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FILIPPO BRUNELLESCHI (1377 - 1446)
Nei primi 20 anni del secolo sono attivi tre grandi cantieri:
- la facciata del Duomo
- le nicchie di Orsanmichele Santi protettori delle Arti Maggiori→
- le nicchie del campanile Donatello e Nanni di Banco innovatori→
Brunelleschi fu il teorico, diciamo, del movimento rinnovatore. Si forma in bottega come orafo scultore. Passione per l'antichità, visitò più volte Roma dal 1402-1404 ma spesso con Donatello studiando forme e procedimenti tecnici antichi:
- unione di aspetto scientifico-razionale
- creativo
Trovare leggi e processi dell'arte antica per ottenere:
- ragionevole distribuzione spazi
- stabilire collegamenti dei singoli elementi a necessità statiche e funzionali
- ripresa delle recente tradizione medievale del Romanico toscanico
- decorazioni sobrie e geometrizzate
- spazi limpidi
- riprese di elementi antichi (Battistero) avviata. Ancora incompleta alla sua morte.
1418
– Cupola di S. Maria del Fiore
Progetto del Duomo: Arnolfo di Cambio 1296 Francesco Talenti.
Primi del '400 si pensa alla cupola, quasi 42 m di diametro, prevista da Arnolfo.
In data 1418 gli Operai della Fabbrica del Duomo indicono un concorso per il modello della cupola. Vincono a parimenti Brunelleschi e Ghiberti, ma il primo ben presto otterrà l'egemonia del lavoro.
1420 – 1 Agosto cominciano i lavori per la cupola.
Valore simbolico della cattedrale da sottolineare: cuore di una città in espansione. Doveva dominare lo spazio circostante.
Fu per la prima volta un architetto moderno: si occupò di ogni fase, risolutore di problemi, progettista e ideatore, esperto di matematica, geometria e storia.
- Cupola ottagonale (forma del tamburo)
- a sesto acuto, forma adatta a reggere i carichi e capace di riconvertire in spinta positiva il proprio peso.
- Per ridurre il peso e diversificare la forma: doppia calotta separabile
Da un'intercapedine percorribile. Sorrette da 8 costoloni visibili dall'esterno.
La lanterna è realizzata solo nel 1436, ma prevista fin dall'origine. Con la sua spinta verticale contribuisce a fare scaricare a terra le forze.
Cantine: problema risolto con tecniche romane: murature a spina di pesce che sono autoportanti grazie alla posizione dei mattoni le vele vele si reggono autonomamente e sostengono i costoloni.
Insomma fu un progetto estremamente organico: i singoli elementi si danno reciprocamente forza.