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TEATRI DI THALIA
più forza per richiedere contributi maggiori allo stato).
C’è un cambiamento della società circostante, del pubblico: non riuscendo a contenerlo nella sua sede si cercarono
altre sale: nel 2010 si spostò nell’attuale Puccini; si pose come enorme sala teatrale (multisala, dopo la Scala e
l’Arcimboldi).
Nel 2011 da cooperativa diviene impresa sociale: il teatro diviene commerciale, con di lucro, auto mantenimento dando
spazio a nuove iniziative di utilità sociale e giovanile, rassegne per nuove storie. L’idea era quella di essere più grandi di
un teatro ed attenzione a ciò che sigla sul palcoscenico. 29
Shakespeare, Fassbinder (portato in Italia dagli elfi, Petra von Klant “Lacrime Amara”)→ squadra di attori insieme da
quarant’anni,Anton, Cechov, Thomas Bermbard, cantante che deve inscenare la Regina della Notte.
Il piccolo teatro viene inaugurato nel 1947 da Paolo Grassi e Giorgio Strehler; è il primo teatro stabile pubblico, cioè ha
un edificio fisso che lo ospita continuativamente (già negli anni addietro hanno tentato di creare un teatro stabile ma
nessuno nemmeno Pirandello ci riuscì). È sovvenzionato dalle pubbliche istituzioni, dal sindaco di Milano Antonio
Greppi che concede gratuitamente ai due giovani fondatori una sala teatrale; Greppi non si impegna solo per l’edificio
ma anche per dare al Piccolo tutte le attrezza turche servono. Viene chiamato piccolo perché si rifà al teatro russo Mali
che vuol dire appunto piccolo. C’è da chiedersi come mai Greppi si arrischia in un’impresa del genere nel secondo dopo
guerra; l’allora sindaco di Milano, è un politico socialista come i fondatori del Piccolo, durante la guerra faceva parte
della resistenza. Il Piccolo ha un’importanza pari a quella della scuola per questo deve essere di pubblico utilizzo; nel
1946 Toscanini rientrato dall’America riapre la Scala il che voleva dire ridare voce alla cultura. Dal 1947 al 2014 il
Piccolo è e rimane un teatro stabile pubblico, il suo successo nei primi anni è legato al nome di Giorgio Strehler grazie
al suo “modo” di fare teatro; mette in scena non solo autori italiani ma anche stranieri come Brecht, Bertol ecc. Il teatro
di Strehler è un teatro d’arte cioè si propone di fare un teatro elevato (di alto livello, educativo, deve avere un valore
artistico e letterario) che si oppone a quello di evasione (varietà, comici). Il teatro deve essere per tutti, è un po’ l’idea
nazionale popolare come lo sarà poi per la televisione. Anche un autore difficile deve essere spiegato da ogni tipo di
pubblico. Il teatro è aperto ad ogni classe sociale dal ceto benestante agli operai e studenti. Grassi instaura rapporti con
persone che non erano mai state in teatro e cerca di farli entrare nel mondo dello spettacolo teatrale una volta solo per
l’aristocrazia e l’alta borghesia; inizia così il progetto di fidelizzazione creando i primi abbonamenti. Elimina i posti
“d’onore” quelli più costosi e li pone tutti uguali, si crea un pubblico interessato a ciò che avviene sul palcoscenico. Il
rapporto di lavoro tra Grassi e Strehler continua fino al 1968, anno in cui è già in corso la rivoluzione culturale e Strehler
decide di lasciare il Piccolo e di trasferirsi a Roma per 4 anni. In questi anni Grassi porta avanti da solo il teatro
milanese; nel 1972 se ne va Grassi e ritorna Strehler fino al 1997 anno della sua morte; Grassi diviene direttore artistico
della Scala di Milano. Nel periodo in cui Strehler è solo alla guida del piccolo subentrano due figure che poi
prenderanno il suo posto e quello che fu di Grassi: (direttore) e
Sergio Escobar Luca Ronconi(regista).
Strehler rimane alla guida del Piccolo dal 1972 al 1997. In quest’ultimo anno il teatro deve affrontare un momento
difficile in quanto Strehler muore improvvisamente; dopo un periodo di autogestione Sergio Escobar e Luca Ronconi
prendono in mano la gestione del teatro. Ronconi che tra i due è il regista deve prendere decisioni importanti per quanto
riguarda gli spettacoli da mettere in scena; il teatro di Strehler era facilmente riconoscibile quindi il suo sostituto deve
pensare a cosa mettere ora in scena:
a) Ronconi deve decidere se mantenere gli spettacoli di Strehler oppure optare su qualcosa di innovativo. Lui
decide di fare qualcosa di nuova.
b) Gli spettacoli di Strehler sono legati al periodo storico (anni ‘70/’80)
c) Strehler faceva un grande lavoro con gli attori; all’epoca della morte del regista gli attori con cui lavorava erano
morti o troppo anziani e non sono più adatti per i ruoli perché non hanno più la fisicità.
Se fossero stati riprodotti gli spettacoli di Strehler, sarebbero risultati molto differenti inoltre negli anni ’90 il pubblico
cambia e si frammenta (uno spettacolo mantiene la tradizione di Strehler e continua ad essere messo in scena ed è
l’Arlecchino servo di due padroni con protagonista Ferruccio Soleri). Il regista prende nuove decisioni; dal 2000 ad
oggi il modo di fare teatro di Ronconi è stato accertato, c’è molta più gente che va a teatro.
