Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Caratteristiche:
I due muri, ai due lati della facciata, sono inclinati leggermente verso l'interno- (concetto che deriva dall'arte classica: i tempi greci con colonne tipo il Pantheon e il Partenone, hanno le due collone laterali leggermente inclinate verso l'interno; questa tecnica è una correzione ottica che da un senso di verticalità).
L'assialità e il tema delle foglie d'alloro per la cupola provengono da un'idea di Klimt. Olbrich per elaborare la pianta, parte da un semplice quadrato sul quale poi svilupperà il volume. Sopra, è disposta la cupola circolare in metallo traforato, sospesa tra quattro basse torri.
Le pareti sono lisce e le finestre hanno tagli netti e decisi (forma rettangolare). Uso dell'antropomorfismo nell'architettura per valorizzare alcune parti (tema fondamentale anche in Gaudì). Sfalsatura nella disposizione assiale simmetrica (tema che ritorna nella Scuola di Glasgow). Il volume
La cupola è lievemente arretrata rispetto agli altri volumi, dando una forte monumentalità all'intero edificio. Simmetria assoluta ed equilibrio. - I forti riferimenti con l'Art Nouveau per l'esterno si limitano all'uso del colore - d'oro. Olbrich inserisce in maniera quasi diagonale l'edificio rispetto alla strada (contrariamente a quanto fece Wagner nella banca postale, che inserisce l'ingresso principale sull'asse stradale per avere una facciata in prospettiva). Nella facciata si vedono blocchi massicci, spogli e privi di decorazioni che si restringono verso l'alto, andando a formare quasi una piramide troncata. L'ingresso è arretrato rispetto ai blocchi e compie la funzione di attrarre lo spettatore verso l'interno; è raggiungibile attraverso una scala. È in questa parte che si concentra la maggior parte della decorazione, composta da un fregio di foglie dorate, che incorniciano il portale.
sopra il quale vi sono dei rilievi di testefemminili. Vi è anche il motto della secessione: “Al tempo la sua arte, all'arte la sua libertà” (possiamo partire dalle idee del passato ma dobbiamo andare verso nuove concezioni. Da un lato trasgressione, libertà dell'arte dall'altro lato vi è una continuità con il passato) e la scritta “Ver Sacrum” (primavera sacra). Elemento di grande novità decorativa è la cupola traforata, quasi sferica, composta da migliaia di foglie di lauro (che simboleggiano la consacrazione ad Apollo, dio delle arti), la cui lucentezza è in contrasto con le pareti semplicemente intonacate di bianco. La cupola che funge anche da lucernario, permette un'illuminazione naturale dall'alto sugli spazi espositivi interni. Quest'ultimi, sono giocati anch'essi sul rigore e sulle esigenze pratiche: privi di decorazione, muri ed elementi strutturali fissi innonsonoquesto modo, l'area veniva modificata a seconda delle esigenze. Negli interni la presenza di Klimt è fondamentale. Tutte le parti basse sono piene, invece le parti alte sono circondate da mosaici dorati (dialogo con l'esterno) e pitture di Klimt. Contrapposizione di due temi: le cupole storiche sono piene; Olbrich prende un tema storico ma cerca di allegerirlo attraverso la traforatura, creando un contrasto con la pienezza degli altri volumi. Usa anche un materiale nuovo: il ferro. Le foglie danno senso di naturalismo. "Grandi magazzini Tietz" (Dusseldorf, 1906-08) L'edificio è importante perché fa parte dell'ultima fase della carriera di Olbrich, in cui troviamo un forte approccio con l'architettura classica. I critici lo ritengono come il primo autore che ritorna al criptoclassicismo: un'architettura che ha lo spirito dell'architettura classica ma i materiali e il contesto sono nuovi. Guardando l'edificio civengono in mente palazzi rinascimentali e barocchi. Joseph Hoffmann Hoffmann era assistente all'università di Wagner, il docente di arte e architettura più noto di Vienna. "Palazzo Stoclet" (Bruxelles, 1905-11) Diventa subito uno degli edifici più importanti dell'architettura moderna. Planimetria: inserimento dell'edificio in un contesto paesaggistico molto elaborato; uso asimmetrico della simmetria Uso di contrapposizioni: a destra ci sono coperture piatte e piane, mentre a sinistra ci sono coperture a quattro falde. La torre-cupola, disposta in posizione asimmetrica, ha un'andamento scalare che da una forte monumentalità al palazzo. Per contrapposizione, a destra in alto inserisce una serie di aperture dette "serra" (pareti vetrate e trasparenti). Quest'ultima soluzione, toglie quel senso di classicismo dominante delle architetture viennesi d'epoca. L'esterno è caratterizzato da liscesuperfici di marmo norvegese, racchiuse da nastri di bronzo. In alto, una serie di finestre si sovrappongono alla linea di gronda, valorizzano l'immaterialità delle pure superfici cristalline in contrapposizione con il marmo norvegese, pieno e classicheggiante. L'interno è caratterizzato da un forte tema di continuità con l'esterno (muri rivestiti in marmo). La sala da pranzo è caratterizzata dall'uso del colore nero e sono presenti le pitture di Klimt. "Sanatorio di Purkersdorf" (Vienna, 1903) anticipa un tema molto importante: il razionalismo in architettura. Caratteristiche: - Case del mediterraneo come elemento di riferimento: edificio liscio e senza decorazioni, tetto piatto a terrazzo (elemento di novità in una città in cui tutte le architetture erano a coperture a due o quattro falde), uso del colore bianco (tema dello straniamento: il bianco è un colore adatto per i paesi caldi mediterranei; Hoffmann loIl Funzionalismo è un tipo di architettura che prende il nome di "architetture senza architetti".
