Riassunto esame Storia Contemporanea, prof. Sabbatucci, libro consigliato Vidotto
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Luglio 1917: a Pietrogrado soldati e operai armati scendono in piazza per impedire la partenza per il
fronte di alcuni reparti. L’insurrezione è però sedata dal governo.
Settembre 1917: tentato colpo di Stato represso dal governo di I bolscevichi però riescono lo
Kerenskij.
stesso a conquistare la maggioranza nei soviet di Pietrogrado e di Mosca.
Novembre 1917: soldati rivoluzionari e (milizie operaie)
rivoluzione d’ottobre→ guardie rosse
comandate da circondano il sede del governo provvisorio, e se ne
Trotzkij Palazzo d’Inverno,
impadroniscono.
A Pietroburgo si riunisce il l’assemblea dei delegati dei soviet di tutte le
Congresso panrusso dei soviet,
provincie dell’ex Impero russo. Vengono approvati due decreti voluti da Lenin: uno che invocava la pace
e uno che aboliva la proprietà terriera.
Viene costituito un composto da bolscevichi e con Lenin presidente,
nuovo governo rivoluzionario,
chiamato Consiglio dei commissari del popolo.
I menscevichi e i socialrivoluzionari convocano le elezioni per l’Assemblea costituente; i risultati non
sono favorevoli ai bolscevichi, mentre trionfano i socialrivoluzionari.
Gennaio 1918: si riunisce la Costituente, che viene subito sciolta dall’intervento dei militari bolscevichi.
Si pongono le premesseper l’instaurazione di una dittatura di partito bolscevica.
I bolscevichi speravano di conquistare in tempi brevi l’appoggio delle masse popolari e di costruire un
Lenin prevedeva
nuovo stato proletario, secondo il modello delineato da Lenin in “Stato e rivoluzione”→
che, abbattuto il dominio borghese, lo Stato si sarebbe estinto e le masse si sarebbero autogovernate
secondo i principi della democrazia.
Si voleva creare una sollevazione generale dei popoli europeiperfar scaturire una pace equa. Ciò non si
realizzò.
3 marzo 1918: pace con la Germania (trattato di Brest-Litovsk)
Le potenze dell’Intesa considerarono però questa pace come un tradimento e quindi appoggiarono le forze
antibolsceviche e inviarono contingenti militari (armate una guerra civile.
bianche)perscatenare
Il regime rivoluzionario dovette allora accentuare l’autoritarismo; creò una polizia politica, la e
Ceka,
istituì il processare i disubbiedienti al governo operaio e contadino.
Tribunale rivoluzionario centrale,per
La capitale fu trasferita da Pietrogrado a Mosca.
Giugno 1918: tutti i partiti d’opposizione vengono messi fuori legge, viene reintrodotta la pena di morte e
riorganizzato l’esercito (armata rossa)
La guerra russo-polacca
Aprile 1920: inatteso attacco esterno da parte della nuova Repubblica di Polonia, insoddisfatta dei confini
definiti a Versailles.
Marzo 1921: pace con la Polonia, che incorpora varie parti della Bielorussia e dell’Ucraina.
La Terza Internazionale
La vittoria dei bolsceviche nella guerra civile permise a Lenin di sostitiuire alla vecchiab Internazionale
socialista una nuova Internazionale comunista,per coordinare i partiti rivoluzionari di tutto il mondo.
Marzo 1919: la (Comintern) o Internazionale comunista si riunisce a Mosca.
Terza internazionale 7
vengono fissate da Lenin le condizioni a cui i singoli partiti
Luglio 1920: II congresso a Mosca→
dovevano sottostareper essere ammessi all’Internazionale (i I partiti aderenti dovevano ispirarsi
21 punti).
al modello bolscevico, cambiare il proprio nome in Partito comunista, difendere la causa della Russia
sovietica e rompere con le correnti riformiste.
Tra il 1920 e il 1921 in tutto il mondo nacque una rete di partiti sul modello bolscevico e con lo scopo di
fare della Russia sovietica il centro del comunismo mondiale.
La nuova politica economica (Nep)
Quando i comunisti presero il potere l’economia russa era in grave dissesto; si finì con il ritornare al
sistema del baratto.
Il governo bolscevico cercò quindi di attuare una politica più autoritaria, definita Si
comunismo di guerra.
cercò di fornire gli approvvigionamenti alle città dalle campagne, fu incoraggiata la creazione di “fattorie
collettive” (kolchoz) e furono istituite “fattorie sovietiche (sovchoz), gestite dallo stato o dai soviet locali.
Vennero nazionalizzate tutte le industrie più importanti.
Grazie a ciò il governo bolscevico riuscì ad armare e mantenere il suo esercito, anche se l’economia era
sempre in dissesto.
Nel 1921, a causa della guerra civile e della siccità, ci fu una terribile carestia che colpì le campagne della
Russia e dell’Ucraina.
Marzo 1921: i marinai della base di Kronstadt si ribellano al governo chiedendo maggiori libertà politiche
e sindacali; la protesta viene subito repressa.
Si tiene a Mosca ilper viene avviata una parziale liberalizzazione nella
congresso del Partito comunista: (Nep), con il compito di stimolare la produzione
produzione e negli scambi→ nuova politica economica
agricola e l’approvvigionamento nelle città. Lo stato mantiene cmques il controllo delle banche e dei
maggiori gruppi industriali.
La Nep ebbe conseguenze benefiche sull’economia, ma nelle campagne portò al riemergere del ceto dei
contadini ricchi (kulaki), che controllavano il mercato agricolo; la liberalizzazione commerciale portò
invece alla comparsa di trafficanti (nepmen).
La questione costituzionale
Luglio 1918: della Russia rivoluzionaria→ il potere doveva appartenere alle masse
prima costituzione
lavoratrici e ai loro organi rappresentativi; il nuovo stato doveva avere un carattere federale; si voleva
creare un’unica repubblica socialista mondiale.
