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LE ICONE
La guerra ha profondamente colpito la città che vede i suoi monumenti simbolici e storici distrutti, per tale motivo le istituzioni portano avanti una ricostruzione identitaria della città e della popolazione cercando di dare nuova speranza ai cittadini di Milano, con nuovi luoghi e spazi identitari che rappresentino la speranza. Nel pensare questi nuovi luoghi il mito americano viene un po' smorzato, in quanto si vuole ricercare all'interno della propria identità una rinascita. La città americana rimane un esempio, ma si rivendica una tradizione locale (la qualità dell'architettura milanese). Questo desiderio di rinascita interessa tutte le città italiane con risposte diverse. Milano aveva un apparato industriale molto forte e una posizione geografica che fa sì che si sviluppi più velocemente che altrove l'industria e l'architettura alta. Il centro svizzero, Armin Meili (1947-1952): uno dei primi.Edifici realizzati, tra il duomo, cuore della città, e la stazione di Milano, porta d'ingresso alla città, ha una facciata molto rigorosa, una struttura in C.A (mantiene la tradizione locale al contrario dell'acciaio utilizzato negli USA) che inizia a connotare la tradizione dell'edificio alto milanese, guarda al contesto e non si limita ad estrudere il lotto su cui è inserito, ma compone volumi. I materiali utilizzati sono pregiati per quanto riguarda la cortina.
Grattacielo Milano (1950-1955): realizzato in C.A, ha 4 prospetti tutti diversi che variano nel trattamento della cortina in relazione all'affaccio e le funzioni interne.
Anti-urbana, il grattacielo americano viene considerato un'architettura che difficilmente dialoga con il contesto e non tiene conto delle tradizioni architettoniche locali, anche perché Manhattan non è una città stratificata ed è quindi difficile individuare una tradizione.
architettonica.GRATTACIELO PIRELLI Gio Ponti, Pierluigi Nervi, Arturo Danusso (1953-1960) Nasce dalla collaborazione di più architetti che concorrono a dar forma a questa architettura ideata da Giò Ponti, direttore di Domus, ha la possibilità di intrattenere scambi con il contesto americano. Quando Ponti viene incaricato di realizzare il grattacielo deve disegnare un edificio per una società che ha già grande valore a livello internazionale, deve per cui realizzare un'architettura internazionale che sia biglietto da visita per tale società, in prossimità di una delle porte della città, la Stazione Centrale. Ponti realizza una sorta di cristallo che emerge dal suolo per tendere verso il cielo, 127 metri e 33 piani tutti dedicati a uffici. Lui cerca di trovare una soluzione strutturale innovativa al grattacielo per realizzare una struttura il più leggero ed effimero possibile per essere simile a un cristallo. Propone una piantastretta e lunga sfaccettata che ha come elementi portanti pochi setti in C.A, la struttura viene ideata da Nervi e Danusso, architetti ingegneri che conoscono molto bene la tecnica del C.A. la struttura si regge su pilastri centrali posti ad ali di farfalla e due laterali a formare una cuspide che definiscono la suddivisione della cortina vetrata. Nelle 4 cuspidi sono inseriti gli ascensori e le scale, ciò permette una pianta molto libera, open space. Il dimensionamento degli spazi è definito dal modulo che Giò Ponti studia su un operaio seduto alla scrivania, tale modulo definisce anche gli arredi interni, tutti realizzati da Giò Ponti realizza ogni singolo pezzo che riguarda il grattacielo. Ponti isola ed alza il grattacielo creando una piazza sopraelevata al di sotto dove inserisce parcheggi, locali tecnici (vengono aperti oblò per mettere in mostra l’architettura) e auditorium. L’edificio si compone sul retro con un edificio basso.
progettoviene molto pubblicizzato da Giò Ponti per sottolineare l'innovazione del progetto che sta realizzando, per definire il modulo strutturale innovativa realizza un modello in scala, in un centro specializzato legato a Danusso e al Politecnico di Milano dove venivano prodotto modelli strutturali e sottoposti a sforzi fino a rottura. Nel giugno del 61 abbiamo la pubblicazione del progetto concluso con i relativi dettagli -> architettura come frutto di competenze diverse. Sulla copertura viene inserita una pensilina. TORRE GALFA, Melchiorre Brega (1956-1959) Quasi contemporanea al grattacielo Pirelli. Edificio che doveva essere sede di rappresentanza della società petrolifera. Bega è una famiglia di artigiani e mobilieri, architetto molto appassionato al tema dei grattacieli, progetta diversi grattacieli che non vengono realizzati, come un edificio che terminava con una cuspide verso il cielo, uno dei temi da lui affrontato è la conclusione di un edificio che.guardi al cielo, lui non ama una copertura massiccia come Ponti, ma qualcosa di più effimero. Lui ha in mente di realizzare una torre trasparente con un minimo di interferenza tra la struttura portante e cortina esterna. Sue idea era realizzare una struttura in acciaio che viene abbandonata, in quanto in Italia le normative sull'acciaio erano arretrate e l'Italia non era produttrice di acciaio, ma vi era maggiore disponibilità di sabbia. La torre ha pianta quadrata, alto 107 metri e si compone di 31 piani dedicati agli uffici e il piano terra a spazi commerciali ed a una banca. Abbiamo una sorta di edificio basso come basamento che crea uno spazio di filtro rispetto al contesto urbano. Questa torre ha uno spirito ancora più internazionale che si manifesta su una cortina leggera. La struttura portante è realizzata con setti portanti che determinano campate e lasciano completamente libera la facciata principale e lo spazio interno permettendo unorganizzazione interna in base alle esigenze, i setti si intromettono nelle porzioni laterali e nel prospetto retrostante in prossimità del nucleo di collegamenti verticali. La cortina è realizzata con elementi in alluminio estrusi, ogni piano ha la possibilità di avere una vetrata libera che guarda verso la città. Braga progetta anche l'interno e i singoli arredi.
