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Temi Nuovi: Tutela e Curatela

Bisognava affrontare il tema dell'incapace, quando un soggetto viene sottoposto alla riduzione della capacità giuridica, limitandone la riduzione. Bisognava quindi ridurre la potestà esercitata dal tutore e dal curatore. In Italia, per evitare che un soggetto venga messo nell'incapacità totale di agire, si istituisce l'inabilitazione, venendo incontro alle esigenze della famiglia e all'individualità dei soggetti - grande sensibilità della cultura giuridica italiana.

L'interdizione veniva usata ampiamente in Francia (veniva applicata a persone con comportamenti eccentrici) e poteva recare danno al patrimonio famigliare - l'Illuminismo giuridico percepisce la necessità di intervenire per limitare l'inabilitazione a casi di estrema necessità.

Adozione: è un istituto di radice romana. Nell'antico regime aveva la funzione patrimoniale di...

riorganizzare la successione, dunque l'adozione riguardava gli adulti. Rousseau, nell'opera "Emilie", sostiene che l'uomo nasce intrinsecamente buono, è la società che lo corrompe e lo fa diventare egoista => bisogna cercare un'educazione adeguata perché il fanciullo mantenga le sue caratteristiche naturali (casi del buon selvaggio che in realtà si dimostrò di essere cattivo). Si affermò il problema sullo sviluppo psichico del bambino. Negli Stati generali in Francia si ha un problema grave: la società francese era piena di bastardi, bambini senza genitori abbandonati negli orfanotrofi. Si tratta di un problema sociale: il bambino veniva concepito come una persona, non più come un oggetto => dopo la rivoluzione l'adozione adotta un carattere diverso, più sensibile. L'adozione rimane valida per il suo contenuto patrimoniale. I grandi patrimoni nobiliari venivano passati al

primogenito maschio, il proprietario nobile non poteva violare la regola di origine feudale, mentre i borghesi erano più liberi di disporre dei suoi beni. L'adozione divenne un sistema per frantumare i grandi patrimoni nobiliari per darli in mano a persone capaci di utilizzarli a favore della nazione francese (secondo la logica liberale - borghese).

PATRIA POTESTÀ: secondo la matrice romanistica la patria potestà veniva esercitata dal paterfamilias per lungo tempo, i figli si emancipavano tardi, rimanevano sotto la potestà del padre per lungo tempo. Questo tipo di patria potestà confligge con i modelli di matrice germanica, dove il giovane si emancipava presto (quando diventava abile alle armi), il padre aveva poteri limitati. La nuova legislazione guarda più la tradizione germanica, per ridurre i poteri della patria potestas di matrice romanistica.

FIGLI LEGITTIMI e FIGLI NATURALI: un intervento legislativo del 1793 stabilì che i

figlinaturali (= illegittimi) hanno gli stessi diritti di tipo successorio e di assistenza morale dei figlilegali. Questa equiparazione venne progressivamente negata (anche nel codice del 1804), unnuovo ripiegamento nel diritto francese si avrà solo nel 1972. Il codice civile napoleonico stabilisceche i figli illegittimi non hanno il diritto all' assistenza morale, possono essere equiparati ai figlilegittimi nel campo patrimoniale al momento della successione, a alcune condizioni: devonoessere riconosciuti dal padre come figli naturali attraverso un atto spontaneo del padre. Non èdunque possibile al figlio naturale cercare la paternità naturale, può cercare solo la maternitànaturale.Il consolato sosteneva che bisogna mettere ordine nelle famiglie francesi; secondo la commissionedel codice civile, nominata nel 1800, si dovrebbe riservare determinati diritti ai figli naturali, anchese erano odiati dalla coscienza francese.EMANCIPAZIONE dellaDONNA: non è un tema tipico dell' Illuminismo. La società dell'antico regime era maschile, priva di spinte egualitarie. L' eguaglianza basata sul sesso era presente solo negli illuministi più radicali (immagine delle donne sulle barricate). Il movimento femminile era all' avanguardia, trasmetteva valori nuovi introducendo una nuova visione della donna, basata su modelli classici. Nel '700 i club politici femminili erano molto importanti. Le donne persero il ruolo di protagoniste nell' ambito politico dopo il 1789, perché prive del diritto di partecipazione politica, nel diritto pubblico non erano eguagliate ai maschi. Nel diritto civile l'eguaglianza conquistata sulle barricate dura per sempre, d' ora in poi sul piano civile le donne verranno equiparate ai maschi. Inoltre, lo status giuridico della donna è equiparato a quello dell'uomo se sono sposati (entrambi hanno il diritto difigliazione).
LAICIZZAZIONE del MATRIMONIO e del DIVORZIO: gli illuministi e la rivoluzione hanno riportato il matrimonio alla natura contrattuale, diventa un contratto di diritto civile solenne. Durante la rivoluzione si celebrava prima il sacramento, poi si andava allo stato civile; con il codice napoleonico il rito si inverte. Il matrimonio, essendo un contratto di durata, può venir meno => problema: le cause di divorzio. Si percepisce la volontà di rievocare l'antichità classica riguardo al tema dei tribunali di famiglia, degli istituti, il cui presidente era il padre => il divorzio viene dunque argomentato in base al modello di diritto antico per superare gli ostacoli posti dalla Chiesa. La causa di divorzio su cui si ragiona e si dibatte è l'incompatibilità di carattere. Ma con questa causa di divorzio sarebbe troppo facile divorziare per chiunque => l'incompatibilità di carattere è una causa che mina l'

ordine famigliare e di conseguenza anche l'ordine generale della società francese. Il codice civile del 1804 non ammette questa causa di divorzio, mentre viene riammesso nel 1973.

