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MICHELANGELO (1475-Caprese, Arezzo – 1565) FORMAZIONE
Firenze medicea. 1488 – a bottega dal Ghirlandaio → rudimenti tecnici pittura, dedicandosi con passione da autodidatta allo studio di Giotto e Masaccio.
2 biografie: Vasari e Condivi, questo sotto controllo artista apprese dagli umanisti il valore globale della civiltà classica → rinascita e emulazione vera e propria del passato (non solo repertorio di forme) → in forma e contenuti spirituali.
1491-92 – Centauromachia rilievo marmoreo classico nel soggetto e nel riferimento figurativo → sarcofagi greco romani ma per lui l'antico è lo stimolo ad una nuova personalissima visione: ogni massa plastica emerge dal blocco come sospinta da un'energia interna.
- l'intreccio dei corpi, in direzioni contrastanti, dà alla lotta fortissima
- intensità patetica
- niente decorativismo a smorzare la violenta rappresentazione.
Tema dominante sua arte: nudo maschile.
movimento. • 1494 – minaccia invasione francese e disordini civili, lascia Firenze 1495-96 – torna sotto Savonarola dal neoplatonismo prese aspirazione a un percorso di purificazione spirituale → fu colpito perciò • da Savonarola meditava sul valore etico e non solo estetico della propria arte. • 1497-99 – Roma. Abbandono tematica classicista. 1496-99 – Pietà panneggio che amplifica volume ginocchia Maria, ampio e raffinato • organicità al gruppo in composizione triangolare • che risponde al concetto di unità, armonia, perfezione del Rinascimento • maturo. Bellezza figure • levigatezza del marmo → idealizzata dignità, al di sopra comune realtà • umana. 1501-04 – David sue convinzioni repubblicane condensa i valori culturali e artistici cruciali del Rinascimento italiano. Grandezza e dignità uomo • lontano da calma ponderazione delle statue classiche • ma dura einflessibile fierezza → volto teso e concentrato; sguardo• penetrante e acuto
asimmetria posa → tensione interna del personaggio → elastico movimento• muscolare che vibra in tutta la persona
proporzioni alterate forse per punto di vista ribassato (mani e testa).•1505-06 – tondo Doni
dipendenza cartone S. Anna di Leonardo.
Robusta sovrapposizione di movimenti, però → non fluire di gesti• concatenato
corpi squadrati• tesi in direzioni contrastanti• equilibrio su disaccordi carico di tensioni dinamiche
colori aciduli accordati per discordanze• energia che sembra erompere dall'interno dei corpi,come in scultura
potenziando le forme con straordinaria intensità classica• tinte innaturali e cangianti che impressioneranno artisti XVI secolo.
Espressione libera, lontano da idea oggettiva della natura che era stata filoconduttore del rinascimento.
1504 – Commissione Battaglia di Cascina, Sala
del Maggior Consiglio → confronto con Leonardo. Battaglia contro i Pisani. Cartone concluso nel 1506 e perduto.
Affresco mai terminato, per la chiamata a Roma, di Papa Giulio II. Appassionata volontà espressiva che rivoluziona l'interesse anatomido dell'epoca. Dietro /dentro la natura l'anima.
FIGURA SERPENTINATA postura articolata su complessa torsione a spirale del personaggio raffigurato. Caratteristica di Michelangelo, fortuna nel '500 italiano. Nudo idealizzato, vagliato al classico soprattutto di stampo ellenistico. → fino alle distorsioni del manierismo El Greco, Parmigianino.
1505 – fu chiamato a Roma da Giulio II. Fugge nel 1506.
1508-1512 – Cappella Sistina
1513 muore Giulio II altro progetto per la sua tomba che Michelangelo riuscirà a realizzare solo nel 1545 e in progetto ridotto.
1513 – due Schiavi e Mosè che risalgono al progetto 1513.
I medici rientrano a Firenze. Anche Michelangelo.
1527 – nuova cacciata
Medici e sacco di Roma. Interrotta la Sacrestia nuova1530 rientro mediciLavora alla Sacrestia fino alla definitiva partenza per1534 – Roma.Il clima culturale è mutato. Dopo Clemente VII Paolo III, Farnese 1534-1549.papa nepotista. Esigenze rinnovamento Chiesa, il papa predispose commissione perelaborare un piano di riforma i cui risultati confluirono nel1545 – Concilio di Trentorilancio attività artistiche•dopo la Sistina → Giudizio Universale, il Papa gli Commissiona la CappellaPaolina. Risultati pittorici Sistina.1542-1550 – Conversione di S. PaoloPaesaggio arido, irreale• manca profondità spaziale• non è un racconto ma la rappresentazione angosciata e sospesa di un• evento.Figure modellate in modo meno ricercato del Giudizio Universale si• aggroviglianoprofondo smarrimento in tutte• si alternano bruscamente a spazi vuoti• negando l'ordine prospettico tradizionale•ancora piùEvidente nella Crocifissione di S. Pietro è l'insolita disposizione diagonale della Croce, che impone alla scena un ritmo rotatorio centrato sul volto terribile del martire. In basso, la scena è bruscamente tagliata, coinvolgendo lo spettatore nella visione priva di un punto di vista preciso.
Gli affreschi desolati in cui gli uomini vivono una realtà sgomenta e allucinata rappresentano la crisi delle certezze dell'uomo rinascimentale, che dopo le guerre d'Italia prendeva atto dell'insanabile frattura creata all'interno dell'Europa cristiana.
Il nuovo Papa, il Milanese Pio IV (1559-1565), terminata la vicenda della Tomba di Giulio II (1542-45), comincia a pensare alla propria tomba e approfondì il tema della Pietà, operando in piena libertà per una scultura privata che non aveva committenti da assecondare.
Nel 1550-55, realizzò la Pietà di Firenze, caratterizzata dalle linee spezzate del corpo di Cristo, che rappresentano la massima articolazione.
nell'abbandono alla madre → massimo impatto emozionale.
- Cristo: massimo grado di levigatura
- 1560-64 – Pietà Rodanino
forme sili, ascetiche, spiritualizzate → nuova svolta stilistica
interrotta dalla morte?
NON FINITO
parti levigatissime coesistono con altre appena scheggiate memori delloscalpello. I suoi mezzi non potevano raggiungere il sovrumano obiettivo,universale che si proponeva → insoddisfazione.
Vita terrena come stadio imperfetto dell'esistenza, anima ingabbiata nellamateria, come una statua chiusa in un blocco di marmo.
La ruvidezza dell'abbozzo esprime processo creativo e travaglio artista.