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Estratto del documento

Creta) almeno il 30% dei traffici erano gestiti dagli inglesi già a metà 1500, questo

perché a partire dall’inizio 1500 i veneziani ricchi cominciano a investire sempre di più

sulla terraferma. Grossa attività agricola collegata alla villa, riscoprono il piacere di

essere nobili come lo erano i romani che erano grandi proprietari terrieri, che è la vera

ricchezza dell’aristocratico. C’è una vecchia concezione presente anche nei veneziani

del gentiluomo di campagna, si combatte ma si torna nell’agro come facevano i romani.

Gli inglesi che sono mercanti aggressivi si conquistano molti possedimenti sotto Enrico

VIII, dopo Maria la sanguinaria c’è Elisabetta I e ci sono molti rapporti tra Venezia e

Inghilterra. A partire dalla pace di Cateau Cambrésis del 1559 sancisce l’onnipresenza

degli spagnoli in Italia, a Napoli, in Sicilia, in Sardegna e a Milano dopo Ludovico il

Moro e dura fino al 1700 quando diventa austriaca. Avere un alleato con Venezia

significa avere un alleato contro la Spagna, grande nemico dell’Inghilterra, i sovrani

spagnoli vogliono continuare il mito di Carlo V e vogliono fare a pezzi anche Venezia;

avere uno stato forte in Italia che contrasta la presenza spagnola imperiale che è

sentita come oppressiva (Renzo nei promessi sposi va verso la libertà ovvero Venezia,

dal potere spagnolo). Rimane influenza spagnola e francese anche su Genova, invece

Venezia è inattaccabile e purtroppo la attacca la peste nel 1557 e nel 1630 la stessa del

Manzoni, ha alleanza con Francia, Inghilterra, cerca buoni rapporti con l’impero anche

se ci sono piccoli conflitti sul confine come la Ghiera d’Adda, zone sempre soggette a

guerre.

Nel 1600 si crea una tensione fomentata dalle potenze straniere tra Venezia e il papa

Paolo V che ha l’ultimo grande conflitto giurisdizionale con la Repubblica di Venezia

che viene scomunicata, i preti sono obbligati a non servire messa. In questo periodo

travagliato per Venezia perché si erano inclinati i rapporti col papa perché c’era stato

un episodio che i veneziani non avevano previsto: un grande filosofo sostenitore della

riforma Giordano Bruno che aveva trovato rifugio vicino a Venezia presso la famiglia

Mocenigo (aveva il sogno di creare un‘Italia protestante), viene consegnato dai

veneziani all’Inquisizione, ma questi non sapevano che sarebbe stato bruciato vivo, si

aspettavano un processo. Quando Bruno parla della pluralità dei mondi, la chiesa

risponde che c’è un solo mondo con un solo Dio, c’è un lungo processo e arriva a

Venezia la notizia che questo era stato bruciato vivo, a lui chiedono di abiurare le tesi

ma essendo convinto viene bruciato vivo. Questo episodio è una leggenda nera della

chiesa cattolica che aveva bruciato tante persone, però quello di Giordano Bruno, nella

Roma del 1600 con Caravaggio, la famiglia Cenci è certamente un fatto eclatante.

Bruno condanna la chiesa ad essere chiusa alle scoperte, anche Galileo era stato

processato ma non come Bruno. Si crea un disgusto di Venezia verso la chiesa, c’è un

padre servita grandissima figura intellettuale di Venezia, Paolo Sarpi: è un prete,

frate servita che rivendica fortemente l’autonomia giurisdizionale di Venezia da Roma,

è un vecchio conflitto che va avanti da mille anni, devono essere liberi dalla

giurisdizione della chiesa. L’episodio di Bruno è un caso che viene molto discusso

allora. Due sicari vengono mandati per uccidere Sarpi nel 1607 ma non ci riescono.

Paolo Sarpi è una grandissima figura perché estende il discorso della giurisdizione,

dicendo che Venezia deve essere padrona del mar Adriatico, scrive il bellissimo libro

sul dominio del mar Adriatico in cui esprime l’idea che lo stesso mare può essere

assimilato a un territorio di terra ferma, nasce il concetto di acque territoriali,

concetto veneziano; il mar Adriatico può essere considerato un lago veneziano dal

punto di vista del dominio. Concetto sviluppato dall’Olanda da Cornelio Bynkershoek

che sostiene che il dominio del mare è relativo alla distanza esistente tra la costa e la

gittata di un cannone, successivamente il diritto internazionale elabora il concetto

delle 12 miglia attuale. Nasce da Venezia l’idea che le acque territoriali sono dello

stato. Il papa e Venezia faranno la pace, lunga. Per tutto il ‘600 e il ‘700 ci saranno

pochi scontri come a inizio ‘600. La chiesa stava tornando alla pre­riforma con

corruzione, libertinaggio a Roma ghetto di Venezia,

Quest’anno si parla dei 500 anni della creazione del da quel

momento in quasi tutta Europa si stabilisce l’idea della segregazione, le località vicino

a Venezia in tutte queste viene creato il ghetto come Verona, Padova, Vicenza, ecc. più

o meno negli anni successivi. Qual è il concetto di ghetto? Una determinata parte della

popolazione sia segregata, gli storici dicevano che era estremamente negativo perché

gli ebrei prima vivevano nella Giudecca (isola di Venezia orientale della laguna) e nelle

contrade, era negativo mettere una parte della popolazione in un luogo cintato. Il

ghetto aveva due portoni di ingresso sorvegliati da guardie e a partire dal suono della

campana doveva essere chiuso. Nella società attuale c’è una massiccia immigrazione

