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Estratto del documento

A

Atene.

L

La forma orig

ginale del tem

mpio di Aten

ne è quella de

ell'Heraion di

d

A

Argo, una tr

asfigurazion e arcaica di un edificio a

bitativo in un

n

e

edificio sacro

o.

di tempio gre

A

Altri esempi eco sono:

-

-Ecatomped

don a Heraio

on di Samo e di

U

Una lunga ce

ella tetrastila

a. La colonna

a centrale an

ticipa la trav

c

colmo del na

aos. Vene co

orredata succ

cessivamente

e da colonne

e

l

lignee su un plinto di piet

tra diventand

do un tempio

o eptastilo e

vien

e ancora rico

ostruito nel 670

6 aC, con un numero pari

p di colonn

ne. La cella è ancora trop

ppo allungata

a per rispetto

o alla

facc do

ciata (ecatom

mpedon=cent

to piedi di lun

nghezza).Vie

ene così nuo

vamente rico

ostruita con u

un altare est

erno perden

la ca

aratteristica lunghezza.

l e non risolte

L'alt

tare si trova spostato

s su un

u lato e ind ica un princip

pio di consap

pevolezza di

i esigenze sp

paziali intern e.

-Pos

seidonia a Paestum

P

Tem

mpio della me

età del VI sec

c. Ha nove colonne

c in fac

cciata e tre in

n antis. Uno dei primi ese

empi di basil

ica.

-Tem

mpio di Aph

haia a Egina

-Tem

mpio di Giov

ve Olimpico

o ad Agrigen

nto

-Tem

mpio di Apo

ollo a Bassa e per la prima

In qu

uest'ultimo viene

v inventa

ato e appare volta l'ordine

e corinzio. Il tempio ester

rnamente è dorico

d e

inter

rnamente è i

onico (per la

a prima volta he il capitello

o con balaust

trino, che pe

ermette di go

appare anch dere della

deco

orazione ioni

ica da tutti i punti

p di vista

a. Una vista di

d scorcio non

n permetteva

a di godere d

della simmet

ria: viene

ridis

segnato il cap

pitello a 45° diventando

d a tutto tondo)

).

‐Tem

mpio di Efa

aistos (Thes

seios) ad At ene

Del 420 aC, ha un

u pronao su

ul fronte princ

cipale più pro

ofondo di qu

ello sul retro

o. E' da quest

ta imposizion

ne di

zionalità che

e il tempio div

venta "archite

ettura", poich

hè preceden

temente ven

niva consider

rata "scultura

a". Si crea

direz

un'a

atmosfera più

ù accogliente

e: il tempio vi

iene utilizzat al suo intern

no e non prev

vede celebra

azioni solo

o realmente

all'e sterno. E' il tempio

t che fa

a da base a no.

quello roman

‐Tem

mpio di Ap

ollo a Didym

ma

E' un

n tempio ipe tro (a cielo aperto).

a Varc ata la selva di

d colonne (c

che richiama le sale ipost

tile egizie), si

s entra nel na

aos,

che na sala a cie

elo aperto in asse a cui s

i trova, intern

namente, un altro tempie

etto tetrastilo

.

è in realtà u

Il To

olo re associato ai miti eroic

E' un

n tempio a pianta

p circola i.

‐Tem

mpio a Tho

olos di Delfi da un lato , dall'altro ac riche con tra

Com

mpleta il pend

dio del monte

e e lo rende monumentale

m ccessibile. E'

' di forme do acce

ionic

che (provenie

enza del pro

ogettista dall'A

Asia minore)

).

‐Tho

olos di Epid

dauro

Si co

orreda degli r il soggiorno

o degli amma

alati: primo e più celebre esempio di A

Asclepeion.

elementi per

As

sclepeion

L' er

ra formato da

a un tempio, simbolo di guarigione

g e purificazione

p e. Sorge in lu

uoghi dove si

i trovano font

ti

mira

acolose. Sull'

'area di Ascle

epio viene b

ruciato un an

nimale. Dopo

o ciò il malato

o che si rivol

lge alla divin

ità viene lasc

ciato

una notte a dorm

mire sulla pel

lle del corpo dell'animale nell'abaton. Nel sogno gli

g appare As

sclepio e il gi

orno dopo i il

erdoti avrann

no il compito are il sogno del

d malato. L

'interpretazio

one rivelerà i

il percorso at

ttraverso cui

sace di interpreta

mala

ato dovrà gu arire. luogo in cui

Acca

anto all'Ascle

epeion sorge

e dunque il katagogeion,

k i malati dovr

ranno guarire

e.

Il sa

antuario pio.

perimetro ch

: il peribolo ( acro (theme

Si co

ompone di tr

re elementi fo

ondamentali he contorna i

l:), terreno s nos) e il tem

Un esempio

e cele

ebre è il Tem

mpio di Aphai

a a Egina. la quale si r iuniva sotto o religioso.

Era utilizzata pe r la venerazi all'anfizionia,

a q

questo segn

one a una d

ivinità cara

ter Burkter s

Walt crive che:

Il santuario non si lega necessariamente al culto di un'unica divinità: esso si lega anche ai culti di altre anfizionie o

comprende una realtà nazionale.

E' reso tale dai segni del culto (es. le offerte) recintati in un'area. La recinzione è un bebelon non per forza materiale.

Quando e se il muro compare si ha un peribolo che circonda il themenos.

Il primo santuario appare con un'anatema, cioè l'insieme di oggetti e segni.

