vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CONCORSO PUBBLICO: Presentazione di una formella con il sacrificio di Isacco
34 esperti giurati hanno stabilito il vincitore del concorso. Il concorso è indetto nell'autunno 1401 e viene dato un anno di tempo per realizzare la formella. Partecipano in 7, ma a noi rimane soltanto il racconto del vincitore: LORENZO GHIBERTI. Il secondo arrivato fu BRUNELLESCHI e a noi rimangono solo le loro formelle. Il racconto del Ghiberti non è l'unico perché abbiamo anche quello del biografo di Brunelleschi.
GHIBERTI, scelta più conservatrice, vince per un elemento importante: la formella è realizzata in un'unica fusione e questo porta ad avere un minor costo. BRUNELLESCHI fonde un primo piano e poi ogni personaggio è fuso a parte e ciò fa pesare la sua formella 7 kg più di quella di Ghiberti.
SACRIFICIO DI ISACCO viene scelto questo soggetto perché:
- prevedeva figure vestite e nude
- un paesaggio
- degli animali
I due scultori hanno due modi differenti di realizzare la formella.
Di vedere il mondo gotico e li differena la maniera dicomporre la scena.
GHIBERTI indifferente alla formella che è un COMPASSO GOTICO: crea un elemento centrale, la roccia, che divide in due la formella: la parte con i servitori Abramo che immola Isacco lascia anche spazi liberi.
BRUNELLESCHI occupa bene tutti gli spazi, sfrutta bene la forma della formella.
In Ghiberti si guardò l'assenza di drammaticità: in Ghiberti tutto è più gotico ed è meno drammatico.
C'è una grande capacità esecutiva da orafo ed è un'opera attenta alla bellezza calligrafica.
In Brunelleschi c'è una citazione dall'antico. IL CAVASPINO uno dei servitori ha la posa di questa scultura romana. La citazione romana di Ghiberti è ISACCO che deriva dalla scultura classica.
Il problema è che una citazione romanica non fa il rinascimento anche perché il gotico è pieno di citazioni.
PORTA DI GHIBERTI: 20 storie di Cristo, 8 con


Cambia la cornice di Ghiberti: in A.Pisano ci sono solo borchie e agli angoli teste di leone, in G. ci sono teste umane e tra ogni testa si diffonde una cornice di edera con degli animaletti. In mezzo alle teste c'è l'autoritratto di G.
Lezione 03, TN 23.10.2006
BRUNELLESCHI, DONATELLO E L'INVENZIONE DEL RINASCIMENTO
La proposta di rottura rispetto al gotico è dovuta al dialogo e all'amicizia tra due artisti.
BRUNELLESCHI
DONATELLO (Donato di Niccolò Bardi) che però non partecipò al concorso del 1401

A 21 anni Donatello esce dalla bottega come artista autonomo.
Attorno al crocefisso il Vasari racconta un aneddoto. Donatello era amico di Brunelleschi e la sua prima opera fu appunto il crocefisso. Chiama Brunelleschi per mostrarglielo ma lui è parco di complimenti perché sembra che il Cristo sia un contadino. D. si offende, tempo dopo
Viene invitato ad una cena ed entrando in casa di B. trova un crocefisso talmente bello da lasciarlo senza parole. Crocifisso S. Maria Novella, Brunelleschi l'unica opera che attesta la nascita del rinascimento. È un nudo studiato su un nudo vero e questo denota un bisogno di realismo totale. Donatello opta per una scelta patetica e più sofferente e ciò è giustificato anche dall'uso che viene fatto della statua: prima era un Crocefisso poi deposto e usato come Cristo Morto. Firenze, Duomo, LA PORTA DELLA MANDORLA> formazione di Donatello per quanto riguarda la scultura marmorea> nella chiave di volta c'è un Cristo in pietà e la figura del Cristo assomiglia al Cristo ligneo e ciò fa pensare che nel cantiere ci fosse proprio Donatello lezione 04, TN 24.10.2006 BERNARDO POCCETTI, SANT'ANTONIO ENTRA NEL DUOMO DI FIRENZE (Chiostro di S. Marco, Fi) ci fa intuire l'esistenza di una statua di terracotta di Donatello.È la più antica scultura di terracotta documentata realizzata tra il 1412 e il 1413. È un profeta Giosuè di cui poi non si parlerà più.
Perchè è una tecnica nuova e con Donatello si usa un tipo di scultura che non aveva tradizione del medioevo.
La riscoperta della terracotta è una di quelle sperimentazioni legate all'amicizia tra Brunelleschi e Donatello. La loro è la voglia di FAR RINASCERE QUALCOSA DISCOMPARSO.
La terracotta era cara alle civiltà antiche come nella Roma repubblicana. Firenze era una Repubblica e ci teneva ad evocare la Roma Repubblicana e la Resistenza al gotico era dovuta anche a questo.
Donatello, CREAZIONE DI EVA (Fi, Museo dell'opera del Duomo) formato poligonale con cornice di legno. Eva viene letteralmente tirata fuori da Adamo e vi sono elementi legati al Ghiberti (come il panneggio di Dio) ma con un senso più polposo del crocefisso.
Al Victoria and Albert Museum
a Londra c'è un casosne con tre formelle in terracotta con storie della Genesi (Donatello) probabilmente è un cassone nuziale, se ne deduce che ci fosse un altro cassone di cui sopravvive la formella con la creazione di Eva. Donatello, Lucca, Museo Villa Guinigi.
