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Il Piemonte
Ducato di Savoia dal 1416 si impone sulla scena politica nel corso del 500 con Emanuele Filiberto I. Torino diventa la capitale del ducato.
Carlo Emanuele II: espansione urbanistica di Torino, residenze suburbane.
Vittorio Amedeo: 1713 re di Sicilia
Torino:
Dal primo ampliamento di Torino venne incaricato Ascanio Vitozzi con la sistemazione di Piazza Castello, intorno alla quale di svilupparono i nuovi quartieri della città; i lavori furono portati avanti da Carlo da Castellamonte che dal 1621 continuò lo sviluppo verso sud seguendo l'impostazione ottagonale dell'impianto urbano che risale a quelloromano. Al medesimo architetto si deve la formazione della vasta Piazza San Carlo (Piazza Reale).
Amedeo Castellamonte (figlio di Carlo) sviluppò la città verso est. Nel 1673 iniziò la realizzazione di una strada per unire la piazza alla porta Po.
Guarino Guarini (1624 – 1683)
Nessuna formazione di architetto. Chiamato nel 1663 a Torino:
Cappella della Sindone nel duomo; chiesa di San Lorenzo; Palazzo CarignanoStereotomia: scienza che studia, in senso geometrico, il tracciamento di solidi da ricavare con tagli, da altri solidi, la compenetrazione tra solidi e l'individuazione di linee e curve di intersezione. Non riguarda quindi le semplici operazioni di taglio della pietra, ma prevede procedure geometriche codificate per progettare elementi strutturali in pietra da taglio. (stereometria, stereografia).
Conoscenza della stereotomia di Guarini mediante l'esperienza in Francia: architettura gotica.
Cappella della Sindone
- Custodisce il sudario di Gesù.
- La costruzione è stata iniziata da Amedeo Castellamonte nel 1657.
- Struttura interna: Contributo di Guarini su tamburo formato da sei fila di archi ribassati (con finestre) posti uno sopra l'altro. Gli archi sono simili a costoloni. Gli elementi in pietra corrispondono alla struttura portante.
- Grande contrasto tra lo spazio in basso scuro e nero (ricorda
La morte di Cristo) e l'acrescente luminosità della parte alta che culmina nella lanterna (ascensione). Sotto agli archi ci sono delle finestre che fanno sì che l'intera calotta della cupola è illuminata, non solo dalle finestre del tamburo e dalla lanterna. Combinazione di sapere tecnico e adesione al principio barocco della messa in scena dell'architettura.
Struttura esterna: architettura che rimanda a quelle orientali. Linea ondulata del tamburo. Calotta con struttura a scalini e al coronamento l'altissima lanterna.
Chiesa di San Lorenzo (1668-80)
Pianta quadrata con iscrizione di 8 serliane converse inserite nel quadrato. Nella parte superiore ci sono 4 che preparano attraverso dei pennacchi l'innesto della cupola e le altre 4 che nella parte superiore hanno un'ulteriore apertura con serliana compressa.
Cupola: a forma conica che si compone da 8 fasce semi-circolari intrecciate che delimitano in alto un ottagono a sua volta strutturato da
fasce garantiscono la stabilità della cupola, pietra tagliata con funzione non decorativa ma strutturale. Il sistema delle fasce si ripete anche nella parte superiore, sempre con la stessa funzione. Un esempio di questo è il Palazzo Carignano (1669), la cui facciata presenta un andamento concavo-convesso. La parte centrale è convessa, con porzioni laterali concave. Nella parte centrale, questo andamento convesso è interrotto da un movimento concavo che ospita un baldacchino su colonne, sporgente con un andamento convesso (come nel San Carlo alle Quattro Fontane di Borromini). Un altro esempio di movimento continuo dell'incurvatura è presente nella Basilica di Superga (1715-17), progettata da Filippo Juvarra. Questa chiesa votiva, dedicata alla vittoria dei Savoia sulla Francia, funge anche da mausoleo per la famiglia Savoia, con un monastero annesso. La collocazione della basilica è particolare, su una collina fuori Torino, dove la pianta ovale del corpo principale potrebbe essere ispirata al Louvre di Bernini. Juvarra, che ha lavorato come scenografo e architetto di teatro, ha collaborato con Carlo Fontana, un collaboratore di Bernini.struttura domina il territorio. Funzione eposizione che influenzano la scelta delle forme. Pronao: molto sporgente (rinvia tipologicamente al Pantheon) Tamburo e cupola: molto alti perché visibili da lontano (S. Agnese, Borromini) Palazzina di caccia di Stupinigi (1729) Fa parte della corona di Delizie attorno a Torino che fu già impostata durante il '600. Da Torino vi conduce un viale rettilineo lungo 10 km. Progetto: complesso edificio cruciforme (croce di Sant'Andrea) con sala centrale ovale, cortile esagonale. La pianta cruciforme si ispira a un progetto di Carlo Fontana per una villa nel Veneto. Salone centrale: pianta ovale con inseriti quattro pilastri, collega tra di loro tramite delle gallerie che assomigliano a dei palchi da teatro. Juvarra cura anche la decorazione. Bel composto. Palazzo Madama (1718) Rimasta incompiuta, Juvarra realizza la facciata e lascia la. Castello di origini medievale sul retro. L'importanza del progetto sta nello scalone cheÈ un uno spazio monumentale che si estende su tutta la lunghezza della facciata, scalone a due rampe che cambiano direzione e si contraddistinguono per la lunghezza e larghezza e la sua straordinaria luminosità grazie alle finestre che concedevano di guardare fuori (e dentro). Spazio dove il cerimoniale di svolgeva all'interno ma si vedeva anche da fuori.
