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ARCHITETTURA

Cos’è l’architettura? non è arte: può avere una valenza artistica, ma a quel punto non è solo più architettura. È la disciplina che studia l’arte del costruire ed è la storia di tutto ciò che l’uomo ha costruito. L’architetto non è un artista poiché non sviluppa mai le proprie opere ma le fa costruire da altri soggetti, nell’architettura vi deve essere uguaglianza fra progetto e realtà mentre un artista disegna anche il surreale.

Un edificio si costruisce per una determinata funzione. Per occupare lo spazio si vengono a creare 2 problematiche:

  1. Problema di tipo strutturale e spaziale nella costruzione dell’edificio-> alcuni materiali sono vietati dalla legge ed è necessario chiedere l’autorizzazione per occupare una parte del suolo pubblico, quindi risulta obbligatorio compiere delle ricerche.
  2. Problema di tipo simbolico dell’opera->quanto deve essere grande e che forme artistiche deve possedere.

La storia dell’architettura è strettamente connessa con la geografia storica, l’archeologia e con la storia dell’arte di un determinato territorio. Vi è un ulteriore concetto importante per l’architettura è cioè BENE CULTURALE, inteso come “testimonianza materiale avente valore di civiltà”.

L’architettura è formata da 3 elementi:

  • SPAZIO definito dalla struttura (=oggetto architettonico)
  • FUNZIONE
  • STRUTTURA che definisce lo spazio

CAPACITÀ COSTRUTTIVA: strumenti e metodi per costruire spazi funzionali -> essi vincolano gli edifici. STRUTTURE SPINGENTI:trasmettono forze alle murature in senso distruttivo-> si deve creare un equilibrio e non sempre si possono fare.

2 metodi per costruire le case:

  • SISTEMA TRILITICO: limite fisico = LUCE (larghezza elemento orizzontale /distanza tra gli elementi verticali) che non deve essere superiore ai 6-7 metri. Se è in pietra si spacca e crolla, se è in legno gli alberi non crescono più di 6-8 metri. Si possono creare ampi spazi solo con colonne in mezzo.
  • ELEMENTI SPINGENTI: rivoluzione dell’epoca ellenistica A livello teorico un arco può andare avanti all’infinito, ma in realtà bisogna tenere conto delle forze. I CONCI stanno insieme per attrito. Il peso è distribuito sulle 2 facce del concio: più l’arco è pesante e meglio funziona. Variante spingente: i conci distribuiscono il loro peso l’uno sull’altro->FORZA INCLINATA: peso orizzontale grava sulle murature e destabilizza la struttura. Sistema per annullare la forza orizzontale:° fare un muro più spesso = una sezione muraria più ampia-> il peso si distribuisce meglio. °Applicare una forza uguale e contraria all’interno (elemento orizzontale di ferro): elemento rettilineo interno. ° Applicare una forza uguale e contraria all’esterno: ARCO RAMPANTE (nel Gotico).

La sagoma dell’arco (CENTINA) è ricurva e l’ultimo concio che va inserito è il CONCIO in CHIAVE che chiude l’arco e permette di togliere la centina.

IMPOSTA: punto in cui l’arco si appoggia alla parete verticale

FRECCIA: raggio dell’arco

CORDA: diametro / distanza tra le 2 imposte

LUCE: distanza tra gli elementi verticali che sostengono l’arco

PILASTRO: a base quadrata ≠ COLONNA: a base circolare ARCO: realizzazione bidimensionale ≠ VOLTA: sua trasposizione tridimensionale= assimilabile a un arco-> spostamento di un arco su un asse

°A BOTTE: sforzi trasmessi sulle murature sono tutti uguali °A CROCIERA: intersezione di due volte a botte.

ARCHITETTURA BASSO-MEDIEVALE = altamente sperimentale: si inizia a sperimentare nuove tecniche costruttive-> STRUTTURA MURARIA. Il suo anno 0 è il X secolo. ARCHITETTURA ROMANICA = si sviluppa tra la fine del X secolo e la metà del XII secolo sostanzialmente per 2 motivazioni:

  1. La necessità di ampliare l’area destinata al PRESBITERIO (spazio destinato al clero) sia poiché il clero diveniva sempre più numeroso sia per consentire uno svolgimento maestoso e solenne dei riti, ora concentrati attorno all’altare maggiore.
  2. La differente concezione dell’immagine edificio-chiesa, quale momento centrale e determinante nell’esistenza dell’uomo medievale. L’edificio è sentito come una struttura che, gradualmente, diverrà forma.

