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PUNTI FONDAMENTALI DELLA SUA ARCHITETTURA all'antichità

1) Riferimento

2) ORDINE e ARCO per creare una architettura moderna

3) Capitelli corinzieggianti e colonne dal fusto liscio (ripresa Pantheon e S. Miniato)

4) Lesene scanalate a 6 scanalature (columna quadrangula)

5) Pulvino a gola (all'inizio) e Segmento di trabeazione (dado di trabeazione)

6) Architettura come sistema sintattico di moduli spaziali ripetibili e di diversa dimensione

7) Relazioni geometriche e proporzionali tra le parti

8) Standardizzazione di elementi ripetuti nelle opere

9) Visione prospettica tridimensionale da punti prestabiliti

CUPOLA DI SANTA MARIA DEL FIORE

Siamo tra il 1420 e 1436. È una cupola a doppia calotta, in parte in pietra e in parte in mattoni, ma non sappiamo precisamente come è riuscito a voltarla e a renderla la cupola così alta. Anche la giacitura dei mattoni è molto complessa. È un cantiere più breve rispetto a quelli visti in precedenza, infatti

Brunelleschi vede la cupola terminata, mentre la lanterna la progetta ma non la vedrà mai costruita. Siamo tra il 1437 e il 1471. Già dal 1404 inizio del secolo, Brunelleschi che è ancora molto giovane, ma già molto inserito nel contesto cittadino, comunale, non solo come architetto, viene chiamato insieme a Gjiberti per dare un giudizio sull'impostazione della cupola.

L'imposta della cupola è già data in precedenza, in epoca 300esca, è una curvatura a sesto acuto. La parte ingegneristica è la parte più importante di questa opera. Opera con valenze importanti dal punto di vista architettonico, i singoli elementi, costoloni, la lanterna ecc. è l'opera del duomo ma non è l'unico. È una committenza non unica, la principale committenza affiancato dall'arte della lana, le arti maggiori erano istituzioni a potere committente, è politico ed economico.

Nell'Agosto 1418,

1° concorso per la costruzione, partecipa Ghiberti, Brunelleschi, altri scultori, altri protagonisti della scena artistica Fiorentina. Non viene stabilito un vincitore, ma sappiamo che Brunelleschi fa un modello interamente in mattoni, molto grande, oltre 5m di altezza. (ritrovato da scavi nel 2012) Nel 1420 c’è una seconda gara, molto più ristretta, e vincono a pari merito Brunelleschi e Ghiberti, quindi devono lavorare insieme, quindi Brunelleschi inizialmente non è solo, in più si erano già scontrati per le formelle del Duomo. Il progetto finale è interamente di Brunelleschi, però non sappiamo nella fase iniziale quanto hanno influito le indicazioni di Ghiberti e di altri personaggi. Possiamo dire che nella fase molto iniziale è una costruzione collettiva. Significava coinvolgere molte persone, un enorme gruppo, che studiano per poter arrivare ad una soluzione adatta alla costruzione di uno spazio che sarebbe rimasto simbolo diFirenze. C'è una legenda nella quale Brunelleschi riesce a sbarazzarsi di Ghiberti, che era una figura che lui non voleva assolutamente in cantiere, solo dagli anni 30 lui rimarrà responsabile unico del cantiere, la leggenda narra che Brunelleschi si finge morto, lo racconta il biografo Manetti, lascia il cantiere quindi a Ghiberti che però non sa come andare avanti, quindi si rendono conto dell'inettitudine di Ghiberti, e viene così successivamente cacciato. È un cantiere al quale partecipa tutta la città, è una partecipazione popolare, ad un'opera così importante. La situazione era che la chiesa di Santa Reparata viene abbattuta per costruire una chiesa più grande, uno spazio più grande tra domo e battistero. C'è un progetto di Adolfo di Cambio, che però non riuscirà a terminarlo perché morirà prima, dell'ambito fiorentino, subentra Francesco Talenti, un architetto.

Molto importante che per darseguito alla volontà dei responsabili del duomo, costruisce una chiesa molto più grande, ma non può farlo nella parte già impostata da Adolfo di Cambio, nelle navate laterali e nella navata centrale, quindi ingrandirà la parte del transetto e la parte absidale finale.

Si pensa subito ad un arco sesto di quinto acuto, già negli anni 60 del 1300, decidono questa particolare inclinazione, e lo vediamo già rappresentato in una cappella a Santa Maria Novella. Dove era rappresentata la cupola, però senza il tamburo. La cappella è quella degli spagnoli. Brunelleschi si attesta ad indicazioni già date, a fine 300 sappiamo quindi già come doveva essere. Un'altezza molto alta, che il tamburo è alto 12m, ampliava ancora di più lo spazio che era già molto alto, su cui si doveva impostare la cupola. Sezione molto spessa. Un altro problema è che l'ottagono non era.

un ottagonoIl tamburo ha una forma regolare, perché sfrutta delle preesistenze dalla costruzione di Talenti. Così alta con lati non regolari è ancora più complesso.

Dal termine del tamburo a terra ci sono 50m, più alto del Pantheon (43m), altezza molto alta per l'epoca, era molto difficile impostare la cupola a quella altezza e anche molto largo, oltre 50m.

Vuole costruire una cupola di rotazione come quella del Pantheon. Impostata su uno spazio circolare, anche se Brunelleschi ha uno spazio ottagonale.

