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Storia del Design 2 - Great Exhibitions, Shakers, Art Nouveau Pag. 1
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La grande varietà di oggetti presenti fa ravvisare ai teorici (come Ruskin, Cole, Morris) come sia

necessario valutare un discorso della qualità e rapportarlo alla produzione e alla società, perché su

questo concetto del gusto si inizia a valutare il bisogno d’intervenire sui progetti. Le arti applicate

erano esposte a tutti gli effetti negativi della produzione industriale: i prodotti industriali erano

presentati come la versione meccanica di oggetti artigianali e non come una realtà nuova ed

autonoma : inoltre la produzione artigianale veniva percepita come di più alta qualità perché

controllata direttamente.

Nel 1851 sono già presenti prodotti provenienti dal Giappone, dalla Cina e dal resto d’Europa: questo

perché l’Inghilterra non ha paura della concorrenza ed è uno dei pochi paesi moderni e aperti. Infatti

Francia e Germania credevano ancora nel potere militare ( avevano paura della concorrenza, per

questo avevano il monopolio delle lampadine), mentre l’Inghilterra è protesa verso il futuro (Cristal

Palace) ma legata alle sue radici (House of Parliament).

SHAKERS:

Sono conosciuti anche come “società unita dei credenti nella 2° apparizione di Cristo”. Con loro si

è realizzata una sorta di utopia: cambiare e combinare etica ed estetica, possesso comune dei beni,

produzione artigianale e parità dei sessi.

Fanno riferimento ad un gruppo ribelle della compagine protestante. In agosto del 1774 i primi

Shakers, guidati da Mother Anne Lee e 8 proseliti, lasciarono l’Inghilterra per sfuggire alle

persecuzioni della chiesa anglicana andarono poi nella Francia liberale, ma vennero cacciati

insieme agli ugonotti si rifugiano infine in America ( Stato di New York). Vengono definiti

Shaking Quakkers perché ballavano scuotendo e agitando mani e piedi per scacciare i mali e lo si

diventava per conversione. La loro fu una produzione innovativa per il suo aspetto di semplicità.

Gli Shakers erano promotori di valori e regole che erano fissati nel libro “Millenial Laws” scritto

nel ‘800 in cui, nei capitoli 9 – 10 vengono specificate delle regole a proposito della finitura di oggetti

ed edifici non è la prima volta che una religione stabilisce come deve essere fatto un oggetto =

attraverso la libertà all’interno di alcune regole strutturano degli oggetti che gli consentivano di avere

un mercato (era una società autarchica). I loro prodotti erano belli, puliti e avevano creato degli oggetti

 

per pulire meglio tutto ciò viene da una forte credenza religiosa credevano che il diavolo si

nascondesse nella polvere = agli shakers faranno riferimento tutti i movimenti di purezza e

liberazione (WW, scandinavo, ecc) Esiste un’altra comunità (e produzione) che individua delle

regole precise sulla gestione anche degli oggetti giudaica, definiscono materiali, forma e talvolta

provenienza dell’artefatto. 

Nell’Esposizione del 1876 di Philadelphia sono presenti anche degli oggetti prodotti dagli Shakers

per l’occasione registrarono un trademark (prima era una produzione anonima). Lo stile che

fondarono, di assoluta pulizia delle linee, sono i principi base dell’ecodesign e fondamento dello stile

scandinavo. Si parla di risparmio di materia in mobili che sono abbordabili sia del punto di vista

estetico (non disturba) che economico. Si pongono l’obiettivo di esprimere risoluzione ai problemi

in un binomio di etica ed estetica. Secondo loro nell’utilità risiede il segreto della bellezza misero

appunto centinaia di invenzioni (sedia circolare, molletta per il bucato, sedia a rotelle, scopa piatta) =

piccole trovate che la comunità condivideva senza la necessità di marchi (solo dall’esposizione del

1876).  

Furono conosciuti per le loro sedie in particolare la “Ladder Back Chair” sedia con schienale a

pioli (può essere appesa per poter pulire meglio).

Gli Shakers si sono ufficialmente estinti nel 2012.

ESPOSIZIONE DI PARIGI: 

Nell’esposizione del 1889 a Parigi (da lì Parigi diventa la sede delle esposizioni universali grazie al

grand goût dei francesi) erano presenti dei prodotti “ripugnanti”, ma i visitatori erano più tendenti a

comprendere presa di coscienza. Per quell’occasione venne costruita – in meno di due anni – la

Tour Eiffel, edificio funzionale che sarebbe dovuto essere poi smontato.

Subito prima della costruzione della Tour Eiffel c’era stato un rinnovamento dal punto di vista

urbanistico si aprono i viali grazie ai boulevards, intorno ai quali si trovano le abitazioni della

nuova borghesia formano il nuovo centro, caratterizzato da aspetti di grandeur e stilistici. In queste

nuove abitazioni si cerca uno stile diverso, più leggero.

INGHILTERRA: 

All’esposizione del 1851 Thonet presenta le sedie di legno curvato attua i principi di

standardizzazione. Nelle sue sedie si manifesta un pensiero guida del design: alto numero di pezzi

con estetica ridotta ai minimi (concetto che vale fino a anni ‘70).

