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Panoramica generale

Il medioevo è un'epoca di pluralismo giuridico, con una pluralità di sistemi normativi. Secondo Santi Romano nella teoria degli ordinamenti giuridici, lo stato non è l'unico ordinamento giuridico; sosteneva che anche una fila all'ufficio postale può diventare un ordinamento giuridico. Per diventare un ordinamento giuridico, è necessario che si verifichino alcuni elementi: deve esserci una condivisione dell'aggregato, devono esserci delle regole che il gruppo si dà e condivide e che se trasgredisce sa di andare contro alle sanzioni.

Nel medioevo, il pluralismo degli ordinamenti giuridici è l'essenza stessa della società. Un'altra caratteristica del medioevo e della prima età moderna (1492-1789) è che non c'è lo stato, non esiste un sistema detentore del monopolio della produzione della legge. Se è possibile pensare a una società senza stato, è...

Impossibile pensare ad una società senza diritto. Siamo abituati a pensare al diritto come qualcosa che viene dall'alto, ma in mancanza di stato chi è a far rispettare le regole? Allora le norme prima di essere imposte dall'alto devono essere condivisibili. Tanto più le regole sono condivise tanto più il soggetto le seguirà spontaneamente.

Lezione Incontro romano germanico: nei territori dell'Europa occidentale entrano a contatto due civiltà molto differenti che si trovano a convivere nello stesso territorio dopo il crollo dell'impero romano d'occidente (476 d.C.). Questo è l'anno in cui le insegne dell'impero d'occidente vengono mandate in oriente. Questa data segna l'inizio del medioevo.

L'incontro romano germanico è il momento in cui queste due civiltà entrano in contatto e creano qualcosa di originale.

Il filone germanico: i regni romano germanici sono delle fondazioni

Che si collocano nei territori dell'ex impero romano d'occidente tra il 5 e il 6 sec. Delle tribù germaniche si stanziano in questo territorio e si affiancano alle popolazioni latine, sancendo il passaggio dal nomadismo alla sedentarietà. I rapporti tra le popolazioni germaniche e quelle latine sono diversi a seconda del territorio e non sono sempre idilliaci.

I nomadi non conoscevano molti elementi tipici della società romana, non conoscevano ad esempio il concetto di proprietà privata. Il diritto germanico conosce l'uso delle terre ma non la proprietà. Il diritto delle popolazioni germaniche ha delle caratteristiche comuni che ritroviamo nella descrizione che ne aveva fatto Tacito. Tacito afferma che i germanici sono una popolazione dedita alla guerra, i guerrieri sono gli unici a godere in tempo di pace alla pienezza dei diritti. La maggiore età non è legata ad un dato anagrafico, ma ad una cerimonia pubblica dinnanzi all'assemblea.

Questa decide della vita della comunità, è formata dai guerrieri che battendo la lancia sugli scudi approva le proposte degli anziani. L'assemblea è l'organo che decide anche della punizione dei crimini più gravi, in qualche modo amministra la giustizia. All'interno della società sono fortissimi i legami familiari, il gruppo familiare rappresenta una compagine dell'esercito. Il capo famiglia guida il gruppo in battaglia, in tempo di pace regola i conflitti all'interno del gruppo familiare. La forma giuridica conosciuta e utilizzata dalle popolazioni germaniche è la consuetudine, d'altronde è una popolazione che non conosce la scrittura e le consuetudini vengono tramandate oralmente di generazione in generazione. I clan compongono la popolazione, retta da consuetudini. Tra il V e il VI sec assistiamo ad un primo stanziamento delle popolazioni germaniche all'interno del territorio dell'ex impero romano.

d'occidente. Per primi i vosigoti si stanziano nei territori della Gallia e nella penisola iberica, è un regno duraturo che va dal 418 al 711 quando i visigoti vengono sconfitti dai musulmani. Altro regno germanico è quello degli ostrogoti, regno che durerà circa 60 anni, dalla fine del 400 alla metà del 500, quando verranno soppiantati dai longobardi. Questi regni romano-germanici producono delle compilazioni di norme conosciute come leggi romano-barbariche. La prima e più importante è la lex romana visigothorum emanata nel 506 da Alarico II, re dei visigoti. Questa è una compilazione di iura e leges, contiene norme romane ma è emanata da un re germanico. Si è a lungo creduto che questa lex romana visigothorum fosse stata emanata in osservanza al principio della personalità del diritto, a sostegno di questa teoria veniva affermato che la lex romana visigothorum che era stata emanata da Alarico II per i romani residenti.nel regno visigoto, la lex visigothorum era destinata esclusivamente ai visigoti. Tuttavia, la realtà era diversa poiché si seguiva il principio di territorialità del diritto e le due leggi erano in un rapporto di genere e specie. La lex romanavisigothorum era il genere e la lex visigothorum la specie. La popolazione visigota aveva difficoltà nell'utilizzare la lex romana visigothorum e quindi utilizzava la sua specificazione. Il contenuto era uguale, ma la forma era diversa. La loro complessità era però diversa, infatti è probabile che i visigoti facessero uso della lex romana visigothorum per risolvere situazioni complesse, mentre utilizzavano l'altra lex per risolvere situazioni più semplici. Come detto, si tratta di una raccolta di due delle tre fonti romane. Tra le leges troviamo un sesto del codice Teodosiano e alcune novelle post teodosiane, mentre nella parte degli iura troviamo alcune costituzioni tratte dai codici gregoriano ed ermogeniano.

