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Il secolo XI
La riforma gregoriana
Movimento riformatore e innovatore delle gerarchie ecclesiastiche, colluse e immiserite dal coinvolgimento nell'organizzazione feudale dell'Impero. Fenomeni di simonia e nicolaismo. La Riforma si manifesta sul piano intellettuale e normativo con:
- produzione di falsi canoni, che attestano l'autonomia se non il primato della giurisdizione ecclesiastica su quella imperiale (collezioni pseudo-isidoriana, di Ansegiso e di Benedetto Levita)
- produzione di libelli-pamphlet (Defensio Enrici IV di Pietro Crasso)
- produzione di consolidazioni sistematiche di norme giustinianee ed ecclesiastiche (canoni e decretali)
La lotta per le investiture e le raccolte di diritto canonico:
- Burcardo di Worms (decretum)
- Anselmo da Lucca (1063-1073, collectio canonum)
- Ivo di Chartres (Decretum, Panormia, Tripartita)
Gregorio VII (1073-1085)
Dictatus papae (1075-76) a noi giunto all'interno
del registro di lettere di papaIl Dictatus Papae,Gregorio VII, è costituito da una raccolta di 27 proposizioni che introducevanouna profonda modifica nell'ordinamento della Chiesa attraverso la recezionedei principi fondamentali del programma della riforma ecclesiastica.Si suppone che sia stato redatto dallo stesso pontefice e forse rappresentauna sorta di indice di principi destinati ad essere sviluppati più ampiamente perservire di base a una specifica raccolta di norme canoniche.Nel Dictatus Papae si sostiene, soprattutto, la posizione del papa qualevertice dell'ordinamento giuridico ecclesiastico e quindi immune da qualsiasiautorità superiore, sia spirituale che temporale 51XI. Il secolo XI Gli scriptoria ricompaiono alcuni manoscritti giustinianei La collectio britannica collana di frammenti dei Digesta misti a fonti canonistiche prima corposa riapparizione dei Digesta, nata in seno al movimentoriformatore gregoriano Lacosiddetta “scuola di Pavia” e tribunale degli imperatori e re d’Italia: scuole per la formazione di operatori del diritto longobardo-franco
Liber legis langobardorum (liber papiensis): raccolta cronologica
Lombarda: raccolta sistematica
Expositio ad librum legis langobardorum: unica ma rilevantissima testimonianza dell’esistenza della “scuola” pavese, che documenta un lavoro interpretativo di buon livello da parte di alcune generazioni di operatori del diritto
antiquissimi, antiqui, moderni: teoria della lex generalis omnium 52XIIRavenna, Roma, Pepo 53XII. Ravenna, Roma, Pepo
Tesi storiografiche superate
“scuola Ravenna” di Pietro Crasso
Due passi di Odofredo
“in(D.1,1,6): primo cepit studium esse in civitate ista in artibus, et cum studium esset destructum Rome, libri legales fuerunt deportati ad istam civitatem Ravenne, et de Ravenna ad civitatem”
“maiores …(D. 35, 2, 32):
I nostri ita referunt: Debetis scire, studium fuit primo Rome, postea, propter bella que fuerunt in marchia, destructum est studium. Tunc in Italia secundum locum obtinebat Pentapolis, que dicta Ravenna. Postea post mortem Karoli civitas illa collapsa est, postmodum fuit translatum studium ad civitatem istam, cum libri fuerunt portati. Fuerunt portati hi libri: Codex, ff. vetus, et novum et Insti. Postea fuit inventum infortiatum, sine tribus partibus, postea fuerunt portati Tres libri, ultimo liber Authenticorum inventus est. Et ista ratio quare omnes separatim libri antiqui habent 54XII. Ravenna, Roma, Pepo.
Disputa sul computo dei gradi di parentela di s. Pier Damiani
Pier Damiani, Opusculum octavum de parentelae gradibus: "processerat ut sapientes civitatis in unum convenientes, siscitantibus florentinorum veredarii, in commune rescripserint septimam generationem canonica auctoritate praefixam ita debere intelligi ut, numeratis ex uno generis latere quatuor gradibus, atque
ex alio tribus,iure iam matrimonium posse contrahi videretur … ut qui tenetis ingymnasio ferulam, non vereamini subire in ecclesia disciplinam, et quitanquam docti peroratis in in tribunalibus causas, sufficiat vobis sicutdocentis in oratorio christi audire sententias”. 55XII. Ravenna, Roma, Pepo la scuola di Roma (Odofredo) 1118: Irnerio e l’antipapa Maurizio Burdino. Irnerio continua ilsuo insegnamento a Roma? il placito di Marturi (1076) Pepo Burcardo di Ursperg (Cronaca) commento ai ‘libri dei re’, 1179-1189)Rodolfo il Nero (Moralia regum: summa ‘Iustiniani (Provenza, prima metà del sec. XII)est in hoc opere’ giudizio negativo di Odofredo 56XII. Ravenna, Roma, Pepo clarum bononiensium lumen: Gualfredo vescovo di Siena (m. 1127)[de utroque apostolico - Sigismondo Ticci (m. 1528)] a Bologna: vescovo ortodosso Sigifredo / vescovo scismatico Pietro(1085/1096) Exceptiones legum romanarum Petri: libro di Tubinga,
collezionevercellese, libro di Admont, libro di Ashburnham, libro di Graz
Brachylogus iuris civilis (Francia del sud, inizi XII sec.: presenza del medesimo frammento del digesto allegato dai giudici di Marturi) 57
XIIIIrnerio 58
XIII. Irnerio
bononiensis - teutonicus
Irnerio: arti liberali, teologia, notariato
Matilde di Canossa
al seguito di Enrico V almeno dal 1116 e antipapale
nomina a giudice, posizione filoimperiale, difesa dell'elezione dell'antipapa [1112-1119 (1125)]
la posizione filoimperiale è testimoniata anche, sul piano dottrinale, da una sua nota glossa relativa al rapporto consuetudine / legge ove si compone l'antinomia fra i passi di Salvio Giuliano (D. 1.3.32) e di Costantino in base alla ratio temporis: "loquitur haec lex [Salvio Giuliano] secundum sua tempora, quibus populus habebat potestatem condendi leges, ideo tacito consensu omnium per consuetudinem abrogabantur. Sed quia hodie potestas translata est"
"inimperatorem nihil faceret desuetudo populi".
