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L’ARCHITETTURA GOTICA

Il termine gotico veniva già utilizzato nell'800 ed identificava

quell'architettura precedente, medioevale: era un termine

dispregiativo perché proveniva dal popolo dei Goti, una popolazione

barbara che era solita portare distruzione. Con la rivalutazione

dell’arte medievale, avviata nel diciottesimo secolo, grazie alla

situazione economica europea in grande sviluppo, questa

denominazione ha perso il suo carattere negativo.

La novità più originale dell'architettura gotica è la scomparsa delle

spesse masse murarie tipiche del romanico: il peso della struttura non

veniva più assorbito dalle pareti, ma veniva distribuito su pilastri

all'interno e nel perimetro, coadiuvati da strutture secondarie come

archi rampanti e contrafforti. Lo svuotamento della parete dai carichi

permise la realizzazione di pareti di luce, coperte da magnifiche

vetrate, alle quali corrispondeva fuori un complesso reticolo di

elementi portanti.

Nell’architettura gotica troviamo molte innovazioni tecniche, a partire

dai soli pilastri a fascio si dipana un sistema di contrafforti ben più

ampio e diversificato di quello romanico: gli archi rampanti, i

pinnacoli (elementi estetici esterni), i piloni esterni, gli archi di scarico

sono tutti elementi strutturali, che contengono e indirizzano al suolo

le spinte laterali della copertura, con conseguente alleggerimento delle

murature di riempimento, che presentano un numero maggiore di

aperture.

Si sostituisce l’arco a tutto sesto con l’arco a sesto acuto mentre l’arco

rampante sostituisce o si aggiunge al contrafforte avendo quindi una

funzione di assorbire le spinte trasmesse dalle volte delle navate.

Tutte le nervature dei punti di raccolta degli angoli delle campate proseguono verticalmente lungo le pareti delle navate a

formare dei pilastri detti a fascio o a polistili.

Le strutture gotiche puntano verso il cielo, suggerendo una nuova religiosità in cui il credente non accontentandosi della sola

fede indaga sul divino.

GOTICO FRANCESE

Diversamente da quanto avvenne per l'architettura romanica, policentrica e senza che si possa ritenere una regione europea

come più rappresentativa, è invece quasi possibile identificare una località e un "padre" dell'architettura gotica.

ABBAZIA DI SAINT DENIS

La ricostruzione del coro dell'Abbazia di Saint Denis, vicino Parigi,

nell'anno 1144 per opera dell'abate Sugerio, è infatti generalmente

considerata come la data di inizio di questo stile, che da li a poco

si diffonderà prima nelle diocesi dell'Ile de France e poi nel resto della

Francia, in Inghilterra, nell'Impero e nel resto d'Europa, incontrando

resistenze significative solo in Italia. Uno stile consapevolmente diverso

da quella precedente, caratterizzato

dall'uso intensivo di tecniche

costruttive già note (come l'arco a sesto

acuto e la volta a crociera), ma in un

sistema coerente e logico e con nuovi obiettivi estetici e simbolici. L’abate Sugerio

considerava la bellezza e la perfezione dell’opera d’arte come uno stimolo a elevarsi dal

terreno al divino, e di conseguenza aveva concepito la “sua” chiesa come una raffigurazione

concreta di slancio, leggerezza ed energia. Alla luce che scendeva dall’alto, poi, veniva

affidata la metafora dell’elevazione; mentre nelle cattedrali romaniche l’atmosfera era di

solidità e immobilità e la luce filtrava a fatica da piccole finestre, in Saint-Denis una lunga

sfilata di vetrate creava uno spazio verticale teso verso il cielo.

Tra le caratteristiche principali dell’Abbazia troviamo: la zona delle cappelle radiali

con il doppio deambulatorio, volte costolonate e ampie e luminose vetrate. A un primo

deambulatorio più interno, con crociere a 4 vele, ne segue una più esterna le cui 5 vele

concorrono alla copertura delle cappelle, perciò sono

chiamate a formare un tutt’uno con i deambulatori.

CATTEDRALE DI CHARTRES (1194)

La Cattedrale di Chartres (1194) è considerata l'edificio chiave nello sviluppo del Gotico

classico: presenta tre navate (con la centrale che ha dimensione superiore a quelle laterali) con

transetto, anch’esso a tre navate, che si posiziona perfettamente a metà, con un ampio e

profondo presbiterio. Proseguendo verso il presbiterio, le navate diventano cinque e viene

creato un doppio deambulatorio per enfatizzare il vero "centro" della chiesa.

L’interno mostra uno spiccato verticalismo vista l’altezza di 36,5 metri della navata centrale,

coperta da crociere ogivali. Le pareti della navata centrale sono suddivise in tre fasce: quella

inferiore comprende le arcate sorrette da pilastri postili (si alternano pilastri cilindrici con

addossate colonnine a sezione ortogonale, a pilastri ottagonali con colonnine cilindriche),

quella mediana è occupata dal triforio (finto matroneo) e quella superiore costituisce il

cleristorio.

In questa chiesa viene al meglio sfruttata la presenza degli archi rampanti: questo permette di

scaricare le forze direttamente sui contrafforti esterni, liberando il peso che gravava sul

matroneo, infatti, proprio per questo motivo, viene eliminato questo livello accentuando così

la leggerezza della navata.

La verticalità della struttura è enfatizzata anche dai pilatri polistili che dal pavimento giungono

alla linea d'imposta delle volte, dove si fondono con le nervature. Delle 9 torri previste, furono

realizzate sono 2.