Con uno spazio circolare come il Pantheon era più semplice, sfruttando le centine, anche adin quota per costruire la cupola ma mano, con l'ottagono non altezza si può ottenere, perché è un profilo irregolare rispetto alla cupola di rotazione.

L'unico modo per costruirla, ea costruire centine che partissero da terra e arrivassero fino alla quota del tamburo, ma sarebbe stato impensabile anche dal punto di vista economico.

non avrebberetto il peso della cupola, che è ben più alta rispetto a quella del Pantheon. Pur dovendo impostare la cupola su un impianto ottagonale, comunque deve pensare ad una cupola autoportante, che man mano che si costruisce è già solida, non ha bisogno di elementi che la mantengono su. Senza bisogno di alcuna centina. Creerà grandissime critiche ciò, era impensabile costruire una cupola senza centine, autoportante, Brunelleschi venne considerato un pazzo, e che la sua cupola non avrebbe mai retto. uno sopra l'altro, La costruzione continuerà per anelli sovrapposti, costruendo la cupola per strati. Si potevano utilizzare solo ponteggi leggeri, che si incardinavano a delle buche pontaie, che tenessero il peso degli operai e dei materiali, mattoni e malta. C'erano comunque problemi nel sollevare i materiali dal basso verso l'alto. Quindi lui inventa diversi macchinari per il passaggio dei materiali dalbassoInventa da zero delle macchine, con organi messi in moto da animali, o esseri umani ecc.Vennero fatte anche particolari scale per far scendere gli operai, che si alternavano in turni.Le cupole di rotazione in mattoni sono le cupole più semplici, perché si può fare a meno delle centine, per questo Brunelleschi voleva usare questa tipologia costruttiva di cupola.Ci sono degli inconvenienti ovviamente in questa soluzione. Man mano che si sale i mattoni si diventa eccessiva l'inclinazione, alcuni mattoni adinclinano sempre di più e quindi quando intervalli regolari vengono posti di coltello, cioè in verticale.Questa soluzione viene detta "giacitura a spina di pesce", è una tecnica costruttiva utilizzata già in epoca romana, antica, non è una sua invenzione, che userà solo per una arte della costruzione, non per tutta.Cupola di rotazione a spina di pesce in mattoni, il nome che prende la cupola con questo tipodi”spina a pesce elicoidale”,giacitura è la sua sfida era tradurre questa tipologia di cupola che peròsi deve impostare in uno spazio ottagonale.Riuscirà a fare ciò prendendo come riferimento i meridiani e paralleli della sfera terrestre, è unipotesi, non sappiamo se veramente sia avvenuto così, formano tra loro un angolo di 90°. Luiconsidera gli angoli del tamburo ottagonale come meridiani, e le giaciture dei mattoni e altrimateriali come paralleli. Formando questi angoli di 90° tra paralleli e meridiani, cioè giaciture egrazie all’utilizzo di altri elementi, come catene,costoloni, riesce a far stare su in gran parte, anchela cupola.I costoloni sono 8, relativi ad ogni angolo, all’esterno li vediamo perché hanno un estradossobianco di carrara.Di costoloni ce ne sono 8 maggiori, relativi ad ogni vela però ne troviamo altri, due che nonvediamo però.I costoloni sono archi di

Circonferenza sui quali vengono pian piano costruite le giaciture dei mattoni, che attraverso una curvatura, detta curva blanda, formano degli angoli a 90 gradi con i costoloni. Perché c'è una curva, ad un angolo di 90 gradi ci vuole una giacitura non a linea retta, una giacitura altrettanto curva. Brunelleschi sceglie la cupola a doppia calotta, già vista in precedenza, si conosceva già, sia per ragioni strutturali, per proteggere la cupola interna dai vincoli esterni, sia per poter conferire all'esterno un aspetto più gradevole. Permette di avere anche un'intercapedine interna, quindi permette il passaggio fino alla lanterna, che era già previsto dall'inizio. Intercapedine tra le due calotte. I costoloni non sono solo angolari, ma appartenenti anche ad ogni vela. Sono le "catene", in pietre. Altri elementi che congiungono in maniera continuativa le due calotte, che assumono quasi la struttura di arco rampante, possono

essere anche in legno, che girano lungo tutto lo sviluppo della cupola, ci sono anche catene in ferro, in pietra, e quando sono in pietra hanno dei solai, dimensioni così grandi da aver bisogno di solai di copertura. Un'altra ipotesi mandata avanti da molti studiosi, è che usava centine che servivano per mantenere la curvatura esatta della calotta, il quinto acuto, armature lignee. Sostengono che utilizzasse il metodo delle corde, che partivano dall'alto con angolazioni Altri particolari, che permettevano di mantenere la curvatura. La cosa certa è che i primi livelli non sono in mattoni ma sono in pietra calcarea, materiale lapideo, perché devono essere le parti più solide, dopo di che si passa alla muratura in mattoni. Poi abbiamo l'elemento della lanterna, che Brunelleschi progetta, ma non riuscirà mai a vederlo finito. La lanterna ha un ruolo fondamentale, non è solamente una funzione di coronamento architettonico, è un

elemento fo

Dettagli
A.A. 2021-2022
54 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinasalanis1512 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Mingardi Lorenzo.