→ Modalità di Conduzione del Piccolo Teatro Grassi
Sergio Escobar si trova a lavorare in un mondo diverso; il Piccolo adotta alcune nuove forme di comunicazione e le
utilizza non solo per promuovere il teatro ma anche per organizzare e arricchirne il significato culturale; c’è un
archivio sul web in cui si può trovare tutta la storia del Piccolo. Escobar crea nuovi spazi culturali, il Piccolo si apre a
nuovi linguaggi teatrali (circo, danza, opera, drammaturgia e sperimentazioni), viene fatta un’internazionalizzazione
del teatro (multilinguismo; mentre prima il teatro era legato ad un attore, regista o drammaturgo, ora crea all’interno
delle stagioni dei temi che vengono trattati attraverso mostre, film, conferenze e spettacoli.
I temi vengono visti a 360°. Il Piccolo Teatro è uno dei pochi teatri che sono stati riconosciuti nella cerchia dei teatri
europei; questi teatri fanno spettacoli in lingua originale. Strehler si impegnò affinché il Piccolo fosse investito del
titolo “Teatro d’Europa”. È finanziato dagli enti pubblici dal comune, dalla regione ecc.
CHE GENERI METTE IN SCENA?
Mostra attenzione alla drammaturgia contemporanea, ospita e produce altri spettacoli prodotti da altri teatri stabili
italiani; c’è uno scambio cioè uno spettacolo del Piccolo va al teatro stabile di Torino, Genova ecc e viceversa. Ciò è
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meno costoso e impegnativo dal punto di vista economico. Ci sono scambi internazionali; ci sono poi spettacoli che
vengono ospitati ma senza scambio. Negli anni ’80 nasce lo sponsor ossia una o più persone che fanno da
mecenati alla cultura. Found Rising→raccolta di fondi; le stagioni sono ricchissime di solito con un inizio e una fine.
Grassi si ritrova da solo alla guida del Piccolo dal 1968-1972; È una cosa un po’ improvvisa, Strehler se ne va da
Milano infastidito dal clima politico.
Grassi deve:
Fare una programmazione nuova; chiama altri registi sensibili al periodo che sta vivendo l’Europa (1968
✓ rivolta degli studenti parigini che prendono come sede delle loro riunioni il teatro Odeon, corrispondente
parigino del Piccolo. Tra i tanti registi c’era regista rivoluzionario e cinematografico.
Marco Bellocchio
Grassi vuole unire figure protagoniste del malessere della società.
Nuova politica di prezzi; Grassi riduce i prezzi, forma nuovi abbonamenti a prezzi più ristretti per richiamare
✓ il pubblico. I giovani ricercarono un teatro di protesta e ricerca e il pubblico tradizionale non ama gli
spettacoli di nuova generazione; inoltre non c’era più Strehler che era un po’ colui che richiamava il
pubblico.
Grassi deve reagire a questa crisi del teatro; egli conosce bene le esigenze della gente, quindi decide che se il
pubblico non va in teatro sarà questo andare in mezzo al popolo. È ciò che fa nella sua prima stagione. Va dalla
famiglia Medini e noleggia uno (tendone) e mette in scena l’Arlecchino; Grassi fa montare il tendone in
Chapitot
giro per tutta Milano proprio come facevano i circhi.
Soleri interpreta già l’Arlecchino; portare lo spettacolo in giro per tutta Milano non è semplice il pubblico è diverso, la
gente può gradire o invece no lo spettacolo. In realtà il progetto va a buon fine, la gente comincia ad apprezzare
l’iniziativa compra il biglietto a basso costo e va a vedere lo spettacolo. Lo scopo era creare un pubblico che dallo
capito poi si spostava in teatro a vedere gli spettacoli, per questo le opere del tendone avevano la stessa qualità di
quelle della sede di via Rovello (il tendone era chiamato t.q→teatro quartiere); in esso fa debuttare anche dei nuovi
spettacoli. L’esperienza del tendone finisce nel 1972; ha una risposta ottima del pubblico che aumenta dieci volte
tanto. Quando Grassi lascia il Piccolo per sovraintendere la Scala (opterà allo stesso progetto del piccolo, ma porta
in giro l’orchestra), Strheler ritorna come direttore unico e decide di chiudere lo capito; il Piccolo è un teatro
d’Europa dal 1948, dal 1983 Strheler grazie alla sua capacità di attirare persone crea un
Teatre de Europe
unione stabile dei teatri d’Europa con sede principale a Parigi al che Strheler utilizza come casa
Teatre de Odeon
di tutti i teatri che vengono invitati a esibirsi. Questa apertura negli anni prende la forma di un grande festival che
viene organizzato nei vari teatri; una volta per uno i teatri organizzano al loro interno il festival dove tutti gli altri teatri
hanno la possibilità di mettere in scena i loro spettacoli anche in lingua originale.
IL PUBBLICO. È stato sempre uno dei grandi temi del Piccolo, se ne sviluppano di vario tipo.
STRHELER:
Nasce e muore con il Piccolo
❖ 1947 Viene fondato il Piccolo teatro
❖ 1997 Muore Giorgio Strheler durante le prove di “Così fan tutte” di Mozart
❖ Nasce con Strheler la figura del Regista; in Italia è colui che coordina tutto lo spettacolo. Dopo l’affermazione
❖ della regia il teatro cambia aspetto
L’opera lirica viene rivoluzionata. Il teatro d’opera ha regole rigide; Strheler impone la regia critica 8 ancora
❖ prima di inaugurare il piccolo con L’albergo dei poveri di Gorchij, lavora alla Scala e mette in scena la Traviata),
dopo di che si dedica ad alcuni drammaturghi andando a modificare la tradizione di rappresentazione. Cerca di
mettere in scena ciò che secondo lui era il significato originale. (Shakespeare, Goldoni, Brecth) e non il signifi-
cato elaborato negli anni. Ex_ Goldoni aveva una tradizione di commediografo divertente e di tipo minuettistico,
il ‘