da parti del mondo dove le persone si identificano con la religione come quella

islamica, gli storici si chiedono cosa dobbiamo fare con la crescente immigrazione? Il

problema se lo sono posto anche a Venezia, potevano farli vivere tutti insieme, quando

a Venezia c’era qualche inquietudine o problema venivano accusati gli ebrei, come con

la peste ad esempio. Le case degli ebrei venivano assalite, venivano picchiati e uccisi,

si creavano problemi di ordine pubblico, il Senato e gli organi di governo non volevano

questi problemi. Anche le autorità del ghetto degli ebrei capivano di aver bisogno di

una forma di protezione, l’alternativa era l’espulsione dalla città (Inghilterra 1290),

centinaia di ebrei sono cacciati nel 1492 dalla Spagna e nel 1497 dal Portogallo. Dove

mandi circa 1000 persone? Il Senato di Venezia non era crudele, cercavano l’utilità

nella presenza degli ebrei, evitano di cacciarli ed evitavano di farli vivere in mezzo alle

popolazioni cristiane, decidono di creare il ghetto. C’erano aree inutilizzate e una

magistratura detta dei beni inculti, c’era un sestiere vuoto e li fanno mettere lì; gli

ebrei si rapportano con la universitas cioè una corporazione, i massari sono le autorità

più alte delle corporazioni che si rapportano col senato e altri organi e volente o

nolente gli ebrei si spostano lì. Nel marzo 1516 gli ebrei vanno nel ghetto e rimarranno

fino che arriva Napoleone come accade anche a Mantova, continuano a vivere lì per

100 anni perché c’è un senso di appartenenza, accade anche oggi, lo stesso succede a

Padova e Verona. La segregazione era apparente, perché in realtà era un quartiere

come un altro da cui si poteva scappare, l’unico impedimento era avere una casa fuori

dal ghetto, non avevano tanti diritti come i cittadini veneziani, erano forestieri (chi non

era cittadino non poteva acquistare proprietà), i padroni delle case del ghetto erano i

costruttori cristiani. Come sottrarli al rischio dello sfratto? Nessuno a parte gli ebrei

poteva stare nel ghetto, c’è una forma di inquilinato perpetuo per cui c’è un contratto

tra proprietario cristiano e famiglia ebrea con cui si era obbligati ad affittare la casa

con adeguati canoni d’affitto che veniva aumentato; in qualche modo si era protetti, le

guardie stavano attente ma c’era chi usciva comunque.

È una segregazione apparente perché durante il giorno è un quartiere animatissimo,

come un bazar, molti negozi che non rientrano negli interessi dei mercanti veneziani,

come le gemme come ori e argenti hanno un loro commercio, poi hanno altre attività

come cambia valute in ducati veneziani, prestavano ad usura che era un’attività

proibita ai cristiani (l’idea era che il denaro dovesse venire dalle fatiche dell’uomo), gli

ebrei diventavano ricchi perché i mercanti avevano carenze di liquidità e chiedevano i

prestiti ad usura e i nobili che avevano il vizio del gioco e per alimentarli c’è bisogno di

capitali che venivano chiesti agli ebrei.

Dal punto di vista architettonico, il ghetto diventa il primo luogo sperimentale per i

grattacieli perché non potendosi sviluppare in ampiezza orizzontale più di tanto, ci si

espande in maniera verticale. Ci sono i multi­function compound con sinagoghe e poi ci

sono le cantine con le oche che girano e servono per fare il salame (proibito perché

prodotto dal maiale dalle sacre scritture, mangiavano quello d’oca).

I cristiani entrano ed escono perché gli ebrei già dall’inizio aspirano ad essere presenti

nella società veneziana: entrano maestri di latino, italiano, francese e loro mandano

fuori maestri d’ebraico; entrano nutrici cristiane che si occupano dei bambini in ghetto,

gli insegnano veneziano e italiano e nasce la lingua del giudeo veneziano parte ebraica

e veneziana che sta morendo. Il ghetto è animato, ci sono visite, stampano il Talmud

che è l’opera più importante ebraica, seconda solo alla Bibbia, hanno rapporti con i

stampatori veneziani per far stampare i caratteri ebraici.

Uno dei rischi è il battesimo forzato al cristianesimo da parte delle nutrici sui bambini

ebrei (conversione), erano dei casi che accadevano oppure ebraici e cristiani che si

innamoravano e scappavano insieme.

I preti erano autorizzati ad andare nel ghetto e forzare gli ebrei ad andare in Chiesa,

gli ebrei sono ben visti perché ogni ebreo convertito accelera il giudizio universale

(quando tutti sono convertiti c’è il giudizio universale), erano obbligati a sentire le

parole del prete, alcuni davano ragione e si convertivano lasciando il ghetto prendendo

un nome cristiano, la chiesa così strappava una persona portandola alla verità

cristiana.

Perché proprio il 1516? Innanzitutto è la fine della guerra di Cambrais dove c’era l’idea

che tutte le potenze che si radunarono contro Venezia in segreto avevano l’appoggio

degli ebrei, non vero, dietro alla sovversione di Venezia pensavano che dietro ci fossero

anche gli ebrei tanto che venivano picchiati. Loredan il doge non ne può più di

combattere da 10 anni ed è stufo dei problemi in città e dà l’input al ghetto. Poi viene

copiato in Germania dove si creano le Judenstrassen che sono ebrei tedeschi scappati

alle persecuzioni (aschenaziti) dove si parla l’ebraico tedesco, poi c

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A.A. 2015-2016
66 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 94ili94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Bernardini Paolo.