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COLORO CHE ERANO STATI IN INGHILTERRA)
1817: Cercle du Commerce → sulla spinta di imprenditori e commercianti che avevano bisogno di
parlare tra loro e divertitisi. Fu sciolto dal prefetto di polizia nel 1826.
Differenza fondamentale tra salotto e circolo:
anche se un circolo è formato da aristocratici un circolo non è per questo meno democratico nella
sua essenza.
Il vero principe aristocratico sta nel salotto → dove un privato riceve regolarmente, a sue spese, un
gruppo di ospiti fissi: questo sistema implica l'esistenza di un'autentica ricchezza da parte del
proprietario di casa e di un'autentica subordinazione morale da parte degli ospiti, per quella
dipendenza che nasce dalla mancanza di reciprocità.
Il circolo all'inglese → è un'istituzione egualitaria che può essere creata da persone agiate, ma non
per forza ricche. Cosa questa rivoluzionaria per l'epoca.
-Cap. (3) Il circolo in provincia-
Per ricostruire storia circoli in provincia: meno fonti letterarie. Ma facciamo capo a due serie di
fascicoli legati all'inchiesta del 1811 per l'applicazione immediata del recente codice penale e
all'interesse della Restaurazione.
Inchiesta del 1811 conservata nei dipartimenti dell'Est e del Centro.
In provincia si sviluppano prima i circoli. Perché?
A Parigi c'erano bei caffè, puliti e confortevoli che soddisfano i bisogni dei borghesi che vogliono
scorrere i giornali e fare una partita a biliardo. In una piccola città invece i caffè sono di solito
locande sordide e chiassose e i salotti dei rari palazzi accolgono pochi eletti.
Quindi
i borghesi hanno due buone ragioni per riunirsi tra loro e cercare un locale intimo, confortevole e
volendo anche liberale.
Tolosa → pochi circoli nel 1811 a causa del suo aristocratisticismo.
Bordeauz → è la tipica città liberale piena di circoli.
I circoli sono molto diffusi nelle → città mercantili che hanno conosciuto le abitudini europee.
I circoli sono meno diffusi nelle → città interne al paese, in montagna o comunque di stampo
agricolo aristocratico.
Grande sviluppo dei circoli in ambienti commerciali: i commercianti possono scambiarsi
informazioni e divertirsi. (sviluppo dei caffè del commercio)
Grande sviluppo dei circoli nei paesi Riformati sulla scia di Ginevra, la città dei circoli per
eccellenza.
Un quadro della situazione dei circoli nelle diverse zone della Francia, tra le zone sul mare o
comunque più esposte ad altre zone d'Europa, e le zone più interne è offerto da autori come
Sthendal e Balzac(lui ci parla delle cittadine ancorate ai vecchi salotti aristocratici specie nel suo
capolavoro La comedie humanie)
é comunque tra le iniziative intraprese dai maschi delle classi borghesi più povere che si sviluppò
quel tipo di sociabilità moderna che si diffonderà in tutta la Francia e andrà a toccare i ceti più bassi.
-Cap. (4) La moltiplicazione dei circoli dopo il 1830-
A partire dal 1830 la mondanità andava sempre più abbandonando i salotti in favore dei luoghi
pubblici. Aumentarono le frequentazioni di teatri e opera.
Dei circoli di Parigi ci parla lo storico Charles Yriarte attorno al 1860, ci dice che i 5 circoli più
grandi nel 1830 erano:
1. L'Union
2. Il Jockey club
3. Il Cercle agricole
4. il Cercle de chemins de fers
5. Union artistique
Il circolo si diffonde a Parigi rapidamente, affiancando da un lato la vita del caffè (la sociabilità
informale) dall'altro la vita dell'associazione specializzata (ma con modalità che restano ancora da
definire)
Il circolo era entrato nei costumi, o quanto meno nell'orizzonte del pubblico colto.
Comunque dopo il 1830 la Monarchia che segue (siamo sotto Luigi Filippo d'Orleans fino al 1848)
non manca a sua volta di sorvegliare, censire, autorizzare (a volte proibire) le associazioni di più di
venti persone senza distinguere, a Parigi come in provincia, tra i circoli e le altre società letterarie
ricreative e di divertimento, dalle società con finalità precise, scientifiche, caritatevoli, artistiche...
La società francese dopo Luglio: la borghesia intellettuale che vive di rendita è attirata sempre più
dal gioco politico e dalla lettura dei giornali più di quanto lo fosse
prima del 1830.
Molti traffici commerciali che portano molte circolazioni di uomini
che sentendosi in luoghi non propri hanno bisogno di ritrovarsi in
ambienti familiari.
Tra il salotto in cui è difficile entrare e il caffè che può essere di livello mediocre, il circolo soddisfa
un bisogno sociale sempre più avvertito.
1843 fascicolo del Cercle centrale de France contiene una statistica: 1928 circoli ai quali si
aggiungono tutti quei circoli con meno di 20 persone e quindi non avevano autorizzazioni.
1854: definizione di circolo nel dizionario → certe riunioni fatte di soli uomini, fatte a imitazione
dei clubs inglesi, dove ci si reca abitualmente per
conversare e parlare di affari, si paga una quota per
ricevere giornali e anche per giocare. Riunioni simili ci
sono in tutta la Francia e specie a Parigi.