In realtà si attuò solo l’unione alla Repubblica russa delle altre province dell’ex Impero zarista (Ucraina,
Bielorussia, Azerbaigian, Armenia e Georgia)
Dicembre 1922: nasce (Urss)
l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche
1924: il potere supremo spetta al dell’Unione; il
nuova costituzione dell’Urss→ Congresso dei soviet
potere reale al il quale fornisce le direttive al governo, controlla la e
Partito comunista, polizia politica
propone i candidati alle elezioni dei soviet.
La questione sociale
I comunisti russi miravano a cambiare la società, a cancellare i vecchi valori e a creare una nuova
cultura;per compiere ciò furono intraprese due direzioni:
la scristianizzazione del paese fu condotta con molta durezza,
La lotta contro la Chiesa ortodossa→
anche se l’influenza della chiesa non fu del tutto eliminata. per quanto riguarda i valori morali il governo
rivoluzionario riconobbe il matrimonio cvile, semplificò le procedureper il divorzio, legalizzò l’aborto,
proclamò la parità fra i sessi e favorì la liberalizzazione dei costumi.
8
fu resa obbligatoria fino ai 15 anni; ci furono innovazioni nei
L’educazione della gioventù→l’istruzione
metodi e nei contenuti d’insegnamento, che privilegiò l’istruzione tecnica; fu incoraggiata l’iscrizione in
massa nell’organizzazione giovanile del partito; fu introdotto l’insegnamento della dottrina marxista.
Da Lenin a Stalin
Aprile 1922: viene nominato segretario generale del Partito comunista dell’Urss.
Stalin
Gennaio 1924: Lenin muore.
Gli scontri all’interno del partito si fecero più aspri.
Il più importante fu quello tra e Stalin sul problema della burocratizzazione del partito:
Trozkij
Trozkij riteneva inoltre che l’Urss doveva accelerare i ritmi di industrializzazione e favorire il processo
rivoluzionario nell’Occidente capitalistico→ tesi della rivoluzione permanente.
Stalin sosteneva invece la tesi del socialismo in un solo Paese e riteneva l’Urss capace di fronteggiare da
sola l’ostilità del mondo capitalista→ teoria del socialismo in un solo paese.
L’idea di Stalin fu condivisa dalle altre potenze europee e Trozkij fu emarginato.
Un secondo scontro si ebbeper la politica economica:
e volevano l’interruzione dell’esperimento della Nepper un rilancio
Zinov Kamenev
dell’industrializzazione a spese degli strati contadini privilegiati.
invece, con l’appoggio di Stalin, voleva la prosecuzione della Nep e la piccola impresa agricola.
Bucharin
I primi si unirono a Trozkij e cercarono di organizzare un fronte unico di opposizione, ma vennero espulsi
dal partito→ sconfitta dell’opposizione di sinistra.
La nuova fase vide la crescita del potere di Stalin e il suo tentativo di portare l’Urss alla condizione di
grande potenza industriale e militare.
Il dopoguerra in Europa
Trasformazioni sociali
La guerra fu un acceleratore dei fenomeni sociali: le donne erano subentrate nel lavoro ai mariti in guerra
e si erano rese più indipendenti, le strutture della famiglia patriarcale erano state messe in crisi, nuove
mode provenienti dall’America, maggiore ricerca di divertimenti e tempo libero.
Il primo problema fuper le classi dirigenti il Con la guerra si era dimostrata
reinserimento dei reduci.
l’importanza del principio di organizzazione applicato alle masse, e il popolo era più fiducioso nel
chiedere rivendicazioni di massa. Si auspica la creazione di un ordine nuovo, governato dalla pace e dalla
giustizia.
Si accentuò la gli iscritti ai partiti aumentarono.
massificazione della politica;
Aumentarono le manifestazioni pubbliche basate sulla partecipazione diretta dei cittadini.
Conseguenze economiche
Tranne gli Usa, tutti i paesi uscirono dalla guerra in dissesto economico.
I governi avevano fatto fronte al fabbisogno di denaro stampando carta moneta in eccedenza e
provocando così un molto rapido, che distrusse posizioni economiche solide e
processo inflazionistico
consumò i risparmi dei ceti medi.
Un altro problema era quello del Usa e il
passaggio dall’economia di guerra a quella di pace→gli
Giappone avevano sostituito l’Europa negli scambi commerciali; altri stati avevano sviluppato una
propria produzione industriale allentando la dipendenza dall’europa; Francia e Gran Bretagna persero
molti partner commerciali europei stremati dalla guerra o smenbrati, come la Germania, la Russia e
l’Impero austro-ungarico. 9
Si ebbe una ripresa del e del
nazionalismo economico protezionismo doganale.
Il “biennio rosso”
Tra la i lavoratori europei organizzati dai sindacati diedero vita ad una serie di
fine del 1918 e il 1920
agitazioniper migliorare le retribuzioni e ottenere la riduzione dell’orario di lavro a 8 ore a parità di
salario.
Oltre a questi gruppi organizzati si alimentarono, anche ispirandisi alle vicende russe, aspirazioni più
radicali, portate avanti da consigli operai.
In Francia e Gran Bretagna le classi dirigenti riuscirono a contenere il fenomeno.
In Germania, Austria e Ungheria, anche a causa della sconfitta, ci furono veri e propri tentativi
rivoluzionari, che furono però rapidamente stroncati.
In Italia
L’economia aveva i tratti tipici della crisi postbellica: deficit, inflazione…
La classe operaia chiedeva miglioramenti economici, maggior potere in fabbrica e manifestava tendenze
rivoluzionarie.
I contadini del centro-sud volevano l’attuazione dei diritti promessi dalla classe dirigente.
I ceti medi si mobilitavano più che in passatoper difendere i loro interessi e gli ideali patriottici.
Di fronte a ciò la classe dirigente liberale perse l’egemonia a favore delle forze socialiste e cattoliche.
Gennaio 1919. i cattolici creano il (Ppi), che ebbe come segretario don
Partito popolare italiano Luigi
il programma si presentava laico e aconfessionale.
Sturzo;
Importante fu anche la crescita del in esso prevalevano le correnti di sinistra, detta
Partito socialista;
i massimalisti volevano l’instaurazione della repubblica socialista fondata sulla dittatura
massimalista→
del proletariato e si ispiravano alla rivoluzione bolscevica.
