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Il mondo islamico va ad estendersi notevolmente fin dalle zone dell'antica Persia, attuando una
sorta di ulteriore elaborazione linguistica.
Inoltre in questa fase il mondo islamico rappresenta la punta avanzata delle ricerche linguistiche e
culturali di questo periodo.
Esso risulta quindi l'erede prediletto dell'antico.
Storia:
Viene a esistere attraverso un processo che ha quasi dell'inverosimile per la straordinaria velocità, si
afferma in Arabia a partire dal 622, si crea con un califfato che è una forma di teocrazia e si viene a
creare uno straordinario e vastissimo impero (califfato di Omann).
Tra il 705 e il 715 viene conquistata la Spagna (711), questo flusso viene a infrangersi nel 742
quando Carlo Martello sconfigge gli Arabi.
Quindi si insedia una nuova compagine politica e culturale e si delinea una terza linea di tradizione
e sviluppo dell'eredità classica, dopo Bisanzio e Costantinopoli, con esiti che denunciano una sorta
di superiorità durante questa fase.
Collocazione geopolitica: deborda verso Oriente e restaura il ruolo di questa zona, enfatizzandolo
ulteriormente.
Il ciclo di sviluppo dell'edificio di culto islamico, la moschea:
La moschea nasce in una prospettiva che può essere considerata analoga alla basilica romana.
Sotto Maometto non si determina uno sviluppo architettonico specifico, però egli aveva fatto
realizzare un podio posto nel cortile della sua casa a Medina, Minbar, una sorta di pulpito che
assumerà poi un ruolo di epicentro nello sviluppo della moschea.
L'embrionale struttura del podio è il nucleo generico, è il luogo di predicazione e di sviluppo della
moschea.C'erano però specifiche necessità liturgiche e assisteremo a edifici orientati diversamente a
seconda delle zone e delle necessità.
Una delle prime attestazioni di una specifica tipologia si trova a Cufa, in Mesopotamia, presso il
Golfo Persico;
1^fase:
esso è un edificio più volte ricostruito, ma nella fase originaria già rappresenta una sorta di codifica
di questa tipologia; presenta una struttura regole, un impianto quadrato, è chiusa e recintata con
varchi e un fossato intorno. Ha 103 metri per lato e ospita anche una sala ipostila con corsi di
colonne parallele.
La scelta di questa struttura porticata su colonne è una sorte di rimetabolizzazione, di materiale
ripreso, della stoà, della basilica della sala ipostila della tradizione Persiana.
2^fase:
Nel 670 questo edificio viene ricostruito e monumentalizzato per un impulso dato all'architettura
sotto la seconda, sotto il califfato Omayyade, che si succede al periodo dei 4 califfi ortodossi.
L'impianto nella seconda fase viene mantenuto, viene potenziata la recinzione e alla corte viene
imposto anche un peristilio perimetrale su due corsi di colonne.
Lo stesso governatore fa ricostruire la moschea collocando un nuovo elemento tipologico Maqsura,
essa è una sorta di presbiterio, di zona recintata in genere da transenne lignee che sta sulla parete
Qibla che è indirizzata verso La Mecca; sulla parete all'interno si individuano due elementi che sono
il Mihrab (era una sorta di traguardo, di nicchia che indicava la direzione di La Mecca) e il Minbar
(pulpito).
Questa moschea viene quindi ricostruita con questa sala ipostila con colonne di grande slancio con
copertura di Tek, il cortile di davanti si chiama Sahn, al quale viene posto davanti il Riwaq.
Il complesso è chiuso da un muro di mattoni.
Nel corso del 7 secolo viene quindi a nascere questa nuova tipologia di edificio culturale.
Accanto a questo modello se ne sviluppa un altro (unico) a pianta centrale; la moschea Cupola
della Roccia.
Questo edificio racchiude una roccia sacra, che sta al centro dell'edificio; essa è la roccia dal quale
Maometto levità per il suo viaggio.
Sotto questa roccia c'è una grotta, forse vi era l'altare del tempio Salomonico; è quindi un luogo
sacro sia al Cristianesimo che all'Islam.
L'edificio è molto complesso ed è fulcro di elaborazioni di alcuni schemi mentali, diventerà poi un
modello per alcuni edifici successivi.
Presenta una pianta centralizzata che riprende la natività; dal punto di vista compositivo noi
abbiamo una sala centrale impostata di quattro grandi pilastri che individuano una circonferenza che
racchiude la roccia. Questa struttura è su archi e intorno vi è una seconda struttura posta in modo
anulare posta su pilastri a L e i lati sono modellati con questa serie di colonne (trabeate).
