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CHICAGO SCHOOL

Altra risposta al movimento moderno.

La prima soluzione è stata quella dell’art nouveau, fusione tra struttura e ornamento.

Nella Chicago school si trova un’altra risposta.

1871. Città di Chicago distrutta completamente da un incendio. L’area in cui si sviluppa questa soluzione

nuova è un’area, non su tutta Chicago. Area nel punto in cui il fiume Chicago sbocca nel lago Michigan e

aree limitrofe. Punto in cui si erano insediati inizialmente i pionieri e dai primi anni dell’800, 1813, aveva

iniziato sempre di più ad assomigliare ad un insediamento urbano che accoglieva un grande numero di

persone.

Pionieri sono coloro che iniziano a costruire con questo sistema strutturale, del balloon frame, in legno. E in

particolare sono coloro che iniziano a progettare l’insediamento urbano su un reticolo regolare, maglia

reticolare di strade. Edifici costruiti nei quadrati che si generavano dalla intersezione di queste strade in

maniera perfettamente perpendicolare.

Il reticolo già dagli inizi dell’800 diventa quel modulo che può essere esteso all’infinito, a partire dal nucleo

originario fino a tutto il territorio circostante. Così nacque e si sviluppò la città di Chicago nell’800. Nel 1871

però Chicago venne rasa al suolo perché era costruita completamente in legno. La particolarità che aveva

questo sistema strutturale era che non c’è una gerarchia degli elementi strutturali, non ci sono pilastri

principali e tamponamenti. Tutta la struttura si genera da un alternarsi di montanti di uguale sezione posti a

una distanza regolare e lo stesso accade per le travi di copertura, come se fossero tanti montanti ma in

direzione diversa.

Non c’è una gerarchia degli elementi, sistema che verrà studiato anche in Italia nel secondo dopoguerra,

perché molti italiani emigrarono negli usa e studiarono questo sistema. Sistema strutturale che governava

tutta la città.

Chicago prima dell’incendio aveva già un’importanza come insediamento urbano e come centro industriale.

Dopo l’incendio, dal 1880 al 1900 diventa un centro di raccordo e punto nevralgico dell’espansione

ferroviaria verso ovest che era avvenuta dal 1850 in avanti, perché la tabula rasa fornita dall’incendio del

1871 permette la costruzione da zero di un centro nevralgico, nodo, centro propulsore di attività, in cui si

innestavano le vie di comunicazioni.

Tabula rasa, si partì dall’hoop di Chicago, è lì che la città trova una ricostruzione mantenendo sempre un

reticolo regolare che è la base della struttura urbana. Maglia strutturale regolare che aveva permesso ai

pionieri di espandere la città, è la stessa maglia che suggerisce la forma dei grattacieli, nuovo tipo edilizio

della Chicago school -> grattacielo. È qui che nasce anche perché c’è un particolare sostrato sociale che ha

una chiara distinzione tra quello che doveva essere lavoro operaio e sede del lavoro dirigenziale (hoop di

Chicago diventa sede del lavoro dirigenziale), che trova la propria espressione nel tipo edilizio del

grattacielo, che diventa un prodotto dell’era dell’industrializzazione al pari dell’ascensore, del telegrafo, dei

sistemi di ventilazione e riscaldamento, perché diventa espressione di una funzione e di una esigenza

sociale che era un’esigenza di mobilità. Esisteva in quest’area una pressione a costruire verticalmente

perché, se esisteva un’area in cui doveva abitare e lavorare la parte dirigenziale della società allora

diventava necessario concentrare tutte le attività in questo centro propulsore e diventa forte la volontà di

trarre il massimo profitto dai singoli lotti quadrati o rettangolari che si trovavano all’interno di questa griglia

urbana che traeva origine da inizio 800.

Sviluppo di questo tipo edilizio deriva da alcune ragioni storiche di impianto urbanistico, dalla tabula rasa

fornita dall’incendio, da una nuova pressione costruttiva, derivata anche da una esigenza di distinguere

classe dirigente e operaria, e dal fatto che si volesse trarre massimo profitto da ogni lotto -> costruire in

altezza. Aiuta tutto questo procedimento anche il fatto che viene inventato l’ascensore da Otis proprio in

questi anni.

La scuola di Chicago, gruppo di architetti e ingegneri che trovano nella definizione del nuovo tipo edilizio del

grattacielo una perfetta sintesi tra architettura a ingegneria. Scuola fatta da due generazioni di architetti e

ingegneri, ognuno di loro è importante perché riesce a dare il proprio apporto nella definizione di questo

nuovo tipo edilizio, perché alcuni di loro erano più ingegneri, specializzati nel calcolo delle strutture. Erano

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raggruppati in un’unica generazione di architetti, nella prima e nella seconda, ma esistevano studi associati

tra di loro.

Tendenze diverse nel loro lavoro, alcuni molto più artisti, altri economisti e uomini d’affari. Adler uomo

d’affari nello studio Adler & Sullivan.

Adler e Sullivan, studio associato appartenente alla seconda generazione. Sullivan più architetto,

disegnatore anche di tutti gli apparati decorativi, Adler uomo d’affari e procurava le committenze. Wright

lavora nel loro studio, loro due si occupano dei grattacieli e commissionano a lui le residenze, diventa

famoso.

