Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Storia del pensiero giuridico moderno completo Pag. 1 Storia del pensiero giuridico moderno completo Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del pensiero giuridico moderno completo Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del pensiero giuridico moderno completo Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del pensiero giuridico moderno completo Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del pensiero giuridico moderno completo Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del pensiero giuridico moderno completo Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il Corpus Iuris Inveniuntur

Frase che segna l'inizio di una tensione tra le due sfere che presto si trasformerà in un conflitto aperto. Il diritto canonico disciplina in modo diametralmente opposto al diritto civile (alcune materie). Sullo stesso piano del corpus può essere considerata soltanto la Bibbia, ha richiesto un pari laburio di interpretazione. Tutte queste cose qui cambia il significato delimitazione. La giurisprudenza: scienza di cose umane e divine esiste un perché diritto canonico oltre il diritto civile? Che cosa deve fare il giurista? Tutti i punti principali sono riuniti nel corpus iuris, in cui G. ha disciplinato materia civile, dogmi religiosi, organizzazione delle chiese e relazioni tra ordinamento secolare e spirituale. Corpus iuris riguarda anche le materie spirituali. Universitatet l'insieme, la corporazione, l'ente giuridico insieme di tutti coloro che lavorano insieme al.

corpus iuris.H. Itantorowiczesite una prima relazione molto stretta tra glosseteologiche e glosse giuridichenascita in contemporanea.Primo glossatoreIrnerionon è un giurista, ma un letterato, latinista eteologo che applica le stesse tecniche dell'interpretazione di altri testireligiosi al corpus iuris civilis non si limita ad interpretazioneletteralespiegare s-piegato(complicato) di chiarificazioneprocesso(apertura di ciò che è chiuso).Conoscere la lettere non è sufficientebisogna capire anche il senso ed ilsignificato del testo (teologi non si fermano all'interpretazione letteraledel testo, ma ricercano un senso , che può essere simbolico o morale)SENSUM ARGUMENTALIS procedimento di tipo razionalisticoCorpus iuris è ragione scritta;ragione si trova nel momento in cui sisottopone la verità a disputa, a confronto delle posizioni nongiuristisono dei dogmatici, ma dei dottrinali che cercano laragione attraverso la discussione. A rendere ancora più importante l'interpretazione del corpus è stata la sua finalità non solo dottrinale, ma anche applicativa/pratica. Nelle scuole non si insegna il corpus I, ma l'applicazione di esso (diritto). La dialettica tra scuola e prassi del diritto è caratteristica della tradizione giuridica occidentale e di base romanistica, tra norma ed interpretazione. Caratteristica che diviene evidente con la riscoperta del diritto giustinianeo a Bologna, dove gli studenti fanno del diritto romano oggetto di trattazione scientifica, studiato nella sua dimensione antica, nella sua sostanza ed essenza (dimensione della conoscenza, principi). Lo studio mai disgiunto dalla verifica dei principi davanti ai fatti, alla prassi. LA PIRA afferma che il diritto nasce dal fatto, non perché il fatto determini il diritto, ma perché il diritto concretizza la novità presentata dal fatto. DA MIHI da FACTUM DABO TIBI IUS = narrami il fatto e ti darò il diritto.ma richiede anche un senso di equità e giustizia. La giustizia non può essere ridotta solo a un insieme di regole scritte, ma deve essere vissuta e applicata nel contesto sociale in cui si trova. Il diritto giustinianeo, ad esempio, è un deposito vivo della razionalità giuridica, che comprende non solo regole ma anche principi generali e presupposti fondamentali del diritto. Studiare il diritto richiede anche una comprensione dei principi pedagogici che indicano come e perché studiare il diritto. Le istituzioni giuridiche si aprono spesso con una definizione di giustizia, che può essere intesa come la fissazione di una regola, ma è importante che questa regola sia in grado di adattarsi ai cambiamenti e alle mutevoli circostanze, altrimenti risulterebbe inefficace. La giustizia è quindi considerata una pietra angolare dell'edificio giuridico, e la sua importanza è legata alla volontà di agire in modo retto e morale, non solo in base alla legalità.

In una regola imposta. Diritto non equivale a un mero sistema di leggi, ma c'è un principio eminentemente soggettivo, la espressione della volontà. Volontà deve essere costante e perpetua, concetto della REGOLARITÀ: un ordine si conserva solo se c'è la volontà di mantenerlo, e questa volontà è la giustizia. GIUSTIZIA: VOLONTÀ PERPETUA E COSTANTE DI DARE A CIASCUNO IL SUO DIRITTO. Kelsen: enunciato vacuo, quasi incomprensibile, occorre che qualcuno abbia stabilito a priori un contenuto, giustizia, applicazione di un contenuto che qualcuno ha già posto, giustizia/legalità. Mondo romano: "a ciascuno il suo" che può essere fatto risalire, concetto a EQUITÀ, ciascuno ottiene in base a ciò che merita, principio che può avere conseguenze terribili. Norma che si adatta, che è capace di adeguarsi alle particolarità della realtà è una norma.

