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ORIGINI DI VENEZIA
Ogni società ha bisogno di trovare una forma identitaria per questo ha bisogno di radici, molto spesso sono di carattere mitologico. Venezia presenta se stessa come un sistema politico basato sull'uguaglianza e la nascita dal nulla. Sistema politico in cui i rappresentanti delle famiglie nobili avevano pari importanza. La Repubblica non è democrazia, ma partecipata da un numero alto di famiglie, ma sempre nobili, è più simile ad un'oligarchia. Uguaglianza fra le famiglie nobili. L'origine deve essere garante di questa uguaglianza. La storiografia ha per lo più accettato questa ricostruzione interna. Durante l'epoca romana parliamo di Venetiae, la X legio. Regione ampia, abitata prima da paleoveneti. Alcune aree erano state particolarmente importanti durante il periodo romano. Con l'indebolimento dell'impero romano si hanno delle crepe. Il territorio del nord Italia, soprattutto veneto, viene coinvolto dal...
passaggio di popolazioni migratorie. Migrazioni a carattere temporaneo. Questo porta ad una fuga verso la costa. Tra il V/VI e VII sec. Assistiamo ad uno spostamento di persone che devono trovare un luogo sicuro. Spostamenti da città romane verso la laguna in cerca di protezione. La laguna era abitata da popolazioni con tradizioni di pesca e sale. In questa prima fase chi abbandona la propria casa lo fa con il pensiero di tornare. Questo dura fino all'arrivo dei longobardi. Questa popolazione rimane sul territorio. A differenza delle popolazioni migratorie, queste si stabilizzano. Il ritorno alla terraferma viene quindi bloccato. Chi arriva dalla terraferma si porta dietro un patrimonio, di ricchezza e onori, che lo rende diverso dagli autoctoni. Quindi l'idea dell'uguaglianza è basata sul nulla. L'area della laguna dal punto di vista formale, è bizantina. Oderzo era il punto di riferimento della presenza bizantina nella Venezia. Nel 639 Oderzo cade
nelle mani dei longobardi. La popolazione si sposta ancora più verso la laguna. La capitale passa quindi da Oderzo a Eraclea. La laguna è navigabile solo da chi conosce i fondali, poiché sono molto bassi. Questo crea una barriera difensiva importante. La laguna è poi soggetta a maree. Torcello è stata a lungo il centro della laguna veneta dal punto di vista religioso e politico. Nell'Europa preindustriale, una divisione netta tra aspetto religioso e politico è inefficace e senza senso. Il punto di riferimento in Italia per l'impero bizantino è Ravenna, che controllava quindi tutta quell'area. Nel 751 Ravenna cade. La zona lagunare era molto redditizia. Venezia è più propensa ad avere Bisanzio come padrone, perché è un padrone lontano. Il doge inizialmente è una carica bizantina, magister militum, guida dal punto di vista militare e politico. Nel momento in cui cade Ravenna, BisanzioÈ costretta a fare riferimento a Venezia, unico interlocutore italiano per Bisanzio. Adpunto di vista religioso Venezia stava sotto Roma, non Bisanzio. Dopo l’arrivo di Carlo magno i patriarchitendono a spingere verso questa soluzione, piuttosto che sottostare a Bisanzio. Nell’800 Carlo magnodiviene imperatore, convergenza tra il regno franco e il cristianesimo cattolico. A Venezia vengono cacciati ifilo franchi. Venezia sceglie di restare fedele all’oriente. Venezia è importante per Sale, stoffe, pelli,legname, trasporti per terzi commercio di schiavi. Nell’810 ci si sposta definitivamente nell’isola rialtina.Viene eretto una prima forma di palazzo ducale e il vescovo che diventerà poi patriarca ancora per un po’resta a Torcello, per poi spostarsi. Mercanti veneziani da Alessandria trafugano reliquie di san marco,nascosta sotto la carne di maiale. San marco era ritenuto fondatore della chiesa di Aquileia. Lotta diprimato religioso.