La questione adriatica:
L’Italia aveva stipulato il in cui si stabiliva che la fosse annessa all’Italia e
Patto di Londra, Dalmazia
che la città di restasse all’Impero austro-ungarico.
Fiume
Al congresso di Versailles la delegazione italiana capeggiata dal ministro degli esteri e dal
Sonnino
presidente del Consiglio chiese l’annessione di Fiume, ma trovarono l’opposizione degli alleati,
Orlando
tra cui quella di Wilson.
Orlando si dimise e gli succedette Francesco Saverio Nitti.
Si creò un clima di ostilità verso gli ex alleati e si diffuse la sensazione di aver raggiunto una vittoria
secondo D’Annunzio.
mutilata,
Settembre 1919: alcuni militari ribelli e voltari capeggiati da D’annunzio occupano Fiume e ne
proclamano l’annessione all’Italia. Si instaura la reggenza di Quarnaro.
Tra il 1919 e il 1920 l’Italia fu percorsa da agitazioni sociali, legate soprattutto all’aumento dei prezzi.
Anche nel settore del servizio pubblico ci fu una serie di scioperi.
Anche i lavoratori agricoli erano in agitazione.
Nelle campagne del centro-sud si verificò il fenomeno dell’occupazione e dei latifondi
delle terrre incolte
da parte di contadini poveri.
Novembre 1919: prime politiche del dopoguerra; furono tenuteper la prima volta con il metodo
elezioni
della rappresentanza proporzionale con scrutinio di lista.
I gruppi liberal-democratici persero, mentre i socialisti si affermarono come il primo partito, i popolari
come secondo; dato che il Psi non voleva collaborazioni, la maggioranza al governo fu assunta dalla
coalizione fra popolari e liberal-democratici. 10
Giugno 1920: nuovo governo di Giolitti.
↓
Novembre 1920: con la Jugoslavia; l’Italia conserva Trieste, Gorizia e l’Istria; la
Trattato di Rapallo
Jugoslavia ottiene la Dalmazia, tranne Zara. Fiume viene dichiarata città libera.
1920: agitazione degli operai metalmeccanici e in risposta
occupazione delle fabbriche,
all’atteggiamento intransigente degli industriali del settore. Alla fine viene stipulato un accordo che
accoglie le vertenze sindacali.
I ceti borghesi accusavano il governo di debolezza nei confronti di queste manifestazioni, mentre i
lavoratori erano ancora delusi.
Le correnti più radicali del movimento operaio, capeggiate da e dalla rivista “Ordine Nuovo”, di
Gramsci
cui facevano parte anche Togliatti e Terracini, accusavano la Cgil di aver abbandonato le prospettive
rivoluzionarie.
Gennaio 1921: congresso del Partito socialista a Livorno; la minoranza di sinistra esce dal Psi e forma il
guidato da Bordiga, con un programma ispirato a Lenin.
Partito comunista,
Il fascismo
Marzo 1919: a Milano nasce il movimento fascista, quando fonda i
Benito Mussolini Fasci di
combattimento.
Il fascismo chiedeva riforme politiche e sociali, ostentava un acceso nazionalismo e una forte
avversioneper i socialisti.
Tra il 1920 e il 1921 il movimento abbandonò il programma radical-democratico e si fondò su strutture
paramilitari, le ed ebbe come obiettivo la lotta al socialismo.
squadre d’azione,
I socialisti nella campagne padane attraverso le leghe rosse controllavano il mercato del lavoro e avevano
una rete di cooperative.
21 novembre 1921: i fascisti cercano di impedire l’insediamento della nuova amministrazione comunale
socialista a i socialisti,per errore, sparano sulla folla.
Palazzo Accursio;
In seguito a ciò i fascisti scatenano una serie di ritorsioni.
I proprietari terrieri capirono che grazie al fascismo potevano sconfiggere le leghe; nuove reclute
affluirono al partito fascista. Il fenomeno dello (camicie si estese.
squadrismo nere)
Le partivano dalle città alle campagne verso i municipi, le sedi delle
spedizioni dell’offensiva squadrista
leghe, le case del popolo, che venivano incendiate.
Maggio 1921: elezioni; i socialisti diminuirono in modo lieve; entrarono in Parlamento dei fascisti,
capeggiati da Mussolini.
Il successore di Giolitti è Ivanoe Bonomi.
Agosto 1921: firma di un patto di pacificazione tra socialisti e fascisti.
Novembre 1921: congresso dei Fasci a Roma; Mussolini annulla il patto di pacificazione e il movimento
fascista diventa (Pnf)
Partito nazionale fascista
Febbraio 1922: ministero Facta
1 agosto 1922: del Psi in difesa delle libertà costituzionali.
sciopero generale legalitario
Ottobre 1922: i riformisti guidati da Turati abbandonano il Psiper fondare il Partito socialista unitario
(Psu) 11
Il progetto di Mussolini era ora quello di salire al potere;per questo intrecciò trattative con i liberali, con
la monarchia, con gli industriali. Nello stesso tempo si preparòper attuare un colpo di stato.
Il re però non firmò la proclamazione dello richiesta da Facta, che affidava tutti i poteri
stato d’assedio,
alle autorità militari.
30 ottobre 1922: squadristi entrano a Roma; Mussolini è ricevuto dal re. Secondo
marcia su Roma:
Vittorio Emanuele il fascismo poteva attuare l’obiettivo risorgimentale mancato dai liberali.
Francia
Sul piano della pilitica interna l’obiettivo della stabilizzazione fu raggiunto.
Al governo vi era dal ’19 il centro-destra, che attuò una politica conservatrice che faceva ricadere il peso
della ricostruzione sulle classi popolari.
1924: i radicali uniti ai socialisti in coalizione (cartello guadagnanoper breve tempo la
delle sinistre)
maggioranza e nominano presidente del Consiglio il loro leader Il governo però dura
Edouard Herriot.
poco anche a causa di una crisi finanziaria.