Oltre all'incompatibilità di carattere è stato ammesso il divorzio per volontà comune alle parti (consenso) e per motivi di giusta causa particolarmente gravi, come le violenze domestiche.

Il divorzio verso la fine del '700 provocò ricadute sociali, nel 1793 c'è un'altissima proporzione di divorzi (25%). I divorzi sono diffusi nelle aree urbane, nelle città costiere e al nord, molto meno nelle aree rurali e al sud, dove è forte il condizionamento della tradizione cattolica, mentre sono del tutto assenti in Corsica => la realtà sociale è molto diversificata.

Per quanto riguarda le aree urbane e quelle rurali, bisogna sottolineare la diversa conformazione dell'Italia dal resto dell'Europa:

nell'Italia centrale si hanno tante città medievali con una cultura urbanistica importantissima, mentre in Francia l'unico centro urbano rilevante è Parigi. L'applicazione del divorzio in Italia è legata alla tradizione e ai valori cattolici, di conseguenza si hanno divorzi solo nelle grandi città tra le classi sociali più elevate. La materia successoria è obbligatoria. Per quanto riguarda la materia successoria si tende a fare interventi legislativi di spirito liberale perché i grandi patrimoni vengano frantumati e entrino in circolazione. Le riforme della successione sono dunque volte a realizzare una maggiore redistribuzione della ricchezza. MATERA SUCCESSORIA: in Francia si scontrano due tradizioni: quella romanistica, che insiste sulla centralità del testamento come ultimo atto di volontà - successione testamentaria - e quella germanica, che non conosce la successione testamentaria e perciò insiste sulla successione legittima.

incentrata sulla predeterminazione. Entrambe le soluzioni sono coerenti con il pensiero rivoluzionario – liberale: da una parte, per garantire una maggiore redistribuzione della ricchezza è necessario distribuire il patrimonio in parti uguali (successione legittima), dall’ altra ciò che conta per i borghesi è la proprietà (successione testamentaria). Bisogna quindi trovare un compromesso tra le due posizioni (entrambe liberali) => nasce l’ idea di amalgamare le due tradizioni europee, riducendo quindi la possibilità di disporre per testamento. I figli naturali riconosciuti dal padre vengono equiparati ai figli legittimi.

MATERIA OBBLIGATORIA: è fondamentale per lo sviluppo economico lasciare le parti libere di contrattare => si ha ampia libertà nella conclusione dei contratti, atipicità dei contratti (le parti scelgono i contratti liberamente) anche nel codice civile. La contrattazione è collegata con il tema

politico – istituzionale: l'idea base della rivoluzione è l'eguaglianza nel diritto civile, nel diritto commerciale e nel diritto privato senza privilegi. I francesi dunque rifiutano la società fondata su corpi intermedi, su strutture poste tra lo stato e l'individuo => le corporazioni, le associazioni professionali, dove per esercitare un'attività dovevi entrare in una corporazione. Le corporazioni erano un ostacolo allo sviluppo economico e sociale. La rivoluzione rifiuta i corpi intermedi e perciò li abolisce; d'ora in poi si ha più libertà di fare ciò che si vuole. Nel medioevo la società era divisa per corporazioni, anche il sistema della giustizia era corporativo: i membri delle associazioni professionali potevano essere giudicati dai tribunali speciali, dai loro pari. Nell'età moderna la situazione progressivamente cambia. Gli avvocati hanno all'epoca uno specialericonoscimento sociale, lavorano all'interno di collegi, ma si comincia a esercitare la professione di avvocato anche fuori dal collegio. Dopo aver ricevuto il titolo universitario, lo stato giuridico degli avvocati è comparabile con quello nobiliare. L'università è quindi assimilabile a una corporazione dell'antico regime, indica una società chiusa. I titoli dottorali non svolgono una funzione educativa, ma di riconoscimento sociale, provocando disuguaglianza => decadenza delle università, ma dopo pochi anni ripartono come centro d'istruzione. Le università a Parigi sono private, non c'è una struttura universitaria pubblica; gli studenti sono persone attive politicamente e culturalmente. Napoleone poi ristabilisce l'università imperiale, dove gli studi giuridici si strutturano come modelli scientifici. Bisogna fare un collegamento tra le obbligazioni, i contratti e le corporazioni per rendereLa società francese più dinamica. L'ordinamento giudiziario e il diritto penale AMMINISTRAZIONE della GIUSTIZIA: gli illuministi e i rivoluzionari sostenevano che bisognerebbe creare norme per: - Limitare il potere dei giudici - Garantire un processo equo e imparziale - Assicurare la tutela dei diritti fondamentali - Promuovere la trasparenza e l'efficienza del sistema giudiziario Queste idee hanno influenzato la creazione del sistema giudiziario francese, che si basa su principi come la separazione dei poteri, l'indipendenza dei giudici e il rispetto dei diritti umani. Inoltre, la Francia ha adottato un codice penale che definisce i reati e stabilisce le relative pene. Il sistema giudiziario francese è caratterizzato da diverse giurisdizioni, tra cui la Corte di Cassazione, che è il massimo organo di controllo, e i tribunali ordinari, che si occupano di casi civili e penali. Inoltre, esistono anche tribunali specializzati, come quelli per i minori o per i reati finanziari. In conclusione, la Francia ha un sistema giudiziario dinamico che si basa su principi di equità, indipendenza e tutela dei diritti fondamentali. Questo contribuisce a garantire la giustizia e a mantenere l'ordine sociale nella società francese.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
43 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melody_gio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Ferrante Riccardo.