Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Storia della Tv Pag. 1 Storia della Tv Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Tv Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Dimensioni della TV

La TV è un "sistema", caratterizzato da diverse dimensioni interrelate.

Dimensione istituzionale: regolata dai modelli di business, come quello del servizio pubblico della Rai, che è sovvenzionato dal pagamento del canone e in misura superiore dagli introiti derivati dalla vendita degli spazi pubblicitari. È un sistema vincolato dal contratto di servizio con lo stato che riesce quindi a dotare la Rai di un'identità editoriale molto forte finalizzata al pluralismo sotto ogni aspetto. La regolamentazione, le forme d'offerta, la composizione del mercato con i diversi editori e le loro logiche organizzative interne, come le televisioni commerciali, basate sul modello economico della vendita di spazi pubblicitari e le pay tv, che sono un sistema misto tra pubblicità e sottoscrizioni di un abbonamento.

Dimensione di circolazione: del prodotto tra scierai canali, o tra pay e free, logiche di riutilizzo.

Dimensione tecnologica: analizza...

l’evoluzione intercorsa nella trasmissione e nella diffusione• del segnale con il passaggio in particolare dall’analogico al digitale e che ha portato lanascita di molte piattaforme produttive e distributive che oggi hanno fortementemodificato e personalizzato la fruizione e l’accessibilità ai contenuti mediali (Netflix e ladifferente struttura narrativa delle sue serie).

DEL CONSUMO: ha a che vedere con l’analisi delle dinamiche di fruizione che nascono• in seguito alla diffusione dei contenuti e portano allo stadio del pubblico “immaginato”,ossia quello che una rete spera e auspica di poter conquistare, presente, piuttosto chealla quantificazione dei pubblici attraverso analisi e misurazione degli ascolti o nellemodalità di possibile fruizione. Il pubblico immaginato è presente nei testi comeimmagine, ma anche materialmente quantificato (l’idea di “maschile” che emerge dallaprogrammazione

DMAX). CHE COS'È UN TESTO TELEVISIVO

Testo come singolo "prodotto" (o programma) con precisi confini (inizio e fine): usare la parola "testo" al posto di "programma televisivo" ha l'obiettivo di enfatizzare la dimensione più espressiva, anche se è difficile individuare che cosa si intende propriamente per testo televisivo, anche perché oggi, in un'epoca e in un contesto di convergenza, il prodotto televisivo tende ad essere slabbrato e ha una serie di rivoli e di ulteriori testi intorno a sé, infatti potremmo parlare di una costellazione di testi invece che di un programma esattamente definito. Quindi se nella tv delle origini i programmi avevano delle limitazioni temporali molto più definite, col progredire del tempo e soprattutto con la nascita del flusso televisivo, la percezione stessa dei testi televisivi ha subito delle evidenti modifiche. Un testo inoltre potrebbe essere considerato come

unsingolo prodotto (o programma), ma questa idea di confini inizio-fine è effettivamente oggi molto difficile e sarebbe inoltre un limite metterla in evidenza e considerare questa la variabile definitoria di un programma o di un testo televisivo.
- Un modello simile a quelli di altri mezzi di comunicazione: lettura, cinema, arti figurative: i programmi televisivi hanno una propria specificità, quindi, come per la questione dei generi, è difficile applicare alla tv delle considerazioni che possono invece valere per prodotti audiovisivi. 31
Ciò che viene conservato in archivio: un'altra considerazione è quella di considerare il testo televisivo come quella pozione di un flusso che viene conservata in archivio, pensiamo ad esempio al patrimonio delle teche Rai e ormai dei tanti archivi televisivi che ci sono.
- Anche se, la valorizzazione del "testo" televisivo come prodotto da conservare (perché facente parte del patrimonio culturale) e

collezionare avviene tardi (perché è unacognizione non ancora così diffusa): avviene successivamente alla messa in onda del programma, quando a questo viene riconosciuto avere un valore sociale o culturale.

Testo: programma + ephemeral bits (materiali audiovisivi che lo circondano): un programma non vive isolato nel flusso televisivo, ma si compone anche di queste partiche paiono esterne, ma sono invece delle estensioni molto importanti del testo (soprattutto in epoca di convergenza).

Testo: "striscia di visione" del singolo spettatore: è il testo che dà voce al pubblico, è definito quindi quella striscia di visione (pozione) che il singolo spettatore seleziona e sceglie di guardare. Potrebbe quindi essere un testo che in realtà si compone anche di una serie di pezzi di puzzle che vanno a completare e a riempire il nostro percorso ad esempio di zapping tra un canale e l'altro, quindi ci troviamo di fronte a un

qualcosa diancora più ibrido.

TESTO TELEVISIVO CONVERGENTE

Quando noi andiamo a verificare la specificità del testo televisivo convergente dobbiamo prendere in considerazione una serie di caratteristiche che la convergenza ha attribuito al testo televisivo e queste caratteristiche ricadono e devono essere ricercate all'interno delle varie dimensioni che il testo televisivo convergente incontra. Le dinamiche della convergenza coinvolgono infatti diversi campi interrelati: istituzione, tecnologia, consumo, testi.

