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Immunitas -> privilegio che gode colui che appartiene alla
• religione cristiana e che lo differenzia dal resto dei cittadini
ovvero i sacerdoti (esattamente come nell’Impero le alte
figure dell’impero godevano dell’immunitas) -> il più
importante di questi privilegi è quello legato alla competenza
dei vescovi di dirimere giustizia -> la chiesa si struttura
secondo quel modello di render giustizia tipicamente romano
-> al vescovo si attribuisce la capacità di svolgere processi
(episcopalis audientia) -> il cittadino poteva scegliere il
processo civile o il processo ecclesiastico
380 d.C. -> la religione cristiana cattolica diventa obbligatoria per
tutti con l’editto di Tessalonica (di Teodosio I) -> diventa culto
ufficiale dell’impero condannando le altre religioni -> tutti devono
essere battezzati (tutti sono contemporaneamente sudditi del re e
sudditi di dio -> chiesa e impero diventano l’uno il braccio
secolare dell’altro) -> tutte le eresie (teorie minoritarie e in
contrasto con la chiesa) vengono punite non solo dalla chiesa ma
anche dall’impero.
Coloro che non aderivano al pensiero cattolico erano eretici -> dal
380 a queste persone si possono applicare anche sanzioni civili.
Dal 400 in avanti si fonda una cultura che possiamo definire
latino-cristiana. -> storia della chiesa e storia dell’impoero non
possono checamminare assieme
L’editto di Teodosio aprirà Corpus iuris civilis di Giustiniano.
445 d.C. -> Valentiniano III emana un editto con il quale sancisce
il primato giurisdizionale del pontefice -> parla ai vari vescovi ai
quali dice che esiste un vescovo più importante -> colpisce il fatto
che a dirlo è un imperatore (l’imperatore ricorda a tutti che tra i
vari vescovi c’è n’è uno più importante che è quello di Roma,
perché Roma è anche capitale dell’Impero -> riferimento biblico a
san Pietro, Roma come capitale dell’Impero e comprensione di
Valentiniano che l’Impero si stava sgretolando e che in caso di una
perdita di potere dell’imperatore avrebbe supplito il pontefice) ->
l’imperatore entrava così negli affari della chiesa -> la scelta di
Roma non è scontata (il cristianesimo è nato in Medio Oriente,
sarebbe stata più probabile Costantinopoli).
Dall’altra parte anche la chiesa ha fatto il suo percorso alla pari
dell’Impero.
Con Diocleziano (284-305, origine dalmata) si ha una
riorganizzazione dell’impero -> divide l’Impero in una diarchia
(Occidente e Oriente) -> le due zone possono essere entrambe
sotto un unico imperatore ma col tempo si andranno a creare due
diversi imperatori -> le due zone sono rette da due Augusti (uno a
Milano e uno a Nicodemia) -> a sua volta le due parti erano divise
in province (che arriveranno ad essere addirittura 104) raggruppate
in 12 diocesi governate da un vicario.
Alla morte di Diocleziano vengono a formarsi due Augusti e due
Cesari -> rapporto molto stretto -> i Cesari per successione
sarebbero diventati i futuri Augusti (l’Augusto sceglieva il proprio
successore) -> il sistema funziona pochissimo creando una crisi
del sistema poiché è estremamente teso il rapporto tra l’Augusto e
i suoi probabili successori, tensione dovuta ai cambi generazionali.
Introduzione delle prefetture -> Illirica e Oriente (a Oriente),
Gallie e Italia (a Occidente).
Roma perde la funzione centrale e viene sostituita da Milano, a
sua volta sostituita da Ravenna.
Da un parte l’Imperatore cerca di dare spazio alla città di Roma e
al pontefice, dall’altra l’impossibilità di governare tutto da Roma e
la frammentazione.
Il problema maggiore dell’Impero Romano è quello dei confini
all’inizio risolto con l’istituto dei foedera (o federati), cioè le
popolazioni non romane confinanti con l’Impero -> si cerca di
acquisire le popolazioni confinanti attraverso la concessione di
una serie di privilegi -> si cerca di immettere all’interno
dell’Impero anche questi stranieri (il sistema non funzionerà).
Nel periodo post-classico ci sono più fonti del diritto:
Potere imperiale: costituzioni imperiali (diritto emanato
• direttamente dall’imperatore, fonte generale) e rescripta
(sollecitazioni sviluppate da un cittadino portate davanti
all’imperatore -> l’imperatore darà una risposta al caso
pratico creando un precedente, fonte specifica) ->
l’imperatore è definito “legibus solutus” (sciolto dalle leggi
nel senso che l’imperatore ha la facoltà di emanare una
constitutio contra legem perché le costituzioni imperiali sono
equiparate alla legge -> la legge dell’imperatore dal punto di
vista temporale, essendo successiva, poteva annullare la
legge precedente) -> da Costantino in avanti si sviluppa
l’esclusività delle costituzioni (il diritto diventa
dell’imperatore, monopolizza la forza del diritto -> perde di
valore la scienza giuridica -> con Giustiniano vi sarà un
ricorso esclusivo alle costituzioni)
Potere della Chiesa: diritto emanato dalla chiesa -> dirà che
• l’imperatore è sostanzialmente la legge vivente tra gli uomini
-> in poche parole si viene a dire che sopra tutti c’è dio e che
il pontefice e l’imperatore sono sullo stesso piano -> i due
poteri universali sono entrambi legittimati da dio (importante
perché dal fatto che l’imperatore legalizza la chiesa si è
passati al fatto che il diritto dell’imperatore è diritto divino)
-> solo l’imperatore potrà interpretare le leggi (i giuristi non
potranno più interpretare il diritto)
Nel diritto imperiale la scienza giuridica tendenzialmente si
inaridisce -> il diritto imperiale ha una posizione centrale e
preminente.
