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Storia dell'arte contemporanea - il cubismo Pag. 1
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Stili artistici nel XX secolo

1. Fauvismo dal 1905 al 1908

Il fauvismo è caratterizzato da colori vivaci e intensi, utilizzati in modo non realistico. I soggetti sono spesso dipinti in primo piano con una specie di ingrandimento assumendo un carattere macroscopico che tende ad annullare il valore dello sfondo. I soggetti sono prevalentemente paesaggi, nature morte e figure. I colori sono caldi, tendenti al legno, utilizzati in gamme monocromatiche che variano da dipinto a dipinto.

2. Cubismo analitico dal 1909 al 1911

Gli oggetti, pur mantenendo una morfologia ancora cubica, aumentano le sfaccettature con il moltiplicarsi dei piani e quindi dei punti di vista: prevalgono linee ortogonali in cui gli oggetti e lo spazio circostante si fondono insieme simultaneamente (esterno e interno si compenetrano). In questa fase i soggetti sono geometricizzati al massimo e le immagini precedentemente spezzettate vengono a ricreare una visione piatta che si confonde con lo sfondo. Inoltre è introdotta la quarta dimensione del tempo attraverso il movimento, modificando i rapporti reciproci tra le parti di un oggetto. I soggetti sono prevalentemente ritratti. I colori sono in prevalenza terra-ocra.

Pur mantenendo una tendenza al monocromo, diventano metallici, leggerie sfumati ai bordi. Limite dei cubismo analitico era l'aver sacrificato l'unità dell'oggetto alla sua veridicità: dandone un'immagine più fedele e completa, ne aveva però compromesso l'omogeneità. L'intento di Picasso fu allora quello di restituire all'oggetto la sua coesione interna. Dopo aver rigorosamente selezionato gli attributi specifici dell'oggetto, l'artista li riunì in un'immagine unica e sintetica.

3. Cubismo sintetico dal 1912 al 1913

Gli oggetti divengono sempre più immateriali abbandonando la forma reale per lasciar posto all'idea che ognuno possiede dell'oggetto: il pittore dipinge ciò che conosce non più ciò che vede, mirando a definire l'equivalente plastico dell'essenza di un oggetto. Non si tratta più, dunque, della frammentazione dell'oggetto nelle sue

parti successive, ma di un'immagine che ne sintetizza le materie e le forme essenziali. Il disegno si fa sempre più esile, lasciando ampi spazi vuoti che vengono riempiti dal trompe l'oeil, inserti di scritte, collages. Infatti è in questo terzo momento che comincia anche l'uso di incollare sulla tela inserti ritagliati da giornali e da stampati (papiers collés o carte incollate) o materiali vari (collages) che è, tra le innovazioni introdotte dai cubisti, la più interessante. È la tecnica tendente a raggiungere un risultato artistico mediante la disposizione, secondo un ordine voluto, di vari elementi di diversa materia, riuniti con l'unica funzione di costituire un fatto plastico indipendente da qualsiasi intenzione imitativa: la realtà rappresenta se stessa. I soggetti sono prevalentemente nature morte. La tavolozza si mantiene quasi immutata rispetto al periodo precedente anche se si assiste ad una rivalutazione del

Colore prima visto solo come componente puramente decorativa, subordinato al volume, o addirittura come elemento di disturbo per l'artista quanto per lo spettatore; aumenta l'uso del collage e la differenziazione dei materiali utilizzati: Braque usa il papier collé più rispondente al carattere mentale delle sue opere, mentre. Picasso, più concreto, usa materiali plastici più forti, come ad esempio pezzi incollati di tela incerata che simulano l'intreccio della paglia di una sedia.

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
3 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BalboFonseca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Zambianchi Claudio.