Esempio di STATUTO DI CIRCOLO (città di Parthenay -Circolo letterario-)
• società composta da cittadini di questa città con almeno 21 anni. Moralità.
• Si costituisci la società quando gli abbonati sono 30 (non più di 70)
• c'è un comitato fatto di: presidente, vice, tesoriere, segretario, commissari
• la commissione prende accordi col proprietario del locale
• ciascun socio versare somma per iscrizione annuale
• i nuovi che vogliono entrare devono avere i requisiti e farsi presentare da due soci. Poi i
membri decideranno se accettarli.
• Grande sala per giocare a biliardo e si può fumare
• seconda sala per leggere i giornali non si può fumare. Sala lettura imbottita per non sentire
chiasso.
• Proibite tutte le espressioni offensive
• Proibiti i giochi d'azzardo
(56 membri firmano subito e ci sono medici avvocati magistrati farmacisti)
Il circolo è un'istituzione davvero borghese che comincia a espandersi durante il regime borghese
per eccellenza che Luglio ha inaugurato.
-Cap. (5) Il linguaggio-
Se il circolo inteso come associazione formale si è affermato lentamente, il significato moderno
della parola è penetrato nella lessicografia ancora più lentamente.
By dizionario dell'Academie francaise:
1687: circolo = le dame sedute attorno alla regina e per estensione il luogo dove è riunita questa
compagnia
Bisogna attendere il
1878: circolo = associazione i cui membri si riuniscono in un locale affittato in comune per
chiacchierare giocare e leggere giornali.
Altro elemento lessicografico: contrapposizione storica tra termine club e circolo uno con accezione
politica e l'altro senza. C'è voluto del tempo prima che i due termini venissero accoppiati. La
rivoluzione francese infatti legò in maniera eclatante il termine club alla politica.
Quindi per l'associazione non politica e a fini di svago si adottò Circolo.
Nella realtà dei fatti by l'inchiesta del 1811 sappiamo che per indicare circolo, venivano usati
diversi termini:
– riunioni
– società
Nelle province si usavano spesso termini come:
– camera → specie in Provenza
– casino → più comune in Alsazia e in Franca Contea (si può ricondurre questo termine al
casin o alle casine dei milanesi e dei veneziani
– salotto (salon) → usato per indicare Circolo specie nel sud ovest
– società letteraria → non vuol dire che si tratta di un circolo di eruditi letterati. I loro statuti
indicano che questi erano dei semplici circoli in cui si poteva leggere giornali e giocare a
carte. Letterari perché comunque si leggevano i giornali e quelli che leggevano ed erano
istruiti per farlo erano comunque ancora pochi.
Come venivano chiamati coloro che facevano parte dei circoli?
O membri o abbonati → questo appellativo che evoca molto bene la finalità e i mezzi economici
dell'istituzione: pagare una quota per avere in comune un locale illuminato e riscaldato dove
arrivano i giornali. ABBONATO = parola più nuova e sicuramente moderna.
-Cap. (6) La modernità dell'istituzione: il caffè-circolo frequentato da soli uomini-
Il circolo è moderno perché è l'espressione concreta di una certa collettivizzazione della vita.
Si tratta di un movimento che riproduce in forma collettiva, sul piano del commercio e del
“paracommercio”, una pratica sociale privata. Questo stesso movimento provoca sul terreno del
divertimento, della lettura dei giornali o del gioco del biliardo, il passaggio dal salotto al circolo.
La vita del circolo si contrappone a quella del salotto come una pratica essenzialmente borghese a
una essenzialmente aristocratica: come una pratica ritenuta d'importazione (dall'Inghilterra) a una
ritenuta nazionale (vecchia Francia), come una pratica egualitaria a una basata sulla gerarchia.
L'attributo egualitario è vero solo in senso relativo ossia se messo in confronto con l'ineguaglianza
del salotto; è meno vero in assoluto, dal momento che in tutte le associazioni ci sono membri più
attivi di altri e membri che sono a volte privilegiati – i membri onorari -
Il circolo si contrappone al salotto come una forma di sociabilità esclusivamente maschile
contrapposta a una sociabilità che include uomini e donne.
La civiltà borghese del 1800 era profondamente maschilista, la moda dei circoli impone la
separazione dei coniugi. Molto spesso le coppie borghesi erano costituite da donne molto meno
istruite degli uomini. (vedere questa separazione tra uomo e donna infatti nel salotto non si poteva
fumare perché ineducato di fronte alla donna, mentre nei circoli si poteva fumare)
(o ancora salotto = luogo dove vigeva cortesia Mentre il Circolo = luogo dove spesso si cade
almeno in parte nel volgare)
→ perché si dice che il circolo è moderno se implica separazione dei sessi? Aghulon dice perché
comunque è grazie a questi luoghi che le idee liberali hanno potuto circolare, portando l'ascesa della
borghesia, altrimenti sarebbe rimasto l'ancien regime. Il progresso caotico del liberalismo ha
indubbiamente emancipato prima l'uomo della donna.
prima dell'interesse dello sport in generale i circoli nascono con lo sport equestre.
Spesso proprio perché animati da amanti dello sport, molti circoli erano visti male da uomini di
cultura.
I circoli/caffè → spesso nelle piccole città dar vita a un circolo consisteva semplicemen