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GIO’ PONTI
Sarà in prima persona chiamato a definire il gusto del 900, in Germania si afferma la casa esatta mentre lui
ricerca la casa adatta, composta dal comfort e adatta alla natura dei nostri pensieri.
Realizza una serie di case proprio alla ricerca di quella all’italiana, con linguaggi classici ma semplificati,
realizzando un moderno che guardi al passato. (CASA DI VANCANZA, CASA ALL’ITALIANA, DOMUS ALBA,
POMPEIAN HOUSE)
TERRAGNI
Fonda il gruppo VII, sarà fortemente legato al fascismo. Guarda al passato ma in visione moderna
MONUMNETO AI CADUTI, ERBA (1926)
Percorso in salita che termina con una esedra con serliane
NOVOCOMUM (1927)
Realizzato nella zona di espansione di Como, si ispira a Le Corbusier e al transatlantico (parapetti continui,
balaustre arrotondate, finestre) a anche ai club russi, ma c’è anche attenzione alla tradizione di Como,
soprattutto per come tratta l’angolo: arrotondato
MONUMENTO AI CADUTI DI COMO (1931)
Inizialmente affidato a Sant’Elia, e si vede chiaramente dal linguaggio, ma poi affidato a Terragni:
costruzione astratta, composizione di forma geometriche, non ha altro compito che quello di ricordare.
ALVAR AALTO
In Scandinavia all’inizio del 900 si ha un’architettura classica e una romantica naturalistica
Solo Aalto riuscirà a trovare una mediazione: i suoi edifici sono intrisi da organicità ma distaccata dal
bioformismo o maturalismo, cerca anzi un contatto tra uomo (curva) e ambiente, trovando un lugo.
CENTRO CIVICO (25)
Importanza del rapporto tra la griglia su cui si fonda l’edificio con le pareti curve (richiamo alla cappella
Rucellai)
SEDE DEL TURN SANOMATI (28-30)
Qui si vede un linguaggio più razionalista e moderno (non coerenza linguistica in Aalto) ma all’interno
trovano spazio dettagli plastici e organici (pilatri) sempre nel contatto tra uomo e spazio.
BIBLIOTECA DI VIPITURI (27-35)
Edificio esternamente razionalista
E apparentemente funzionalista, ma entrando si capisce che tutta la disposizione gioca sul benessere
percettivo dell’utente; questo si vede chiaramente nella modulazione del controsoffitto per una migliore
acustica (non reale ma la percezione di una migliore acustica) e nell’illuminazione della biblioteca
Con queste soluzione cerca di rendere tattile lo spazio umanizzando l’architettura
SGABELO 60/POLTRONA 505
Simile lavoro della Bauhaus ma e curve qui presenti non hanno ruolo strutturale ma solo di umanizzare
l’architettura, punto di contratto tra uomo e spazio
PADIGLIONE FINLANDESE EXPO NY (38)
Rustico e moderno, la rigorosità dello spazio è relazionata con le curve formate da listelli di betulla a
realizzare una parete espositiva
DORMITORIO MIT (49)
Ripresa della curva in maniera molto espressiva, tenta di giustificarlo con l’esposizione ma ritorna il legame
tra il razionalismo e l’umanità
SANATORIO DI PAIMIO (29)
Grade edificio composto da 4 stecche di lunghezze e altezze differenti, disposti in maniera quasi casuale nel
territorio, non hanno disposizioni in funzione del sole ma sono della fruizione più corretta del luogo.
Riferimento alla Bauhaus. Vera macchina per catare il sole, tutto all’interno è pensato per relazionarsi al
meglio con l’uomo.
MAESTRI DELL’ARCHITETTURA MODERNA
GROPIUS
Arrivato in USA diviene direttore di Harvard e si distingue per le sue qualità didattiche, per il linguaggio
architettonico ripropone quello europeo sembra troppe novità.