Si comincia a erigere la basilica di san marco, che è tutt'uno con il palazzo ducale. Non è sede del vescovato, ma cappella del doge. Per costruire la città c'è bisogno di materiale: sabbia, argilla,trachite, legna, pietra d'Istria, marmi, metallo, tutto che arriva dalle Venezia. Venezia è costruita sull'acqua, quindi su palafitte. Il terreno è friabile, non posso costruire cose pesanti. Ho bisogno di fare fondamenta. Piantano pali a spirale sulla terra emersa, fino a creare una piattaforma, su cui va uno zatterone di tavole, sopra la quale va la pietra d'Istria, che blocca l'acqua e il cedimento della terra. I muri sono costruiti per essere leggeri e distribuire il carico in maniera uniforme, con travi che distribuiscono il peso. Ogni palazzo si appoggia all'altro. I muri sono pensati per essere convergenti verso il tetto, pensato per tenere separati i muri che altrimenti cadrebbero. Per questo motivo Veneziaha tanta paura del fuoco. La città non può avere le mura. Il numero di ponti al tempo è limitatissimo, il primo è del 1200. Per attraversare i canali si usavano tavole o barche. A differenza del marmo, questa copertura prevede le variazioni e l'assestamento, perché più elastico. Approvvigionamento idrico è sempre molto problematico on c'erano pozzi, c'erano cisterne con sabbia che filtrava l'acqua piovana. I pozzi rischiavano di essere contaminati anche dall'acqua salata. Lezione 4810 può essere considerato l'inizio di Venezia. Si fonda un primo prototipo del palazzo ducale. Le famiglie più importanti di Venezia tendono a spaccarsi tra bizantini e occidentali. Venezia decide di mantenersi verso oriente. Chiesa e stato era un continuo, l'uno non poteva fare a meno dell'altro. Cittadini si potrà parlare in futuro, in questo momento parliamo di sudditi. 827 Aquileia viene
preferita a Venezia come patriarcato, scelta politica, vicinanza all'occidente. Attorno alla fine del IX sec viene fatta una cinta muraria a protezione della città. In un Europa in cui una città, una identità, viene mostrata attraverso una cinta. Assalti di slavi e ungari. Stabilità interna e sviluppo economico importante. L'impero carolingio fuori ha ricreato un'unità. Le città che avevano subito il passaggio continuo di popolazioni nomadi erano adesso più tranquille. La curva demografica comincia ad aumentare. Venezia ha quindi soggetti importanti con cui fare mercato. Si sta indebolendo il sistema feudale. Con l'impero carolingio la moneta torna a circolare. I vincoli di fedeltà sono sempre più estinti grazie al ritorno monetario. A Venezia questo regime fiduciario non c'era mai stato. La tripartizione in clero, nobile e suddito è una divisione fluida, non netta. Nel resto d'Europa.ilnobile è colui che combatte e possiede terreno. A Venezia il nobile è colui che fa mercato. Il X sec viene definito età dei candiani, dal nome di una famiglia, occidentalizzata. In questa fase iniziale i dogi trasmettono la carica agli eredi. Successivamente si vieterà l'eredità della carica. Pietro II Orseolo, doge dal 991, regola i rapporti con Bisanzio tramite accordi commerciali, la crisobolla, che per la prima volta riconoscono a Venezia autonomia economica, può intraprendere atti commerciali senza autorizzazione di Bisanzio. Ottiene anche il privilegio sulla piazza di Costantinopoli. Viene compiuta anche una vittoria in Dalmazia. Nel 1002 viene liberata Bari dai saraceni da Pietro II Orseolo. Era poi diventato dux veneticorum et dalmaticorum. La Dalmazia, dopo una battaglia sarà il primo possedimento veneziano oltre Venezia. A inizio IX sec la popolazione inizia ad aumentare e i lavori richiesti aumentano. Pietro II Orseolo inizia tutto.
questo.Con lui il governo inizia a cristallizzarsi come forma. Prima il doge era un condottiero militare dipendente daBisanzio, ora diventa una figura politica a tutto tondo. Altra struttura di base è l'assemblea pubblica, cheall'inizio comprendeva tutti i capi famiglia, poi sarà più elitaria.
Nelle società di antico regime non esiste una suddivisione dei poteri, ma questi si intrecciano insieme. Adesempio il consiglio dei 10 ha sia funzioni legislative che esecutive.
Venezia inizi quindi a proiettarsi fuori dall'ambito strettamente lagunare. Grande unione tra i ceti. Interessecomune legato al mondo del commercio, sena conflitti. Pietro II Orseolo muore nel 1008 e lo succede ilfiglio, teoricamente eletto, Ottone eletto, nome che fa riferimento al sacro romano impero. Verrà sollevatodalla carica nel 1026. Verrà ricordato come doge incompetente nei problemi. La chiesa di Aquileiarivendicava il primato sulla chiesa di Grado.
Venezia rivendica la propria autorità sul rialto e sul dogato, considerato possesso. Area che va verso l'entroterra su cui Venezia reclama autorità. Il patriarca di Aquileia che reclama autorità non piace a Venezia. Nel frattempo intorno a Venezia si comincia a far sentire nei territori italiani la presenza normanna, nel 1009 viene presa la Sicilia, e iniziano la risalita. Bisanzio nel frattempo sta perdendo colpi dal versante orientale. Nel 1075 i normanni arrivano alle porte di Venezia, si insediano in Dalmazia e minacciano Bisanzio. Venezia entra in guerra contro i normanni. Negli anni 80 i normanni rinunciano a questa conquista. Nel frattempo Venezia ha aiutato anche Bisanzio, che la premia ampliando i diritti. Viene riconosciuta ancora più libertà e autonomia. A Venezia viene riconosciuto il ruolo di regina dell'Adriatico. Veneziani detengono il primato. In questo periodo si parla poi di crociate, per il controllo del sacro sepolcro. Verso lafine del X sec inizia questa iniziativa. Le prime sono fallimentari anche perché non vengono riconosciute ad regnanti e eserciti ufficiali. Richiamo ad un nemico comune, gli arabi. Venezia non ha un interesse specifico, con i saraceni fa mercato. Nel 1096 parte la crociata degli straccioni, che non arriverà mai a santi sepolcro. Genova e Pisa sfruttano meglio di Venezia la possibilità di portare i crociati verso il santo sepolcro. Bisanzio capisce che queste crociate mettono in pericolo anche l'impero d'oriente. La preoccupazione di Bisanzio è che questi crociati possano passare da loro possedimenti. Cerca quindi di tenerli buoni. Venezia deve partecipare a queste crociate per motivi economici, ma contemporaneamente rassicurare Bisanzio. Partono almeno 7 crociate diverse. Verso la metà del XII sec. Venezia è indubbiamente la potenza marittima più importante e grande. È il periodo in cui prende inizio lo sposalizio del mare ildoge lancia l'anello nella laguna a dimostrare questo sposalizio. IL doge sta diventando sempre più un simbolo, meno autoritario. Nel 1143 viene affiancato nel suo esercizio di potere da un consiluim, consegio, formato da savi, saggi, delle casate più antiche e più in vista dal punto di vista.