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Con Joseph Gall si diffonde una nuova teoria detta "Frenologia", secondo la

quale le diverse funzioni psichiche (pensare, capire, ragionare, leggere...)

sono collegate ad aree specifiche del cervello. Secondo Gall, la forma della

testa ricalca quella del cervello, si modella cioè in base al volume dei vari

organi. Il cervello quindi è l'organo della mente. Ma il modello di Gall è

basato su due emisferi, cioè ciascuna metà del cervello potrebbe funzionare

in modo indipendente. Inoltre egli sostiene che la mente è un sistema

costituito da facoltà innate e rifiuta il metodo sperimentale.

A Gall si oppone Flourens, che fa una distinzione tra un luogo che

corrisponde al movimento e alla sensazione e un altro luogo che corrisponde

all'intelligenza e alla volontà. Egli sostiene inoltre, che la corteccia è

ineccitabile, non è implicata nella produzione del movimento, bensì solo nelle

funzioni superiori, e le funzioni corticali non sono localizzate.

Le indagini neurofisiologiche si sviluppano quando viene superato il dualismo

tra funzioni motorie e intelletto/volontà. Questo superamento è

rappresentato da Bain, secondo cui l'uomo è una totalità integrata di corpo e

mente che occorre studiare con scienze diverse ma coerenti.

Bouillaud individua un collegamento fra lobi anteriori del cervello e

linguaggio, e fa una distinzione tra "capacità di pensare le parole" e

"capacità di parlare". Ritiene inoltre che sia possibile subire una perdita del

linguaggio senza però perdere la comprensione verbale.

Broca affronta lo studio delle funzioni cognitive elevate partendo da due

presupposti: mente e cervello funzionano per associazione di funzioni

specifiche e devono essere localizzate nei lobi frontali, mentre i lobi

temporali, parietali e occipitali sono per i sentimenti, le inclinazioni, le

passioni. Inoltre guarda al linguaggio con un duplice aspetto: uno legato

all'intelligenza, l'altro più propriamente meccanico. Nell'area che lui

danneggia (oggi chiamata "area di Broca") risiedono i muscoli facciali e della

gola per la produzione meccanica del linguaggio. Bisogna però capire se il

linguaggio articolato dipenda dal lobo anteriore considerato nel suo insieme,

o specificatamente da una delle circonvoluzioni di questo lobo. Con

l'accumularsi di casi clinici, giunge alla conclusione che tale linguaggio si

trova nella 3° circonvoluzione dell'emisfero sinistro.

Con Wernicke invece si scopre la localizzazione di un altro aspetto della

funzione linguistica, quello legato alla comprensione, situato nell'emisfero

sinistro, ma nell'area temporale. Si scopre l'afasia temporale. L'afasia

motoria di Broca impedisce al paziente di produrre le parole, ma non di

comprenderle; l'afasia sensoriale di Wernicke è caratterizzata dalla completa

perdita della comprensione del linguaggio parlato.

Geschwind ha rivisto le ipotesi di Broca e di Wernicke combinandole in una

teoria (modello di Wernicke-Geschwind), secondo la quale un danno alle aree

del linguaggio, dell'emisfero sinistro, è la causa delle afasie. Questa teoria

può interpretare disturbi che vanno al di là delle sindromi afasiche, come per

esempio l'aprassia, con la quale il paziente è incapace di eseguire ciò che gli

viene detto di fare, ma non mostra di non capire o di soffrire di paralisi. Si

ritiene che questa sia il risultato di una lesione delle aree che collegano la

memoria visiva/uditiva del linguaggio e la memoria corrispondente che

trasforma le intenzioni in azioni. Si afferma quindi un modello di cervello

basato sull'idea che esistono aree specializzate in diverse funzioni e aree che

si occupano della connessione di tali funzioni tra loro.

Lichtheim propone un diagramma delle componenti del sistema linguistico

articolandolo in 7 punti di interruzione, e ipotizzando così 7 sindromi

differenti. Con questo modello viene riconosciuta l'asimmetria emisferica.

Tradizionalmente si pensava che la mente fosse il risultato del

funzionamento simmetrico di due emisferi, destro e sinistro, e che se uno dei

due non lavorava in modo simmetrico all'altro, si cadeva nell'infermità

mentale. A partire dagli anni 60 però viene stabilita l'asimmetria dei due

emisferi. Secondo Broca la differenza tra un emisfero e l'altro non è innata,

ma deriva dal modo diverso di evolversi dei due lobi frontali (ad esempio la

dominanza della mano destra deriva da un uso più frequente dell'emisfero

sinistro).

