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La logica dialettica

Non è statico, non è vero che una cosa è sempre la stessa cosa = A è A ma anche NON-A. Hegel ebbe così tanta importanza che la filosofia dopo quasi fu una visione continua delle sue teorie. L'hegelismo era quasi diventato una religione. Croce si ribella noi dobbiamo ragionare con un filosofo e non lasciare a lui il nostro pensiero. In filosofo non bisogna accettare nessuna autorità. Quindi per Croce ciò che è vivo di Hegel è la logica dialettica. "Ciò che è vivo e ciò che è morto di Hegel" cioè non è vero che o lo si accetta tutto o lo si rifiuta in blocco.

PANLOGISMO = perché la verità, per lui, è la filosofia. Nella sintesi convergono le altre due istanze (tesi-antitesi) (per Hegel)

SINTESI = l'uomo ha bisogno della religione, della fede. Ma anche di una ragione logica. Hegel: il vero e l'intero = la verità non

è parziale, ma è vera in tutta la sua interezza, nel senso che non è mai vera solo una parte. Per Hegel la storia non è fatta dagli individui, ma dallo spirito del mondo. L'antitesi è necessaria per avere una sintesi. La necessità dell'antitesi ha fatto molto parlare, in quanto anche Croce non è d'accordo poiché "la storia si fa come libertà, si legge come necessità, perché non è più modificabile. Sono le triadi di Hegel che non vanno bene a Croce. In definitiva, ciò che Croce critica ad Hegel è che secondo lui vi è una corrispondenza tra la nostra ragione (quella degli uomini con la r minuscola) e la Ragione, quella dello Spirito del mondo (quella che con un termine che poco si accorda con Hegel potremmo chiamare "provvidenza"), o comunque quella che abbiamo analizzato, cioè la necessità. (Pag 20) Lui chiama il movimento triadico come dualismo.

(coesistenza accanto a Dio(il bene) il male)CONTRARIO = bainco / non biancoDISTINTO = bianco / rosso,verdeSe i contrari non possono coesistere,i distinti fanno parte della realtà. Hegel è caduto in un misticismo dell'idea, le forme di Croce non sono contrari ma distinti. Questa visione dello spirito di Hegel è gerarchica. Il sistema di Croce non è gerarchico dove tutti hanno dignità quindi non si può parlare di contrari ma di distinti (cioè diversi che però possono coesistere). In Hegel questi momenti contrari trovano un 3 momento che li unisce e li completa. Per Croce non c'è un momento superiore che completi questa verità ma coesisteranno. Tutto il pensiero Hegeliano si basa sull'gerarchizzazione. IDEA EVOLUZIONISTA: ciò che viene dopo è più vero, perché l'idea ha compiuto un cammino maggiore. Per Croce lo Spirito non può avere un momento in cui inglobare il tutto: ci sono

Delle maniere differenti per approcciarsi al reale. Hegel (con la sua dialettica) ha preso in sé la lezione di Eraclito (dove la vita è un conflitto). Per Hegel non è vero che l'io conosce se stesso prima (come Fichte) ma l'io conosce se stesso solo nella conoscenza del contrario (io = non-io: cioè io so chi sono, solo conoscendo gli altri, che sono diversi da me). È per questo che Croce dice che Hegel sia un innovatore della filosofia. La natura è il momento negativo dello spirito perché alla natura manca l'auto-coscienza (noi siamo di essere). Ma secondo Croce non si deve contrapporre lo spirito alla natura. (Non mettere una separazione tra lo spirito (l'umanità) e la natura). Per Croce la filosofia si basa solo sullo spirito, perché non c'è nulla che si contrapponga allo spirito. (Non è possibile fare una distinzione tra ciò che ha storia da una cosa che non ha storia). (II SAGGIO)

CONSIDERAZIONI SUL PROBLEMA MORALE DEI NOSTRI TEMPI:

Croce si confronta con i suoi interlocutori filosofici (cioè con coloro che hanno contribuito a far nascere il suo pensiero filosofico). Marx fu un ideologo, filosofo, e un allievo di Hegel. Lui non può sopportare che Marx faccia propria la dialettica di Hegel. Feurbach sostiene che Marx ha ribaltato la dialettica di Hegel in maniera materialista. Croce non nasce come filosofo, ma come storico, e reputa fecondo che Marx abbia proposto una chiave in maniera economica. Rapporto stretto fra l'economia di una società e la sua politica. L'economia è una struttura del reale, ma l'accesso di Marx è che lui pensa che tutto dipendesse dall'economia (PAN-ECONOMICISMO) infatti tutto il resto era una sovrastruttura. Quindi Marx è caduto nel DETERMINISMO cioè pensare che tutta la storia potesse dipendere dall'economia. Croce era invece un liberalista. La vera storia è quella

composta da tutte le persone e non solo da personaggi importanti. La storia va dall'alto verso il basso e non il contrario come aveva detto Marx. "Chi agita il mondo" = se è vero che la storia si fa con le masse questa parte da delle idee esposte solo da alcune persone. L'interpretazione crociana è che i pensatori che formulano le idee sono coloro che iniziano a far muovere la storia. L'esaltazione della massa è l'esaltazione dell'irrazionale, perché è l'individuo che ha l'idea. Massa in quanto massa non può muovere la storia. Il concetto di "massa" viene usato dai totalitarismi e non come entità autonoma che potrebbe essere il popolo. Il popolo ha una identità culturale, ha un obiettivo storico, e quindi non può essere designato come massa. Ciò che differenzia il popolo dalla massa o dal proletariato di Marx è che è un concetto altamente spirituale, anche

