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UMANESIMO NATURALISTICO E TEORIA DELL’INTERSOGGETIVITA’
Relativamente alla filosofia dice che l'unica in grado di accedere alla verità poiché coglie
inadeguatezza della religione (ovvero l'uomo che adora se stesso) e la sua filosofia si chiama
umanesimo naturalistico.
Umanesimo vuol dire filosofia che si basa sull'uomo e soprattutto rivoluziona il concetto di
uomo che non è più solo pensiero ma è sensibilità.
La filosofia di Feuerbach parte della sensibilità cioè la verità la si coglie solo con i sensi per cui
non c'è bisogno di postulare qualcosa al di fuori del mondo poiché uomo a tutti gli strumenti.
VALENTINA DI MARINO
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Evita di cadere nel soggettivismo cioè ogni soggetto se si basa esclusivamente sulla sua
individuale e particolare percezione della realtà come può affermare di percepire una realtà
universale? Per evitare che la verità si riduca al singolo elabora la teoria della intersoggettività
che consiste nel rapporto bilaterale tra soggetto e oggetto cioè l’io è al tempo stesso attivo in
quanto soggetto che percepisce ed è passivo in quanto è affetto dalla percezione cioè ad esempio
l'uomo sente un rumore e attivamente il soggetto sente il rumore percependolo, ma al tempo
stesso si è oggetto del rumore in quanto questo rumore ci sta colpendo.
Il soggetto al tempo stesso colui che subisce e percepisce il fenomeno/oggetto.
La realtà di tutte queste percezioni diventa universale quando la mia percezione è condivisa da
tutti gli altri individui.
Gli individui colti nella realtà sono affetti da bisogni è il sentimento che più spinge è l'amore che
è quella percezione universale di un bisogno fisico dell'uomo.
La teoria dell'intersoggettività al suo culmine dell'amore in quanti soggetto con la presenza
dell'oggetto amato si sente realizzato ed è felice.
Con l'assenza dell'oggetto amato cade nello sconforto e dolore poi chi non percepisce l'oggetto
amato.
Ecco perché la verità non è nel pensiero ma nella sensibilità.
Umanesimo in quanto l'esistenza dell'uomo è nella comunità e totalità degli individui.
(‘ uomo è ciò che mangia ovvero e si concretizza in base ai suoi bisogni e l'amore e il bisogno
maggiore. Qui si vede la sua concezione materialistica)
Altrettanto la CONCRETEZZA SENSIBILE della Fenomenologia dello spirito, infatti il QUI ed
ORA sono solo oggetti del pensiero quindi del tutto astratti. Feuerbach contrappone al
‘’QUESTO LOGICO” che è indistinto e può valere per tutti gli oggetti in quanto pensiero, il
“QUESTO REALE” che è sempre determinato e individuale perché si coglie con i sensi. Il
“questo reale” fonda il diritto perché si basa sulla differenza che esiste tra un oggetto e l’altro, tra
il mio e il tuo oggetto. L’altra critica è alla DIALETTICA DELLA CONTRADDIZIONE perché
riduce l’individuo reale e concreto ad un attributo dell’idea, cioè dell’Assoluto che è astratto;
invece il vero soggetto da cui partire è l’individuo perché reale e ha tra gli attributi quello del
pensiero. Questo procedimento è chiamato “Rovesciamento del rovesciamento”.
Il fatto che a questa sensibilità sia stata tolto il valore di conoscenza e le sia stata tolta
l’importanza deriva dall’influenza della religione e della teologia cristiana. Queste infatti hanno
posto al centro delle indagini Dio e non l’uomo. Un Dio-persona e trascendente. La filosofi
moderna non ha fatto altro che trasferire questo concetto di Dio in un principio astratto e
razionale, cioè un Dio impersonale e immanente, cioè il Pensiero di fa Dio e non fa altro che
allontanarsi dalla sensibilità.
Feuerbach la chiama FILOSOFIA TEOLOGIZZANTE. Le religioni hanno origine
dall’alienazione dell’uomo, articolata in due momenti:
-SISTOLE, l’uomo allontana da sé la propria essenza e proietta al di fuori di sé (in Dio) gli
attributi dell’essenza.
-DIASTOLE, l’uomo si sforza di recuperare quell’essenza concependo Dio come principio di
salvezza. VALENTINA DI MARINO
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In tal modo l’uomo ha rovesciato i rapporti di dipendenza, cioè un Dio infinito ha creato l’uomo.
Con Feuerbach è l’uomo ad aver creato Dio. Le caratteristiche di Dio sono le caratteristiche
dell’uomo che ha posto fuori di sé (ha alienato i caratteri dell’essenza e li ha oggettivati in Dio).
Perché avviene l’alienazione religiosa dell’uomo?
1. SQUILIBRIO ONTOLOGICO, cioè l’uomo sente la differenza tra l’essere finito perché
soggetto alla morte e l’essere infinito perché il pensiero, la volontà e il cuore sono l’essenza del
genere umano.
2. CONTRADDIZIONE tra l’infinitezza dei desideri dell’uomo e la limitatezza di poterli
perseguire.
3. SENTIMENTO di dipendenza che l’uomo provo dalla natura, cioè la potenza che la
natura esercita sull’uomo e l’impotenza dell’uomo, porta a considerare Dio creatore della natura.
Ma Feuerbach dice che Dio è stato creato a causa della natura.
