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ADAM SMITH

-Lezione 12- Introduzione

 “La ricchezza delle nazioni”i processi di mutamento avvengono in modo chiaro, nettiuna chiara dimostrazione è

data anche dalla mole delle opere e dalla profondità analitica degli elementi.

 Il sistema economico in quanto tale è individuato essere il portatore della ricchezza delle nazioni successivamente

vengono individuati dagli autori successivi crisi endogene al sistema il capitalismo viene definito una macchina

imperfetta che può avere al suo interno crisi endogene dovute al funzionamento stesso del sistema.

 AS riprende i sistemi precedenti criticandoli.

-Lezione 13 26/3/13

 ADAM SMITHautore al quale è stato attribuito il ruolo di padre della scienza economica.

 Nella sua vita scrive 2 principali opere:

Teoria dei sentimenti morali (6 edizioni tra 1759 e 1790) TSM.

o RdN.

La ricchezza delle nazioni (1776)

o

 Durante la sua vita lavora continuamente sulle sue opere infatti l’ultima edizione della TSM è molto differente dalla

prima.

 Altre opere

Lettere postume.

o Saggio filosofici (serie di saggi)i più importanti riguardano le sue riflessioni sull’astronomia che

o approfondiscono anche argomenti molto specifici come la rivoluzione Newtoniana.

Lecture on jurisprudence, 3 raccolte di lezioni appunti di studenti che seguivano le sue lezioni

o

 Jurisprudence negli scritti di AS non è intesa come giurisprudenza ma come diritto applicato all’economia

permette di comprendere il legame tra TSM e RdN.

 AS non insegnò molto a lungo perché ricevette l’invito di un nobile a ricoprire il ruolo di TUTOR questo mestiere

comportò il fatto che AS accompagnasse il nobile in tutti i salotti illuministi europei (in primis Parigi) dove venne a

contatto con la dottrina fisiocratica, grazie anche al successo ottenuto dalla RdN e alla sua amicizia con Hume.

Perché ad AS venne attribuito il ruolo di padre della scienza economica nonostante fosse un filosofo?

 Non si può dare torto a chi sostiene questa tesi, occorre capirne le motivazionicanone storiografico.

 Il liberalismo (dottrina del XIX sec) necessitava di basi storiografiche e autoriali che vengono appunto individuate in

J.Locke e AS questa riconduzione non regge da un punto di vista contestuale per 2 principali ragioni.

1. in nessuno di questi due autori si ritrovano caratteri di quello che sarebbe diventato il liberalismo.

o 2. Non si possono ribaltare le affermazioni e la linguisticità intrinseca per dimostrare che AS è il padre del

o liberalismo.

 L’unico modo per giustificare una affermazione simile è decontestualizzare ciò che i due autori hanno

scritto nelle proprie opere.

 

Das AS problem secondo alcuni studiosi nelle affermazioni di AS ci sarebbero 2 principi contraddittori: principio

simpatetico (TSM) e principio egoistico (RdN).

Principio simpatetico

 Nella TSM viene sviluppato una etica simpatetica condotta di vita basata sulla Simpathy possibilità di

immedesimarsi nell’altrui situazione (scozia 1700)questo principio è frutto della massiccia letteratura sulla civil society

inerente al problema di come si comportano gli individui e come si dovrebbero comportare.

 ESEMPI PER CHIARIRE: ©Matteo Pianosi

2 1° caso vedo per strada una persona che si dispera e chiedendogli il motivo vengo a conoscenza di un lutto

o improvviso comportamento condivisibile.

 1° sentimentopartecipazionetroviamo istintivo condividere l’esperienza di quella persona perchè

ci immedesimiamo “se fosse successo a me sarei nella stessa situazione” giudizio di

approvazione del comportamento.

2° casovedo per strada una persona che si dispera e chiedendogli il motivo vengo a conoscenza del fatto che è

o morto il suo canarinocomportamento non condivisibile.

 Troviamo quel comportamento inadatto, fuori misura la sympathy non funziona perché non riesco

ad immedesimarmi.

3° casoVedo per strada un bambino che piange e chiedendogli il motivo vengo a conoscenza del fatto che è

o morto il suo canarinocomportamento condivisibile.

 Non posso pretendere da un bambino lo stesso ragionamento di un adulto quindi condivido il suo

comportamento.

1° principio STESSA CAUSA DIFFERENZE

attori diversi

Sympathy 4° casovi è un diverbio tra 2 persone. Ad un certo punto una delle 2 persone passa ad offese molto gravi tanto

o che colui che riceve lo spinge violentemente noi che osserviamo la situazione giudichiamo i comportamenti

dei due ( “le mani andrebbero tenute a posto ma le offese sono state molto gravi”)possiamo quindi giustificare

la spinta.

Il giorno seguente assistiamo alla scena in cui un uomo girandosi di scatto urta con una borsa un’altra persona;

questi irritato si gira e colpisce colui che l’ha urtato con un ceffone.

 2 situazioni caratterizzate dal fatto che qualcuno subisce un danno e reagisce.

 l’osservatore(spettatore

2° principio reazione proporzionata alla causa imparziale) solo nella prima situazione si

immedesima e condivide la reazione nella seconda non si immedesima e non approva tale comportamento

2° principio Situazione PROPORZIONE DELLA REAZIONE

 L’osservatore nel giudicare l’adeguatezza della reazione fa riferimento non solo a se stesso ma anche al canone di

giudizio di uno spettatore imparziale.

