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C ONTESTO CULTURALE
L’Italia dopo la ricostruzione diede avvia ad una politica espansionistica con l’intento odi
conquistare un ruolo più adeguato nello scenario europeo ed internazionale. All’inizio del secolo
anche l’Italia si trova a vivere la propria rivoluzione industriale grazie al rafforzamento dell’impulso
economico. La carenza di infrastrutture ed il malcontento generale portarono un gran numero di
emigrazioni. Si riscontrò anche un cambiamento politico, in quanto i ceti popolari iniziato ad
assumere maggior importanza.
Tutta l’Europa fu colpita da una grammatica crisi politica e nell’agosto del 1914 scoppiò la Prima
Guerra mondiale, che terminò nel 1918 con l’annessione del Trentino, dell’Alto Adige e di Istria. Il
periodo successivo alla guerra fu un periodo di scontri sociali, in cui iniziarono a ribellarsi le masse
di lavoratori e colse l’occasione Benito Mussolini per fondare nel 1919 un nuovo partito politico,
Fasci di Combattimento, che poi nel 1921 divenne il partito fascista, che attraverso la formazione
di uno stato compatto avrebbe riportato la tranquillità. Nel 1922, dopo la marcia su Roma, il re
Vittorio Emanuele III gli affida il governo, l’Italia diviene così uno stato totalitario. Vengo imposte
leggi che proibiscono le libertà d’espressione, di opinione e di dissenso, con l’alleanza a Hitler, nel
1938 vennero introdotte anche le leggi razziali con il conseguente avvio dei campi di
concentramento. Con l’aggressione di Hitler da parte della Polonia scoppia la Seconda Guerra
Mondiale che terminerà grazie alla lotta partigiana nel 1945. Il 27 dicembre del 1947 viene
promulgata la Costituzione Repubblicana, l’Italia diventa uno stato democratico fondato sul lavoro.
C ORRENTE ARTISTICA
Il movimento nasce con la pubblicazione del Manifesto del Futurismo, pubblicato da Marinetti nel
1909 sul giornale francese Le Figaro, una rivista francese. La scelta di esordire a Parigi fu
strategica in quanto è uno dei maggiori centri internazionali dell’arte e della cultura d’avanguardia.
L’ambiente italiano è ancora volto a posizioni conservatrici e marginali. Il manifesto futurista infatti
si scagli contro la cultura ufficiale italiana, il cui unico modello è rappresentato dal legame con la
tradizione e con il pensiero conservatore. I dieci punti del manifesto sono:
1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
3. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo
esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo
schiaffo ed il pugno.
4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la
bellezza della velocità. Un'automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a
serpenti dall'alito esplosivo... un'automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più
bello della Vittoria di Samotracia.
5. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra,
lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
6. Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico
fervore degli elementi primordiali.
7. Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo
può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le
forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se
vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi
viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto
distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere
contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le
maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante
fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni
ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi;
i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i
piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle
rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui
elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.
È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e
incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla
sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo
l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la
coprono tutta di cimiteri.
Dichiarono così i lori obiettivi e le loro modalità d’agire, il carattere fondamentale è la sostituzione
delle forme artistiche del passato con l’arte nata dal progresso, un’arte dinamica che deve
rappresentare la velocità, il vitalismo, un’arte che è violenta e promuove la guerra come igiene del
mondo, un’arte che disprezza la donna per privilegiare la tecnologia e lo strumento fondamentale
che sta trasformando il mondo, ovvero la macchina che è il prolungamento della forza dell’uomo. Il
panorama a cui mirano è la città urbanizzata, caotica e confusionaria, la metropoli europea.
Vogliono urlare sulle tele le loro sensazioni pittoriche attraverso l’uso del colore e la concezione
che lo spazio non esiste più. Nelle loro opere è presente la simultaneità, intesa in senso
sentimentale come la coesistenza di gioia e dolore, storica e di tempo e spazio, infatti vogliono
rappresentare situazioni diverse nella stessa tavola, è qualcosa che va oltre il tempo. Questo
concetto va a stravolgere i concetti monolitici.
