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Quando e perché le serie giapponesi si diffondono nella TV italiana

Il processo di internazionalizzazione degli anime giapponesi ha avuto luogo dapprima negli Usa già a partire dagli anni '60, mentre furono conosciuti in Europa solo a cavallo tra gli anni '70 e '80, quando ancora i responsabili finanziari degli anime non attuavano consapevolmente una politica di espansione a livello geo-culturale. La parola "anime" fa riferimento alle locali produzioni a disegni animati, destinate al circuito televisivo oppure dell'home video. L'Italia costituisce uno degli Stati nei quali dalla fine degli anni Settanta vengono importate in assoluto più serie giapponesi a disegni animati, al contempo del riassetto del sistema radiofonico e televisivo e anche della comparsa delle emittenti private. La maggioranza delle serie giapponesi a disegni animati viene quindi trasmessa dai canali televisivi privati a diffusione locale, i quali, per coprire le tante ore di programmazione, hanno bisogno di contenuti a basso costo.

programmazione giornaliera, necessitano di prodotti dai costi ridotti e capaci di garantire un buon ritorno economico. Questo deriva dal fatto che lo yen, la moneta giapponese, ha un tasso di cambio relativamente basso in questi anni, e le case di produzione nipponiche sono più che disponibili a vendere a prezzi anche bassissimi serie che sul mercato interno sono già ampiamente sfruttate. Infine, dalla fine degli anni Novanta anche gruppi di giovani studiosi iniziarono a interessarsi al disegno animato giapponese tanto che diedero vita a una vera e propria generazione di esperti e critici cresciuta non a caso guardando gli anime in televisione negli anni Ottanta.

LEZIONE 25 COS'È TV VERITÀ ELABORATA DA GUGLIELMI

Il direttore Rai Angelo Guglielmi imposta il terzo canale all'insegna di una TV verità a vocazione popolare. Una televisione cioè che ha alla base vari aspetti del vivere sociale, affrontandoli con i moduli della neotelevisione, con la

partecipazione diretta del pubblico (via telefono o nelle piazze), con la rappresentazione di casi umani, e con un atteggiamento, per quanto aggressivo e spesso fazioso, sicuramente innovativo. La filosofia di base è quella dell'apertura al pubblico di spazi che finora gli erano preclusi: per esempio le aule di tribunale di Un giorno in pretura. I due più importanti programmi di Raitre sono Chi l'ha visto?, che è l'evoluzione di (Dove sei?) condotto da Enzo Tortora, ed è incentrato sulla ricerca di persone scomparse, effettuata dai familiari con l'aiuto dei conduttori e del pubblico, il quale partecipa telefonando da casa. Il programma più innovativo della Raitre di Guglielmi è sicuramente Samarcanda, la prima di una lunga serie di trasmissioni condotte da Michele Santoro. Il programma è sostanzialmente un talk show concepito sui temi legati all'attualità sociale e politica, nel quale viene alternato il punto divista di politici e giornalisti presenti in studio con quello di comuni cittadini intervistati nelle piazze italiane. Il punto di forza del programma consiste nell'abbandonare la formula dell'intervista concordata tra giornalista e politico, enfatizzando al contrario l'imprevisto della diretta.

LEZIONE 26

QUANDO E WHY SI CERCA DI COSTITUIRE UN TERZO POLO TELEVISIVO IN ITALIA

A partire dagli anni Duemila, due emittenti, in particolare hanno cercato di diventare il terzo polo che avrebbe potuto riportare equilibrio nell'imperfetto dualismo Rai-Mediaset. La prima di esse è Videomusic, il primo canale tematico italiano, situata in Toscana, ispirato al network statunitense Mtv, e aveva una programmazione formata da videoclip musicali, introdotti dalla voce fuoricampo di uno speaker che assumeva una funzione simile a quella del disc-jockey radiofonico. La seconda di queste reti è Telemontecarlo, che è incentrata su serie tv e film, cui si alternano programmi di

produzione propria, condotti da star provenienti dal servizio pubblico o da Fininvest. Il problema principale di questa emittente, è sempre stata la scarsa copertura del territorio nazionale, che ha severamente limitato la sua capacità di penetrazione presso il pubblico. I destini di Telemontecarlo e Videomusic si uniscono quando, nel 1995 entrambi i canali vengono acquistati dal gruppo Cecchi Gori. Nel 2000 entrambi i canali vengono acquistati dal gruppo Seat-Pagine gialle di proprietà di Telecom. La ristrutturazione dei canali da parte della nuova proprietà viene effettuata nel 2001, quando TMC viene trasformata in La7, una televisione generalista orientata verso un target giovanile, mentre TMC2 si trasforma nella versione italiana dell'emittente Mtv, ritornando alla propria vocazione di canale tematico. Le due reti subiscono un'ulteriore trasformazione l'anno successivo, quando nel 2002 il gruppo Telecom verrà acquistato dalla Pirelli.

