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INTERNO ED ETEROIGENEI TRA LORO)
I clienti hanno bisogni diversi, valori diversi e formano diverse aspettative nei confronti dei
prodotti
. NO prodotti standard rivolti ad un cliente “medio”
. Cambiamento rispetto al passato: mass marketing
. OGGI: Orientamento olistico
fasi:
1. Segmentazione del mercato Identificare le basi e definire il profilo dei segmenti
2. Definizione dei segmenti obiettivo Valutare l’attrattività dei segmenti Selezionare segmenti
obiettivo
3. Posizionamento di mercato Collocarsi nei segmenti obiettivo Definire la strategia di marketing
Per ciascuno dei segmenti viene elaborato un programma di marketing specifico:
§ Prodotto e/o servizi
§ Comunicazione
§ Distribuzione
§ Prezzo
Durante il processo di segmentazione si danno delle etichette ai segmenti
§ sono convenzionali, soggettive
§ servono a scopo di sintesi
Esistono diverse “basi” per segmentare:
1) Caratteristiche socio-demografiche e geografiche
(segmentazione descrittiva)
1) Psicografica (stili di vita)
2) Value Based: vantaggi ricercati o benefici attesi dal
prodotto
3) Comportamenti di acquisto
Segmentazione demografica Suddivide i possibili clienti in gruppi formati in base a caratteristiche
socio-economico-demografico
¤ età
¤ sesso
¤ reddito
¤ istruzione
¤ provenienza geografica
¤ stadio del ciclo di vita
ma: È davvero utile???
q È a posteriori, non spiega
q La diversità di profilo socio-demografico producono gruppi di consumatori diversi in termini di
vantaggi ricercati e nelle preferenze?
Le caratteristiche di tipo socio-demografico rappresentano ottimi criteri:
§ per descrivere i segmenti
§ per comprendere le motivazioni dei vantaggi ricercati
Segmentazione socio-culturale (per stile di vita)
q Legame tra motivazioni e consumo
q Si basa sull’idea che sia lo stile di vita ad influenzare i bisogni e i comportamenti di consumo
q Lo stile di vita è definito da:
1. Valori degli individui (livello più alto)
2. Attività, interessi e opinioni (vicini agli acquisti)
3. Comportamenti
q Si raccolgono dati su attività, interessi e opinioni e si
stilano dei profili che identificano personalità
limiti: Manca un legame tra stili di vita e comportamenti: si devono formare delle ipotesi
q Come si scelgono le variabili che definiscono gli stili di vita?
q Le risposte sono affidabili?
q Etichette “arbitrarie”
q Gli stili di vita sono stereotipi in cui nessuno si riconosce completamente: molti stili di vita
contemporaneamente
lazione 7
Segmentazione value based
q Valore per il consumatore: ricercato o percepito
q Tipo di benefici che i consumatori ricercano nel prodotto
q Quale valore ricerco nel prodotto?
q Quale peso viene dato ai diversi valori?
Conoscere il sistema di valori degli individui, capire l’importanza relativa data ai vari attributi
q Prodotto come paniere di attributi
q Si può chiedere: cosa ritieni importante?
q Oppure si possono calcolare le importanze degli attributi: conjoint analysis
q Calcolo delle utilità parziali per ricostruire l’utilità totale
Conjoint Analysis
q Costruire “schede” per i prodotti
q Fare valutare i diversi prodotti
q Regredire l’utilità totale sugli attributi
q Clusterizzare sulla base dei pesi dati agli attributi
caso pizza congelata: valutare ogni attributo con un punteggio
Segmentazione comportamentale
Si basa sul comportamento del consumatore
q Tipo di utilizzatore: nuovi utilizzatori, clienti potenziali, non utilizzatori, ex utilizzatori e
utilizzatori regolari
q Tasso di utilizzazione (20-80)
q Tipo di fedeltà: fedeli a una marca, a un’impresa. Fedeltà esclusiva, non esclusiva, non fedeli
q Occasioni d’uso: quando si usa un prodotto (pavesini)
q Sensibilità ad elementi del marketing
q Talvolta è difficile raggiungere il segmento
q Poiché non si studiano le motivazioni che spingono al
comportamento, è difficile capire l’evoluzione dei segmenti
Condizioni per una segmentazione efficace
Omogeneità, tra chi fa parte del segmento
¤ non significa però che una persona deve per forza fare parte di un solo segmento
¤ un segmento non raggruppa necessariamente persone, ma
innanzitutto situazioni di scelta e di acquisto
Il segmento deve essere a risposta differenziata
q Il segmento deve essere rilevante
q Il segmento deve essere misurabile
q Il segmento deve essere accessibile
q Il segmento deve essere praticabile
q Identificati i diversi bisogni bisogna decidere quali segmenti servire
q Tutti? 2? 1?