Legge delle cinque citazioni (426): fatta redigere da Valentiniano
III e comprende le opere di cinque giuristi (Gaio, Modestino,
Paolo, Papiniano, Ulpiano) -> l’imperatore stabilisce quali giuristi
sia il caso di citare e quali no -> gli unici giuristi a poter essere
citati sono unicamente questi cinque poiché scelti dall’imperatore
-> estremamente importante come legge poiché gli unici scritti a
essere stati tramandati sono solo quelli di questi cinque giuristi
(importanza storica) oltre per il fatto che in questo modo
l’imperatore ha positivizzato il diritto (importanza legislativa).
I giuristi avevano funzione fondamentale inizialmente ma col
corso del tempo il numero dei giuristi aumenta esponenzialmente
e le opinioni sono talmente in contrasto tra loro che la scienza
giuridica perde autorità -> la cosa è vista male dall’impero perché
l’imperatore vuole essere l’unico a creare diritto.
Non era detto tuttavia che questi cinque giuristi avessero le stesse
opinioni -> in caso di divergenza uno dei criteri di scelta era
quello della maggioranza (quindi Papiniano, il più importante dei
quattro)-> in caso non si fosse riusciti a trovare una soluzione e
solo in questo caso il giudice poteva trovare una diversa soluzione.
Papiniano: più importante, “capo di gabinetto” dell’imperatore
Modestino: allievo di Ulpiano e considerato ultimo giurista
dell’età classica.
Gaio: celebre per le sue “Istituzioni” e per la suddivisione
tripartitica del diritto (persone, cose e azioni).
Paolo e Ulpiano: importanti per aver tracciato una storia del diritto
romano.
Fonti di produzione (come viene prodotto il diritto? vd sopra) e
fonti di cognizione come viene tramandato questo diritto?
Fonti di cognizione: dal III/IV secolo in avanti Roma è in crisi, le
norme anch'esse sono di difficile gestione (vista l’estensione, la
difficoltà nella circolazione e la commistione con le norme
barbare) -> periodo di consolidazione (raccolte di testi, per lo più
anonime, con nomi legati a aree geografiche, importanti perché
attraverso la scelta del giurista viene permesso ad alcuni testi di
rimanere e di essere tramandati -> non hanno valore giuridico,
sono testi privati) -> tendenzialmente queste consolidazioni nel
tempo si affinano -> sono o raccolte di giurisprudenza o riassunti
su determinate materie o mere raccolte normative -> permettono al
diritto romano di preservarsi nel tempo anche con l’arrivo i
barbari.
Queste consolidazioni all’inizio sono tipicamente di diritto
romano ma con il tempo cominceranno a essere presenti anche
elementi dei diritti barbarici che arriveranno in Europa -> processo
di volgarizzazione del diritto romano.
438, codice Teodosiano -> la più importante delle raccolte di
diritto -> lo stesso Teodosio II ci indica l’importanza di questo
cosicché dicendoci quanto ormai nell’impero manchino gli esperti
del diritto e giudici esperti.
“Codice Gregoriano” e “Codice Ermogeriano” -> sono due
collezioni di rescritti che noi conosciamo solo perché citate nelle
collezioni presenti in popolazioni barbare.
“Fragmenta vaticana” -> traggono il nome dal luogo in cui sono
stati ritrovati (trovati da Angelo Mai nella Biblioteca Apostolica
romana) -> uno dei pochi esempi di diritto romano arrivati a noi in
forma originale.
“Lex dei” -> raccolta di testi in cui vengono confrontati dei passi
dell’antico/nuovo testamento con delle norme di diritto romano ->
ad es. pratica molto in voga all’epoca era l’usura (prestito di
denaro da restituire con interessi) che nell’antico testamento
veniva vietato -> viene confrontata col diritto romano.
“Epitome Gai” e “Epitome Ulpiani” -> raccolte riassuntive del
pensiero di Gaio e di Ulpiano -> epitome=testo semplificato -> le
epitomi potevano essere fatte solo su testi de cinque giuristi.
Codice Teodosiano (430) -> fortemente intrinso di cristianità ->
impero e chiesa in connubio -> opera in 16 libri nei quali vengono
epitomati la maggior parte delle costitutiones escludendo la
dottrina -> importante il metodo di approvazione -> Valentiniano
chiede al Senato romano l’approvazione di quel testo (le
istituzioni, ormai in rovina, continuano a durare).
Il codice di Teodosio non viene conosciuto direttamente ma viene
ricostruito attraverso i testi romano barbariche e avrà circolazione
praticamente solo in Europa orientale (in occidente verrà sostituita
dal codice di Giustiniano mentre in oriente continuerà a essere
utilizzato