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ALTARE DI ZEUS11(Pergamo, 160 a.C., Eumene II)

L'altare è orientato verso Ovest, è quindi rivolto verso il mare. C'è una relazione visiva tra l'altare di Zeus e il tempio di Atena: sono sullo stesso asse, ma sono orientati in modo diverso; infatti entrando si vede l'altare e poi il tempio per angolo. È rialzato su un gradino, con un zoccolo di base alto 2 m, un fregio di 2,7 cm. Le colonne sono di ordine ionico superiore. L'altare è alto 7 m e ambio 30, ed è a U. Il colonnato intorno è un muro che delimita un cortile con l'altare di Zeus. Il fregio interno è dedicato al figlio di Ercole, Telefo. Nel fregio esterno invece viene rappresentata una gigantomachia (guerra tra Dei e Zeus contro i giganti).

La pianta a U fa riferimento ai Propilei: avviene una rielaborazione del modello architettonico greco. Ad esempio, si passa da un colonnato con diverse altezze ad un colonnato omogeneo ionico, prendendo spunto

Dal tempio di Atena Nike. Il modello di Atena è ancora perfettamente vivo, si guardano i Propilei con uno sguardo creativo, infatti salendo l'altare il colonnato incombe dall'alto come il tempietto di Nike. Viene tolto il fregio in alto tra l'architrave e la cornice, e l'attenzione si concentra nel fregio dello zoccolo, dove la prima immagine che vedo è la scena con Zeus che lotta con forza. Si rielabora la scultura greca: non è più semplice, armonico, composta, ora è dionisiaca, c'è pathos. Le sculture sono più alte dell'uomo, perché gli Dei sono più alti degli uomini.

SANTUARIO DI PALESTRINA(Roma, 150-100 a.C., età Repubblicana)

Si trova a Sud di Roma, è stato sepolto fino al 1940. È stato modificato, è stato inglobato un palazzo della famiglia Barbierini. Si sviluppa interrazzamenti: le parti basse sono le zone più antiche; ed è dedicato alla Dea Fortuna.

La quale era sia benigna sia maligna. Dopo le città è stato ci si apre ad un mondo sconosciuto, nasce un sentimento d'incertezza.

I terrazzamenti si dividono in 7 livelli:

  1. Gradoni
  2. Scalinata
  3. Rampe convergenti di ciottoli di pietra immersi nel cemento opus caementicium. In Grecia questo non si era mai visto, a Roma arriva dopo il II secolo a.C. per realizzare le mura della città. Sono fatte con un materiale composto da calce (calcarecotto) e sabbia, creando la malta. Vengono inseriti anche gli inerti, così nel tempo si consolida. Questo materiale è più economico, malleabile, veloce e resistente. Veniva inserito in casseforme di legno. Le nicchie sono sovrapposte tra loro creando delle volte a botte: queste strutture riescono a sostenere le rampe, sono resistenti grazie alla forma perché ci sono delle forze che controspingono dall'alto all'interno. Queste rampe non modificano il terreno, ma vengono aggiunte, viene fatto un

Intervento sull'orografia. Il paramento è fatto con OPUSINCERTUM.

4. Portico colonnato: è una sequenza di volte a botte che trasferiscono le forze compattando il terreno. Ogni tano si apre un emiciclo (botte anulare): elemento di controfforte rispetto al terreno. Gli emicicli sono cassettonati (sfondati) per alleggerire la struttura. Il colonnato è ionico, sopra la trabeazione c'è un muro pieno e un piano attico per nascondere l'elemento strutturale delle volte a botte. Si unisce greco (colonne) e romano (volte a botte).

5. Nicchie, scala. Questo livello è complanare alle nicchie, ci sono delle semicolonne inquadranti degli archi.

6. Piazza cortinata, scale, è l'epicentro. C'è un porticato a U che richiama l'altare di Zeus, ma non è una semplice derivazione perché c'è un'evoluzione che comporta dei cambiamenti. Infatti, tradizione vuol dire affidare, mentre tradimento vuol dire trasformare.

Si svolgevano le riunioni dei fedeli, è un portico con appesi voti e ringraziamenti.
7. Cavea + Sancta Santorum, è la zona riservata ai sacerdoti.
È una struttura complessa, il percorso diventa esso stesso architettura. È una sequenza studiata per guardarsi intorno, è importante il rapporto con il paesaggio.
Nel primo e secondo livello ci sono dei conci di pietra poligonali non regolari disposti a secco, che con il loro peso contengono le forze. È un OPUS POLIGONALE.
Nel complesso si mantiene un'idea unitaria, ci sono tanti elementi apparentemente diversi ma si richiamano tra loro, ritroviamo elementi comuni nei diversi livelli:
- Gli emicicli nel 4 e 7 livello
- Il portico nel 4 e 6 livello
- L'ordine quadrante nel 5 e 6 livello
- Il doppio portico nel 6 e 7 livello
ARCHITETTURA ROMANA
Le battaglie e le guerre diventano fattori di trasmissione di cultura. I Romani vedono opere, le conoscono personalmente e ne rimangono colpiti.

Sviluppa una grande passione per l'arte greca e per il collezionismo. Gli originali Greci del III-I secolo a.C. (periodo ellenistico) sono andati distrutti e li conosciamo grazie alle copie romane. I bottini di guerra vengono portati a Roma in cortei trionfali, che duravano più giorni. Molti ragazzi romani verranno istruiti in Grecia.

