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Frank Lloyd Wright - Larkin Building
«...it is quite impossible to consider the building one thing and its furnishings another... They are all mere structural details of its character and completeness.» (Frank Lloyd Wright, 1910)
6_ WRIGHTLARKIN BUILDING – 1903/04 BUFFALO
LUOGO: Buffalo
ANNO: 1903-1904
INCARICO: Sede della società di Darwin Martin.
DESCRIZIONE: L’edificio venne realizzato con una struttura portante in acciaio, rivestita in calcestruzzo, a sua volta rivestito in laterizio. In pianta fu creato un vuoto centrale con spazi di lavoro circostanti (nessuno spazio chiuso). Sotto le ampie finestre furono collocati degli arredi fissi ed alcuni di questi furono progettati da Wright stesso, traendo ispirazione dall’Arts and Creafts.
PARTICOLARI:
- Per la costruzione
Dell'edificio si rifece alla case della prateria, specialmente nella composizione delle masse intese come volumi semplici.
Le decorazioni, geometriche e stilizzate, furono ridotte al minimo.
Le scrivanie furono disposte tutte in un unico spazio per dare il senso della comunità lavorativa (l'idea di uno sforzo comune, collettivo per raggiungere uno stesso obiettivo) e questo è stato un concetto innovativo.
Altro accorgimento importante risiede nelle grandi finestre con un piano di imposta più alto rispetto all'altezza del punto di vista dei dipendenti una volta seduti alle loro postazioni, in modo da non consentire alcuna possibilità di distrazione durante le ore lavorative.
L'edificio è stato demolito.
7. WRIGHTUNITY TEMPLE A OAK PARK 1905
PROGETTATO WRIGHT→COMMISSIONATO→ dalla comunità unitariana di Oak Park
IL TEMPIO DELL'UNITÀ doveva comprendere un ambiente per le riunioni assembleari e le
Celebrazioni liturgiche e una sala destinata alle attività laiche dei fedeli. Si trattava di un tema nuovo per l'architetto americano, impegnato in quegli anni soprattutto nella progettazione di abitazioni private.
L'edificio è composto da un corpo a pianta quadrata che costituisce il tempio vero e proprio e da un volume a pianta rettangolare, che ospita le funzioni accessorie.
Un elemento di congiunzione tra i due volumi forma l'ingresso, collegato alla strada da una serie di terrazze.
All'esterno l'edificio appare simile a una fortezza, grazie a due cubi di cemento che sono a loro volta coperti da un tetto piano; vi sono anche dei pilastri angolari che comprendono le scale, gli impianti e le aperture a nastro nella parte superiore.
La compattezza superiore, studiata per riparare i fedeli dal rumore della città, si dissolve però all'interno del tempio: qui l'ambiente acquisisce movimento grazie alla disposizione su più livelli.
Delle sedute e al soffitto bucato da grandilucernari. Il programma decorativo dell'edificio trae ispirazione dalla Secessione viennese, dall'architettura giapponese e dalle architetture precolombiane.
8_WRIGHTCASA KAUFMANN (CASA SULLA CASCATA) The Fallingwater (la 'Casa sulla Cascata') l'esempio più emblematico dell'architettura wrightiana. Edgar Kaufmann Fu commissionata a Wright da Senior, mercante emiliardario filantropo di Pittsburgh. Nasce come residenza per le vacanze della famiglia ad oggi l'unica abitazione progettata da Wright non rimaneggiata che conserva l'arredamento originale.
La casa sulla cascata riassume perfettamente la visione di Wright, che credeva fermamente nel benessere personale, spirituale e fisico derivante dalla vicinanza con la natura. progettazione ambientale
Oggi parliamo di architettura di esterni, di eusiamo termini sofisticati che, in realtà, rappresentano i principi indicati rispettare
lacento anni fa da Wright: la progettazione architettonica deve creare un'armonia in un perfetto equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale. The Fallingwater è una villa situata a Bear Run, in Pennsylvania, nel 1936. È immersa nella natura, all'interno di un bosco. Sorge direttamente su di uno spuntone di roccia, nel punto in cui un torrentello precipita per alcuni metri creando una suggestiva cascata naturale. La costruzione è realizzata utilizzando materiali autoctoni, in modo da rispettare la maestosità dell'ambiente naturale. All'interno, la natura è ovunque accentuata e trasformata in parte integrante della vita quotidiana. Il primo piano si apre in tre direzioni diverse, con terrazze che portano all'esterno in due direzioni: la prima dà sul lato a monte, la seconda direzione invece sovrasta la roccia e la cascata. Le camere del piano superiore hanno ciascuna una terrazza, così pure lo studio e la camera.La galleria del terzo piano dà su una terrazza esterna. Tutti gli elementi verticali della casa sono costruiti in pietra locale, con sporgenze o pietre leggermente in rilievo, per conferire alla superficie un aspetto più scultoreo. I muri sono un inserimento armonioso nell'ambiente, poiché la struttura nel suo complesso non si presenta come un corpo estraneo, ma mette in evidenza una serie di piani che si intersecano e si accavallano nello spazio, protendendosi nel vuoto sopra la cascata come una sorta di meraviglioso organismo vivente. Il centro organizzatore dell'intero edificio è l'enorme soggiorno vetrato che, tramite scale, si apre verso il bosco e verso la cascata in un abbraccio straordinariamente naturale. Tutti gli elementi orizzontali sono in calcestruzzo gettato in opera.