duttile, flessibile, solo i principi devono essere rigorosi. Regola/misura con la quale si misurano le cose; se fosse rigida bisognerebbe che fossero le cose ad adeguarsi ad essa, ma non è così. "summus ius est summa iniuria". Seconda definizione: GIURISPRUDENZA "cose umane e divine"; cognizione di un ordine che è insieme temporale ed intemporale di cose umane, transeunti (regole) ma anche ai principi immutabili, sacri, divini, in quanto inviolabili ed indisponibili. Unione di immutabilità dei principi e delle duttilità delle regole. Giurisprudenza: scienza conoscenza di ciò che è giusto e ciò che è ingiusto (legale-illegale). Non si può cominciare lo studio del diritto dall'esattissima interpretazione delle norme, anche se questo rimane l'obiettivo fondamentale. Altrimenti lo studente diverrà "disertorem studiorum" oppure gli studenti apprenderanno il diritto ma con

molto più fatica e diffidenza nei confronti del diritto stesso, specie di dichiarazione di tipo pedagogico, necessaria previa preparazione sui principi fondamentali. Definizione dei precetti del diritto: obblighi fondamentali, 3 precetti: 1. Oneste vivere (onestas - rettitudine della volontà, attiene al principio della giustizia, estrinsecazione di esso; non virtù teorica ma pratica) "alterum non laedere" - non nuocere ad altri. 2. "suum cuique tribuere" - dare a ciascuno il suo. Lo stato del diritto ha due posizioni - due punti di vista: 1. Quello pubblico: tutto ciò che è di pertinenza dello stato, che riguarda l'utilità di stato. 2. Quello privato: tutto ciò che spetta all'utilità dei singoli. Il diritto privato non ha una sola fonte, ma nasce da fonti diverse: diritto naturale, diritto delle genti, diritto civile (diritto puramente razionale che non può essere disconosciuto (principi).

fondamentali /diritti umani-dirittointernazionale-diritto positivo).Digestoha subito fenomeno delle INTERPOLAZIONI2 soluzioni:Riportare frammenti alla loro edizione originaria, attraverso un operazione di tipo filologico (ottica del romanista cha ha portato anchea degli abusi).all´opera un significato diversocorpus iuris con interpolazioniDarepuò essere molto utile per comprendere l´origine della tradizionegiuridica occidentaleinterpolazioni hanno contribuito a storicizzare ildiritto romano (adattarlo alla prassi).Umanesimo:profonda trasformazione del pensieri giuridico;entra in crisima per apportare dei miglioramenti ( periodo di formazione di statinazionali).Tradizione romanisticadiritto civileciò che tenta di tradurre in regole ilprincipiolo può fare solo in maniera imperfettaspetta allainterpretazione migliorare questa traduzione.Diritto romano è un fenomeno in continuo progresso, un continuoadattarsi

all'esperienza concreta. Senza questa caratteristica, sarebbe un diritto fondamentalista, espressione di una società immobile al contrario priva di qualsiasi principio fisso. In qualche modo è questa flessibilità delle regole che presuppone la LIBERTÀ.

Mondo romano: non è il legislatore, ma la giurisprudenza a dire ciò che è o non è giusto, giustizia è nelle mani della scienza, della conoscenza. Il diritto deve essere cercato e trovato (common law) non è un'acquisizione acritica ma scienza, ricerca vera e propria.

Civil law è venuto in primo piano il normativo. NORMATIVISMO. (Germania moderna concezione molto astratta del diritto romano GIUSNATURALISMO MODERNO concezione filosofica che deriva dal conflitto tra diritto romano e consuetudini germaniche). Tradizione romanistica ci vuol dire che la giustizia non è una pura astrazione, ma non può che essere rettitudine solo la scienza ci può

direciò che è giusto è una qualifica che deve trovare origine nel sapere.
DIRITTO NATURALE occupa praticamente tutta la sfera del diritto moderno.
Il giusnaturalismo moderno si fonda sull'oggettivazione del diritto naturale che si concretizza nel codice.
L'idea che il diritto naturale possa essere colto dalla ragione e poi normativizzato, raccolto in un codice.
Corpus iuris: non c'è una definizione univoca di diritto naturale che ha vari significati.
L'espressione Corpus iuris è la base fondamentale di tutta la tradizione giuridica occidentale.
PRINCIPIO DI GIUSTIZIA: GIUSTIZIA/EQUITÀ (dare a ciascuno il suo).
Uguale per persone diseguali è ingiusta in tanto quanto giustizia, diseguale per persone uguali.
Adattamento delle norme alle qualità di tempi-luoghi-soggetti; renderle duttili nei confronti delle diversità; rifiuto della rigidità del diritto.
Non bisogna fermarsi alla proclamazione del principio di.uguaglianza formale! portare apotrebbeconseguenze esattamente opposte (common law:grande importanza all´equitàretaggio molto forte della tradizione romanistica/canonistica).Equitàtemperamento della rigidità della norma o fronte delledifferenzesolo il sapere giuridico può affermare questa idea digiustiziaè necessario SAPERE che cosa è giusto, e volere applicare ciòche si riconosce come taleGIUSTIZIA=scienza+ volontàsapere evolere congiunti in una relazione dialettica:giustizia non è astrazione nepura trascendenza riguardo le azioni, i comportamenti concreti; maoccorre anche conoscere quali sono i fondamenti del diritto (onesta delvivere-rifiuto del danneggiare l´altro-dare a ciascuno il suo diritto).Oltre a q
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
30 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero giuridico moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Quaglioni Diego.