Messi tra gli iura perché si tratta di raccolte private, si trova inoltre l'epitome gai o liber gai, riassunto delle istituzioni di gaio, ancora troviamo brani delle pauli recepte sententie massime tratte dal pensiero del giurista Paolo, ancora un frammento dei libri responsorum di Papiniano.

Volgarizzazione del diritto è un fenomeno che i romanisti dipingono come il momento della decadenza, ossia quando gli iura si semplificano e si adattano alle esigenze della prassi. Tutto ciò avviene nel periodo del basso impero, quando la cittadinanza viene estesa a tutti i sudditi dell'impero, e quando il diritto è sempre più appannaggio della decisione dell'imperatore. Gli iura perdono la loro carica innovatrice, la perdono perché da un parte i giuristi non hanno più quell'autonomia politica che avevano nel periodo del diritto romano classico, e dall'altra perché le dimensioni dell'impero non consentono più la

lorodivulgazione.Le leggi romano germaniche rappresentano una testimonianza del primo medioevo, nonsegna una cesura profonda, se vogliamo trovare un momento di trapasso più concretamentepercepibile dobbiamo spostarci al 568 quando cioè i longobardi scendono in Italia. Ilongobardi sono quelli che Gregorio magno definisce i più barbari dei barbari, terribili eferoci, a causa della potenza militare straordinaria di questa popolazione; questi si stanzianonella parte centro-settentrionale dell’Italia e poi nella parte meridionale, accerchiando lo statodella chiesa. Da molti l’arrivo dei longobardi è visto come la definitiva cesura dell’Italia. Ilongobardi riproducono in forma stanziale un assetto che era tribale, militare. La società èdivisa in fare che corrispondono ai clan, ogni fara ha a capo un guerriero. L’assettolongobardo nel territorio si struttura in ampi aggregati di fara che prendono il nome diducati. I duchi sono

tendenzialmente refrattari ad assoggettarsi ad un solo capo, il rex è tale solo in tempo di guerra, solo nel 643 con l'editto di Rotari ci sarà la prima testimonianza di una normazione regia presso i longobardi. Questo è il primo monumento legislativo di età longobarda, è un'opera fondamentale perché contiene consuetudini del popolo longobardo, non contiene diritto romano. L'editto è scritto in latino, poiché i longobardi non conoscevano la scrittura. Rotari dice nel proemio del suo editto: sto soltanto mettendo per iscritto le consuetudini che mi hanno tramandato gli anziani del mio popolo. Certamente questo è vero solo in parte, Rotari certamente mette del suo. Quando le consuetudini sono messe per iscritto vuol dire che non sono più sentite come prima. Le norme poste nell'editto tratteggiano alcune caratteristiche della società longobarda. La faida viene disciplinata dall'editto, questa.è la vendetta ossia il modo per vendicare l'inimicizia tra fare diverse, la fare dell'offeso ha il diritto di restituire un offesa uguale a quella ricevuta. La faida è regolata dalla legge del taglione. Alla faida è affidata la risoluzione della conflittualità sempre all'interno a rapporti tra privati. Una volta che interviene un soggetto pubblico, questo cercherà di controllare il fenomeno. Nell'editto di Rotari si cerca di arginare il fenomeno attraverso la compisitio, tariffario nel quale ogni offesa ha un prezzo, la fara dell'offensore potrà corrispondere alla fara dell'offeso il prezzo corrispondente così l'offesa sarà sanata. Il giudrigildum è il prezzo da pagare per l'uccisione di un soggetto. Questo prezzo varia a seconda dello status del soggetto (l'estimatio corporis). Rotari dice di aver messo nell'editto tutto ciò che ha trovato sulle leggi dei padri, esi trasferisce al marito. Il mundio garantisce la protezione della donna e dei suoi interessi patrimoniali. Nel sistema giuridico longobardo, le leggi sono basate principalmente sul principio del guidrigildo, che stabilisce il valore della persona e determina la compensazione economica per le offese subite. Il tariffario delle offese è estremamente dettagliato e prevede una specifica compensazione per ogni tipo di offesa. Tuttavia, va sottolineato che le leggi longobarde non seguono un principio generale, ma disciplinano caso per caso. Ciò significa che non esiste una disciplina giuridica universale, ma ogni situazione viene affrontata singolarmente. È importante notare che il valore della persona, che determina il guidrigildo, può essere applicato solo a coloro che hanno questo valore riconosciuto. Ad esempio, le donne, pur avendo capacità giuridica, non possono agire autonomamente e sono tutelate tramite il mundio. Il mundio è affidato a un soggetto di sesso maschile chiamato mindualdo, che di solito è il padre o un parente stretto della donna. Al momento del matrimonio, il mundio viene trasferito al marito. In questo modo, il mundio assicura la protezione della donna e dei suoi interessi patrimoniali all'interno della società longobarda.può essere acquistato dal marito. Si è detto che il matrimonio longobardo è in realtà una compravendita ma in r
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Publisher
A.A. 2007-2008
62 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Pasciuta Beatrice.