1926: il governo è assunto dal leader dei moderati in 3 anni riesce a stabilizzare il
Raymond Poincarè;
corso della moneta e a risanare il bilancio fiscale aumentando le tasse sui consumi popolari. C’è un boom
ed un aumento della produzione.
economico
Gran Bretagna
Anni ’20: fase di ristagno economico.
1926: i domini di Canada, Sudafrica e Australia vengono associati al una
Commonwealth britannico,
libera federazione di Stati utileper assicurare il mantenimento di legami economici ed istituzionali fra
Gran Bretagna ed ex-colonie.
Fra il 1918 e il 1929 i conservatori furono sempre al potere, tranne nel 1924 quando ci fu un esponente
del Labour Party, primo governo a guida labourista.
James Mac Donald→
I governi laburisti portano avanti una politica di austerità finanziaria e di contenimento dei salari, eper
questo si scontrano con i sindacati.
1926: imponente sciopero dei minatori.
1929: i laburisti vincono le elezioni e si forma un governo di coalizione liberal-laburista con a capo
ancora Mac Donald.
La rivoluzione in Germania
Durante la firma dell’armistizio la Germania si trovava in una situazione rivoluzionaria; il governo legale
era esercitato da un presieduto da Ebert, ma nelle città comandavano
Consiglio dei commissari del popolo
in realtà i consigli degli operai e dei soldati.
I leader democratici però non volevano una rivoluzione di tipo sovietico, ma una democratizzazione del
sistema politico basato sul sistema parlamentare e la convocazione di un’assemblea costituente (linea
moderata); condivideva questa opinione anche la vecchia classe dirigente, in particolare i capi
dell’esercito.
Contrari a questa scelta moderata erano le correnti più radicali del movimento operaio tedesco, l’Uspd e i
rivoluzionari della che puntavano sui consigli.
Lega di Spartaco, 12
durante una manifestazione a Berlino contro la
5-6 gennaio 1919: insurrezione spartachista→
destituzione di un esponente della sinistra dalla carica di capo della polizia, i dirigenti spartachisti (Rosa
incitano i lavoratori a rivesciare il governo.
Luxemburg)
La reazione del governo socialdemocratico è durissima ed è sostenuta dal commissario alla difesa Noske,
che riesce a sedare la rivolta.
19 gennaio 1919: elezioniper l’Assemblea costituente.
I socialdemocratici (Spd) si riconfermano il partito più forte, ma non raggiungono la maggioranza
assoluta, e quindiper governare devono cercare un accordo con i cattolici.
Presidente della repubblica è nominato si forma un governo di coalizione a direzione
Ebert;
socialdemocratica e si vara la nuova costituzione repubblicana, la struttura
costituzione di Weimar→
federale dello stato, suffragio universale, Parlamento, elezione diretta del Presidente della repubblica.
L’estrema destra però cercò di screditare la Repubblica e la classe dirigente, accusandola di tradimento in
guerra.
Nelle elezioni del 1920 la Spd venne sconfitta e cedette il governo ai cattolici.
La Repubblica di Weimar però ebbe motivi di debolezza, tra cui l’accentuata frammentazione dei gruppi
politici e l’assenza di una forza egemone.
L’unica forza era la Spd, la socialdemocrazia, che rimase il partito più forte.
Le classi medie si riconoscevamno nel e nel
Pattito tedesco-nazionale Partito tedesco-popolare.
I borghesi e i progressisti si riconoscevano invece nel Partito democratico tedesco.
Un altro elemento di debolezza era la diffidenza nei confronti del sistema democratico.
Nel 1921 venne reso noto l’ammontare delle post-guerra; la grossa cifra da pagare a rate
riparazioni
provocò un’ondata di proteste.
I gruppi dell’estrema destra nazionalista, tra cui il di scatenarono
Partito nazionalsocialista Hitler,
un’offensiva terroristica contro la classe dirigente repubblicana.
I governi furono così costretti a pagare con l’aumento della stampa di carta-moneta, ma in pochi mesi il
valore del marco precipitò e si creò un processo inflazionistico.
Gennaio 1923: la Francia e il Belgio, traendo il pretesto da un mancato pagamento, occupano il bacino
della la Germania attiva una resistenza passiva. Ma l’occupazione toglieva molte risorse alla
Ruhr;
Germania; il marco non ha praticamente più potere d’acquisto.
Agosto 1923: si forma un governo formato da tutti i gruppi costituzionali con a capo Gustav
egli ordina la fine della resistenza passiva nella Ruhr e riallaccia i contatti con la Francia.
Stresemann;
Decreta lo stato d’emergenza e così reprime un’insurrezione comunista ad Amburgo e fronteggia la
ribellione della destra nazionalista.
8-9 novembre 1923: a c’è un contro il governo centrale; viene subito represso
Monaco complotto di Hitler
e Hitler incarcerato.
Ottobre 1923: il governo emette un nuovo marco e avviata una politica deflazionistica basata sulla
limitazione delle spese e sull’aumento delle imposte.
1924: accordo sulle riparazioni elaborato da Dawes→ la Germania poteva far fronte ai suoi impegni solo
se la sua situazione sarebbe migliorata; la finanza internazionale, in particolare degli Usa, avrebbe
finanziato la Germania con dei prestiti a lunga scadenza.
In politica i partiti di centro e centro-destra mantennero il potere fino al 1928; dopo la guida del governo
passò ai socialdemocratici. 13
Germania, Francia e Belgio riconoscono le frontiere comuni
Ottobre 1925: accordi di Locarno→
tracciate a Versailles; la Gran Bretagna e l’Italia si impegnano a fare da garanti contro eventuali
violazioni.
C’è il superamento dello storico contrasto franco-tedesco.
1929: la Germania è ammessa nella Società delle nazioni.
Giugno 1929: l’entità delle riparazioni è ridotta e il pagamento è in 60 anni.
piano Young→
Settembre 1930: incrinazione dei rapporti con la Francia; la Francia costruisce fortificazioni difensive, la
lungo il confine con la Germania.
linea Maginot,
Repubblica in Austria
I socialdemocratici furono al governo nel passaggio verso la democrazia.
1920: alle elezioni vince il Partito cristiano-sociale.