corso degli anni, abbandona sempre più la programmazione musicale per concentrarsi sulla trasmissione di reality show di provenienza americana, tradotti per il pubblico italiano, diventando una rete generalista con un target fortemente giovanile. La7, al contrario, viene trasformata in un canale di nicchia orientato verso il giornalismo. LEZIONE 30 DEFINISCI PALINSESTO CON ESEMPI Il termine 'palinsesto' viene dalla filologia, e indica un codice in pergamena che, venendo raschiato, può essere riscritto più volte. Allo stesso modo, il palinsesto è un programma temporaneo, che viene riscritto più volte a seconda di fattori più generali, come l'avvicendarsi delle stagioni con le conseguenti variazioni nel ritmo del consumo televisivo, o più specifici, come le preferenze del pubblico, o le strategie della concorrenza. Durante gli anni del monopolio Rai, ad esempio, il palinsesto veniva concepito come una serie di caselle nelle qualiInserire diversi generi di programmazione, a prescindere dalle preferenze di un pubblico che doveva ancora formarsi delle abitudini in relazione al nuovo mezzo televisivo. A partire dalla seconda metà degli anni Settanta, sull'onda della comparsa delle reti commerciali, l'intera televisione italiana inizia a costruire i propri palinsesti secondo la logica di una competizione tra diversi gruppi concorrenti ma anche tra reti di uno stesso autore. La struttura assunta dal palinsesto durante gli anni della neotelevisione è sostanzialmente rimasta inalterata fino ad oggi dal momento che la televisione generalista continua ad avere un ruolo centrale nell'esperienza e divisione della maggior parte del pubblico.

QUALI SONO LE LOGICHE DI NATURA PRO ALLA BASE DELLACOSTRUZIONE DI PALINSESTO

In primo luogo esso viene preparato con molto anticipo rispetto all'effettivo periodo di programmazione, e viene aggiornato più volte in base agli input provenienti dalla

Rilevazione degli indici di ascolto e della concorrenza. Si succedono varie fasi: si passa per un palinsesto annuale, per uno stagionale e per un palinsesto mensile, per arrivare infine a quello settimanale, che viene comunicato agli organi di stampa. Il palinsesto settimanale, che è ormai quello definitivo, è organizzato in senso verticale e orizzontale. In senso verticale troviamo le fasce quotidiane nelle quali è suddivisa la giornata televisiva. Inoltre il palinsesto subisce continui cambiamenti a seconda degli eventi che condizionano la programmazione delle singole reti e perciò un programma che non rispetta le aspettative della rete può essere cancellato dopo poche puntate, oppure spostato in un'altra collocazione o in un'altra fascia oraria. Per quanto riguarda le pay tv hanno il loro tipo di palinsesto: mentre canali tematici, per esempio, contengono programmi che ruotano tutti intorno allo stesso tipo di contenuti, un canale che trasmette cinema.

per la televisione, la rilevazione dei dati di ascolto viene effettuata attraverso strumenti specifici come i meter, che sono dei dispositivi collegati ai televisori delle famiglie selezionate per rappresentare un campione significativo della popolazione. Questi meter registrano automaticamente i programmi che vengono visualizzati e inviano i dati agli istituti di ricerca che si occupano della misurazione dell'audience televisiva. Oltre ai meter, vengono utilizzati anche i diari di visione, che sono dei questionari compilati dagli spettatori in cui vengono registrati i programmi che vengono guardati durante la giornata. Questi diari vengono poi inviati agli istituti di ricerca per l'elaborazione dei dati. La rilevazione dei dati di ascolto ha lo scopo di fornire informazioni sulle abitudini di visione degli spettatori, sui programmi più seguiti e sulla popolarità dei canali televisivi. Queste informazioni sono fondamentali per le emittenti televisive per valutare l'efficacia delle proprie trasmissioni e per prendere decisioni sulla programmazione futura. In conclusione, la rilevazione dei dati di ascolto viene effettuata per comprendere meglio il pubblico televisivo e per adattare l'offerta televisiva alle sue preferenze e aspettative.si sviluppano anche delle tecnologie relative alla rilevazione elettronica degli ascolti, attraverso particolari congegni, detti audience meter. A partire dagli anni Ottanta viene così lanciato un nuovo strumento chiamato people meter: mentre l'audience meter si limita a registrare i canali che vengono visti sul televisore di casa, con il people meter ciascun componente del nucleo familiare deve segnalare in quale momento sta iniziando o smettendo di guardare la televisione, così che i dati registrati dal sistema possono essere attribuiti a determinate fasce di spettatori. In Europa, i sistemi di rilevazione elettronica prendono piede soltanto tra gli anni Settanta e gli Ottanta, quando si apre il mercato delle televisioni commerciali. In Italia le rilevazioni sugli ascolti basate su interviste, erano cominciate nel 1975 da parte di un consorzio comprendente Rai, Sipra, e altre due aziende. Le rilevazioni del consorzio vengono sostituite a partire dal 1981 da un nuovo tipo di people meter.

rilevazionechiamata Istel che utilizza dei questionari chiamati diari di ascolto, abbinati a delle interviste telefoniche che vengono ripetute ogni quarto d'ora. Il people meter arriva in italia quando inizia un periodo di ostilità tra rai e fininvest

La soluzione viene individuata nella creazione di un organismo chiamato Auditel. Le rilevazioni vengono effettuate mediante apparecchi che rilevano la percentuale di teleschermi sintonizzati sullo stesso programma nello stesso momento. Tuttavia, tali strumenti indicano quante persone sono sintonizzate su un programma, ma non quale sia la loro opinione rispetto a ciò che stanno guardando. È per questa ragione che, in epoca contemporanea, le emittenti televisive hanno iniziato a monitorare con attenzione i messaggi degli utenti su social network, soprattutto

Dettagli
A.A. 2021-2022
18 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CarlottaErbaggio06 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della televisione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Teti Marco.