La prima e la seconda generazione non sono quindi tanto diverse né nella formazione né nel tipo

associazionistico che esisteva tra loro.

Holabird e roche, due architetti appartenenti alla prima generazione.

Progettano uno dei primi grattacieli che è il tacoma building nel 1889, 20 anni successivo all’incendio del

1871.

12 piani. Utilizzano per costruirlo una struttura mista, con una struttura metallica inserita nella muratura e

in altri punti usano muri portanti, solo muratura.

Il problema a cui vogliono far fronte loro appartenenti alla prima generazione ma anche tutti gli altri, è fare

strutture anti incendio.

La ghisa aveva mostrato i suoi limiti però, essendo una lega conteneva carbone e grafite, poteva sostenere

pesi minori e aveva un punto di fusione più basso rispetto all’acciaio se attaccata da incendi. Il materiale che

risponde a questa esigenza è l’acciaio, non reagisce agli incendi.

In questo edificio fanno anche riflessione in pianta che permette all’edificio di avere una facciata

frastagliata, che sia architettonicamente caratterizzata e che deriva dalla progettazione e dal calcolo della

struttura. Forma che va intesa come esito e non come forma predeterminata.

Edificio architettonicamente caratterizzato che si sviluppa in altezza e che tratta in questo modo la

questione dell’ornamento: ornamento in facciata ottenuto da questo motivo frastagliato che deriva dalla

disposizione della struttura.

La facciata deriva dalla disposizione della struttura, è una forma derivata. Essendo così frastagliata nel

profilo per forza si inserisce nel dibattito sulla decorazione. È per questo che le soluzioni trovate dagli

architetti della scuola di Chicago offrono una risposta a che cosa dovesse essere il movimento moderno in

architettura 1. Perché trovano il tipo edilizio del grattacielo, 2. Perché trovano una particolare soluzione

strutturale e 3. Perché tutte queste riflessioni conducono ad ulteriori riflessioni sull’alternanza tra struttura

ed ornamento.

L’ornamento di questa facciata arriva dalla struttura.

Citazione di Sullivan 1892 “ornament in architecture”. Non è sulle slides:

“Direi che le nostre facoltà estetiche risulterebbero grandemente avvantaggiate se per qualche anno ci

astenessimo completamente dall'uso dell'ornamento (non ci sono apparati decorativi di qualche tipo) in

modo che la nostra attenzione possa concentrarsi intensamente sulla produzione di edifici ben formati e

gradevoli nella loro nudità”.

Quindi vuol dire noi di ornamento non ci mettiamo niente, deriva dalla struttura, è automatico così, non

dobbiamo fare ulteriori riflessioni. Il nostro modello estetico si rifà a quest’idea.

“Dovremmo così evitare per forza molte cose indesiderabili e imparare per contrasto quanto è efficace

pensare in modo naturale positivo e morale (qua morale forse non tanto, più economico e speculativo).

Avevamo imparato comunque che l'ornamento è mentalmente un lusso, non una necessità, poiché avremmo

compreso le limitazioni che il grande valore dei volumi disadorni ci dà. Il romanticismo è dentro di noi e

ardiamo dal desiderio di esprimerlo, sentiamo intuitivamente che le nostre forme potenti e semplici

porteranno con facilità naturale l'abbigliamento che sogniamo”.

Quindi le nostre forme potenti e semplici dalla struttura porteranno con facilità naturale all’involucro

perfetto, all’apparato decorativo che nuovamente, come era accaduto con l’art nouveau, è fuso con la

struttura. 76

“E con i nostri edifici così ammaltati di immaginazione poetica, per metà celati come se indossassero scelti

prodotti del telaio e della miniera, eserciteranno un doppio fascino come una melodia sonora raddoppiata

da voci armoniose”.

William le baron jenney 1879

First leiter building, sicuramente appartenente al tipo edilizio del grattacielo, ma c’era ancora qualcos’altro.

Ci sono decorazioni. Non era ancora chiaro, sancito, questo principio di perfetta fusione tra struttura e

apparato decorativo. Struttura molto chiara in facciata, vediamo chiaramente in facciata dove sono

posizionati i pilastri e i solai, dove intersecano. C’è una altezza costante tra i vari piani, perfettamente

ordinato e rispondente a tutte le esigenze economiche, speculative, storiche, sociali del momento.

C’è ancora un coronamento a decorazione della fine del margine, della cima dell’edificio, e ci sono questi

elementi del punto d’incontro tra i solai e i pilastri principali che ricordano dei capitelli.

Tipo di espressione che racconta l’espressività di questo edificio si rifà ancora a un apparato decorativo in

aggiunta.

C’è ancora il suggerimento di una alternanza tra un ordine gigante (struttura principale) e un ordine minore,

come se i montanti andassero a suggerire le lesene.

C’è però perfetta modularità degli spazi che si generano che è già portatrice del messaggio dei grattacieli.

Questo edificio viene ricordato anche per essere l’edificio in cui maggiormente la struttura viene resa

evidente in facciata.

La struttura era portatrice del messaggio, erano i calcoli strutturali da cui si generava questo tipo edilizio,

tipo del grattacielo che è in grado di già accogliere in queste amp

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A.A. 2023-2024
250 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Benedettaferrini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Cattabriga Ilaria.