o quattro colonne, sormontate da un timpano di copertura. Un altro riferimento alla religione cristiana è il Baldacchino di San Pietro, che rappresenta un'estensione dell'idea di edicola votiva. L'idea di edicola ha una lunga storia, che risale alla cultura paleocristiana. Dall'altro lato, si fa riferimento alla cultura meso-americana/messicana. In questo contesto, la storia non viene scelta, ma si sviluppa in modo fluido. Un esempio di questa concezione architettonica è la Moore House a New Haven. L'architetto mantiene il fronte esterno di una casa neoclassica, ma all'interno crea degli ambienti sfalsati, a cui vengono attribuiti significati culturali.dà dei nomi, che derivano dai suoi avi: Howard à il piano terra collegato al seminterrato; Berengaria à c’è una spirale cromatica che va verso l’alto con una luminosità varia, così facendo riprende la cromia delle facciate gotiche; Etel ---- cucina con colonne e bella vista. Nella camera da letto ci sono due livelli di simbolo: La stella, come simbolo celeste; La cupola, in riferimento alla cupola di San Pietro, che quindi è un riferimento più colto. - Kresge College, Università Della California Il college presenta una pianta complessa, basata sull’idea di un lungo percorso che ha degli elementi. Non vi è, quindi, solo l’azione della camminata, ma vi è anche la componente teatrale data proprio dalle persone che attraversano il campus. Sono presenti anche dei punti focali che segnano questo percorso. Alcuni affacci presentano delle balconate, che permettono di osservare sempre ciò che

Avviene tra esterno e interno, questo al fine di creare interazione all'interno del campus. All'ingresso è stata posta la stilizzazione di un arco trionfale mentre in altri casi viene ricercata l'idea della piazza, come nel caso dello spiazzo su cui affacciava il palazzo delle poste. Anche l'edificio delle poste ha un riferimento nella classicità, e questo è Leon Battista Alberti, che aveva realizzato la chiesa di S. Andrea a Mantova.

Fontana Di Piazza Italia, New Orleans

Tra il 1975 e il 1978, Charles Moore realizza un luogo che gli era stato commissionato dalla comunità italiana di New Orleans in cui in occasione della festa di San Giuseppe ognuno portava una propria pietanza tipica. L'architetto pensa a dei cerchi concentrici, che sono un richiamo all'anfiteatro. Nella piazza è presente una fontana in plexiglass, che riprende la penisola italiana. Attorno, invece, sono presenti elementi come l'arco di trionfo, il

Peristilio delle terme, percui vi è un richiamo alla romanità.

MILTON KEYNES, ULTIMA NEW TOWN

UNA MANIERA DI PENSARE L'URBANISTICA. SEMINARIO TENUTO DA RUBEN BAIOC

New Town Act - 1946: Milton Keynes era parte di questa legislazione, anche se oggi è ancora possibile trovare delle questioni legate alle nostre città. Milton Keynes è una città che è stata pensata anche un po' come una periferia. Alcuni autori ritengono addirittura che essa non abbia una forma urbana. Kenneth Frampton riteneva che questa fosse una città frammentaria, intesa come un insieme di buone architetture, ma priva di forma. Si voleva creare una relazione civile, pacifica, funzionale alla vita quotidiana, tra le persone che arrivavano in una nuova grande città. Le migrazioni erano state: Sul modello londinese, dalla campagna all'industria; Sul modello americano, tante persone che vogliono rifarsi una v

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A.A. 2020-2021
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrielepersoneni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Iacobone Damiano.