MICHAEL THONET. Durante la crisi del 1848 la maggior parte delle fabbriche chiude, tranne alcune

 tra cui quelle di Thonet. Le arti applicate si trovano al centro di una questione politica che

investiva aspetti di fondo della produzione industriale = è la tecnologia produttiva che deve cambiare

la società (tramite le innovazioni tecnologiche) o la società che deve cambiare l’industria rendendola

più sensibile ai bisogni umani? I prodotti industriali erano presentati come la versione meccanica di

quelli artigianali (per es. la macchina da cucire Singer) di norma usate dalle donne, venivano

decorate per alleggerirne l’aspetto.

Thonet nacque in Prussia, era un ebanista e iniziò la sua produzione con un nuovo modo di produrre il

parquet. La sua innovazione più importante fu quella di curvare il legno compensato di rovere

esponendolo in atmosfera di vapore acqueo e poi ad essicazione. Successivamente il principe

Metternich lo chiamò a Vienna, dove venne invitato a spostare le sue fabbriche in Austria, il

cosiddetto “cuore” ricco dell’Europa. Thonet anticipò il Liberty voleva rendere le sue sedie più

leggere per farlo creò dei macchinari a vapore, nei quali le sedie erano obbligate a curvarsi. La sua

viene definita “intelligenza imprenditoriale” perché:

1. Dedicava molto spazio alla produzione e ai magazzini (3 sedi)

2. Vendette in tre continenti

3. Vendette su catalogo e per spedirli oltreoceano, li mandava smontati (tipo ikea)

Una delle sue produzioni più importanti fu la sedia n14 Sintesi di forma e funzione che gli

permette di superare i limiti del tempo: si tratta di una delle forme tipo più classiche del gusto (viene

ancora prodotta oggi).

Thonet attuò i principi di standardizzazione = alto numero di pezzi con un’estetica minima (oggetti

normalmente poco decorati, molto semplici ≠ dalla culla, sempre di Thonet, in cui però le decorazioni

erano parte fondante della struttura = funzionali). Nella sua produzione ritroviamo oggetti eleganti e

leggeri, dai costi popolari, di:

1. Gamma bassa legno sottile che col tempo si spaccava, decorazione minima

2. Gamma media più decorata (presentano anche una rastremazione), anche in modo

funzionale 

3. Gamma medio-alta presenta più decorazioni e utilizza la paglia di Vienna (lavorazione che

la rende più leggera, caratterizzata da losanghe esagonali)

Munari in “da cosa nasce cosa” spiega come complicare sia più semplice di semplificare: il pubblico è

più propenso a valutare il lavoro manuale che complica una cosa, piuttosto che il lavoro mentale che la

semplifica; sulla n14, Munari dice che Thonet era un artigiano creativo e non ripetitivo, era uno che

inventa una nuova tecnica senza dimenticare l’estetica Le sedie di quel tempo erano fatte di tanti

pezzi ≠ da quelle di Thonet che sono molto più semplici, infatti curvando il legno poteva ottenere più

funzioni da un solo pezzo (con Thonet si parla di sedie economiche e non di lusso) così la sua

prima sedia venne realizzata in 6 pezzi e tenuta insieme da 10 viti + l’impagliatura del sedile che è

fatta di 16 pezzi. Ancora oggi viene prodotta nello stesso modo per la sua economicità, leggerezza e

eleganza. Con lo stesso principio progettuale Thonet creò poi una serie di sgabelli, sedie, poltrone che

risultarono di una coerenza formale esemplare.

ART NOUVEAU:

Verso la fine del XIX secolo si svilupparono nuove correnti artistiche in Europa come: Jugendstil in

Germania (colonia di artisti a Darmstadt), Modern Style in Inghilterra e la Secessione viennese in

Austria (Italia Liberty). Esse avevano in comune un’artistica voglia di vivere che si doveva riflettere

negli oggetti d’uso quotidiano (NB teoricamente la pittura non dovrebbe essere influenzata dalle

rivoluzioni dei borghesi, in pratica avvenne). Non c’era più il ripudio della macchina e si iniziò a fare

una distinzione tra designer (disegnano gli oggetti) e progettisti (si occupano della produzione). Si

trattava di un movimento caratterizzato da vivacità, semplicità, estro, creatività che ha illuminato

l’Europa = momento di grande agitazione sociale, culturale e politica il fermento culturale a Parigi

fece sì che si sentisse la necessità di avere qualcosa di nuovo. 

Come ogni movimento artistico, anche l’Art Nouveau ha un suo manifesto “Chat Noir” di

Toulouse Lautrec.

In quest’epoca abbiamo una società che vuole apparire = nelle case si espone quello che si è tramite

quello che si ha e si contrappongono arredi neo rococò ad oggetti dal design innovativo come le

produzioni di Gallè, che però forse non possono essere considerati oggetti di design (1. fatti a mano, 2.

Non crea su catalogo, ma segue l’ispirazione che ha sul momento = non ci saranno due oggetti di

Gallè uguali ≠ Wedgwood 1. crea su catalogo, 2. Segue un progetto esecutivo).

Punti fondamentali dell’Art Nouveau:

1. Fantasia giocosa nella decorazione e produzione degli oggetti

2. Linee curve

3. Decorazione floreale/ natura 

Importante è l’avvenimento dell’Art Nouveau nel campo della gioielleria in cui troviamo

un’innovazione del pattern espressivo. L’art nuoveau viene chiamato anche stile floreale perché imita i

movimenti sinuosi della natura su oggetti d’uso quotidiano. Questo corrisponde ad un’innovazione che

si attua nell’ambito della gioielleria non vengono più u

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Publisher
A.A. 2018-2019
5 pagine
4 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camideste di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Chimenz Luisa.