Il rito poteva avere funzione apotropaica oppure rituale/sacrificale, in cui prevale la funzione di condivisione di cibo e

beni (segno di una cultura superiore a quella degli animali, ma anche a quelle precedenti).

Il principio su cui ci si basa per quanto riguarda le offerte è quello del do ut des. Le offerte potevano essere di primizie

o di carne animale, prima di selvaggina e poi di animali addomesticati. Poteva essere gettata in un dirupo o asciata

marcire: la sua sparizione era la presa da parte del Dio; oppure ancora era bruciata e il fumo che saliva verso il cielo

era il segno dell'offerta che saliva verso l'alto direttamente dal dio.

Quando i santuari diventano panellenici, vicino ad essi sorgono dei Tesori, luoghi in cui vengono lasciate offerte alle

divinità.

IL TEATRO

La religiosità si trasmette anche con la presentazione di miti. Compaiono per la prima volta a Creta e

successivamente a Torico (in Attica), a Trachones (Atene) e a Siracusa.

Inizialmente è composto da orchestra e coro, solo successivamente si aggiungono palco, scena e gradinate.

Le prime rappresentazioni teatrali avvenivano nell'agorà, u palchi temporanei. Quando le impalcature lignee

cominciano a cedere e crollare, si costruiscono teatri al confine dell'acropoli sfruttando il pendio. Uno dei primi a

teatro di Dioniso . Compare affianco al tempio di Dioniso, quindi resta inizialmente legato al

essere edificato è il

culto del Dio. I critici discutono ancora oggi sul modo in cui nacquero le gradinate. Alcuni ritengono che già da

principio fossero disposte semicircolarmente, altri dicono che nacquero allungate e che quindi lo spazio di

rappresentazione fosse rettangolare.

La rappresentazione era resa possibile da un macanè, una gru che sorreggeva personaggi in volo e da un cuclema,

una ruota su cui erano mostrati gli interni delle scene. Accanto all'orchestra era posto un euripon, che racchiudeva

l'acqua e separava la scena dalle sedute.

Accanto al teatro di Dioniso nascono due odeon, strutture quadrate con un palco al centro. Questi richiedono una

Teatro di

copertura e servono per rappresentazioni con un pubblico non vasto. Poilicleto il giovane costruisce il

Epidauro sull'altura alle spalle dell'Asclepeion.

Le gradinate del teatro greco, a differenza del teatro romano, poggiano su alture naturali. Altri esempi celebri sono il

Teatro di Siracusa, il Teatro di Tindari e il Teatro di Taormina.

Successivamente il piano scenico viene rialzato ed è a tutti gli effetti un palcoscenico (teologeion). Dal 146 aC, dopo

la sconfitta delle lega greca a Corinto da parte dei romani, i teatri subiscono l'intervento di questi ultimi: la scena

classica diventa un fronte scenico e molti teatri vengono ingranditi.

La città greca

La Grecia era divisa in una miriade di città-stato autonome. Avevano un numero di cittadini mai di molto superiore alle

10.000 unità.

Sono le città i luoghi in cui i "tipi" architettonici trovano collocazione.

Le città erano fondate in luoghi propizi o dove c'erano segni divini. Questi segni vengono riconosciuti dalla Grecia

intera e nascono celebrazioni legate ad essi.

In questi, oltre ai luoghi religiosi e ai teatri, si trovavano altri elementi.

L'AGORA'

La piazza è inizialmente un luogo di architetture temporanee in legno, principalmente per i commerci.

Successivamente si sviluppa la stoà.

Ad Atene si trova la stoà di Attalo, affiancata da quella di Zeus, dalla Stoà Pecile e da quella dei Basileos. Qui vi si

trova anche il bouleoterion e il pritaneo, dove si insediavano in una l'assemblea e nell'altro il governo esecutivo.

Nell'ultimo avevano luogo anche le cerimonie ufficiali.

IL GINNASIO

Inizialmente era un porticato al cui interno si svolgeva attività fisica (da gumnos, nudi). Attorno si affiancano

progressivamente maniche porticate e piscine. Diventano col tempo dei grandi collegi e luoghi di cultura. Pergamo

divenne famosa perchè attorno al suo Asclepeion sviluppò tre ginnasi.

LO STADIO

Prevedeva gare di corsa. Era lungo mediamente 190 m. L'ippodromo era lungo il doppio. A Olimpia esso era

utilizzato, tra una gara e l'altra, come campo dedicato ai pascoli: non vi erano dunque costruite impalcature o percorsi

come egli stadi romani.

IL TELESTERION

Era una grande sala colonnata in cui era accolta la popolazione degli iniziati (da teleo: portare a compimento).

Quali elementi restano costanti nella città greca?

L'Acropoli e l'astù.

Dopo le distruzioni da parte dei persiani, Ippodamo elabora una precisa struttura di Mileto. Prima di lui altri si erano

espressi sulla struttura ideale della città, tra cui Platone e Aristotele. Il primo sosteneva che la città dovesse avere un

preciso numero di abitanti: 5040, di medio tenore di vita. Il porto non doveva avere un'eccessiva attività, la piazza

doveva essere circondata dagli edifici di giustizia e le abitazioni dovevano essere poste in cima ai colli con

disposizione concentrica e senza mura. La sua visione si basava principalmente su riflessioni riguardo alla morale.

Aristotele

Dettagli
A.A. 2017-2018
6 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fenicefelpata79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura antica e moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Bossi Paolo.