INTERNAMENTE i pavimenti sono ovunque rivestiti in pietra, così come le...
pareti.noce marezzato,
Le opere in falegnameria sono in realizzate con grandefinezza.
Un camino aperto a semicerchio, collega la casa principale alla casa per gli ospiti situata più in alto sulla collina
9_WRIGHTGUGGENHEIM MUSEUM - New York (1943– 1959)
Situato nel cuore di Manhattan.
Commissionato da Solomon Goggenheim che vuole creare un museo d’arte non oggettiva → affidata wright che realizza un edificio a pianta la realizzazione circolare con rampa a spirale dove i dipinti sono disposti lungo i muri della spirale, per questa disposizione fu anche soggetto a critiche perché le opere erano appese su musi né piatti né verticali e ricevevano poca illuminazione.
Dalla strada, l'edificio assomiglia a un nastro bianco che si avvolge attorno a un cilindro più ampio in cima che alla base. Il suo aspetto è in forte contrasto con i più caratteristici grattacieli di Manhattan che lo circondano. La parte esterna del cerchio è
Sostenuta da setti in cemento armato posizionati lungo i raggi del cerchio a 30°, colonne a fungo è coperto da un intero edificio è sostenuto da un involucro di vetro da cui scende la luce dall'alto. I setti vengono prolungati in copertura così da formare i costoloni della cupola vetrata. Importante è l'idea di ziggurat capovolta che funziona anche al contrario. Presenta l'edificio con le scritte "ziggurat" e "taruggiz", il suo palindromo.
10. H. GUIMARD, PADIGLIONI PER LE FERMATE DELLAMETROPOLITANA, PARIGI 1899
In vista dell'apertura della metropolitana, nel 1899 la Compagnie du chemin de fer métropolitain de Paris (CMP) bandì un concorso per la progettazione degli ingressi delle stazioni. HECTOR GUIMARD. L'incarico venne affidato a tre modelli base. Il primo tipo era costituito da balaustre, il secondo tipo erano le cosiddette "edicole" padiglioni, oltre a due...
speciali per Etoile e Bastille. Guimard ghisa, scelse la un "materiale nuovo", economico e facile da modellare, tanto che queste opere furono uno dei primi esempi di realizzazione seriale nell'architettura, e forse per questo Guimard divenne uno dei primi architetto-designer. Anche il "font" della scritta METROPOLITAIN fu creato appositamente da Guimard.
balaustrata
Il tipo è il più diffuso. Consiste in una balaustra con scudi in ghisa, con lunghezza modulare a seconda della lunghezza della rampa di scale che scende nei sotterranei. Il portale di entrata è composto da due steli che reggono i lampioni arancioni e la cornice dell'insegna. Esistono molte varianti che dovevano tenere conto della diversità tra di loro delle varie scale.
"edicola"
Il tipo possiede una struttura più complessa in quanto comprende anche la copertura della scala. Le edicole a loro volta sono di diversi tipi:
edicola "tipo A": PREVEDE: la copertura
in vetro a padiglione con displuvio, su una struttura con 4 piedritti (pilastri) agli angoli. Anche una pensilina in vetro a protezione dell'entrata, raccordata dalla struttura dei piedritti. Abbesses Un esempio rimane quello della fermata (Montmartre) della linea 12. In origine e fino al 1972 questa struttura si trovava alla fermata Hotel de Ville della linea 1. - Edicola "tipo B" chiusa: Ha la copertura in vetro a padiglione con compluvio, su una struttura con 3 piedritti, due laterali all'entrata e uno centrale sul fondo, con tamponamenti costituiti da pannelli di lava d'Auvergne smaltata, con motivo ornato. La pensilina in vetro è molto pronunciata sull'entrata e anche ai lati, e non è raccordata dalla struttura. Porte Dauphine L'unico esempio rimane oggi quello della fermata capolinea ovest della linea 2. Localizza con Google Street View. - Edicola "tipo B" aperta: Ha la struttura portante e la copertura simile alla precedente, maAperta e priva di tamponamenti laterali che sono sostituiti da una balaustrata come nel tipo A. Un esempio si trovava alla fermata Chatelet della linea 1.
Ad oggi le uniche rimaste sono quelle di Abbesses (linea 12, tipo A) e Porte Dauphine (linea 2, tipo B).
Molti esempi sono rimasti invece della tipologia con o senza il portale con la scritta Metropolitain, e sono sparsi un po' dappertutto in città.
Su questo sito trovi le foto e l'elenco delle edicole, entrate o uscite della metropolitana, divise per linea.