Repubblica in Ungheria
Dopo un esperimento breve di si instaurò un regime autoritario guidato da Horty.
Repubblica sovietica,
I regimi autoritari in Europa
Negli anni ’20 in Europa si assiste ad una crisi delle istituzioni liberal-democratiche.
In Ungheria, Polonia, Bulgaria e Jugoslavia si instaurarono regimi autoritari, sostenuti dall’esercito e dai
gruppi conservatori.
Spagna:
1923: il generale conquista il potere fino al 1930; in seguito si instaura una repubblica,
Primo de Rivera
con vita breve.
Portogallo:
1926: l’economista guida il regime autoritario e clericale.
Antonio Oliveira de Salazar
Turchia:
Era oggetto di un tentativo di spartizione da parte della Gran Bretagna e della Francia e parte del suo
territorio era stato occupato dalla Grecia.
Le forze armate guidate da fondano un movimento di riscossa nazionale; la Turchia
Mustafà Kemal
sconfigge la Grecia, ottiene la sovranità su tutta l’Anatolia e recupera il controllo sugli Stretti.
La Turchia si avvia a diventare uno Stato nazionale, laico e repubblicano.
Novembre 1922: viene abolito il sultanato e proclamata la repubblica con presidente Kemal; egli si
impegna in una politica di e
occidentalizzazione laicizzazione dello Stato.
Gli Stati Uniti e la crisi del ‘29
Durante la Guerra gli Usa avevano concesso prestiti ai loro alleati ed erano divenuti i maggiori esportatori
di capitali. Il dollaro era la nuova moneta forte dell’economia mondiale.
Dopo la depressione post-bellica degli anni ’20-’21 il sistema economico statunitense conobbe una grande
prosperità.
Si diffuse la e la in fabbrica secondo i principi del
produzione in serie razionalizzazione del lavoro
taylorismo, che aumentò la produttività. 14
Crebbe anche il reddito nazionale, anche se dimunuirono gli occupati dell’industria;crebbero invece gli
occupati nel settore dei servizi.
Conseguenza di ciò fu la frenetica attività di Wall Street; però la capacità produttiva
l’euforia speculativa,
era maggiore della possibilità di acquisto (crisi sia perchè i beni di consumo
di sovrapproduzione),
eranoper la maggior parte durevoli, sia a causa della crisi del settore agricolo.
Gli Usa avevano ovviato a ciò con l’aumento delle esportazioni all’estero; fra economia americana ed
europea si venne così a creare uno stretto rapporto di interdipendenza: gli Usa finanziavano la ripresa
europea, e l’Europa alimentava lo sviluppo degli Usa importandone i prodotti.
Nel 1928 però molti capitali americani furono usati in operazioni speculative a Wall Street; subito
l’Europa ne risentì le conseguenze e fece calare l’indice delle esportazioni americane.
il corso dei titoli raggiunse livelli elevati e gli speculatori
1929: Crollo della borsa di New York→
liquidarono i loro pacchetti azionariper realizzare i guadagni. QUESta corsa alle vendite provocò una
precipitosa che impoverì molti.
caduta del valore dei titoli
La capacità di acquisto dei ceti ricchi diminuì e ciò ebbe conseguenze negative sull’intero sistema
economico mondiale.
Gli Usa contribuirono al crollo economico mondiale anche aumentando il protezionismo e riducendo
l’erogazione dei crediti all’estero. Anche gli altri paesi adottarono misure protezionistiche.
Fra il 1929 e il 1932 il valore del commercio mondiale diminuì del 60%.
A causa della diminuizione degli scambi la recessione economica si diffuse in tutto il mondo, tranne in
Urss: industria in chiusura, lavoratori senza occupazione, aggravio della crisi dell’agricoltura.
La crisi in Europa
La crisi finanziari si mostròper prima in Germania ed in Austria.
Essa portò ad un allarme sulla solidità delle finanze inglesi; le banche dovettero far fronte al ritiro dei
capitali stranieri e alle richieste di conversione delle sterline in oro.
Settembre 1931: la Banca d’Inghilterra esaurisce le riserve auree e deve sospendere la convertibilità della
sterlina;la valuta inglese è svalutata.
I governi europei cercarono di fronteggiare la crisi rifacendosi ai principi dell’economia liberale, come il
ottenerlo venne tagliata la spesa pubblica e imposte nuove tasse.
pareggio del bilancio;per
QUESti provvedimenti ridussero però ancora la domanda interna.
Solo a partire dal 1933 ci furono i primi miglioramenti, ma solo con la guerra l’Europa e il mondo
uscirono dalla grave depressione.
La crisi in Germania:
In Germania la crisi si fece sentiredi più a causa del sistema di prestiti internazionali con l’economia
statunitenseper fronteggiare le riparazioni.
Marzo 1930: la guida del governo passa al leader del Centro cattolico Heinrich Bruning.
Con una politica di sacrifici riesce a tenere fede all’obbligo delle riparazioni, che nel 1932 vengono
ridotte.
La crisi in Francia
Anche qui fu applicata una politica di austerità.
La crisi giunse solo nel 1931 ma durò più a lungo e coincise con un periodo di instabilità politica.
La crisi in Gran Bretagna
Mac Donald cercò di fronteggiare la crisi con un programma che prevedevaun drastico taglio del sussidio
ai disoccupati. Le Trade Unions del partito laburista però si opposero.
15
Mac Donald ruppe con il suo partito e si accordò con liberali e conservatoriper formare un “governo
nazionale” con lui alla guida. Con questo governo la sterlina si svalutò e venne adottato un sistema di
tariffe doganali.
Nel 1933-1934 l’Inghilterra cominciò ad uscire dalla crisi.
La Russia, grazie a due piani economici quinquennali che aumentarono l’industrializzazione, non
conobbe la crisi. Anzi le masse operaie, con il sistema a cottimo, aumentarono la loro produttività e
didero vita al fenomeno dello stacanovismo.
Nel 1929-37 la produzioneindustriale aumentò e l’Urss divenne una grande potenza industriale.