DORMITORI HARVARD (48)
Ispirati al moderno
AMBASCIATA ATENE-CAMPUS UNI BAGDAD
Interventi della tradizione moderna ma con un tentativo di lettura del luogo
GRATTACIELO PAN AM (58)
Accusato di plagio nei confronti di Ponti
WRIGHT
Passaggio meno problematico degli altri poiché è sempre stato chiuso in se stesso, non dovendo più
definire la sua architettura si spinge verso un’infinita ricerca
JACOBS HOUSE (43)
Si vuole distaccare del tutto dalla scatola classica palladiana superando anche la scomposizione già
affrontata utilizzando una geometria curva: uso di cerchi e archi a volontà di una liberazione stilistica.
CASA DAVID (50)
Staccata dal suolo, uso di forme geometriche curve
SIMBOLISMO
STAZIONE DI SERVIZIO (43)
Evocazione dell’automobile
SINAGOGA (54)
Non un simbolo con un preciso riferimento, ma nel complesso il linguaggio è simbolico legato alla figura del
triangolo equilatero (armonia universo) e richiamo alla piramide
GUGGENHEIM (45)
Per esporre la collezione d’arte. Molti progetti, inizialmente pianta esagonale e rampa elicoidale a ricordo
delle zigurat, poi successivamente inverte la rampa elicoidale invertendo anche il nome: tarugiz
in questa opera si vede l’atteggiamento antiurbano di Wright: introduzione di un edificio altamente
simbolico in un tessuto troppo chiuso di Manhattan
COUNTRY CLUB (46)
Un massiccio spuntone in c.a. spunta dalla roccia e regge giganti dischi volanti. Ancora un’opera altamente
simboliche che si astrae dal resto del tessuto a lui contemporaneo.
THE LIVING CITY (58)
Città ideale dove si incontra tecnologia e campagna. Ogni cittadino dispone di 1 acro per autonutrirsi. Per
questo immagina na mobilità meccanica (automobili e aerei). Vuol oltrepassare il divario tra città e
campagna e tecnologia
MIES VAN DE ROHE
CROWN HALL (50)
Semplificazione del linguaggio. L’ingresso dell’edificio è sospeso con due rampe divise da una terrazza a
senso cerimoniale. Dettaglio tecnologico della copertura crea una grande area senza pilatri.
L’impostazione è classica (simmetria, accesso rialzato) ma il linguaggio è moderno
CASA FARNSWORTH (40)
Estrema semplicità, linguaggio poetico dato dall’ambiente. Mostre le residue possibilità dell’abitare in
un’epoca in cui non è più possibile abitare.
CASA FIFTY BY FIFTY
Passaggio dalla pianta rettangolare a quella quadrata per l’ennesima semplificazione, 4 pilastri portanti al
centro di ogni lato.
LAKE SHORE DRIE APPARTAMETS, CHICAGO (48)
In facciata porta il ritmo con una griglia, l’edificio non ha ne inizio ne fine. Con la griglio vuole imporre
ordine nel caos urbano.
SEGRAM BUILDING, NY (54)
Non vuole definire uno stile o un’individualità ma dare chiarezza costruttiva. Accettazione della ripetizione
e perdita d’identità. Griglia comminata con una cornice finale (classicismo). Al PT realizza una piazza
pubblica rialzata con una gradinata per dare monumentali.
GALLERIA NAZIONALE BERLINO (60)
Pareti in vetro come involucro, eliminato il piastro d’angolo, lascia a sbalzo l’angolo
Pianta quadrata impostata su due livelli: superiore per esposizione temporanee e quello inferiore per le
esposizioni di arti figurative. Poggia un massiccio zoccolo in pietra da cui partono gli 8 pilastri cruciformi che
sorreggono la struttura in vetro che rievoca il classico cassettonato.
LE CORBUSIER
La sua natura di rivoluzionario gli permette di riscoprirsi al di fuori del panorama del moderno per non
rimanere ingessato come padre del moderno. Riscopre cosi la tradizione mediterranea, le volte, le
murature e il c,a a vista.