Quindi la Religione non è che alienazione dell’essenza umana. Conoscere Dio è conoscere se
stessi, quindi la teologia è antropologia. La filosofia è l’unica scienza in grado di comprendere la
religione come produzione umana, infatti la religione è inconsapevole di adorare la propria
essenza. La NUOVA filosofia di Feuerbach si propone di ridare dignità all’uomo perché
riconosce in lui l’essenza. L’essenza dell’uomo però non è il pensiero (come pensa tutta la
filosofia fino ad ora) ma il corpo. La sensibilità rende possibile l’accesso alla verità. Non cade
nel soggettivismo (cioè che la verità è diversa per ciascuno a seconda di quello che sente) con la
teoria dell’intersoggettività. MARX
VITA
Karl Marx (1818-1883) filosofo ma, soprattutto economista e sociologo.
Durante gli studi universitari a Berlino si appassionano la filosofia tramite Hegel.
Dopo la laurea conseguita con uno studio sulla differenza tra la filosofia della natura di
Democrito ed Epicuro, Marx si dedicò la professione di giornalista che gli consentiva maggiore
libertà rispetto alla carriera universitaria.
Quindi redattore della “Gazzetta di Ravenna” che per ragioni politiche viene chiusa, ed emigrò
allora a Parigi.
Fu costretto a spostarsi tra la Germania e la Francia per sfuggire alle persecuzioni politiche.
In seguito al fallimento dei moti rivoluzionari del 1848 formalmente espulso dalla sua patria e si
rifugia a Londra dovevi rimaste con la moglie fino alla morte sostenuto economicamente da un
amico e collaboratore Friedrich Engels.
RAPPORTO STATO – SOCIETÀ CIVILE
Prima di iniziare a parlare del pensiero di Marx bisogna fare una distinzione tra marxiano e
marxista. VALENTINA DI MARINO
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- Marxiano è il contenuto filosofico concettuale del suo pensiero
- Marxista è la teoria politica
Max parte dal criticare Hegel e gli rivolge tre critiche:
1. rapporto stato-società civile
2. alienazione
3. storia
Partendo dal rapporto stato società civile per Hegel la società andava a risolversi nello Stato
che anche se è un luogo di conflitti di interessi egoistici, vi era subito dopo l'amministrazione che
frenava gli impulsi egoistici e il bene del singolo si risolveva in quello collettivo, per cui lo Stato
è più importante.
In Marx la società e luogo di conflitto degli interessi economici e non possono risolversi nello
Stato in quanto lo Stato tutela interessi della parte dominante. Di conseguenza per Marx e la
società civile ad essere il perno di tutta la struttura.
Inizialmente Marx aveva proposto una risoluzione di questa scissione con il suffragio
universale per cui propone una soluzione di tipo democratico cioè se tutti i cittadini hanno
rappresentanza politica lo Stato deve tener conto dei diritti di tutti e non solo della classe
dominante.
Questa prima soluzione si rivela per Marx contraddittoria e illusoria in quanto il vero problema è
nei rapporti economici di dipendenza nella società in cui si vive.
Passa la seconda soluzione il rapporto società stato e propone il comunismo ovvero soltanto
abolendo questo tipo di economia si può risolvere l'opposizione eliminando la diseguaglianza per
ottenere una uguaglianza totale di tutti i cittadini, mentre nel suo stato era solo formale.
Lo Stato capitalista o borghese che è una scissione tra dimensione privata e pubblica in quanto
ciascun cittadino cerca di tutelare il proprio interesse (dimensione privata) e non potrà mai
conciliarsi col bene collettivo/universale.
Relativamente alla dimensione privata che non riguarda solo l'uomo che non si sente realizzato,
cita anche il concetto di religione criticando non più Hegel ma la sinistra hegeliana e Feuerbach.
Molti della sinistra avevano proposto di ridimensionare la religione ha fatto privato quindi
dell'interiorità e lo Stato sarebbe stato laico senza connotazioni religiose.
In tal modo lo Stato tutelava tutti e li metteva sullo stesso piano indipendentemente dalla
religione che portava tutelare la classe dominante di quella religione.
Max critica tale soluzione poiché non libera l'uomo sul piano concreto e non lo emancipa
politicamente ma rimane il problema economico per cui propone il superamento della religione
che è un'illusione e non vero problema dell'uomo, e scinde l’uomo tra dimensione pubblica e
privata e lo rende uguale agli altri.
Max dice che la religione e l'oppio dei popoli ma la religione ha un fattore positivo perché ha
visto la miseria sociale dell'uomo e ha lo ha confortato, ma sul piano concreto ho oppresso è
inibito l'uomo e non lo ha portato ad agire riducendosi nella sua dimensione privata.
VALENTINA DI MARINO
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Questa è la critica alla religione ea questo punto Marx elabora la sua nuova filosofia che
attaccava sia quelle hegeliana che della sinistra hegeliana, questo perché la filosofia di Hegel
aveva elaborato una filosofia astratta che si basava sul principio di tipo teoriche e non concreto.
La sinistra ha di nuovo riabilitato il mondo sensibile ma è rimasto solo come teoria cioè ha
interpretato il mondo ma non lo ha trasformato.
La filosofia di Marx si propone di analizzare il mondo e di trasformarlo. Quindi la sua filosofia è
di tipo pratico e la