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SETTIMO SEVERO
Anche lui grande generale di origini però africane(Libia), il mondo
romano era ormai amalgamato. Fu lui probabilmente a volere la
FORMA URBIS ossia la mappa di Roma incisa nel marmo. Fece
costruire anche un suo ARCO di trionfo. Suo figlio CARACALLA che
diventerà imperatore a sua volta, nel 212 estenderà la
cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell’impero, rendendoli
tutti uguali davanti alla legge. Caracalla come imperatore fece
costruire delle TERME di cui rimangono le famose rovine.
DIOCLEZIANO E LA TETRARCHIA
Anche lui come Caracalla, fa costruire delle TERME seguendo il solito modello ma con un frigidarium più grande e
all’aperto. Il tutto era associabile ad un complesso sportivo con posti a sedere per gli spettatori e arene per allenarsi.
Michelangelo fu incaricato da PIO IV di intervenire sulle rovine di queste enormi terme per trasformarle in chiesa, e così
fu fatto, Michelangelo si limitò a mantenere delle colonne originarie. Fino al 1700 era ancora percepibile la presenza delle
rovine ma poi furono costruite la stazione piazza della Repubblica che comunque ha una forma ad esedra che ricorda la
struttura interna delle terme con gli spalti degli spettatori.
Comprese che il mondo era cambiato e per questo attuò dei cambiamenti politici, a causa delle invasioni barbariche
decise di dividere l’impero in 4 attuando una TETRARCHIA. Le 4 parti era rispettivamente governate da 2 cesari e 2 augusti.
La parte del cesare occidentale COSTANZO CLORO aveva come capitale TREVIRI, a lui sussegue suo figlio COSTANTINO
che nasce a Treviri ma essendo particolarmente ambizioso tenta di ricomporre l’impero. Mentre a Roma c’era
MASSENZIO, figlio di MASSIMIANO, coregnante di Diocleziano, da molti considerato un usurpatore del trono, fu l’ultimo
imperatore a risiedere stabilmente a Roma, cercando di abbellirla con molte opere. Costantino decise di assediare Roma
ma la notte prima della battaglia gli compare in sogno un angelo che gli dice: IN HOC SIGNO VINCES (cioè la croce), allora
dopo aver vinto la battaglia di Ponte Milvio decide di convertirsi al Cristianesimo.
IL CRISTIANESIMO CON COSTANTINO
La nuova religione monoteista era sempre più diffusa ma con Costantino passa da essere vista in modo negativo a essere
sfruttata per politica. Il problema principale era trovare nuovi “templi” per i Cristiani, oltre al fatto che ancora non esisteva
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un’organizzazione ecclesiastica perché inizialmente c’era un rapporto più intimo uomo-Dio. Costantino per questo motivo
può essere definito un grande fondatore della religione cristiana perché ha dato un luogo di culto ai fedeli, che prima
pregavano nella clandestinità nelle catacombe. Le DOMUS ECCLESIAE furono i primi luoghi di culto alla luce del sole, case
private rifunzionalizzate per la comunità, ed è qui che Costantino mette la sua immagine: c’era bisogno di
un’organizzazione per la comunità, di un’immagine per il culto della nuova religione, rendendola pubblica e soprattutto
monumentale, si necessitava di nuovo edificio mai visto, la CHIESA (per secoli rimarrà l’unico edificio monumentale
costruito). Innanzitutto la chiesa doveva essere diversa dai vecchi templi, era la casa accogliente di Dio, dove i fedeli
potevano facilmente entrare e assistere alle funzioni, non come il tempio che era inaccessibile e avvolto dal mistero. Fu
preso come modello un edificio romano per eccellenza, la BASILICA. Era un edificio pubblico che solitamente stava di
fianco al foro che aveva funzioni sia commerciali/economiche che a livello giuridico, infatti erano presenti dei giudici che
facevano le veci dell’imperatore. Ovviamente Costantino voleva che il nuovo edificio rappresentasse lui e il suo potere;
solitamente i giudici stavano nell’abside ed era presente una statua dell’imperatore: la cattedra dei giudici diventa
l’ALTARE, il giudice viene sostituito dal SACERDOTE, la statua dell’imperatore con l’immagine di DIO. L’idea delle NAVATE
provengono invece dalla Basilica di Massenzio, perché essendo molto ampia ne aveva avuto bisogno, c’erano contrafforti
nei setti murari che poi saranno le matrici per le future cappelle. Altra basilica che fu presa d’esempio è la Basilica Ulpia.
Cambia anche l’orientamento dell’ingresso e della pianta: quelle romane avevano il lato lungo che dava sul foro e qui
l’ingresso, per comodità, le chiese invece sono orientate ad oriente, ossia dove sorge il sole, e hanno l’ingresso sul lato
corto con l’altare a est; in questo modo il fedele quando entra vede subito l’abside. La prima chiesa costruita dagli
architetti di Costantino fu il COMPLESSO del LATERANO con chiesa e palazzo, donato poi al vescovo di Roma, aveva ben
5 navate che sostenevano quella centrale, era presente un QUADRIPORTICO e un NARTECE per ospitare i non fedeli e i
curiosi; farà da modello per le basiliche future. Era anche presente la loggia
delle benedizioni per i Papa e il BATTISTERO LATERANENSE dove i fedeli
adulti venivano immersi completamente.