MADONNA COL BAMBINO > è un opera molto precoce e di stampo Ghibertiano. Di Donatello c'è il rapporto tenero e affettuoso tra i due e in più nei panneggi c'è la capacità di far aderire il vestito al corpo. Donatello, National Gallery
MADONNA COL BAMBINO: è la più esplicitamente donatelliana in cui c'è un grande uso dell'oro.
Le madonne di terracotta ebbero successo per due motivi: per il costo ridotto verrano riproposte a calco e questo sarà la prima forma di arte seriale.
COME EVOLVE LA SCULTURA FIORENTINA?
La palestra in cui meglio si nota l'evoluzione della scultura è ORSANMICHELE è un palazzo di forma
rettangolare a 2 piani costruito nel 300 come mercato del grano ed era un loggia aperta. Il mercato venne poi spostato e l'edificio divenne una chiesa. Dal 300 si chiudono le arcate e si lasciano due porte. Sui pilastri ci sono nicchie che vengono affidate a ogni arte di Firenze e nel cui interno c'è il proprio santo patrono. La realizzazione dei tabernacoli avviene tra la fine del 300 e i primi del 400. Qui vi lavoreranno tutti gli scultori più grandi. Una delle più antiche è una MADONNA COL BAMBINO DI PIERO DI GIOVANNI TEDESCO del 1399 per rappresentare l'ARTE DEI MEDICI E DEGLI SPEZIALI. ARTE DEI NOTAI: s. Luca di Niccolò Lamberti (1403) > grande virtuoso delle esecuzioni benché rimanga il senso di massa. ARTE DI CALIMAVA: S. Giovanni Battista, L. Ghiberti > è di bronzo, è una scultura molto fluida con il classico panneggio disegnato da Ghiberti. È una scultura raffinata. Negli occhi vi sono foglie di argento perrendere più vivo lo sguardo del s. Giovanni. Ghiberti era capace di far rinascere grandi bronzi antichi e ciò colpisce molto i contemporanei. ARTE DEI BECCAI: s. Pietro (Donatello o Brunelleschi?) > scultura problematica, opera in marmo e forse è la prima scultura rinascimentale. È la prima scultura non gotica, non c'è più il panneggio a falce di luna ma esso aderisce al corpo. Le fonti ci dicono che è un'opera fatta da Donatello e da Brunelleschi. Ultimamente si è proposto che sia un'opera di Brunelleschi (anche se non è molto credibile), è più probabile che sia un'opera di Donatello diretta da Brunelleschi. È ispirata a modelli romani ed è polemicamente antigotica. ARTE DEI VINAIOLI: S. Marco, Donatello (1411-1413) > è la sua scultura più antigotica ed è uno sviluppo del s. Pietro. Si recupera la posa della scultura classica e c'èun bell'effetto di panneggiobagnato. Michelangelo ammirò molto lascultura.
ARTE DEI MAESTRI DI PIETRA E LEGNAME, I 4 SANTI CORONATI, Nanni di Banco (1415circa) > quasi togati. Modelli della ritrattistica romana.
È una scultura più classica tra quelle proposte nella Firenze del 400 e Nanni di Banco è quasi uno scultore-archeologo.
6° lezione - 30/10/2006
BRUNELLESCHI, DONATELLO E LA PROSPETTIVA
Dal dialogo e dall'amicizia tra Brunelleschi e Donatello emergono una serie di novità e la più importante è l'INVENZIONE DELLA PROSPETTIVA che è quel sistema che consente di rappresentare su una superficie bidimensionale la profondità e cioè la terza dimensione in maniera matematicamente misurabile.
Brunelleschi aveva dipinto 2 tavole che presentavano cos'era la prospettiva (esserappresentavano le 2 piazze di Firenze).
Per i pittori il passaggio sarà più tardo e la prospettiva verrà usata
solo dagli scultori (e il primo fu Donatello). ARTE DEGLI ARMAIOLI e dei CORAZZAI. San Giorgio, Donatello (1417) Questa scultura ripropone in una versione giovanile l'idea di una scultura molto espressiva e sentimentale sottolineata con un senso di MOVIMENTI INCIPIENTE: c'è un'idea di movimento potenziale (Vasari "Movimento dentro quel sasso"). La rappresentazione è molto analitica. Nella mano del santo c'è qualcosa di strano: all'interno c'è un foro, uno scavo perché al suo interno doveva esserci una SPADA NERA la cui lama usciva dalla nicchia. PERCHÉ SAN GIORGIO È IMPORTANTE? Perché la predella contiene il più antico bassorilievo prospettico, IL RILIEVO STIACCIATO, che raffigura San Giorgio che uccide il drago (1417). L'edificio dietro alla principessa segue la prospettiva brunelleschiana. Donatello cambia la concezione del rilievo. Prima erano immagini staccate da un fondo liscio.solo una rappresentazione bidimensionale. La cupola di Santa Maria del Fiore diventa un simbolo di grandezza e innovazione architettonica. La prospettiva e l'architettura diventano quindi le nuove frontiere dell'arte e dell'espressione artistica. L'uso sapiente della prospettiva permette di creare un senso di profondità e realismo nelle opere d'arte, dando vita a un nuovo modo di rappresentare il mondo. La scoperta della prospettiva e l'evoluzione dell'architettura segnano un punto di svolta nella storia dell'arte e dell'architettura, aprendo la strada a nuove possibilità creative e influenzando gli artisti e gli architetti di generazioni future.