Roosvelt e il “New Deal”
Novembre 1932: elezioni in Usa; vince il democratico anche grazie al
Franklin Delano Roosvelt,
rapporto che riesce ad instaurare con le masse infondendo loro speranza e coraggio.
Nei primi mesi del suo governo (i “cento venne avviato il “New (“nuovo corso”), che
giorni”) Deal”
comprendeva una serie di provvedimentiper arrestare la crisi: ristrutturazione del sistema creditizio;
svalutazione del dollaroper rendere più competitive le esportazioni; aumento dei sussidi di
disoccupazione e concessioni di prestiti.
In seguito furono varati vasti programmi di lavori pubblici e aumentata la spesa pubblica.
1935: Roosvelt vara una una e una nuova disciplina dei
riforma fiscale, legge sulla sicurezza sociale
rapporti di lavoro.
Con il New Deal era stato smentito il liberismo, mostrando che l’intervento statale era indispensabileper
arrestare la crisi.
Non riuscì però a ridare slancio all’iniziativa economica dei privati.
Il nuovo ruolo dello Stato
Con la crisi del ’29 lo Stato dovette assumersi la maggior parte degli oneri: sostegno esterno alle attività
produttive, adozione di più radicali misure di controllo ; lo Stato assunse il ruolo di soggetto attivo
dell’espansione economica.
1936: l’economista inglese diede una sistemazione teorica delle trasformazioni in corso.
John Keynes
Egli confutò alcune proposizioni fondamentali della teoria economica classica; i meccanismi spontanei
del capitalismo da soli non erano in grado di consentire un’utilizzazione ottimale delle risorse, xciò
doveva intervenire lo Stato con l’espansione della spesa pubblica.
Le teorie di Keynes erano simili al New Deal di Roosvelt.
L’età dei totalitarismi
Negli anni ’30 la democrazia attraversò la sua crisi peggiore; infatti in molti Stati d’Europa si erano
affermati regimi autoritari, soprattutto dopo la grande crisi, i successi del nazismo in Germania e la
crescita dei movimenti autoritari.
Nella maggioranza dell’opinione pubblica si diffuse l’idea che i sistemi democratici sarebbero presto
crollati perchè troppo deboliper tutelare gli interessi nazionali e inefficientiper garantire il benessere.
Le alternative erano rappresentate dal comunismo sovietico e dai regimi autoritari di destra.
Il fascismo
La loro caratteristica era quella di proporsi come artefici di una propria rivoluzione.
accentramento del potere nelle mani di un capo, struttura gerarchica dello
Organizzazione politica→
stato, inquadramento delle popolazioni nelle organizzazioni di massa, controllo sull’informazione e la
cultura. 16
aveva indicato una terza via fra capitalismo e comunismo;
Organizzazione economico e sociale→
soppressione della dialettica sindacale, maggior intervento statale in economia.
Il fascismo fu appoggiato soprattutto dagli strati sociali intermedi, mentre le classi popolari lo accettarono
di malavoglia. Ai ceti medi il fascismo dava la sensazione di appartenere a una comunità e di riconoscersi
in un capo, di essere inseriti in una gerarchia basata sul merito e non sui privilegi; li difendeva dai
processi di massificazione.
Il fascismo riuscì a capire più di altri la società di massa e sfruttò controllandoli i mezzi di propaganda, i
canali di informazione e di istruzione, le strutture associative. Così fecero anche gli altri regimi definiti
in quanto cercavano di dominare tutta la società, di condizionare i comportamenti e la mentalità
totalitari,
dei cittadini.
La crisi della Repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo
Novembre 1923: è incarcerato; è ancora semisconosciuto ed è il leader del
Hitler Partito
nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi.
Fino al 1929 il suo partito, definito nazista, rimase un gruppo minoritario; si serviva della violenza contro
gli avversari politici e possedeva una forte organizzazione armata, le SA (reparti d’assalto), comandato da
Ernst Rohm.
Il suo programma prevedeva: la denuncia del trattato di Versailles, la riunione dei tedeschi in una nuova
“grande Germania”, l’adozione di misure discriminatorie contro gli ebrei.
QUESto programma venne esposto nel libro (La mia battaglia).
Mein Kampf
Hitler credeva nell’esistenza di una razza superiore e conquistatrice, quella ariana, ormai inquinata dalla
commistione con altre razze inferiori; essa doveva diminare sull’Europa e sul mondo→ utopia
nazionalista e fascista.
X realizzare ciò era necessario sconfiggere i nemici interni, primi fra tutti gli ebrei, popolo senza patria,
considerato portatore di dissoluzione morale, responsabile di misfatti del capitale finanziario e del
bolscevismo.
Dopo aver costituito un nuovo stato guidato da un nuovo capo, i tedeschi dovevano respingere le
imposizioni di Versailles, recuperare i territori perduti ed espandersi verso est a danno dei popoli slavi,
considerati anch’essi inferiori.
QUESto programma trovò dapprima scarsi consensi, e alle lezioni del ’24 e del ’28 i nazisti ottenero
pochi voti.
Con lo scoppio della grande crisi però la maggioranza dei tedeschi perse ogni fiducia nella Repubblica e
nei suoi partiti.
Settembre 1930: il cancelliere Bruning, sostenuto dal presidente Hindenburg, convoca le nuove elezioni. I
nazisti conquistano molti voti
1932: apice della crisi economica.
Si verificano nelle città vari scontri tra nazisti e comunisti, agguati e spedizioni punitive.
Marzo 1932: elezioniper la presidenza della Repubblica; i partiti democratici appoggiano ancora
Hindenburg.
Una volta rieletto cede alle pressioni militari e della grande industria: congeda Bruning e chiama alla
guida del governo due uomini della destra conservatrice, e
Franz von Papen Schleicher.
30 gennaio 1933: Hitler è convocato dal presidente della Repubblica e messo a capo del governo.
Il Terzo Reich
27 febbraio 1933: il Parlamento nazionale.
incendio al Reichstagh,
Di ciò viene accusato un comunista olandese; nasce un’imponenente operazione di polizia contro i
e vengono varate misure eccezionali che limitavano le libertà di stampa e di riunione.
comunisti 17
Hitler, nonostante avesse vinto le elezioni del marzo 1933, e potesseformare un nuovo governo con la
destra, mirava ad abolire il Parlamento. Il Reichstagh lo appoggiò e conferì con una legge pieni poteri al
governo, tra cui quello di legiferare e modificare la costituzione.
