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Storia della lingua italiana - fonetica vocalica Pag. 1
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Estratto del documento

La lingua tende a salvare fenomeni che servono, e questo non è particolarmente produttivo: non

distingue parole uguali, non ci dà informazioni di tipo grammaticale.

In ogni caso, in alcuni dialetti italiani il dittongo continua ad essere produttivo, proprio perché dà

informazioni grammaticali.

Fenomeno del dittongo mobile

All'interno di una stessa realtà il dittongo talvolta c'è talvolta scompare.

Il verbo suonare ha il dittongo in prima sillaba nonostante l'accento non vi cada. In questo caso

l'infinito si allinea alle altre forme della coniugazione:

io suòno

tu suòni

egli suòna

noi suoniàmo

voi suonàte

essi suonàno

Nella declinazione notiamo che solo la prima e la seconda persona plurale non hanno il dittongo

accentato, eppure lo mantengono, per uniformarsi alle altre forme.

Il verbo negare non ha dittongo (che però appare in diniego) nonostante la -e- sia breve, ma lì

non cade l'accento. Nella coniugazione del presente però è differente:

io négo

tu néghi

egli néga

noi neghiàmo

voi negàte

essi négano

Nelle tre persone singolari e nell'ultima plurale l'accento cade sulla e, ma non forma il dittongo

-ie-.

La morfologia prevale sulla fonologia.

Anafonesi

L'anafonesi è quel fenomeno per cui le vocali toniche é e ó si chiudono ulteriormente in ì e ù,

quando siano seguite da determinate consonanti:

- Familia => famiglia, non famelia

- Linguam => lingua, non lengua

- Consilium => consiglio, non conselio

Il comportamento delle vocali è condizionato da alcune consonanti o gruppi consonantici, non da

altri

Iato

Lo iato è l'incontro di 2 vocali di cui una delle quali non deve essere -i- o -u-; se una delle due lo

è, per formare lo iato, essa deve essere accentata.

- Ego => éo => io*

*Una e non dovrebbe dare -i-, ma ciò accade perché dopo c'è una -o-.

Dal XV secolo vi è una riduzione progressiva del dittongamento, anche se nel Toscano permane:

- dopo consonante + -r- (brieve, pruova, priego)

- dopo consonante palatale (spagnuolo, giuoco.

Dal XIV secolo alcuni dittonghi nella pronuncia si sono dissolti: cielo /celo/; cieco /ceco/. Anche

dittonghi già latini o greci si sono dissolti nella pronuncia: scienza /scenza/; coscienza /coscenza/;

igiene /igene/.

Monottongo in letteratura

La lingua poetica italiana viene dal Siciliano, che non prevedeva l'uso del dittongo:

- Core

- Foco

- Loco

Questi termini restano vivi in letteratura per secoli a causa della lezione poetica dei Siciliani del

XIII secolo.

Vocali atone

- a,a => a

- e, e, i => é (pensare => pensare; vindemia => vendemmia)

- i => i (privatum => privato)

- o, o, u => o (porcellum => porcello; monstrare => mostrare; glandulam => ghiandola)

- u => u (mugire => muggire)

Vocali protoniche

Le vocali protoniche sono le vocali che si trovano prima della vocale tonica. In questo caso, tutte

le regole precedenti non sono valide.

- é => i (fenestram => finestra; mensuram => misura; se lavat => si lava)

- o => u (cocinam => cucina; polire => pulire)

- e, i => o (demandare => domandare; debere => dovere; similliare => somigliare)

In sede atona le vocali sono meno marcate, perciò più tendenti a muoversi. L'instabilità della

vocale protonica a volte dà due forme dallo stesso antecedente:

-i- / -e-

- Nepotem => nipote/nepote

- Reverentiam => riverenza/reverenza

- Recupero => ricupero/recupero

-o- / -u-

- Molinum => mulino/molino

- Olivam => olivo/ulivo

- Oboedire => obbedire/ubbedire

-e- / -a- / -u-

- Denarum => denaro/danaro

- Aequalem => uguale/eguale

Vocali intertoniche

Quando una parola è lunga, almeno trisillaba, ci sono due accenti: quello primario e quello

secondario. In questo caso avviene la sincope o caduta dell'atona mediana nei proparossitoni:

- Càlidùs => caldo

- Vìrìdis => verde

- Dòminà => donna

- Sòlidùs => soldo

- Vétulùs => vecchio

- Frìgidùs => freddo

- Oculùs => occhio

- Màculà => macchia

Anche nei polisillabici:

- Vérecùndiam => vergogna

- Bònitàtem => bontà

- Còmparàre => comprare

-AR- intertonico

Una proprietà del Toscano è proprio lo sviluppo di -ar- e -er-:

- Comparare => comperare

- Margarita => margherita

- Macellaria => macelleria

- Fattarello/fatterello; boscareccio/boschereccio

- Acquarello/acquerello; casareccio/casereccio

Eccezioni: sigaretta, bustarella, pennarello.

Vocali finali

In Italiano le vocali finali sono fondamentali, perché portatrici di significati grammaticali (genere,

numero):

- resistenza di -a (lunam, alam, sanctam)

- resistenza di -e, sia e, sia e: (montem)

- i => e (tussim => tosse)

L'unica vocale che non può essere atona in finale di parola è -u:

- u => o (lupum => lupo)

Fenomeni particolari del vocalismo

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Publisher
A.A. 2013-2014
5 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher medea22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della lingua italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Coletti Vittorio.