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Settanta, e secondo lui la colpa è della diffusione dei sequel, in cui l’intreccio originale diventa uno sfondo ridotto al

minimo. Una serie che va avanti per tanto tempo può sviluppare un suo linguaggio abbreviato che presuppone la familiarità

del pubblico, ma questo non costituisce uno svuotamento della narrazione.

La narrazione è importante

I film di Toy Story sono considerati la quintessenza della versione della Nuova Hollywood dominata dalle corporation.

L’attenta amministrazione dello sfruttamento degli articoli derivati dai film per bambini è da sempre una delle strategie

cruciali della Disney e questa strategia è stata adottata in modo più esteso dopo il successo di Star Wars. È discutibile che ci

sia nell’economia del merchandising qualcosa di intrinsecamente minaccioso per la coerenza di un film a livello narrativo o

per la sua condizione di prodotto in grado di reggersi da solo. Tutti i film di Hollywood nascono assemblando una varietà di

componenti con criteri commerciali. L’ambiente delle corporation contribuisce a decidere i tipi di film che vengono fatti, e

le preferenze possono andare anche ai fantasy o ai film di fantascienza.

Godzilla non ha incontrato il favore del pubblico o della critica, ma rimane comunque una narrazione coerente che utilizza

molte delle convenzioni narrative di Hollywood. Anche se mancava di originalità, comunque il grosso battage pubblicitario

e le eccessive aspettative industriali non hanno inciso sulla narrazione. L’importanza per Hollywood è che un film abbia una

buona accoglienza e che si venda per i suoi meriti, al di là del suo potenziale in altri settori: Toy Story è decollato subito!

Godzilla è andato in panne subito dopo la partenza.

I blockbuster di oggi sono il prodotto di un’era diversa, in cui si privilegia lo spettacolo e la creazione di componenti filmici

sfruttabili in altri formati. L’espansionismo oltreoceano dopo la caduta del blocco sovietico è un fattore storico che ha

influenzato alla tendenza all’esagerazione. Altri eventi storici hanno cessato quel ciclo generico presente negli anni ’80 e

’90: con la caduta delle torri gemelle si tende a non far vedere distruzioni esplosive di edifici ed aerei.

Per concludere: spettacolo e narrazione sono entrambi importanti per Hollywood. Le produzioni spettacolari dei blockbuster

hanno le loro qualità specifiche, ma è discutibile il fatto che rappresentino una netta rottura con lo stile classico.

Capitolo 7

Si suppone spesso che il cinema e la televisione siano nemici, perché l’avvento della televisione fu una delle cause

principali del calo di presenze al cinema dagli anni Cinquanta. Gli studios avevano sperimentato varie possibilità di

televisione negli anni ’30 e ’40, ma il loro interesse fu ostacolato dalla Federal Communications Commission, che dilazionò

ogni decisione degli studios. La Paramount tentò nuovi esperimenti: la televisione al cinema (trasmissioni speciali proiettate

in sale cinematografiche), la televisione su abbonamento (per trasmettere film e sport alle case), ma la FCC bloccò la

possibilità di un fiorente sviluppo del settore televisivo in una qualsiasi di queste direzioni.

Pur essendo una minaccia per Hollywood, la televisione era anche la sua salvatrice, perché tutto quello che rimaneva degli

stabilimenti degli studios veniva mantenuto in funzione grazie al lavoro per la televisione. Il ’55 fu l’anno in cui Hollywood

produsse una quantità di film televisivi 10 volte superiore alle pellicole prodotte per la proiezione nelle case, perché la

produzione televisiva a basso costo era una preziosa fonte di entrate e di stabilità per controbilanciare le incertezze del

blockbuster.

Gli studios vendettero i cataloghi arretrati di film da trasmettere in televisione, ma la televisione era ancora vista come

concorrente e non poteva ancora permettersi di pagare quello che gli studios ritenevano fosse il valore di mercato dei loro

prodotti, quindi all’inizio furono solo gli studios meno importanti o indipendenti a vendere film alla tv. Le vendite delle

Majors iniziarono nel ’55, quando la RKO vendette i suoi beni perché voleva ritirarsi dal mercato. Così i cataloghi dei film

del passato divennero un bene prezioso per gli studios, dato quanto fruttavano, e da allora pochi nuovi progetti venivano

messi in produzione senza prima valutarne il potenziale per la tv.

La tv via cavo fu osteggiata inizialmente a causa del successo della HBO: gli studios reagirono creando i propri canali via

cavo, cercando di impedire alla HBO tramite causa di trasmettere i loro film. Anche la Sony fu citata in giudizio perché

l’uso del suo sistema Betamax per registrazioni domestiche era visto come un’infrazione ai diritti d’autore, ma persero la

causa. Gli studios si opposero anche al noleggio dei video, perché volevano tutti i profitti, ma alla fine Hollywood accettò il

sistema che è in vigore ancora oggi, tanto che case di videonoleggio si associarono ad alcuni studios, come Blockbuster e

Paramount. Tra l’87 e il ’90 guardare un film a casa divenne il modo più comune di farlo.

Gli studios di Hollywood rimangono i maggiori beneficiari di mercati come quelli dei video e della tv via cavo.

Dal panoramico all’area d’azione visibile

L’importanza del piccolo schermo ha influito sulle qualità stilistiche dei film di Hollywood. Il formato panoramico (reso

benissimo in una delle prime scene de Il laureato) non rende bene in tv. Attorno alla metà degli anni ’50 i sistemi widescreen

divennero d’uso comune ad Hollywood, in parte come risposta alla minaccia della tv.