Pian piano tutti i partiti si sciolsero. A luglio Hitler varò una legge in cui il Partito nazionalsocialista era
l’unico consentito in Germania. reparti delle (“squadre assassinano Rohm,
30 giugno 1934: “notte SS
dei lunghi coltelli”→ di difesa”)
capo delle SA, e tutto il suo stato maggiore.
Hitler chiede alle forze armate l’assenso alla sua candidatura alla successione di Hindenburg.
Agosto 1934: Hitler ricopre le cariche di cancelliere e capo dello Stato. Gli ufficiali sono costretti a
prestare giuramento di fedeltà ad Hitler e al nazismo→ nasce il il terzo Impero (dopo il
Terzo Reich,
Sacro Romano Impero).
Nel nuovo regime il capo (Fuhrer) era anche la fonte suprema del diritto, colui che esprimeva le
aspirazioni del popolo.
Attorno al partito vi erano una serie di organizzazioni di massa: il che sostituiva i
Fronte del lavoro,
sindacati; le organizzazioni giovanili che facevano capo alla (gioventù hitleriana), il cui
Hitlerjugend
compito era quello di trasformare l’insieme dei cittadini in una compatta e
comunità del popolo
disciplinata.
Gli ebrei erano concentrati nelle grandi città e occupavano le zone medio-alte della scala sociale; la
propaganda nazista riuscì a risvegliare nei loro confronti i sentimenti di ostilità contro la diversità etnica e
religiosa e contro il rpivilegio economico.
Settembre 1935: leggi di Norimberga→ tolgono agli ebrei la parità dei diritti e proibiscono i matrimoni
tra ebrei e non ebrei. dopo l’uccisione di un diplomatico tedesco a Parigi per mano di un
Novembre 1938: notte dei cristalli→
ebreo, i nazisti organizzano un pogrom in tutta la Germania.
La difesa della razza prevedeva anche manifestazioni razziali contro altre minoranze.
La Chiesa si adattò al regime, anche in seguito al concordato stipulato dalla chiesa di Roma col governo
nazista del luglio 1933.
Marzo 1937: Papa Pio XI interviene con un’enciclica per condannare il nazismo.
Il consenso generele dato al nazismo dipendeva anche dall’apparato repressivo e terroristico,
rappresentato dalle molte polizie, tra cui la Gestapo e le SS, e i lager.
Un altro fattore di consenso fu la ripresa economica, grazie all’impulso dato ai lavori pubblici ed alla
politica di riarmo. Inoltre il nazismo riuscì ad imporre formule e miti per toccare l’anima popolare, anche
grazie alle comunicazioni di massa; l’ideale era la formazione di una società patriarcale lontana dalle
metropoli moderno e dalle malattie della civiltà industriale (mito della terra e del sangue).
Per diffondere quest’utopia antimoderna, il regime si servì però di mezzi moderni; istitui un ministero per
la Propaganda, affidato a Goebbels; la stampa fu sottopoasta a stretti controlli; gli intellettuali furono
inseriti in un’organizzazione nazionale.
L’Unione Sovietica
Stalin tra il 27 ed il 28 decise d accellerare lo sviluppo industriale e di porre fine alla Nep. Egli voleva
costruire un’economia collettivizzata e industrializzata; l’ostacolo era il ceto dei contadini benestanti, i
kulaki.
1929: Stalin vuole la collettivizzazione del settore agricolo; contro di lui si schierò teorico della
Bucharin,
Nep. La maggioranza del partito si schiero con Stalin.
Milioni di contadini furono deportati in Siberia o nella Russia settentrionale; i kulaki vennero eliminati.
Il vero scopo della collettivizzazione era quello di favorire l’industrializzazione con lo spostamento di
risorse economiche ed energie umane. 18
1928: primo piano quinquennale per l’industria
1937: secondo piano quinquennale.
L’aumento dell’industrializzazione avvenne anche grazie al clima di entusiasmo che Stalin seppe
suscitare nella classe operaia intorno agli obbiettivi del piano.
Nacque il mito dell’URSS in occidente.
Stalin riuscì ad assumere in URSS il ruolo di capo assoluto, sorretto da un grande apparato burocratico e
poliziesco e dal consenso di milioni di lavoratori; divenne il depositario della dottrina marxista-leninista.
viene assassinato membro del gruppo dirigente comunista;
1934: periodo delle “grandi Kirov,
purghe” →
segue un’imponente ondata di arresti soprattutto tra i quadri del partito, attuata con una repressione
poliziesca o con pubblici processi irregolari. Tutti gli antichi oppositori di Stalin vengono eliminati.
Trotzkij venne ucciso nel 1940.
La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari
Ottobre 1933: Hitler ritira la Germania dalla Società delle nazioni.
Luglio 1934: in Austria gruppi nazisti tentano di impadronirsi del potere ed uccidono il cancelliere
Dollfuss per preparare l’unificazione fra Austria e Germania. Mussolini fa schierare quattro divisioni al
confine italo-austriaco e riesce a fermare Hitler.
Aprile 1935: Il governo tedesco reintroduce in Germania la coscrizione obbligatoria, vietata dal trattato di
Versailles i rappresentanti di Italia, Francia e Gran Bretagna si riuniscono per
conferenza di Stresa:
→
condannare il riarmo tedesco, per ribadire la validità dei patti di Locarnoe per riaffermare il loro interesse
all’indipendenza dell’Austria.
1934: l’Urss entra nella Società delle nazioni e stipula un patto di alleanza con la Francia.
Agosto 1935: a Mosca→ viene palesata la lotta al fascismo. I partiti
settimo congresso del Comintern
comunisti avevano il compito di riallacciare i rapporti con gli altri partiti operai e con le forze
democratico-borghesi, per favorire la nascita dei fronti popolari e appoggiare i governi democratici contro
il fascismo.
