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Storia del pensiero economico prof. Zanini - 7 Blocco di lezioni Istituzionalismo + Neoistituzionalismo Pag. 1
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- NON TIENE CONTO DELGLI USI

Necessità di una scienza sociale unificata che comprenda

più discipline al suo interno per poter spiegare i fenomeni

economici di sviluppo.

RELAZIONI DI SCAMBIO Gli individui sono condizionati

- Tradizioni dai comportamento

- Abitudini istituzionalizzati  ruolo delle

- costumi istituzioni

Definite come enti funzionanti

aventi loro regole operative.

Basate su 3 tipi di transazioni:

Di contrattazione

- Manageriali

- Di razionamento

- 3

NEOISTITUZIONALISMO

La teoria ortodossa non è in grado di conciliare il notevole peso delle istituzioni nel mercato.

 I neoistituzionalisti non rinnegano l’approccio neoclassico ma sottolineano appunto l’importanza delle istituzioni

 all’interno dell’economia

Il loro approccio è quindi caratterizzato da degli studi di diritto.

Ronald Coase (1910-2013)

Il neoistituzionalismo si sviluppa intorno agli anni 30 grazie alle idee di Ronald Coase che, con i sui scritti, tratta di

 costi di transizione.

Nel mercato si scambiano non soltanto merci ma anche diritti che influenzano l’agire delle imprese.

 Nel momento in cui le imprese si interfacciano con il mercato sostengono dei costi di transizione quali:

 Acquisizione informazioni materie prime.

o Elaborazione dei contratti.

o Negoziazione contratti

o Controllo rispetto dei contratti stipulati

o

Coase si chiede se per le imprese sia più conveniente richiedere all’esterno questi servizi oppure attuare

 un’integrazione verticale ESTERNALIZZAZIONE O INTEGRAZIONE VERTICALE.

PRINCIPIO ALLA BASE l’integrazione verticale non può espandersi all’infinito poiché l’impresa ha dei costi

 crescenti all’aumentare delle dimensioni dell’impresa stessa.

Coase critica l’approccio ortodosso perché non permette di considerare tutti questi aspetti (principalmente giuridici)

 all’interno dell’analisi proposta.

Oliver Williamson (1932)

Williamson riprende le idee di Coase e sostiene che ogni organizzazione economica nasce dal tentativo di

 minimizzare costi di transazione.

Egli individua 3 fattori da considerare per valutare l’eventuale integrazione verticale dei costi di transizione:

 Frequenza della transazione.

o Incertezza sul comportamento della controparte.

o Quantificazione dell’investimento necessario.

o

Di conseguenza egli riconosce il ruolo fondamentale del contratto che deve essere regolato dalle istituzioni.

Herbert Simon (1916-2001)

Un altro importante studioso di questo periodo è Herbert Simon,

 Ha analizzato in maniera sistematica il comportamento decisionale degli individui all'interno delle organizzazioni,

 osservando che costoro non si attenevano ai criteri imposti dalle teorie normative.

In particolare ha evidenziato come la scelta effettuata da un individuo non rispetta gli assiomi fondamentali

 dell'approccio ortodosso di massimizzazione dell’utilità.

Inoltre, spesso non sono totalmente a conoscenza delle informazioni necessarie a raggiungere l’ottimo e sono a

 conoscenza dei costi dell’informazione.

Gli individui più che fare scelte ottimali, fanno scelte soddisfacenti, vuoi per i vincoli svolti dalle organizzazioni,

 vuoi per i limiti imposti dal sistema cognitivo umano.

Duglas North (1920)

A Duglas North si deve l’importante concetto secondo cui le performance economiche di un paese dipendono dal

 sistema di incentivi posto in essere dalle istituzioni del sistema stesso.

Il compito delle istituzioni è inoltre quello di contenere e disciplinare l’agire economico per diminuire l’incertezza.

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A.A. 2012-2013
4 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/04 Storia del pensiero economico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mpianosi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero economico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Zanini Adelino.