Per convertire i film dal formato widescreen al piccolo schermo si usa la tecnica Pan e scan  in alcuni casi l’immagine

televisiva era più grande di quella cinematografica. Molti dei primi effetti panoramici erano creati in modo dozzinale

tagliando o mascherando la parte superiore o inferiore dell’immagine.

La perdita d’immagine nella conversione dal grande al piccolo schermo non avviene solo con il formato panoramico, infatti

anche i film in 1,33:1 sono tagliati. Altre perdite si hanno quando il film è sottoposto a scansione analogica, per compensare

possibili problemi causati da mancanze di allineamento. Altri tagli sono imposti dal televisore stesso tramite l’

“overscanning”, per assicurarsi che il pubblico a casa non veda le bande nere che circondano l’immagine. Qualcosa tra il 24

e il 30% dell’immagine può andare persa.

I film convertiti per la tv possono anche:

- venire accorciati per dare spazio a pubblicità o per rientrare nei tempi di trasmissione.

- venire censurati

- venire alterati tramite un diverso procedimento per il colore che riduce la gamma dello spettro dei colori da

riprodurre

Nel ’62 la Research and Education Committee of the American Society of Cinematographers diede la definizione di “area

d’azione visibile” nel fotogramma cinematografico= la porzione dell’immagine all’interno dei margini di apertura della

cinepresa entro cui dovrebbe avere luogo l’azione. Area di visibilità che divenne sacra quando fu delimitata da una riga

tratteggiata sul mirino di molte cineprese. La maggior parte dei registi impongono limiti scegliendo i confini dell’area

d’azione visibile, piuttosto che subire il Pan e scan.

Fu però verso gli anni ’70 che queste tecniche di composizione cominciarono a cambiare (si può vedere da Il laureato, che

le mantenne).

Un altro accorgimento compositivo: inquadratura di quinta con spalla eliminabile= i film che presentano scene di

conversazione con inquadrature a due che si alternano sono fatti in modo da mostrare un mezzo primo piano del viso di uno

dei personaggi da un lato del fotogramma e la spalla del suo interlocutore dall’altro  sottoponendo l’immagine a Pan e scan

si mantiene l’alternanza, e scompaiono solo le spalle.

Due altre strategie: personaggi raggruppati insieme in una particolare porzione dell’inquadratura che corrisponde allo

schermo televisivo, oppure montaggio incrociato di inquadrature con due personaggi, ciascuno agli estremi opposti del

fotogramma, per generare ritmo simmetrico attraverso componenti asimmetrici (alla televisione le inquadrature sembrano

convenzionali, al cinema sembra di vedere una partita di tennis).

Queste strategie facilitano la riduzione per la tv a un costo relativamente basso. Comunque, non tutti i film sono ridotti nel

formato 1,33:1, ma rimangono in formato panoramico.

Gli apparecchi widescreen sono diventati più abbordabili negli ultimi anni. Il dvd ha portato un altro problema: mantenendo

il formato widescreen era un mercato di nicchia per gli appassionati, mentre come mercato di massa potrebbe allontanarsi da

tale formato.

Nonostante le nuove tecnologie offrano una minor perdita di qualità, non riusciranno mai a sostituire la visione al cinema:

- al cinema ci sono meno distrazioni (sguardo fisso vs sguardo rapido)  conseguenze sui tipi di programmazione: le

programmazioni televisive tendono a usare formati aperti e continui, divisi in segmenti brevi

- di solito la tv si guarda in condizioni di luce normali

Comunque molte teorie filmiche non tengono conto dei fattori di distrazione al cinema e nemmeno del fatto che anche a

casa lo spettatore possa essere molto attento.

Caratteristiche estetiche dominanti in tv

Confronto tra Spartacus e Il gladiatore:

- Spartacus: campi lunghi, piani americani, combattimento solitamente ripreso dall’alto, in due combattimenti

abbiamo un rovesciamento delle posizioni dei personaggi sullo schermo (vs convenzione)

- Il gladiatore: se ci sono campi lunghi sono di breve durata, rapidi stacchi e movimenti di macchina rapidi e instabili

 impressione disorientante; tecniche di rovesciamento fanno parte dell’estetica dominante del gladiatore; tecnica

cinematografica indistinta e disorientata tratta da Salvate il soldato Ryan, usata per creare impatto autentico; logica

televisiva

Spartacus è generato per visione su grande schermo, Il gladiatore risente meno degli adattamenti alla tv. Usa molto meno i

lati estremi dell’immagine e quindi il Pan e scan non lo danneggia eccessivamente.

Lo schermo televisivo ha dimensioni e risoluzione limitate, perciò l’immagine dettagliata del grande schermo non rende

bene sul piccolo. Un modo di aggirare il problema è quello di usare appunto montaggio rapido e movimenti di macchina

veloci. La televisione tende a ridurre i dettagli dello sfondo, a favore di uso più frequente di primi piani. Il gladiatore non è

il solo a usare simili tecniche: montaggio esplosivo e movimenti rapidi e instabili sono diventati caratteristici del cinema

d’azione.

Il gladiatore è una mescolanza di vecchio e nuovo: genere vecchio, ma tecniche nuove. L’uso di accorgimenti formali che

rendono bene sul piccolo sch

Dettagli
A.A. 2013-2014
12 pagine
11 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arianna.silene di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e critica del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof De Berti Raffaele.