TORRE VELASCA, BBPR: Banfi, Belgioioso, Roger, Postrutti (1956-1959)
Si vuole portare avanti l'architettura razionalista, rivalutandola in quanto era stata considerata architettura fascista. Era un architettura orientata alle esigenze delle persone e del luogo e non a un orientamento politico. Essi avrebbero dovuto realizzare un edificio a cortina, al contrario realizzano un edificio a torre rinunciando a una parte del volume che poteva essere utilizzato per creare una piazza come elemento di mediazione con un piccolo avancorpo rispetto alla torre che funziona da filtro. Forma a fungo, molto
La torre Velasca è stata criticata, ma ha una ragione funzionale. L'edificio non è realizzato in acciaio, rispetto alle prime proposte, perché sarebbe stata una costruzione troppo costosa. La torre si modula in maniera inversa rispetto ai grattacieli americani, che partono da una base più larga per poi stringersi. Questo perché i livelli più alti sono dedicati alle residenze, che necessitano di più spazio rispetto agli uffici al di sotto. Dallo 0 al 10 ci sono solo uffici, dall'11 al 17 ci sono uffici e residenze, e dal 18 al 25 ci sono solo residenze.
Viene sperimentata una soluzione strutturale innovativa, con la congiunzione di un nucleo centrale (simile al grattacielo americano) con scale e ascensori e i pilastri perimetrali da dove partono travi che costituiscono il solaio. Vi sono poi pilastri di sostegno esterno aggettanti in cemento armato. Vi è una relazione tra la torre Velasca e la torre medievale del Filarete per i pilastri che si allargano e il colore della cortina.
forzata dai BBPR per richiamare la sede della memoria, il cuore dellacittà. La cortina è realizzata con pannelli prefabbricati: con finestra e corpo scaldante, con finestra ociechi, pannelli rivestiti in graniglia di marmo rosata che ricorda il mattone medievale. Si sosteneva che la Velasca fosse emblema della storia della città e la torre Pirelli di modernità e innovazione anche se nella torre Velasca abbiamo molti elementi innovativi come la prefabbricazione che nella Pirelli non abbiamo. Ala copertura a capanna e in lamiera all’interno della quale vengono posizionati elementi tecnologici che controllano le condizioni della torre. Da slide lezione 22: sviluppo attorno a vano scala-ascensori in cls armato posizionato centralmente, perimetro costituito da pilastri in aggetto e tamponamenti in muratura tradizionale verso l’interno e pannelli prefabbricati verso l’esterno. Il 18 piano è il distacco tra parte inferiore adibita a uffici eLa parte superiore ad abitazioni: contiene impianti tecnici e abitazioni per custode e personale di servizio. La parte superiore è retta da tiranti e puntoni. Caratteristiche di Milanesità: profilo torre della filarete, colori, materiali. Si utilizza il C.A in maniera poetica per dare vita a forme originali. Sono opere che interagiscono con il contesto internazionale, si inseriscono nel dibattito. Mentre il grattacielo americano è inizialmente spazio di uffici, l'edificio milanese viene realizzato anche per la residenza, tenendo conto della qualità dell'aria per garantire comfort e benessere. Non si riporta il sistema tripartito di Sullivan.
LEZIONE 14 – 27.4
Avanguardie
Il termine, dal gergo militare, indica azione di gruppo o movimento artistico che sperimenta forme e temi in anticipo rispetto alla situazione corrente. Derivano da una duplice esigenza: 1) ricerca verso un'arte pura, autonoma da condizionamento sociale-politico-economico 2)
arte che cerca una relazione con la società, che sta cambiando. Altra istanza: ridurre la realtà alla specificità di visione e circolarità tra i vari settori artistici. L'avanguardia si sviluppa prima e dopo la 1° guerra mondiale ma parte già negli anni '70-'80 dell'ottocento con l'impressionismo, poi abbiamo simbolismo, espressionismo, cubismo, purismo, futurismo, neoplasticismo, suprematismo e costruttivismo. Espressionismo Termine coniato dallo storico dell'arte ceco Matejcek nel 1910. L'espressionista cerca di esprimere sé stesso. Si sviluppa in ambito tedesco. L'uomo è al centro di ogni produzione artistica, e tutto va ricercato al proprio interno e l'espressione non è altro che la propria volontà artistica. L'espressione è filtrata da una valutazione autonoma di espressione. Si arriva alla deformazione degli oggetti, visti dalla propria visione.dere con la sua espressione artistica. La percezione del passato diventa quindi un elemento fondamentale nella creazione artistica, in quanto ogni artista ha la libertà di reinterpretare e reinventare il passato secondo la propria visione e sensibilità. L'uso dei tag html può aiutare a evidenziare e strutturare il testo in modo più chiaro e leggibile. Ecco un esempio di come potrebbe essere formattato il testo utilizzando i tag html:Questo profondo soggettivismo fa i conti anche col passato, ma con un approccio molto libero, svincolato dai canoni, tutto il passato è a disposizione dell'artista nel momento in cui la ricerca autonoma va a coincidere con la sua espressione artistica. La percezione del passato diventa quindi un elemento fondamentale nella creazione artistica, in quanto ogni artista ha la libertà di reinterpretare e reinventare il passato secondo la propria visione e sensibilità.