q L’impresa deve scegliere se cercare di privilegiare
¤ le economie di scala
¤ l’adattamento dell’offerta a ciascun segmento
¤ la focalizzazione
Strategie di copertura
1. Copertura Completa del Mercato
2. Specializzazionesu SegmentiMultipli
3. Concentrazione Mono-Segmento
4. Marketing One-to-One
Copertura totale del mercato -> Segmenti multipli -> Singoli segmenti -> Singoli individui
LEZIONE 8
posizionamento:
¨ Nessuna impresa può essere vincente se i suoi prodotti o servizi sono simili a tutti gli altri
¨ Nel processo di gestione strategica della marca, ogni offerta deve rappresentare gli elementi giusti
nella mente dei consumatori del mercato obiettivo
Il posizionamento definisce la posizione occupata nella mente del consumatore
Il posizionamento è l'atto di progettare l'offerta e l'immagine di un'impresa in modo che
occupi un posto ben definito nelle menti dei consumatori del mercato obiettivo
Il posizionamento di può descrivere con 4 domande chiave:
1. Una marca per cosa?
2. Una marca per chi?
3. Una marca per quando?
4. Una marca contro chi?
COMUNICARE IL POSIZIONAMENTO DESIDERATO
Schema di riferimento competitivo:
Elementi di parità (PoP)
• Elementi di Parità di Categoria
• Elementi di Parità Competitivi
Elementi distintivi (PoD)
• Desiderabilità
• Possibilità di Consegna
• Differenziabilità
Obiettivo: conseguire un vantaggio competitivo
q Differenziazione dell’offerta
q Basi del posizionamento:
§ Differenziazione di prodotto
§ Differenziazione di prezzo
§ Differenziazione di immagine
RUOLO DELLA MARCA:
Mantra della marca
¤ Nike – “autentica performance atletica”
¤ Disney – “divertimento per la famiglia”
Un buon mantra:
• Comunicare
• Semplificare
• Ispirare
mappe percettive:
Servono per identificare i diversi panieri di attributi ricercati e per rappresentare graficamente il
posizionamento delle marche nella mente del cliente
q Rappresentazione su un piano cartesiano di alcuni brand
q Gli assi sono gli attributi rilevanti
Vantaggi:
§ Punti di forza e debolezza rispetto ai concorrenti
§ Spazi non coperti, opportunità non sfruttate
§ Evoluzione del mercato
§ Possono essere costruite per diversi segmenti: comparazione
§ Possono smentire le convinzioni manageriali
lezione 9
il brand: un nome, una parola, un simbolo, un disegno o una combinazione di questi elementi
che ha lo scopo di identificare beni e servizi di un venditore o di un gruppo di venditori
differenziandolo da quello della concorrenza
. Un prodotto di marca ha un valore aggiunto che lo differenzia da altri prodotti concepiti per
soddisfare lo stesso bisogno
. Questo valore aggiunto può derivare da dimensioni razionali e tangibili o simboliche, emozionali e
intangibili
Ciò che distingue un prodotto di marca da altri prodotti a gli da valore è la percezione sviluppata dai
consumatori in merito alle sua caratteristiche, al nome che l’identifica e al suo significato e
all’azienda associata a quella marca
q Alcuni brand creano vantaggio competitivo attraverso la performance di prodotto: Gillette, Sony,
3M
q Altri brand creano vantaggio competitivo attraverso elementi intangibili non direttamente
collegati al prodotto: Coca-Cola, Calvin-Klein, Chanel, Marlboro
q I brand più forti sono caratterizzati da tipologie diverse di associazioni evocate ed il marketing
deve considerarle congiuntamente nelle decisioni strategiche
caso famoso: coca cola
Nel 1985 Coca-cola sostituì la bevanda con una nuova
formula
Perché? Pepsi Challenge: blind test
Cambiare gusto per avvicinarsi a Pepsi: New Coke
…ma ci furono reazioni da parte dei clienti (rivolte)
Non solo ingredienti ma TRADIZIONE e NOSTALGIA
valore per i consumatori
q I brand sono riconoscibili agli occhi dei consumatori
q Servono da segnale per garantire la qualità
q I brand accelerano e semplificano le decisioni
q I brand costruiscono fiducia
caso zara
¨ 1975 apre il primo punto vendita Zara in Spagna
¨ Sviluppo internazionale: oggi è presente in 56 nazioni
¨ Su cosa di fonda questo successo?
1. Linea di moda
2. Prodotti a basso costo
3. Negozi monomarca
valore per le impresa:
I brand svolgono una funzione identificativa, facilitando la gestione del prodotto
q Tutelano l’unicità del prodotto: protezione dall’imitazione
q I brand sono spesso garanzia di qualità che genera fedeltà: la fedeltà alla marca
assicura una maggior prevedibilità della domanda e crea barriere alla concorrenza
q Posizionamento del prodotto
q Capitalizzazione dell’investimento
identita della marca:
Un prodotto muore alla fine del suo ciclo di vita, mentre una marca può durare per sempre: Tide
esiste dal 1976 (55 modifiche)
q L’identità di marca è costruita dai produttori
q Identifica il posizionamento desiderato per la marca
immagine della marca:
¨ Identità e immagine sono due concetti diversi!
¨ Identità e posizionamento sono costruiti dai produttori
¨ L’immagine di marca è percepita dai consumatori
¨ L’immagine di marca si esprime nel modo in cui il target percepisce il brand, identifica la
percezione che il consumatore ha della marca come risultato di un processo interpretativo
soggettivo di tutte le informazioni ottenute sulla marca (Aaker,1996)
¨ L’immagine che trasmette Illy è quella di un caffè di nicchia per veri intenditori che si
consuma prevalentemente nei bar.
Immagine di marca: Muller
Anni ’80: Yomo e Danone
Oggi: 18% Muller
In cosa è diverso? “Fate l’amore con il sapore”
1. Gusto cremoso 2. “gusto onirico” 3. Piacere