L'edificio appare generato da uno schema geometrico molto fortificato fondato sulla rotazione di
figure regolari, abbiamo un quadrato che ruota formando una struttura stellare e prolungandone i
lati otteniamo una secondo sistema stellato più grande; quindi abbiamo un rigoroso schema
geometrico che rimette in atto il modello della Nastasis, chiesa costantiniana.
La decorazione è straordinariamente fastosa, abbiamo un grande basamento di marmo fino
all'altezza delle finestre (all'esterno), poi abbiamo delle pareti piane scandite da paraste con archi e e
colonne in marmo, con uno straordinario esercizio di mosaici in pasta vitrea che ritroviamo come
rivestimento di un organismo che eredita una partitura decorativa dall'architettura paleocristiana.
Anche il tamburo della cupola all'interno è decorato con temi che ricordano immagini di alberi,
fiori, architetture... (una sorta di immagini del paradiso islamico).
Troviamo anche riprese delle corone che vengono riprese con un esplicito riferimento a quello che
avevano nel mondo classico.
Moschea Al-Aqsa
Essa è il primo edificio della tradizione islamica ad essere orientato mediante l'uso di navate alla
moda romana.
Le colonne sono disposta perpendicolarmente alla Quibla, secondo il metodo romano.
Nel contesto di questa competizione culturale di Gerusalemme il modello Costantiniano viene qui
ripreso mediante la conservazione dell'asse di orientamento dell'edificio stesso.
L'edificio viene poi danneggiato da un terremoto e viene restaurato nel decennio successivo e
ricostruita quasi integralmente nel decennio dopo da Al-Mahdi; in questo rifacimento possiamo
osservare che l'edificio viene ampliato e viene imposta una evidente gerarchizzazione, la navata
centrale più larga delle altre e sette navate da entrambe i lati.
La navata centrale viene focalizzata da una cupola sopra il Minbar, l'edificio appare quindi
orientato.
L'edificio poi è stato distrutto da un terremoto e rifatto. Recentemente è stata recentemente
modificata di nuovo.
La moschea di Damasco, edificata da Albbadid è l'edificio più importante e più fastoso
dell'architettura in questa fase.
Il contesto vede insediarsi questo edificio all'interno di una struttura di riuso, è il temenos interno
del tempio di Giove Damatenos.
In questo contesto si inizia a costruire una prima moschea.
Nella parete a sud si inseriscono il Minbar e il M.
La sala centrale è una struttura a tre navate. L'organizzazione interna è data da colonne altissime
estremamente alte e snelle.
Su un primo registro se ne imposta un secondo con un ritmica più intensa con colonne più basse e
più tozze di diametro minore.
Vi è inoltre la presenza di un transetto che determina l'inserzione di un corpo architettonico fondato
su 4 massicci pilastri che creano appunto questa assializzazione; quindi l'edificio appare fortemente
orientato.
La testata del transetto all'esterno rievoca un portare perduto del gran palazzo di Costantinopoli.
Questo è importante perchè è una scelta di riferirsi a modelli ideologicamente connessi con il
potere.
Il cortile porticato presenta un'articolazione differenziata sulle pareti.
Nel 746 la conquista della Spagna trova una stabilizzazione e troviamo a Cordoba un emirato
Omayyade.
Cordoba è un contesto di una grandissima mescolanza di culture; manca in questa fase una politica
architettonica riconoscibile; la prima moschea viene realizza dal 786 al 787 sul sito di una chiesa
cristiana di San Vincenzo; Osservandola si nota che l'edificio è in pietra ed ha un grande cortile
antistante privo di una struttura porticata.
Le pareti esterne sono in pietra e sono scandite da potenti contrafforti, con una funzione statica di
contenimento delle spinte.
Cordoba diventa una città sempre più importante e necessita di sviluppare più spazio.
L'edificio stesso viene ingrandito notevolmente, siamo dall'832-48;
l'edificio non è più di materiale di spoglio, ma vengono utilizzati capitello nuovi che però imitano
quelli romani.
Nel 951 viene ampliato il cortile al quale viene conferita una configurazione con una ritmica
pilastro-colonna 2:1 e si costruisce un minareto sporgente sul cortile.
Nel 962 Hakam lo ingrandisce ancora una volta; ora questo ampliamento rispetto al precedente
assume caratteristiche diverse, infatti è meno funzionale, poiché ri-articolato diversamente.
Si crea una parete doppia ed è un vero e proprio edificio, con una nicchia (Mirab)