COSTANTINO
Arriva a Roma nel 312 d.C., come già detto si converte al Cristianesimo e
inizia a costruire due chiese, grazie a lui cambia la visione che si aveva di
questa religione. La prima è SAN GIOVANNI in LATERANO, quella con le 5
navate, il nartece, il quadriportico e il PRESBITERIO ossia dove stanno i preti,
anche chiamati presbiteri. La seconda era SAN PIETRO dove era stato martirizzato
l’apostolo, anche qui compaiono quadriportico, nartece e 5 navate ma con un
TRANSETTO molto più accentuato rispetto al Laterano. Il transetto è un altro segno
distinguibile tra basiliche pagane e cristiane, il perché delle sua presenza veniva
giustificato in ricordo della croce latina, ma il realtà la croce come simbolo appare solo
dal 9 secolo d.C. poiché la crocifissione era ancora una pena di morte comune. San
Pietro nasceva come luogo di pellegrinaggio di fedeli, dove si andava per toccare l’altare
e pregare, sede del martirio. Per la grande affluenza c’erano problemi di traffico e il
transetto servì per migliorare la circolazione interna dei fedeli. Il vecchio Circo di Nerone
sorgeva sul sito di S.Pietro , ma ormai degradato si decise di costruire la chiesa li di
fianco.
COLLOCAZIONE DELLE BASILICHE
I Romani seppellivano fuori le mura, infatti il luogo del martirio era fuori mura, per questo motivo S.Pietro risultava un
po’ fuori mano per i Romani. S.Giovanni in Laterano invece si trova a ridosso delle mura ma no in centro, questo fu frutto
di una scelta logica: Costantino non poteva far abbattere gli antichi fori e gli edifici simbolici degli imperatori precedenti
perché Roma era ancora pagana nei ceti alti, mentre il Cristianesimo dilagava tra i ceti bassi. Per questo motivo non tradì
la religione e la cultura del senato. Nonostante ciò la zona dei fori, delle mura e ei 7 colli vengono progressivamente
abbandonate e S.Giovanni diventa una basilica di campagna, ad 1 ora a piedi dal centro.
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LE CITTA’ ROMANE NELLE PROVINCE DELL’IMPERO
La dinamica della conquista romana è narrata benissimo sulla colonna traiana con le campagne militari dell’imperatore
Traiano in Dacia. L’impero è stato interamente conquistato a piedi, i soldati marciavano armati di tutto punto per
lunghissime distanze ed erano oltre che soldati anche abili muratori in quando all’occorrenza aprivano strade tra i boschi
e le montagne e costruivano accampamenti. Roma dall’altro canto era una bocca da sfamare e c’era bisogno sempre di
nuove terre da coltivare. Città e villaggi stranieri venivano conquistati, i Romani vincevano praticamene sempre, e poi
partivano le trattative con i popoli conquistati; la città era di fatti lo strumento di governo romano, ovunque essi
andassero nel mondo, portavano il loro modo di governare. I veterani dell’esercito, dopo aver combattuto per anni e
saccheggiato città, si erano arricchiti e ora potevano dedicarsi ad altro, stanziandosi e lasciando proseguire i soldati più
giovani. A conferma di questo metodo abbiamo le numerose città italiche di fondazione romana ( il mondo in città ). Le
colonie avevano una base rettangolare con 4 porte d’accesso, 2 strade perpendicolari tra loro CARDO e DECUMANO, il
foro e un anfiteatro verso la periferia. In 6 mesi i soldati riuscivano a costruire le mura, mentre i veterani, tirando a sorte,
si spartivano i lotti più centrali, i singoli isolati venivano poi edificati nel tempo in modo privato e autonomo. Ai popoli
sottomessi era concesso vivere in un villaggio esterno adiacente alla colonia, infatti ai Romani non interessava sterminare,
anzi a loro serviva la manodopera. Dopo di che avveniva un processo di globalizzazione diremmo oggi, i popoli sottomessi
venivano attirati dal fascino romano e si trasferivano anche loro in città, costruendo la propria casa e imparando il latino.
( esempi di colonie romane Verona, Torino, Treviri, Rimini).
PROVINCE ROMANE E CATTEDRALI
Per i Romani ogni PROVINCIA aveva un GOVERNATORE che si occupava tra le altre cose di riscuotere le tasse. Questa
suddivisione dello stato viene poi ripresa dalla Chiesa con le DIOCESI che ancora oggi in molti casi riprendono i confini
romani delle province. Dalla figura del governatore si passa a quella del VESCOVO che risiedeva in una città romana e lì
aveva un proprio palazzo dove abitava e la cattedra vescovile, ossia una chiesa specifica, la CATTEDRALE. Per questo
motivo nel Medioevo veniva chiamata città solo quella con il vescovo e quasi in tutti i casi tranne a Roma la cattedrale
era al centro della città (S.Giovanni in Laterano), inoltre il vescovo era l’unico a poter battezzare.
COSTANTINOPOLI
Come già detto Costantino inizialmente regnava nella parte occidentale dell’impero, mentre ad oriente era salito al potere
LICINIO, inizialmente suo alleato, volle però riunificare l’impero e fece uccidere Licinio dopo aver firmato un Patto di pace.
Ricompatta così l’impero che però faceva fatica a stare in piedi a causa di una crisi profonda. Roma aveva una posizione
geopolitica ormai difficile e non favorevole a causa delle poche risorse del territorio. L’oriente era sicuramente più ricco,
infatti decise di sportarvi la capitale dell’impero. Costantino manda degli emissari in giro per tutta Europa e la scelta all a
fine ricade su BISANZIO, colonia di fondazione greca, poi conquistata dai Romani. La sua posizione geografica è
sicuramente migliore, infatti si trova a cavallo tra oriente e occidente, da li partivano molte vie di comunicazione tra
Europa e Asia. Nel giro di pochi anni, dopo essersi trasferito, fa costruire nuove infrastrutture e nel 330 inaugura la nuova