Le parole chiave del futurismo sono AGGRESSIVO, VELOCITÀ, ASSOLUTO, CONTRO IL
M O R A L I S M O , F E RV O R E , V I O L E N Z A , N U O V O , E L E T T R I C I T À , E S A LTA Z I O N E ,
ANTIACCADEMISMO, SIMULTANEITÀ, ONNIPRESENTE (come opera d’arte totale) e MISTERO
(l’artista demiurgo, l’artefice o il legislatore dell’universo).
Henry Van de Velde dichiara "la linea è una forza”(1923), questo ci vuole fare capire che una
qualsiasi opera d’arte può entrare in empatia con chi la osserva, per creare una più facile relazione
si tenta di riprodurre il movimento, si introduce così il concetto di empatia che è inteso come
capacità di una persona di immedesimarsi in un'altra, cogliendone stati d'animo e sentimenti, è la
capacità di coinvolgere lo spettatore. Questo è un tratto caratteristico del movimento futurista che
ha in comune con il liberty, entrambe mirano alla diffusione totale, ma vogliono arrivare alle
persone in modo diverso, i futuristi usano il sentimento mentre nel liberty era usata l’estetica. Il
movimento infatti promuove una campagna pubblicitaria e le cosiddette sere futuriste, ovvero
spettacoli teatrali volte a diffondere le loro idee.
Nel 1910 fu pubblicato il Manifesto dei pittori futuristi a cui farà seguito il Manifesto tecnico della
pittura futurista firmati da Boccioni, Carrà, Russolo, Balla e Severini. Il primo è di carattere terocico,
mentre il secondo offre le indicazioni precise riguardanti i principi della pittura futurista. Nel 1910 il
Manifesto dei musicisti futuristi, 1911 il Manifesto dei drammaturghi futuristi, 1913 Manifesto della
donna futurista, 1916 Manifesto della cinematografia futurista, 1917 il manifesto della danza
futurista, per concludere con il manifesto tecnico della lettura futurista del 1912, dove Marinetti
delinea i caratteri di una nuova forma narrativa ottenuta intervenendo sulle norme stesse della
scrittura. Nel 1922 il manifesto dell’arte meccanica di Fortunato Depero e Balla.
I futuristi si definiscono primitivi di una nuova ideologia, da intendere come coloro che fondano da
capo.
Il movimento ha anche un carattere politico, dichiarano l’imperialismo e la loro spinta interventista,
la guerra è irrazionalità e serve per risanare l’intera società. Appoggiano il Fascismo.
Possono essere distinte due fasi per futurismo, la prima fase che va dal 1910 al 1918, la fine della
prima guerra mondiale, è un periodo all’insegna della sperimentazione. Il secondo futurismo va dal
1918 al 1938, periodo più legato al fascismo.
La prima fase può poi essere divisa in altre due, la prima il futurismo analitico che va dal 1919 al
1914, vogliono rappresentare la simultaneità e le compenetrazioni dinamiche, i corpi entrano un
dentro all’altro. L’indagine scientifica è accompagnata dalla simultaneità emotiva.
U. Boccioni, Officine a porta romana, 1908
Presenta il tema tecnico: l’industria, dal punto di
vista competitivo è però più vicino al
divisionismo, ancora non è presente la
simultaneità.
Umberto Boccioni, Visioni simultanee, 1911
Una donna che si affaccia al balcone, viene rappresentata sullo sfondo la città da punti di vista
diversi. É evidente l’energia e l’agitazione.
U. Boccioni, la città che sale, 1910 U. Boccioni, Rissa in Galleria, 1910
U. Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio, 1913
Le forme si compenetrano, il corpo è in movimento ed è visto in diversi
momenti.
Dal 1914 al 1918 invece, attraversa la fase sintetica, è più astratta, si interrompe la frenesia del
punto di vista multiplo, l’oggetto non è più scomposto in più parti, però non è più riconoscibile.
Marcello Nizzoli, cuscino, 1914
Anche la seconda fase può essere suddivisa in due ulteriori parti, la terza, degli anni ’20, che si
concentra sull’arte meccanica, i soggetti sono la macchina, la velocità ed il dinamismo. Sono
utili