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PONTE TRA SCUOLA FISIOCRATICA E SCUOLA CALSSICA INGLESE (quesnay
e smith)
Inoltre si interessò anche di una analisi degli effetti micro e macro:
Micro : è la divisione del lavoro che crea disuguaglianza e asimmetria nella
• distribuzione della ricchezza, è quindi lo scambio che porta equilibrio. quindi, il
valore non è oggettivo ma soggettivo perche permette il raggiungimento
dell'equilibrio.
Macro : il reddito tra le diverse calssi sociali si distribuisce attraverso la
• ricchezza mobiliare e l'accumulazione dei prodotti non consumati.
Turgot identifica 3 classi sociali:
- produttiva (produce il prodotto netto)
- stipendiata
-disponibile (prop. terri.)
Conclusioni: arriva molto vicino all'elaborazione del concetto di profitto
cheremunera l'attivita dell'imprenditore. 24
Il termine improduttivo acquisisce il sinonimo di parassita, ovvero colui che
percepisce il prodotto netto ma non produce e cosi la loro funzione sociale viene
meno (propr. terr e clero) pone le basi per il superamento dell'ordinamento sociale
( 1789 riv. francese)
Illuminismo scozzese
In questo periodo nascono i filosofi morali, il giusnaturalismo assume una visione
individualistico-liberale che pone le basi per la nascita dell'economia politica
classica.
inoltre, la ragione è schiava della passione, rifiuta il raziocinio etico, cioè, sono le
passioni che individuano cosa è bene e male, non la ragione; in particolare esiste un
sentimento, la simpatia, ovvero la condivisione dei sentimenti, che è alla base
dell'esistenza dello stato, secondo cui la società civile ha in se la forza di
condivisione e lo stato non è necessario.
Adam Smith: nasce come filosofo e solo in un secondo momento si dedicherà agli
studi di economia. attraverso la pubblicazione della teoria dei sentimenti morali,
riflette sul rapporto tra economia e morale.
nella riflessione morale, Smith è uno spettatore imparziale che giudica le nostre virtù
sulla base del contesto storico :
• Virtù primaria Self-interest (Self love=amor proprio) è la molla dei
rapporti economici, ma in modo equilibrato
• Virtù sociale evoluta Giustizia
• Virtù sociale suprema Benevolenza, maggior bene possibile per la
felicità generale
Di particolare importanza è la virtù primaria, grazie alla quale ci si inizia ad occupare
di temi economici, smith spiega che questa è la molla dei rapporti economici. se ne
occupa nella sua seconda opera, la ricchezza delle nazioni, dove sostiene che ogni
individuo ricercando la propria utilità in ogni scambio, persegue il proprio interesse e
quello comune, questo è dovuto al meccanismo alla quale smith da il nome di mano
invisibile, ovvero il meccanismo alla base dell'equilibrio di mercato (questo effetto è
maggiore nelle societa evolute e le disuguaglianze sono necessarie).
La ricchezza delle nazioni a sua volta è articolato in 5 libri:
primo libro): è la divisione del lavoro che permette l'aumento della produttivita del
lavoro stesso, il quale è il fattore alla base dell'accumulo di ricchezza (divisione del
lavoro-->produttività del lavoro-->ricchezza):
Il lavoro è origine della ricchezza e la divisione del lavoro è causa della sua crescita
che ne aumenta la produttività, ciò è dovuto a: produttività -tempi morti +innovazione
tecnologica +specializzazione +ricerca scientifica. va però detto che la divisione del
lavoro è limitata dall’ampiezza dei mercati (+ ampiezza = + divisione).
(il primo è di sicuro il libro piu importante) 25
Dalla ricchezza delle nazioni è possibile ricavare anche i temi di cui smith si
occupa:
1)tratto dal primo libro, L'ORIGINE DELLA MONETA E VALORE DELLE MERCI:
la moneta è stata introdotta con lo scopo di facilitare gli scambi, in sostituzione del
baratto, ed ora è strumento universale di commercio. detto questo smith si
concentra sul concetto di valore ed identifica: valore d'uso (valore che esprime
l'utilita di un oggetto)(paradosso del valore es. acqua e diamante) e valore di
scambio (potere di acquistare altri beni che il possesso di quell'oggetto comporta) il
quale è ricondotto al valore del lavoro che smith sostiene essere la moneta
originaria con cui si pagano tutte le cose.
2) VALORE E PREZZI DELLE MERCI:
da cosa dipende il prezzo delle merci? da cosa dipende quindi il costo che sostengo
per acquistare l'oggetto in questione? per chi acquista l'oggetto, il prezzo reale è
dato dal disturbo per procurarsela ma per colui che cede il prezzo reale dipende
dalla quantita di lavoro che quella merce puo comandare sul mercato. da qui
possiamo capire ancora una volta come per smith il lavoro sia la variante ultima e la
sola misura reale mediante la quale il valore delle merci puo essere valutato. Il
lavoro è stato il primo prezzo, la moneta che si è pagata per l’acquisto di qualunque
cosa
Ma dalla quotidianita dello scambio i beni assumono un prezzo in moneta, cioè un
prezzo nominale, i prezzi coincidono solo quando il tempo e il luogo di scambio
coincidono.
3) PARTI COSTITUENTI IL VALORE DELLE MERCI:
supponendo che il bene abbia un valore d'uso (cioè che il bene abbia un utilità), il
lavoro contenuto(lavoro necessario per produrre il bene) è l'elemento che riassume
il valore di scambio di un bene --> il lavoro contenuto in uno scambio dovrebbe
essere uguale al lavoro comandato (un bene che ha necessitato di due ore di lavoro
per essere prodotto potra esserne scambiato per uno che richiede le stesse ore).