L’architettura Romanica è definita COERENTE con il contesto, in quanto vi troviamo edifici CONGRUENTI fra loro, che si adeguano e sincronizzano l’uno l’altro. Modello di confronto-> arte CLASSICA. con le invasioni poche costruzioni significative. Motivi simbolici e costruttivi (es. Carlo Magno voleva il Sacro ROMANO Impero).

Riferimento per le Chiese medievali sono le Chiese PALEOCRISTIANE-> nuovi edifici a causa delle novità portate dalle religioni.

  • -S.Pietro: inizio IV secolo. Impianto longitudinale (=si sviluppa in direzione della chiesa).
  • TRANSETTO particolare: è CONTINUO->corpo trasversale che interrompe lo sviluppo della chiesa (normalmente solo navate laterali). 2 funzioni: memoriale (per ospitare reliquie Pietro) e liturgica.
  • CLARISTORIO: finestre che permettono l’illuminazione della navata centrale, sono tagliate dal tetto delle navate laterali. Del progetto iniziale (5 navate divise da file di colonne legate da archi) non rimane più nulla. Discorso analogo per: - S.Paolo (distrutta da incendio e poi ricostruita): modello simile con transetto-> MANIERISMO: superata la sperimentazione e consolidato un modello, lo si ricopia (per poi creare nuovi modelli). Tetto ricoperto con strutture lignee che si vedono anche all’interno. CAPRIATA: soluzione minima per costruire il tetto (->SOLAIO A CASSETTONI: pannello ligneo per coprire la capriata).

Architettura essenziale, zone molto ristrette per apparati decorativi. Inizio V secolo = modello affermato.

ARCHITETTURA CISTERCENSE

momento di trapasso da costruzioni con volte a botte a uso massiccio delle volte a crociera.

I cistercensi erano un ordine monastico di tradizione benedettina riformata-> critica al catechismo benedettino.

  • Cluny: decorazione ricchissima come strumento per avvicinarsi a Dio
  • Cistercensi: privazione. Cercano di trovare un equilibrio tra gli elementi della vita monastica (meditazione, preghiera, lavoro). Fattori innovativi: rifiuto dell’apparato decorativo-> le chiese si semplificano e le forme vengono standardizzate (no capitelli, no campanili).

La geometria inizia a prevalere nella progettazione degli edifici-> la pianta è strettamente più geometrica e vi è un uso sistematico del modulo tridimensionale. Progettazione a grande scala 1:1 tracciata direttamente sul terreno-> non si può più man mano che si costruisce o casualmente per tentativi sperimentali.

I Cistercensi nascono affianco a Cluny e devono affrontare questa pesante tradizione.

Organizzazione degli ordini benedettini: abbazia + priorato (corollario dell’abbazia principale, dipendente dall’abbazia stessa)-> RIGIDA GERARCHIA.

* Cistercensi: rifiuto di questa verticalità per raggiungere un’orizzontalità-> l’abbazia crea un’altra abbazia che col tempo raggiungerà una propria autonomia.(diffusione rapida in tutta europa).

Visione più fedele dei dettami originari di S.Benedetto: mettono l’accento sul” “ Hora et Labora”, che diventa uno strumento eccezionale per un’opera di bonifica e così inizia la ricchezza dell’ordine-> grazie alla loro visibilità e capillarità il loro modello architettonico si diffonde in tutta europa.

Costruiscono delle strutture simili alle CASCINE LAICHE: contatto tra il divino e il terreno, modello anche per i Comuni (portano fuori il modello religioso in ambito laico).

Pagina di taccuino di VILLARD de HONNECOURT (il Leonardo medievale del XIII secolo) si trovano 2 piante di Chiese diverse.

° zona absidale circondata da corridoio anulare e cappelle disposte radialmente (=continuazione). Modello usato per la prima volta da Cluny (=chiesa cistercense più grande mai costruita) che era una macchina da soldi->molti altari per altrettante celebrazioni = più soldi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
40 pagine
12 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mubadawi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e degli itinerari turistici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Lusso Enrico.