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Ludwig van Beethoven

Nacque a Bonn il 10 Dicembre 1770 e morì il 26 Marzo 1827.

La sua era una famiglia di musicisti e all’età di 45 anni viene avviato allo studio della musica, istruito nel pianoforte e nel violino. E un bambino prodigio e il suo genio musicale si rivelò grazie all’improvvisazione.

Nel 1783 venne nominato "maestro al cembalo" e nel ’84 organista di corte aggiunto. Nel 1788 divenne violonista di corte, e un anno dopo nel '89, si iscrisse all'università di filosofia a Bonn, ambiente in cui già circolavano le idee illuministe.

Nel 1792 si trasferì a Vienna capitale artistica più importante per quanto riguarda la musica (Vienna a Beethoven non piace, la reputa una città troppo allegra). Nello stesso anno comincia a studiare pianoforte con Seleri e composizione con Haydn.

L'unica forma di sostentamento che aveva erano le lezioni private e i concerti. Con 1800 Beethoven diventerà imprenditore di sé stesso

Fra il 1795 e il 1810 viene ritenuto il più grande musicista europeo a cui tutti si rifaranno.

Nel 1795 abbiamo i primi sintomi di sordità che diventò totale nel 1823.

Dal 1798 al 1801 trascorse gli anni più critici, lasciò la sua carriera da concertista e medita anche il suicidio, ma supera questo momento grazie alla sua fede nella cultura e nell’arte. Si concentrò solamente sulla composizione e furono anni di straordinaria produttività.

Rimase comunque molto strano, aveva sbalzi d’umore ed era trasandato. Nel 1819 le sue condizioni peggiorarono e il 26 Marzo del 1827 morì per cirrosi epatica.

  • Lo stile
  • Beethoven accetta le strutture e il lessico musicale su cui i suoi predecessori avevano lavorato, cercando però di aggiungersi del proprio. Le sinphanie, sulla base delle differenze stilistiche, vennero divise in 3 periodi dal critico-musicologo Wilhelm von lenz :

    • Primo periodo: (ca 1782-1802) I e II sinfonia, sonate per piano, quartetti, concerti
    • Secondo periodo: (ca 1803-1815) III-VIII sinfonia, fidelio, sonate, quartetti, concerti
    • Terzo periodo: (ca 1816-1826) IX sinfonia, sonate, fughe, quartetti
  • Primo periodo:
  • Lavorò con l’intento di espandere le strutture formali che aveva ereditato, introducendovi effetti fino ad allora trascurati.

    Ebbero una speciale predilezione per il violino (Sonata in Do maggiore e in Fa maggiore, sono due sonate da tratti innovativi e sperimentali per quanto riguarda lo sfruttamento delle sonorità “orchestrali”).

    Il pianoforte è stato lo strumento a cui Beethoven di più puntò, per tutta la vita sforzò le potenzialità e le tecniche dello strumento.

Nel trattamento della forma-sonata, si accosta ai modelli di Haydn e Mozart. Il carattere distintivo di questi lavori è la tendenza a raggiungere sonorità ricche e brillanti.

Le prime 4 sonate sono lunghe quasi una volta e mezzo quelle dei predecessori in 4 movimenti (aggiunta di Minuetto o Scherzo). La "Patetica" è la prima sonata di Beethoven ad adottare un’introduzione in tempo lento che viene in parte ripresa nell’esposizione.

Nel 1800 completa la 1ª sinfonia

una delle più eseguite durante la sua vita. Ogni strumento partecipa in egual maniera allo sviluppo del discorso musicale. Viene utilizzata la tecnica dello "spezzato", che fa in modo di far passare la melodia da uno strumento all’altro.

Secondo periodo

Nel 1802 sembra che Beethoven abbia detto di non essere soddisfatto dei lavori scritti finora e che voleva trovare una nuova via. Il desiderio era quello di riuscire a fare un salto di qualità nello stile, curando nuovi elementi finora trascurati.

Ogni opera scritta dal 1802 in poi presenta spiccati caratteri individuali. Nelle opere di questo periodo gli schemi tradizionali sono usati come materiale da manipolare. Nella forma-sonata riserva un enfasi speciale allo sviluppo che diventa l’area di maggiore tensione del materiale tematico. L’allungamento dello sviluppo dava così importanza al passaggio alla ripresa. La ripresa non è solo dunque una ripetizione ma una vera e propria rielaborazione. Anche la coda aumenta l’estensione, Beethoven infatti voleva dare un peso rilevante alla conclusione del brano.