59XIII. Irnerio
attenzione di Irnerio per la prassi
il formularium notarile edito alla fine del sec. XIX da G.B. Palmieri non appartiene a Irnerio, ma certamente egli ebbe contatti con l'ambiente colto dei notai
formula dell'enfiteusi e 4 strumenti (compravendita, enfiteusi, donazione, testamento)
approccio filologico al testo giustinianeo
la costruzione dei libri legales nelle cinque parti
atteggiamento davanti alle Novellae: "hinc argumentum sumi potest quod liber iste, id est autentica, sit repudiandus. Eius enim stylus cum ceteris Iustiniani constitutionibus nullomodo concordat, sed omnino inter se discrepante item eius libri principium nullum est nec seriem [= finem], nec ordinem aliquem habet. Item novellae istae constitutiones, de quibus me loquitur, non promittuntur nisi de novis negotiis et nondum legum laqueis innodati"
i "somnia fittinghiana" sulla produzione scientifica
di Irnerio 60XIVI Glossatori 61XIV. I Glossatori dai 4 dottori a Giovanni Bassiano la grande forza del metodo esegetico varato da Irnerio si innestò in una“scuola”, ossia in una stabile tradizione di insegnamenti giuridici retti inBologna da successive generazioni di dottori i 4 dottori e le leggendarie divergenze tra Bulgaro e Martino Ottone Morena (Aulo Gellio per la morte di Aristotele) Azzone: Martinus inaherebat literae tanquam iudaeus Martino spiritualis homo Bulgaro: la novità del rigorismo ‘grammatica’ e ‘retorica’ nell’insegnamento del diritto Rogerio: le quaestiones super institutis e le enodationes quaestionumsuper codice Modi vecchi e nuovi di insegnare e fare diritto 62XIV. I Glossatori la letteratura processualistica il De actionum varietate di Piacentino (1160) il De natura actionum, forse di un Gerardus a Saint Gilles scuole langobardistiche Carlo di Tocco, Roffredo
Beneventano e la scuola meridionale
Piacentino
- Sermo de legibus;
- i miseri bononienses
- la tradizione retorica;
- la summa ai Tres libri (gli ultimi tre libri del Codice)
I Glossatori
Pillio da Medicina
- le Quaestiones auree
- il Libellus disputatorius
- i brocardi
- interessi feudistici
- le scuole cosiddette 'minori' e le attitudini diverse da quelle bolognesi: processualistiche e summistiche (Provenza)
le tre redazioni dei Libri Feudorum
- Uberto dall'Orto; Iacopo d'Ardizzone; Iacopo Colombi
- la decima collatio = la normativa feudale entra a far parte dei Libri legalese del circuito scolastico
I Glossatori
la svolta di Giovanni Bassiano
da Ugolino ad Azzone
la crisi della glossa e l'esigenza di ordine
Iacopo Balduini, Odofredo e la linea alternativa
- perdente in Italia, ma destinata ad attecchire in Francia
Accursio e la Magna Glossa al Corpus Iuris Civilis
nuova sistematica
dei testi giustinianei:
vol. 1. Digestum vetus (libri 1-24)
vol. 2. Infortiatum (libri 25-38)
vol. 3. Digestum novum (libri 39-50)
vol. 4. Codex (libri 1-9)
vol. 5. Volumen: Institutiones
Tres libri codicis (libri 11-12-13)
Authenticum
Libri feudorum 66
XVIl diritto romano e i primi centri di studio 67
XV. Il diritto romano e i primi centri di studio
la glossa come "testo aperto": esegesi, interpretatio e sintesi
gli universi concentrici: omnia in corpore iuris inveniuntur
Aequitas
aequitas come strumento normalizzatore
aequitas religiosa (misericordia, salus animarum)
aequitas romana (quae in paribus causis paria iura desiderat)
medievale: corrispondenza dell'atto alla sua causa aequitas
causa rudis / naturalis (in rebus ipsis) - causa constituta / civilis 68
XV. Il diritto romano e i primi centri di studio
il nesso ius divinum / leges
usura: Novella 34
Bibbia, Vangelo di Luca: mutuum date nihil inde sperantes
Bibbia, Vangelo di Matteo: in ore
duorum vel trium stet omne verbum1 universalità del diritto comune2 diritto universale, lingua universale3 licentia docendi, licentia ubique docendi (studium generale) 69XV. Il diritto romano e i primi centri di studio4 la prima organizzazione degli Studia giuridici5 la societas universitas scholarium6 universitas magistrorum7 modello bolognese / modello parigino8 rectores9 universitat Note: 1. 1 - duorum vel trium stet omne verbum 2. 2 - universalità del diritto comune 3. 3 - diritto universale, lingua universale 4. 4 - licentia docendi, licentia ubique docendi (studium generale) 69XV. Il diritto romano e i primi centri di studio 5. 5 - la prima organizzazione degli Studia giuridici 6. 6 - la societas universitas scholarium 7. 7 - universitas magistrorum 8. 8 - modello bolognese / modello parigino 9. 9 - rectores 10. 10 - universitat