Roma era una Res-publica coesa, e dal IV secolo a.C. la politica viene condotta dal Senato, il quale era composto da consoli (patrizi e plebei insieme) che comandano e gestiscono, sono figure di primo ordine. La Repubblica si riconosce nel "bene comune", infatti il diritto romano si fonda sul MOS MAIORUM: è il nucleo della morale tradizionale della civiltà romana dove le tradizioni sono il fondamento dell'etica. Queste tradizioni comprendono il senso civico, la pietas, il valore militare, l'austerità dei comportamenti e il rispetto delle leggi.

FORO ROMANO
Il FORO ROMANO si trova dietro il colle Capitolino.

È uno spazio pubblico, d’incontro, quindi era significativo per la struttura sociale. È composto da una stratificazione di edifici costruiti fra il V e VI secolo a.C.:

  1. La curia del senato, ovvero il luogo dove si riuniva il Senato
  2. Il tempio di Saturno, o della concordia
  3. Il tabulario
  4. La basilica Emilia
  5. La basilica Sempronia
  6. Tempio Venere Genitrice

La BASILICA è una combinazione di elementi greco-ellenistici adattati alla tradizione romana. È un centro polifunzionale: amministrazione della giustizia (tribunale), scambio merci, sono tenuti documenti, è luogo di socializzazione.

BASILICA EMILIA

C’era una grande sala di 30x90m suddivisa in 4 navate con delle colonne. Il pavimento, essendo fatto tutto in marmo, è molto prezioso. Nel 14 a.C. è stato aggiunto un portico colonnato alla sala, come nella stoà greca. Nel 179 a.C. è stata costruita un’aula regia di ricevimento, uno spazio pubblico.

L'AGORÀ è la pizza principale ed è formata dalla stoà edalla sala di ricevimento.

Questa Basilica è la massima espressione dell’architettura romana, soprattutto dal punto divista funzionale. Inoltre, è un intreccio di diversi elementi culturali e gli ordini sonosovrapposti: ci sono due ordini dorici sovrapposti davanti alla sala; sono presenti tre ingressidavanti alle navate e su tre piani ci sono delle botteghe esterne molto affollate.

La copertura del tetto è a CAPRIATE: è una struttura semplice dove il peso verticale poggiasulle colonne, non sulle volte, è una struttura trabeata, trilitica.

FORO DI CESARE13Con la salita al potere di GIULIO CESARE finisce la Repubblica romana e il conflitto fra due consoli diventa, oltre a politico, anchemilitare e ognuno aveva il suo esercito. Cesare nel 48 a.C. viene nominato, dal Senato, DICTATO a vita: ha quindi potere assoluto. Sielimina quindi il triumvirato e inizia una

Lotta tra Cesare, Pompeo e Crasso. Nel 44 a.C. la congiura del Senato lo assassina. Cesare modifica il foro creando il FORO DI CESARE:

  • Elimina il comizio (uno spazio pubblico) e lo sposta nel campo Marzio
  • Sposta la Curia del Senato creando una cerniera tra nuovo e vecchio foro
  • Restaura la Basilica Iulia
  • Costruisce un nuovo foro nel 54 a.C. con i suoi fondi, accanto al vecchio foro repubblicano, e vicino aggiunge il Tempio dedicato alla Venere genitrice, considerata la protettrice della sua casata

TEMPIO VENERE GENITRICE (46 a.C.)

È un tempio romano ottastilo imponente, si trova un basamento di 5m. È periptero ma privo di colonne sul retro. C’è una visione frontale, non più per angolo, non serve più girarci intorno: è un modo diverso di vedere il tempio. Non c’è nemmeno un accesso frontale, le scalinate sono sui fianchi. C’è comunque la cella EDES (naos) e le colonne. Per i Romani il temenos è il

Podio su cui poggia l'edes, e questa è l'aereasacra. C'è una commistione di elementi greci e romani. Il colonnato è molto alto, il rapporto è di 1:10. Le colonne sono molto vicine, hanno un diametro di un metro e mezzo. L'intercolumnio è molto stretto ed è chiamato Picnostilo. Il frontone è molto compatto, c'è più pieno che vuoto ed è un effetto voluto perché in questo modo il colonnato sembra una parete. Cesare era solito ricevere i senatori sotto il portico, infatti egli viveva la sua politica in un'area sacra. Dalla loro posizione si vedeva la statua nell'abside. Con l'uccisione di Cesare nel 44 a.C. inizia un decennio di conflitti: nel 21 a.C. Ottaviano sconfigge Antonio e diventa il dictatum. Il Senato lo nomina primus inter pares e diventa OTTAVIANO AUGUSTO, che vuol dire "far crescere": infatti Ottaviano riporta la pace dopo anni, fa ricrescere Roma.

E l'Impero. Il Senato riconosce la figura dell'Imperator, e da qui inizia una sequenza di imperatori e la vita politica romana cambia. Ottaviano crea un nuovo foro nel 2 a.C.: da avvio ad una serie di fori imperiali in 100 anni. Il quindi e ultimo foro di Traiano è stato costruito nel 105 d.C. e alcuni fori sono stati asfaltati nel ventennio fascista.

FORO DI AUGUSTO

È un foro composto da una piazza porticata, 4 esedre ai lati (le più piccole sono state eliminate per poter costruire il foro di Nerva e il foro di Traiano). La piazza ha una connotazione politica: non bastavano più le basiliche per amministrare la giustizia, così si aggiungono le esedre tribunali. È un luogo di transito per passare alla Suburra. C'è una piazza porticata ad U che segna una continuità tra passato e presente, e nei portici ci sono delle immagini come a Palestrina. Gli elementi seguono una posizione ragionata, infatti il tempio si trova dietro.

La piazza (quella di Venere era fuori) ed è in asse ortogonale alle due esedre.

1. TEMPIO DI MARTE (2 a.C.)

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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annafullin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Iuav di Venezia o del prof Guerra Andrea.