La caratteristica principale delle opere del II° periodo

è la spinta verso il monumentale (stile eroico) le cui caratteristiche sono:

  • ampia dilatazione delle strutture compositive
  • allungamento del ritmo armonico
  • ripetizione di intere frasi o accordi
  • vaste zone di tensione drammatica

È la 1ª sinfonia presente in maniera distintiva i tratti dello stile monumentale.

Terzo periodo

Beethoven può essere considerato l’iniziatore dell’avanguardia artistica. Lo stile delle sue ultime opere è caratterizzato da un’intensa struttura contrappuntistica (molte sue opere contengono fughe in piena regola, canoni e fugati).

La logica delle sue ultime composizioni si basa sull’uso di una cellula motricia astratta che si delinea come idea di fondo. I tratti salienti delle sue ultime opere sono riassumibili:

  • dinamicità dei temi ed è il posto ad enfasi lirica
  • uso di trilli ornamentali con intento espressivo
  • uso della sincope con intento espressivo
  • mutamenti di stadi d’animo nello stesso movimento
  • episodio recitativo strumentale (registri estremi del pianoforte)

I drammi musicali

L' idea fondamentale di Wagner era che l'opera in musica potesse essere un'opera d'arte nel senso assoluto della parola. Il genere sinfonico poteva trovare prosecuzione solo nell'opera d'arte totale, quindi si eleggeva unico vero erede di Beethoven.

Egli preordinò una riforma dell'opera, che svolse la concezione drammatica musicale, le abitudini del pubblico e anche l'edificio che doveva accogliere l'argomento teatrale.

Negli anni '70 finalmente poté far costruire il teatro di Bayreuth.

Costruito a semicerchi deigradati a forma di anfiteatro greco. Caratteristica fondamentale è il golfo mistico, che nasconde la compagnia orchestrale, che non doveva distrarre il pubblico. Il golfo svolgeva 2 funzioni :

  • pratica e acustica, per conseguire una fusione dei suoni compatta
  • estetica e psicologica, per avvolgere la musica in un'aura misteriosa e rituale

Questa invenzione venne a poco a poco inserita e adottata da tutti i teatri.

Fra le opere giovanili abbiamo "Der fliegende Holländer" ("L'olandese volante"), storia di un navigatore maledetto costretto a vagare per mare per l'eternità finché una donna fede non lo redimerà.

Emerge il tema dell'amore, della maledizione e della redenzione. Questi ultimi due sono i temi fondamentali dell'opera wagneriana.

Il "Tannhäuser" fu composto fra il '43 e il '45 e il "Lohengrin" nel '47.

Nel "Lohengrin" è la prima volta che Wagner usa un mito per determinare la storia. L’aspetto nuovo di quest’opera sta nella concezione orchestrale, l’organico è ampliato (legni), l’orchestra è sempre presente in un grado mai raggiunto prima d’allora. È il vero protagonista dell'opera.

Nei lavori composti dopo il 1850 cerca di mettere in atto i cambiamenti che si era proposto. Cambiò il suo metodo creativo, complicandolo. Al centro della propria visione compositiva c'erano i motori orchestrali.

Nel 1851 scrisse la sua prima opera che abbatté i numeri chiusi che interrompono il dramma, il "Musik drama". Secondo Wagner il “dramma musicale” è il risultato dell'intreccio di poesia, musica e azione scenica.

Per avere la massima intensità verbale deve essere durchkomponiert (musica continua), senza riprese o ripetizioni, la musica non deve mai interrompersi.

Per sviluppare appieno le nuove risorse ritiene indispensabile attingere delle trame e della mitologia germanica, lontana dalle convinzioni del mondo moderno.

Alla base del "Tristano" c’è un'antica saga medievale di probabile origine celtica.

L’ultima opera il "Parsifal" è basata su due leggende:

  • quella del Graal
  • quella del Parsifal

La differenza fra questo soggetto e i miti germanici è il suo carattere religioso, l’opera ha a che fare con la fede cristiana. Il soggetto del “Parsifal” ruota attorno ai temi della Passione e della redenzione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
15 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ricky5 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della musica dell'Ottocento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Cuomo Carla.