UNITA D’ABITATION, MARSIGLIA (45)
In c.a a vista, grande numero di alloggi in funzione della città giardino verticale. Minimizza lo spazio
mantenendo la qualità formale. Fonde tutti i servizi di un quartiere con le abitazioni.
Gli appartamenti hanno doppia altezza, e ogni due piani ci sono spazi commerciali e pubblici
Nel tetto spazi pubblici. Anticipa il plasticismo del brutalismo, cerca un edificio autosufficiente, composta
da prefabbricazione e dal modulorum
CASA JAOUL (52)
I solai in c.a sono sostituiti da volte catalane autoportanti, capacità di reinventarsi e attingere dalla
tradizione mediterranea.
CAPPELLA NOTRE DAME DE RONCHAMP (50)
Commissionata dai domenicani, sembra generata da un rettangolo ma non ha quasi più linee rette. Forma
irrazionale, rapporto tra involucro e struttura non logico, la copertura p una grande curva (carapaci) che
trova ancora qualche ricordo del modulorum. Ripresa di villa Adriana per il campanile.
Cerca di unire il brutalismo e lo spessore dei muri con la qualità formale delle curve delle pareti e delle
linee. Nell’architettura sacra la razionalizzazione non deve essere presente.
Si vuole mostrare come un archetipo della chiesa e della sacralità ma non ha riferimenti storici.
CONVENTO DOMENICANO DE LA TOURETTE (52)
Rigorosità e stilizzazione, uso serrato del modulorum. Organizzato su 4 spazi aperti su 4 lati, 3 sono celle e il
4° a serrare è la chiesa.
CHANDIGARH (65)
Ottiene l’incarico di realizzare a scala urbana la capitale, si concentra soprattutto sul settore del
‘campidoglio’ di Chandigarh:
- Palazzo di giustizia (56): l’arco in riferimento all’acquedotto romano (rappresenta l’istituzione)
richiamo alle possenti strutture utilitarie. Importante alla cornice (grande telaio cementizio che
avvolge il corpo edilizio)
- Segretariato (58) 250 m 8 pian, spesso e modulare brise soleil
- Parlamento: pronao in chiave moderna, le corna rievocalo la tradizione locale. La mano aperta
indica un compimento (riferimento all’indipendenza del paese)
Importanza dei simboli per dare universalità, un ordine cosmico (reminiscenza degli osservatori astronomici
indiani e degli impianti industriali)
LUIS KAHN
Inizialmente più interessata alla tecnologia arriva poi ad un lato filosofico unico, prima docente e teorico
dell’architettura arriva a costruire solo a 50 anni
TORRE CIVICA PHILADELOHIA (52)
Struttura reticolare in c.a. vuole essere una risposta alla monotonia del grattacielo moderno.
CIVIC FORUM, PHILADELPHIA
Gli viene chiesto di progettare l’ampliamento del centro e di razionalizzare il traffico, pensa alla divisione
tra pedoni e veicoli con l’inserimento di grossi parcheggi (Colosseo per monumentalizzare la città) che
fungono anche da spazi sociali, ma viene scartato.
YALE UNIVERSITY ART GALLERY (51)
Uso della muratura in edifici pubblici per monumentalità (novità in USA). Impianto basilicale a tre navate
ma lo spazio centrale usato per servizi: ma assume un valore formale molto elevato, per Kahn risolvere un
edificio era adempire alle esigenze della committenza e creare una forma che prescindeva dal tempo.
EDIFICI PER RICERCA MEDICA, PENSYLVENIA (57)
Anche qui chiara distinzione tra spazi serviti e serventi dove la qualità formale maggiore è assegnata agli
spazi di servizio: rievoca San Gimignano o i castelli scozzesi, non vuole legame storico ma solo
monumentalità.
ISTITUTO PER LA RICERCA BIOLOGICA, JOLLA, CALIFORNIA (59)
La committenza vuole un edificio che concili scienza e cultura umanista