La convergenza estetica e stilistica porta a un ripensamento delle logiche di costruzione e sviluppo dei prodotti: è una modalità con cui il testo televisivo viene ideato e poi prodotto, che serve per riuscire a far esplodere nel modo migliore le possibilità che oggi il testo televisivo ha di sfruttare la convergenza.

In un contesto televisivo multipiattaforma e altamente frammentato serve:

A. Riconoscibilità ed esperienza

“di contatto” con il testo tv: i prodotti televisivi per essere riconoscibili, visibili e per entrare nei favori del pubblico devono riuscire a creare dei legami e delle interazioni con lo stesso.

B. Cambia il concetto di testo tv (post-testualità):

  • Complessità delle forme testuali
  • Sviluppo di “testi di rete”, come nuclei propulsori di un più ampio sistema: tv e “off-tv” (grande rilevanza degli ambienti digital: social, piattaforme vod, …).

L’ESTENSIONE

Il concetto di estensione fa riferimento al fatto che il testo tv è oggi un’entità “inevoluzione” segnata da costante “produttività” (deve costantemente produrre ulteriori contenuti), sia da parte dell’autore, che dei suoi fruitori, quindi la produzione non ricade solo sulle idee dell’autore (quindi nel mondo produttivo), ma anche su tutte le attività che sono proposte e sulla quale vengono ingaggiati.

gli stessi pubblici di fruitori. Nell'età della convergenza l'istituzione mediale si appropria (con finalità economiche e non "emotivo passionali") di alcune pratiche tipiche della cultura fandom. Fenomeni di "estensione" testuale sono sempre esistiti, la novità è la loro pianificazione strategica da parte dell'istituzione mediale. Distinzione tra: - "Estensioni secondarie" (prodotte dall'istituzione mediale, che seguono un flusso topdown): per esempio nel programma "Grande Fratello" un'estensione secondaria è quella di creare da parte della produzione una puntata speciale o un'edizione di grandefratello VIP o ancora gli ospiti che si presentano nel salotto di Barbara D'Urso. - "Estensioni terziarie" (orizzonte del consumo): sono tutti quei testi che vengono prodotti dal mondo del consumo, ma che fanno

indubbiamente piacere all'istituzione mediale poiché altro non fanno che valorizzare e rendere ancora più forte la capacità convergente del testo.

LE DIMENSIONI DEL TESTO

Il testo ha tre dimensioni (cfr. John Fiske, CS)

TESTUALITÀ PRIMARIA (il programma di partenza): per esempio Bake Off Italia

TESTUALITÀ SECONDARIA ("show related"): si tratta di quegli show che sono creati dal mondo della produzione e che permettono di valorizzare e fare pubblicità al testo principale, ad esempio pensiamo su RealTime (e sugli spazi social) a tutti i contenuti che vengono prodotti e che sono collegati al programma.

TESTUALITÀ TERZIARIA ("socially-produced"): si tratta di meme, immagini e in generale contenuti e testi che sono prodotti dal mondo del consumo e da parte di fruitori ed appassionati, che accolgono l'invito della produzione a produrre e partecipare ad un flusso di contenuti collegati a

Bake Off e in questo modo alimentano questo circuito virtuoso del testo televisivo convergente.

CONTENUTO E BRAND

Scenario sovrabbondante (terza fase) + crisi economica. Questo nuovo scenario crea:

Nuove sfide per i broadcaster: in quanto se il prodotto ha successo vive, ma se inizia a calare ha un esito infausto.

Importanza del contenuto: è molto importante per i canali valorizzare e mantenere in ottima salute il proprio contenuto.

Da programs you like a brands you love: Serve quindi un lavoro molto più attento a valorizzare e ingaggiare sempre di più il pubblico, si è passati da programs you like, ovvero al far piacere al proprio pubblico i programmi proposti, al brands you love, ovvero una maggiore attenzione al costruire immagini di brand molto forti che riescono a far innamorare il proprio pubblico (stringere legami molto più forti).

Tv to talk about: temi, personaggi, meccanismi, ... rilevanza e importanza sempre più.

cruciale di entrare nel discorso pubblico. Continuare a rafforzare quindi l'idea di una televisione della quale si parla anche fuori dai contesti televisivi. A seconda del programma in questione ciò che conta è che questi contenuti assumano sempre più rilevanza e importanza e riescano ad entrare nel discorso pubblico. Dal prodotto tv all'IP da far circolare e sfruttare al massimo: (intellectual proprety) Ciò che conta è dare importanza e valore al prodotto, non perché esiste solo all'interno di un canale tv, ma deve essere in grado di girare e circolare, dalla rete al mondo dei social e spesse volte circola anche passando da un canale ad un altro (es: contenuti ospitati da un canale li troviamo ospitati poi da un altro canale). Questa è la proprio la finalità per un prodotto, di cui vengono valorizzate le proprietà intellettuali, di riuscire a realizzare il massimo anche in termini di resa economica e chequindi deve sottostare e favorire il più possibile questa logica del
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
47 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dani_bs98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di teoria e tecnica delle comunicazioni di massa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Sfardini Anna.