LA FRANCIA
Le Places Royales
Places des Vosges, 1605-1612
In origine Place Royale per il Re Enrico IV. Piazza quadrata circondata da case porticate uniforme. Due padiglioni emergenti: Pavillon de la Reine e Pavillon du Roi. Al centro della piazza statua di Luigi XIII figlio di Enrico IV. Inaugurato nel 1612 in occasione delle nozze tra Luigi XIII e Anna d'Austria. Struttura organizzata attorno alla raffigurazione del sovrano (al centro); 1789 abbattuta la statua.
Place Dauphine e Pont Neuf, 1607
Occupa uno spazio di forma triangolare che termina oltre il ponte su una sorta di sperone in mezzo al fiume e su questo sperone
è posizionata una statua del futuro Re. Inaugurata nel 1612, nome del successore al trono. Places des Victoires, 1682
Jules Hardouin Mansard per Luigi XIV; lui regna in prima persona non riconoscendo altre autorità. Forma circolare con strade che irradiano in tutte le direzioni. Case porticate e con ordine gigante per abitazioni aristocratiche. Al centro una gigantesca statua del re vittorioso, ai suoi piedi figure di vinti in catene. Dalla piazza partono delle strade che simboleggiando la centralità della figura e la radiazione in tutte le parti dello stato che vengono controllate e tutelate.
Places Vendome, 1685
In origine Places Louis Le Grand. Jules Hardouin Mansard. Al centro una gigantesca statua equestre di Luigi XIV (basamento 10m e statua 7m). Fretta per la celebrazione; sono state costruite prima le facciate delle chiese e case che definiva lo spazio della celebrazione; i lotti retrostanti sono stati venduti a privati dovendosi attenere a quello che c’era
dire "castelli", viene utilizzata in Francia per indicare le residenze signorili fuori città. Questi chateaux erano spesso costruiti come dimore di piacere, lontano dal caos e dalla confusione delle città. Erano luoghi di svago e di rappresentanza per i nobili e i sovrani francesi. I chateaux più famosi sono sicuramente quelli della Loira, una regione della Francia nota per la sua bellezza e per la presenza di numerosi castelli. Tra i più noti ci sono il Castello di Chambord, il Castello di Chenonceau e il Castello di Amboise. Questi chateaux erano veri e propri capolavori architettonici, con giardini all'italiana, fontane, labirinti e splendide sale decorate. Erano simbolo di potere e ricchezza e venivano utilizzati per ospitare feste, ricevimenti e cene di gala. Oggi molti di questi chateaux sono aperti al pubblico e rappresentano delle vere e proprie attrazioni turistiche. I visitatori possono ammirare gli splendidi interni, passeggiare nei giardini e immergersi nella storia e nella bellezza di questi luoghi incantati.dire castello, non deve essere considerata con l'accezione di stellò medievale ma come residenza suburbana. Mancacompletamente il connotato difensivo e si differenziano dalle ville suburbane italiane per la grandezza e l'intento fortemente auto-celebrativo del proprietario. Nei Chateaux è importantissimo il programma iconografico che viene talvolta pensato dal committente per poi essere realizzato dall'artista, oppure che viene pensato da veri e propri iconografi, persone specializzate nell'elaborazione di programmi iconografici, che creano l'ossatura su cui gli artisti credo le opere. Lo Chateaux non è necessariamente il complemento della residenza di città può infatti essere la residenza principale della famiglia. CHATEAUX DI VAUX LE VICOMTE1656-1661 Louis Le Vau
Progettato da per Nicolas Fouquet (intendente delle finanze di Luigi XIV); un personaggio che occupava una posizione gerarchicamente alta nell'apparatodetti. Questo crea un effetto di movimento e dinamicità nella facciata. La facciata dell'ingresso presenta un progressivo restringimento verso il centro e un corpo cupolato sporgente sul lato opposto. Dopo due assi di finestre, c'è sempre un salto nell'andamento della costruzione. Tutte le linee conducono verso l'ingresso, attirando il visitatore verso il centro. Sul lato opposto, invece, abbiamo un movimento contrario. C'è un corpo centrale cupolato e sporgente, con un andamento convesso del muro che si spinge in avanti. Questo è esattamente opposto al movimento della facciata dell'ingresso. Questa caratteristica è comune nell'architettura residenziale francese, dove si utilizzano padiglioni. Ogni corpo di fabbrica è considerato autonomo e ha un tetto che gli appartiene solo. Non c'è un grande tetto che unifica l'edificio, ma un sistema di diversi tetti.
Padiglioni l'uno accanto all'altro. Tipicità dell'architettura francese.
La PIANTA mette in evidenza come le linee convergono verso il centro, questo restringimento conduce in un primo vano definito da un vestibolo quadrato che conduce nel grande salone su pianta ovale. Il salone a sua volta comunica con l'esterno e il giardino. Nella pianta si nota che i due lati del palazzo, gli ambienti a destra e sinistra del vestibolo, sono quasi speculari - stessa distribuzione delle stanze.
Tipicità francese: l'appartamento di sinistra è riservato al re (consuetudine introdotta nei primi decenni del Seicento: vedi castello di Richelieu di Jacques Lemercier (1630, a destra), le grandi re