E lo spettatore imparziale ha o non ha un metro di giudizio?

 Propriety concetto di appropriatezza:

nel 1° caso giudica il comportamento accettabile non solo perché si immedesima ma che perché l’osservatore

o imparziale giudica appropriato tale comportamento.

nel 2° caso lo spettatore imparziale giudica quel comportamento inappropriato.

o nel 3° caso il comporatemnto del bimbo viene giudicato dallo spettatore imparziale, appropriato

o

 nel 4° caso il giudizio è più difficile

nella 2° situazione non vi è dubbio che il comportamento è inappropriato, fuori misura.

o nella 1° situazione invece la reazione è violenta, quindi fuori misura, ma se l’individuo che è stato pesantemente

o offeso non avesse risposto avrebbe dimostrato scarsa considerazione di se stesso.

Qual è il comportamento adeguato? Su cosa si fonda il principio di appropriatezza?

 Il comportamento adeguato è il comportamento che tiene conto della medietà (mesotes per Aristotele).

 Es. per chiarire un uomo teme tutto, un altro uomo non teme niente solo il comportamento dell’uomo che teme ciò

che va temuto e non teme ciò che non va temuto è virtuoso.

 Il Processo simpatetico avviene grazie all’immaginazione

AGENTE soggetto OSSERVATORE

che agisce azione immagina

reazione SPETTATORE IMPARZIALE

Soggetto che subisce

l’azione ©Matteo Pianosi

3  colui

Il “reagente” ha rispettato il criterio di medietà? che osserva fa rifermento al giudizio dello spettatore

imparziale che ha una visione chiara di ciò che accade.

-Lezione 14 27/3/13

 Teoria delle virtù per AS le virtù si dividono in: superiore (benevolenza), inferiore (prudenza), negativa(giustizia)

Virtù superiorebenevolenzacomportamento in cui l’IO antepone l’interesse altrui al

o proprioatteggiamento benevolente è una virtù superiore poiché non si può pretendere dagli individui, ma è

solo auspicabile.

Virtù inferioreprudenza viene definita tramite il comportamento del pater familias, dell’oikodespotes

o antepone il proprio interesse a quello altrui tipico comportamento del pater familias che doveva occuparsi di

tutto ciò che garantiva la sussistenza dell’oikos figura del prudent man.

Virtù negativagiustizianega quei comportamenti che recano un danno esplicito ad altri rapporto

o problematico per AS tra giustizia naurale/positiva.

 Teoria delle passioni: secondo AS possono essere: sociali, selfish (egoismo), unsocial (asociali):

Passione sociale stretto collegamento con le virtù superiori forma di agire (passioni) caratteristica di

o persone mosse da virtù superiori (x es. colui che rischia la vita per salvare qualcuno).

Passione selfish agire dell’uomo caratterizzato dalla prudenza colui che agisce nel suo interesse ciò non

o significa, assolutamente, che il suo comportamento sia lesivo verso gli altri ma soltanto che sia prudente.

Passione unsocial agire dell’uomo spinto da una passione atta a nuocere ad altri, quindi da una passione

o asociale che determina l’azione della giustizia.

 Informazione essenziale AS:

1. non c’è nessun riferimento alla sympathy intesa come virtù.

o

Come va inteso, quindi l’egoismo secondo AS?

 La sympathy non è una virtù morale ma soltanto un criterio di giudizio sul comportamento, sulla possibilità di

immedesimazioneNON EQUIVALE ALLA BENEVOLENZA.

 Se qualcuno stesse chiedendo aiuto, poiché in pericolo di vita, l’azione virtuosa di colui che osserva non consisterebbe

nell’immedesimazione ma nell’azione di salvataggio.

 Non vi è quindi contraddizione , conflitto tra benevolenza, egoismo e sympathy AS non sostiene che gli individui

debbano essere benevolenti, ma che essi pensano prima ai propri interessi poi a quelli degli altri la sympathy non è una

virtù, la benevolenza è un accessorioInfondatezza del “das AS problem”.

Lecture on jurisprudence

 Riflessione attorno ai modi attraverso il quale le società umane sarebbero evolute.

 Teorie stadiale chiarisce come si è usciti dalla situazione in cui tutti hanno diritto a tutto (stato di natura) e vi è la

“lotta di tutti contro tutti”AS rifiuta la teoria del “contratto naturale” poiché la ritiene una costruzione artificiale

priva di riferimenti storici, concreti.

Come si può intendere l’evoluzione?

 AS introduce appunto la teoria stadiale (già indicata da Montesquieu, Turgot)AS definisce 4 stadi: 1.caccia,

2.pastorizia, 3.agricoltura, 4.società commerciale.

 Per AS queste forme non avrebbero nulla a che fare con un contratto naturale egli le spiega attraverso diversi modi di

sussistenza in ogni stadio inoltre si possono individuare diverse forme di governo ed istituzioni.

 Società basata sulla caccia caratterizzata dalla mobilità totale (gli individui inseguono le prede)difficile possibilità

di esistenza di forma di istituzioni in questo stadio.

 Società basata sulla pastorizia viene introdotto un concetto di proprietà (del gregge)

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A.A. 2017-2018
6 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/04 Storia del pensiero economico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mpianosi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero economico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Zanini Adelino.