Secondo Jackson c'è una differenza tra le funzioni di un emisfero e quelle

dell'altro. Inoltre alcune aree della corteccia hanno funzioni motorie, dove si

verificano le scariche nervose che producono le convulsioni. In particolare il

movimento si divide in 3 livelli: il livello più basso è costituito dal midollo

spinale, e controlla i movimenti più semplici; il livello intermedio è costituito

dall'area motoria della corteccia; il livello più alto è costituito dai lobi

prefrontali, dove tutti i movimenti si svolgono al più alto livello di

complessità. Secondo il modello di Jackson dei disturbi neurologici, i primi

centri nervosi ad essere colpiti sono i più elevati. Infatti, se ci sono lesioni

della corteccia cerebrale, si disattiva il livello più alto di controllo del

comportamento e la conseguenza è la libera espressione dei centri inferiori.

Quindi ad avere il controllo del comportamento sarà il livello

immediatamente successivo, non più sottoposto ad alcun controllo. Sarà

questo il responsabile dei comportamenti patologici. La stessa cosa vale per i

disturbi del linguaggio, la cui patologia nascerà proprio dai livelli superiori,

cioè colpirà per primo il linguaggio volontario, psicologico, mentre il livello

inferiore, il linguaggio automatico, motorio, sarà più resistente.

Fritsch e Hitzig dimostrano che gli emisferi cerebrali sono eccitabili, dunque

implicati nel controllo motorio e differenziati in aree che se stimolate

provocano risposte motorie e aree la cui stimolazione non dà alcun risultato.

Tutto ciò falsifica il pensiero di Flourens. Si inizia ad utilizzare il metodo della

stimolazione elettrica, in quanto la lesione (che veniva usata in ambito

clinico), faceva scomparire la manifestazione di una data struttura, invece la

stimolazione elettrica ne provocava la diretta manifestazione.

Nel 1876 Ferrier presenta una teoria prodotta sulla base di ricerche su

cervelli di animali diversi, in cui si ipotizza una certa uguaglianza tra cervelli

di animali e cervello dell'uomo. Propone inotre un modello dinamico,

funzionale del cervello come sede delle idee e organo dell'intelligenza,

secondo il quale l'intelligenza è frutto dell'ereditarietà e dell'esperienza. A tal

proposito, egli fa l'esempio dell'acquisizione del linguaggio e della sua

disgregazione nelle varie forme di afasia. L'individuo affetto da afasia è privo

dlla facoltà del linguaggio articolato e della facoltà di esprimere i propri

pensieri per iscritto, mentre continua a comprendere il significato delle

parole o della lingua scritta.

Come ha mostrato Kussmaul, questi disturbi sono spiegabili facilmente, in

base al principio che quanto più è debole la coesione tra le idee e i nomi,

tanto più facilmente queste parole escono dal vocabolario. L'incapacità di

comprendere la lingua scritta è stata da lui definita "cecità verbale" e

l'incapacità di comprendere la lingua parlata "sordità verbale".

Munk descrive due tipi di deficit visivo conseguenti a lesioni: una cecità

corticale, cioè l'assenza totale di visione in seguito alla completa rimozione

della corteccia occipitale, e una cecità psichica in cui l'animale pur vedendo

gli oggetti, è incapace di riconoscerli, ed è dovuta a lesioni occipitali limitate.

L'influenza dell'associazionismo si traduce nel modello delle tre aree corticali

di Flechsig, in cui alle zone sensoriali primarie si aggiungono quelle

intermedie e quelle finali che insieme formano la corteccia "associativa".

Secondo questo schema i centri sottocorticali inviano imput sensoriali alle

zone primarie. Poi questi imput passano dalle zone intermedie e giungono

alle zone finali, dove avviene l'associazione tra i diversi sensi e quindi la

percezione.

Attraverso lo studio dell'afasia si è giunti alla conclusione che il cervello è un

organo fisiologicamente simmetrico (con due emisferi uguali), ma

funzionalmente asimmetrico (i due emisferi hanno funzioni diverse). L'ipotesi

che l'emisfero destro sia utilizzato meno del sinistro (perchè quest'ultimo ha

uno sviluppo precoce) portava a pensare che l'asimmetria funzionale dei due

emisferi sia dovuta soprattutto all'addestramento che ci impone

l'educazione. Successivamente si è capito che le capacità dell'emisfero

sinistro non si limitano al linguaggio, cioè l'emisfero sinistro è il principale

responsabile non solo delle funzioni cognitive, ma anche delle funzioni di tipo

Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Adry87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della psicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Verrocchio Maria Cristina.