L'Art Nouveau in Scozia: la scuola di Glasgow
Glasgow era una città-porto industriale. Nel centro storico, situato nella parte centrale della città, troviamo un'architettura di forte tendenza classicista che nel caso di Glasgow assume caratteristiche formali ben diverse: gli edifici guardano al rinascimento nordico e non al rinascimento italiano, più legato al mondo classico e greco.
La Glasgow School era una cerchia di artisti e designer che iniziò a formarsi a Glasgow, in Scozia, negli anni settanta dell'Ottocento, prosperando successivamente dagli anni 1890 agli anni 1910. La scuola comprendeva diversi sottogruppi di cui, il gruppo più importante era senza dubbio quello dei "Four" composto da: Margaret MacDonald (pittrice), suo marito Charles Rennie Mackintosh, Frances MacDonald (pittrice);
La "Glasgow School of Art" è anche il nome di un edificio progettato da Charles Rennie Mackintosh. La scuola ha un approccio molto simile a quello della Secessione Viennese: da un lato vi è la presenza di un forte passato storico e architettonico; dall'altro vi è l'introduzione di nuovi temi. Questa caratteristica è ben visibile nei primi progetti di Mackintosh che sono caratterizzati da una forte ispirazione storicistica e dall'uso di un linguaggio tradizionale.
Charles Rennie Mackintosh è stato un architetto, designer e pittore scozzese nonché maggior esponente del gruppo dei "Four". Mackintosh inizia la propria carriera attraverso l'elaborazione di vari progetti per dei concorsi, ottenendo quasi subito un grande successo a livello internazionale.
Il linguaggio architettonico di Mackintosh può essere definito come in Olbrich, una fusione di
Puritanesimo (forte conservatorismo, presente anche in molte architetture viennesi) e sensualità. Elaborazione di uno stile geometrico originale, basato sull'uso di linee rette e forme geometriche elementari. La differenza fondamentale tra Mackintosh e altre scuole di Art Nouveau analizzate fino ad ora è che nel lavoro di Mackintosh non esiste un eccessivo uso delle forme concave e convesse. Sia nelle architetture che nelle pitture di Mackintosh, i bianchi e i neri sono fondamentali. Rielaborazione dei temi provenienti dall'oriente: in particolare, è molto legato alla produzione artistica giapponese (le pitture giapponesi giocano un ruolo fondamentale sulla sua cultura artistica). Trae ispirazione dalla qualità dello spazio, dall'assenza di simmetria e dal tema di evocare una sensazione di calma e pace interiore. Mackintosh ama il fatto che tutte le pitture giapponesi vanno al di là dell'ornamentazione pura: i colori sono usati in
funzione vera degli elementi rappresentati (fiore rosso, albero marrone, sole giallo...). In particolare è colpito da tre temi: sobrietà ed economia di mezzi di espressione piuttosto che un'ostentata accumulazione di temi (nelle pitture precedenti per arricchire un quadro venivano accumulati diversi temi e colori), uso delle forme semplici e i materiali naturali che si contrapponevano all'artificiosità precedente, uso della tessitura e del contrasto luce-ombra piuttosto che l'uso di forme ornamentali. Due fonti principali: l'arte e l'architettura giapponese e l'architettura baronale scozzese (storica del contesto). Uno dei primi progetti di Mackintosh per un concorso è "Casa per un amante dell'arte" (1900). CARATTERISTICHE: Sobrietà del volume e del linguaggio architettonico. - Chiusura e compattezza del volume, poche aperture (tipico elemento dell'architettura baronale scozzese). Uso dellaasimmetria (in continuità con la tradizione scozzese).- Uso del colore bianco che diventa quasi segno della modernità dell'architettura.- Elementi concavi e convessi (a destra il terrazzo semicircolare).-Progetto mai realizzato.
"Hill House" (Helensburg, 1903)
Il complesso è realizzato per Walter Blackie un famoso editore che da un lato punta molto sullastampa di testi tradizionali e dall'altra chiede espressamente a Mackintosh di realizzare una nuova architettura. Un compito difficile perché l'architettura scozzese è molto legata alle forme tradizionali. Per questo edificio sono realizzati alcuni elementi di arredo tra cui la "Ladder Back Chair" (schiena dallo schienale a scala). Quest'ultima ha una valenza importante dal punto di vista del design ma anche da quello architettonico: lo schienale dall'altezza esagerata mette in rapporto di scala umana le altezze dei vari.