Perché legato alla storia. (Pag 57) Si potrebbe obiettare alla sua prima affermazione (la storia dall'alto al basso). Infatti, se non ci fossero tutte le persone non ci sarebbe la storia, ma così come la poesia è fatta dai sentimenti degli uomini, ma solo qualcuno le sa esprimere, la poesia nasce dal genio. E' così avviene per la storia = CONCEZIONE LIBERALE DELLA STORIA: si parte da un'idea e poi la storia implica tutte le persone. Anche nella poesia come nella storia si diffonde il mito della poesia popolare. Es.: è vero che l'Odissea era conosciuta da tutto il popolo greco, ma fu Omero a dare forma alla storia narrata nell'Odissea. (Pag 58) Marx: I grandi uomini sono delle etichette che si attaccano alla massa, quindi dall'idea di Hegel si passa a pensare che il popolo non valga niente. (Pag 59) Stravolgimento della concezione hegeliana della filosofia: secondo Hegel la filosofia nasce dalla storia, fatti già successi. Per

Marx, invece, la filosofia nasce quasi come per predire quello che verrà. Nella prima parte della sua vita Marx studiò attentamente Hegel, nella seconda parte diventò quasi apocalittico - pensa alla fine della storia. Dopo, alla fine per Marx la classe dei proletari avrà il potere, la storia si forma e diventa quasi un eterno presente. Il materialismo storico è la falsificazione, la negazione, dei problemi umani. Secondo Marx qualsiasi forma spirituale è manifestazione della materia. Questo, dice Croce, nega i valori umani. Marx nega l'autonomia delle forme dello spirito (per esempio anche l'arte, secondo Marx, era finalizzata alla lotta di classe). Il suo discorso (di Marx) che era solo teoria, nel corso della storia venne applicato. L'arte che non si rifaceva alla lotta di classe era immorale. Se si usa un'unica lente per interpretare il reale si arriverà sicuramente ad una concezione sbagliata. Marx riduce tutto all'economia. Un

altrosbaglio di Marx è stato quello di dividere la società in servitù e padroni. Ma l'uomo non è solo materia (Croce). I totalitarismi (Marxismo) cercano di imporre una stessa visione a tutti. Ridurre la complessità dell'uomo ad un unico fattore = TOTALITARISMO. Il padrone e il servo non sono opposti, ma sono distinti per Croce. DIALETTICA DELLE DISTINZIONI = le distinzioni possono coesistere, non come gli opposti che se c'è qualcosa non può esserci il suo opposto. Si è confusa la libertà, solamente con la libertà economica. LIBERISTI = logica ribaltata, ma fondamentalmente uguale a quella di Marx, l'economia non deve essere gestita dalla politica, ma ci deve essere la libertà del mercato e questo provocherà la libertà del popolo. LIBERISMO = libertà dello spirito. In questo saggio vi è anche una critica tra liberalismo e liberismo. Croce non si confronta con il Marx ideologo ma.

È un confronto filosofico. Nell'89 vi è la morte filosofica di Marx (caduta del muro di Berlino), invece, Croce trova già prima dell'89 la morte del Marxismo. Croce si rende conto che con il determinismo economico veniva a morire il concetto di libertà morale, perché vi è solo una libertà economica. La negazione della libertà era al fatto che tutto era legato all'economia o come libertà della classe proletaria. La dottrina di Marx nasce da una costola di Hegel, anche se Marx ha operato un riduzionismo. Secondo Marx: Servo = proletario Padrone = capitalista tutto, quindi, solo in chiave economica. Marx ha letto la storia con un procedimento di causa ed effetto unidirezionale, dall'economia scaturisce tutto (cioè una determinata struttura politica). Per Croce, invece, questo non è unidirezionale, anzi secondo lui, piuttosto, è una determinata struttura politica che fa nascere quella particolare economia.

Croce non pensa come Marx: che siamo noi a preparare una rivoluzione, ma avviene il contrario. (Pag 66)
LIBERISMO = Dottrina economica. Mancata presenza dello stato nell'economia. Libero scambio.
LIBERALISMO = Dottrina ideologica (Locke, Montesque) si ha una concezione spirituale della libertà e l'economia è solo una conseguenza. L'economia così non è una forma dello spirito ma diventa la forma dello spirito? L'economia, l'arte, non è mai pura. In questa conversione che Marx ha fatto di filosofia in prassi, ha dimenticato che ci sono 2 componenti: l'economia e la morale. È assurdo parlare di economia pura, cioè staccata dalla moralità, dall'etica (ad es. i bambini che lavorano sono utili perché portano un guadagno ma non è giusto). Marx ha portato l'utile a categoria dello spirito. (Pag 67)
Bisogna avere un'armonizzazione. Croce sostiene che il concetto di giustizia a cui si ispira.definizione. La morale è un insieme di principi e valori che guidano il comportamento umano, mentre l'utopia è un'idea o un progetto ideale che potrebbe non essere realizzabile nella pratica. Pertanto, è importante distinguere tra la morale, che riguarda il giusto e il sbagliato, e l'utopia, che riguarda un'idea di perfezione che potrebbe non essere raggiungibile.
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Publisher
A.A. 2012-2013
8 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Romeo Sergio.