MA nelle società piu evolute la situazione è diversa, il lavoro contenuto < lavoro
comandato. questo è dovuto alla divisione del lavoro, a causa del fatto che il lavoro
comandato deve remunerare anche altri elementi salari-profitti-rendite e da qui
smith intuisce la diversita delle classi sociali.
4) CLASSI SOCIALI E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO: 26
Dalla visione
MICRO, smith
passa a quella
MACRO, la
suddivisione in
classi sociali è
individuata dal
reddito.
Y=C+S dove S=I
5) RICCHEZZA E PROCESSO DI ACCUMULAZIONE
6) PREZZO NATURALE DELLE MERCI E RUOLO REGOLATORE DEL
MERCATO:
Se il valore della merce remunera salario, profitto e rendita, il valore prende il nome
di prezzo naturale. esso è il prezzo di equilibrio che remunera il valore della merce
al quale convergono prezzo di mercato, prezzo naturale e costo di produzione.
se il prezzo naturale si verifica sul mercato questo è garanzia di efficienza,
remunerazione dei fattori produttivi e che Dom=Off (tutto questo però si realizza solo
se il mercato è libero di agire)
Smith liberista?
Dire semplicemente che Smith è un liberista è riduttivo, il ragionamento è piu
complesso. smith afferma che lo stato non deve intervenire ma affinche il
meccanismo della mano invisibile funzioni (e quindi affinche il mercato funzioni)
deve comunque stabilire: regole, difesa, infrastrutture e opere pubbliche. quindi non
interviene ma pone le basi per il funzionamento, cè uno stato minimo; quindi smith
può essere definito come un Istituzionalista. 27
DOPO SMITH Dopo smith si sviluppano
diversi filoni: macro, micro e
illuminista
Filone Micro:
trova i Bentham il suo più
grande esponente, esso
enfatizza le componenti
utilitaristiche(1) (proprietà di
un bene di procurare
beneficio, vantaggio, piacere
perciò scompare l'Etica(2),
che diventa una scienza
quantificabile, e l senso del dovere) e le componenti utilitaristiche morali(3) (si deve
provocare la maggior felicita per il maggior numero di individui). sempre secondo
bentham la vita umana è caratterizzata dal piacere e dalla pena, tanto da diventare
edonismo ed egoismo(4). Comprende inoltre una prima distinzione tra utilita totale e
marginale e l'idea di misura di utilita.
il pensiero benthamita è quindi un pensiero Liberista (quindi: edonista, egoista,
utilitarista, conseguenzialista e individualista(l'interesse pubblico è la somma degli
interessi individuali)).
Nel libro '' Defence of usury'' possiamo comprendere bene il suo pensiero, esso
sosteneva tramite una serie di argomentazioni come le leggi sull'usura fossero
sbagliate, nonostante la legislazione continuasse a condannare il prestito ad
interesse, e quindi era a favore di una deregolamentazione. questo non poteva
essere piu attuale di cosi, dato che nell'Inghilterra stessa la banca d'Inghilterra
sosteneva a gran voce la necessita della rimozione del tasso di interesse massimo
applicabile.
Sempre nel filone illuminista troviamo Jean Baptiste Say, il quale enfatizza nella
legge degli sbocchi il fatto che il mercato è in grado di autoregolamentarsi. 28
legge degli sbocchi: l'offerta determina sempre la propria domanda. sono presenti 2
elementi in questa affermazione: 1) il lato dell'offerta è privilegiato da questo tipo di
politiche (che sottolineano la sua capacita di autoregolarsi grazie al fatto che l'off=
dom). 2) il mercato trova sempre la piena occupazione dei fattori produttivi, in
questo modo non si verificheranno mai crisi di sovrapproduzione o fallimenti (dato
che dom=off), trova in se fattori di coesione.
Filone illuminista:
William Godwin sosteneva che La società tradizionale e le sue istituzioni corrotte
fossero la causa del male e che solo Il progresso potesse portare un rinnovamento
in cui il principio di benevolenza avrebbe provveduto ad una distribuzione della
ricchezza equa.
Marchese di Condorcet sosteneva la Visione della storia come un progressivo
sviluppo della ricchezza con una Fiducia nell'uomo e nella sua capacita di superare i
suoi limiti. La storia è una progressiva emancipazione dei diritti, alla cui base
troviamo lo sviluppo economico, che porta all'uguaglianza degli individui.
IN CONTRAPPOSIZIONE AL FILONE ILLUMISTA ABBIAMO IL PESSIMISMO
Sismondi: nelle sue opere sviluppa una Critica romantica alla legge di Say
sostenendo che l'equilibrio si raggiunge nel Lp ma nel Bp sono presenti crisi cicliche
di sovrapproduzione Ed al capitalismo in cui sostiene l'accentuarsi delle
diseguaglianze.
Sviluppando la tesi del sottoconsumo, analoga a quella di Malthus dice che: La
domanda non soddisfa l'offerta e l'offerta non utilizza tutti i fattori produttivi.
Il pensiero di Sismondi non fu particolarmente apprezzato dai suoi contemporanei,
Ebbe però fortuna tra alcuni economisti successivi come Marx e Rosa Luxembourg
critici del capitalismo.
Malthus: scrisse un opera intitolata il principio di popolazione in cui criticava
Godwin e Con