Questa chiesa è inoltre molto importante perché: sparisce la campata doppia facendo spazio a

campate uniche rettangolari, sparisce la divisione in sei vele delle volte poichè le vele

diventano quattro ed entrambi i transetti hanno facciate proprie con ingresso.

NOTRE DAME DI REIMS (1211-1275)

Notre Dame di Reims (1211 1275) è un altro dei più alti esempi di arte gotica in Europa.

L'edificio si articola su una pianta a croce latina, suddivisa in tre navate lungo il corpo

principale e il transetto, mentre coro e abside presentano una doppia serie di navatelle, coronate

da cinque cappelle radiali; quella centrale, detta assiale, presenta una profondità maggiore,

ottenuta grazie all'aggiunta di una campata rispetto all'impianto generale delle altre, che ne

rimarca l'importanza visiva e strutturale. La navata centrale risulta suddivisa in nove campate,

che si riducono a due per lato in corrispondenza della navata trasversale. Osservando

l'impianto della Cattedrale di Chartres, di poco anteriore per fondazione, si può notare

un'impostazione strutturale pressoché analoga, assunta ancora a modello dagli architetti che

più tardi innalzeranno la Notre-Dame di Amiens, esempio di architettura gotica che porta

ormai all'apice tutte le potenzialità dello stile. La cattedrale assunse l'aspetto attuale entro la

fine del XIII secolo, rimanendo incompiuta: delle sette torri inizialmente progettate (due per

ognuna delle tre facciate più una a coronamento del punto d'intersezione tra navata centrale e

transetto), tutte sormontate da alte guglie secondo l'idea originaria, furono erette solamente

quelle del lato ovest, lasciate tuttavia prive della copertura a cuspide: pensate in origine per

innalzarsi fino a 120 metri, non superarono la soglia degli 81.

CATTEDRALE DI NOTRE DAME DI AMIENS (1230)

Un altro edificio in stile gotico ormai maturo, è La Cattedrale di Notre Dame di Amiens (1230).

Alta quasi 43 metri, si estende secondo una struttura a croce latina, dotata di due navate laterali

lungo il corpo del braccio principale (navata centrale), schema che si ripropone nel transetto e

che viene corredato di un'ulteriore navatella presso l'abside, la quale viene così ad essere dotata

di un doppio deambulatorio interrotto da una serie di sette cappelle radiali. La cappella assiale,

grazie all'aggiunta di due campate, acquisisce un'importanza estetica e strutturale peculiare. La

navata centrale si estende per sette campate, mentre i bracci del transetto ampliano lo spazio

interno di tre campate per ogni lato. L'accesso e l'uscita dall'edificio sono resi possibili dalla

presenza di nove portali, tre per ogni facciata (oltre alla principale, si contano due facciate

minori in corrispondenza della navata trasversale). Il coro, come in Notre-Dame de Paris e nella

Cattedrale di Chartres, si presenta assai profondo, con un'estensione di quattro campate. L'intera

pianta dell'edificio richiama inoltre diverse analogie con la planimetria delle costruzioni, di

poco precedenti, di Chartres e Reims. La Cattedrale di Amiens è la chiesa più grande di Francia.

GOTICO ITALIANO

L'architettura italiana risente in modo marginale delle forme del gotico transalpino, infatti per tutto il duecento in molte zone

della penisola permangono le forme tradizionali dell'architettura romanica.

I monaci cistercensi furono i primi a introdurre in Italia le forme del gotico francese, soprattutto sovrapponendo alle forme

tradizionali dell'architettura romanica elementi tipici di quella gotica come gli archi acuti e le volte a ogiva.

Nelle costruzioni italiane lo slancio verticale delle architetture d'oltralpe viene in qualche modo frenato, dalla robustezza delle

strutture, abolendo guglie, pinnacoli e archi rampanti e adottando in generale un gusto più sobrio.

CHIESA SUPERIORE DI SAN FRANCESCO D’ASSISI (1228-1280)

Il primo esempio di introduzione delle forme gotiche in Italia è la Chiesa

Superiore di San Francesco d'Assisi la costruzione della quale iniziò intorno

al 1228, la consacrazione avvenne nel 1253, mentre la conclusione avvenne

nel 1280. La basilica è a croce commissa ed è costituita da due chiese

sovrapposte, quella inferiore e quella superiore.

La basilica inferiore conserva i caratteri tipici dell'architettura romanica

(spessore delle mura, pilastri molto robusti, volte costolonate basse) ed ha

un’unica navata di 4 campate, un transetto voltato a botte, un’abside a pianta

semicircolare e cappelle laterali. Le campate sono coperte da volte ogivali,

ma molto ribassate, tanto che sembra di trovarsi in una fredda cripta (effetto

dato anche dalla scorsa illuminazione).

La basilica superiore, invece, con il suo slancio verso l'alto (i cui fianchi sono

serrati da contrafforti semicilindrici), la sua grande luminosità, è molto più

vicina alle forme del gotico francese. Pur ripetendo lo schema di quella

sottostante, si mostra e si presenta molto illuminata. Nell'interno alle

immense vetrate dipinte, tipiche delle cattedrali francesi, si preferisce

decorare le pareti con i famosi cicli pittorici che videro protagonista Giotto.

La facciata è divisa in tre parti: quella superiore è cost

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A.A. 2016-2017
47 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luca.scassano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Consoli Gian Paolo.