Ciò non bastò: nel 1935 l’Italia fascista aggredisce l’Etiopia e nel 36 Hitler viola un altra clausola di
Versailles e reintroduce truppe tedesche nella Renania.
I fronti popolari ebbero come risultato solo quello di restituire unità al movimento operaio europeo.
Febbraio 1936: una coalizione di fronte popolare vince le elezioni in Spagna.
La stessa cosa avviene in Francia, dove si forma un governo composto da radicali e socialisti, guidato dal
socialista Nel giugno 1936 gli operai ottengono la firma degli
Leon Blum. accordi di Palazzo Matignon.
I salari vennero aumentati, ma aumentò anche l’inflazione con una successiva svalutazione del franco; a
causa dell’ostilità degli ambienti industriali Blum si dimise nel 37.
La guerra di Spagna
1936-1939: guerra civile spagnola
Febbraio 1936: le sinistre unite in una coalizione di fronte popolare si affermano nelle elezioni politiche e
salgono al governo.
Esplode la tensione: le masse proletarie iniziarono una rivoluzione sociale contro i grandi proprietari e il
clero cattolico. La vecchia classe dominante reagì con un nuovo pronunciamento (colpo di Stato) messo
in atto dai militari.
Luglio 1936: inizia la ribellione, sostenuta dalla truppe coloniali del Marocco spagnolo e organizzata da 5
generali, tra i quali capo degli insorti (franchisti).
Francisco Franco,
I governo repubblicano riesce però a mantenere il controllo della capitale delle regioni ricche del nord-est.
Italia e Germania aiutano i nazionalisti di Franco, nessuna potenza democratica aiuta la Repubblica.
19
Agosto 1936: il governo francese di Fronte popolare promuove un accordo fra le grandi potenzeper il
nella crisi spagnola; esso viene sottoscritto anche da Italia e Germania, ma viene rispettato
non intervento
solo da Francia e Gran Bretagna.
Solo l’Urss apportò un grosso aiuto alla Repubblica, fornendo materiale bellico e favorendo la formazione
di reparti di volontari comunisti e antifascisti.
Brigate internazionali→
I repubblicani però rimasero inferiori agli avversari sul piano militare e indeboliti politicamente dalle loro
divisioni interne. La borghesia progressista si allontanò da Fronte popolare; sorse un contrasto fra
anarchici ed altri partiti della coalizione.
Franco invece venne nominato (duce) e realizzò l’unità di tutte le destre in un partito unico, la
caudillo
Falange nazionalista.
Primavera 1938: i franchisti spezzano in due il territorio controllato dai repubblicani.
1939: i nazionalisti fanno cadere fine della guerra civile e sconfitta dei repubblicani.
Madrid→
L’Europa verso la guerra
La tensione aumentò a causa della politica di Hitler; Gran Bretagna e Francia mantenevano un
comportamento arrendevole, l’Italia appoggiava Hitler.
Egli sperava di poter evitare uno scontro con la Gran Bretagna, a patto che gli avesse lasciato campo
liberoper espandersi in Europa centro-orientale.
Maggio 1937: in Gran Bretagna sale al governo sostenitore della
Neville Chamberlain, politica
basata sul presupposto che fosse possibile controllare Hitler accontentandolo nelle
dell’appeasement→
sue rivendicazioni più ragionevoli e risarcendo la Germania dal duro trattamento subito a Versailles.
La Francia era invece attraversata da lacerazioni politiche e da una crisi morale.
QUESti fattori consentirono alla Germania di ottenere grossi successi senza cominciare una guerra.
Marzo 1938: annessione dell’Austria al Reich tedesco (Anschluss) senza reazioni dalle potenze esterne.
rivendicazione etnica riguardante i sudeti, cioè i milioni di tedeschi che vivevano
Questione dei sudeti:
in Cecoslovacchia. Hitler voleva l’annessione della regione dei Sudeti distruggendo la Cecoslovacchia.
↓
29-30 settembre 1938: a Monaco, su proposta di Mussolini, Hitler incontra i capi delle grandi potenze
europee, ad esclusione dell’Urss; Chamberlain e il ministro francese accettano il progetto
Deladier
presentato dall’Italia che prevedeva l’annessione al Reich tedesco del territorio dei Sudeti.
I cecoslovacchi devono accettare la dissoluzione della loro Repubblica.
La pace stabilita era però fragile.
Nazionalisti e comunisti in Cina
1913: regime autoritario imposto dal generale Yuan Shi-kai.
QUESto governo non era abbastanza forte da imporre la sua autorità alle province, comandate da
governatori militari, i signori della guerra.
1917: la Cina interviene nella guerra mondiale a fianco dell’Intesa; ne esce però umiliata dalle grandi
potenze occidentali, che permettono al Giappone di controllare la regione dello Shantung.
1921: lotta del leader del Kuomintang, contro il governo. Riesce a formare un proprio
Sun Yat-sen,
governo a Canton, con l’appoggio del fondato da un gruppo di intellettuali, tra i
Partito comunista cinese,
quali L’Urss sostiene la causa di Sun Yat-sen.
Mao Tse-tung.
1925: succede a Sun Yat-sen
Chang Kai-shek
1927: a le truppe di Chang sconfiggono le milizie operaie. Il Partito comunista viene messo fuori
Shangai
legge.
1928: la capitale Pechino viene conquistata dall’esercito di Chang.
20
Chang cerca di riorganizzare l’economia e l’apparato statale secondo i modelli occidentali.
1931: i giapponesi invadono la Manciuria e vi creano uno stato fasullo, il Manchu-kuo.
Il governo di Chang non reagisce e riprende vigore l’azione dei comunisti.
essa indicava nelle masse rurali le vere protagoniste del
Mao Tse-tug imposta la strategia contadina→
processo rivoluzionario.
1931-1934: Chang lancia campagne militari contro le zone controllate dai comunisti.
Con la lunga marcia Mao Tse-tung riuscì a salvare il nucleo dirigente comunista e a riprendere la lotta
contro i giapponesi.
1937: accordo fra nazionalisti e comunistiper contrastare l’imperialismo giapponese.
1939: i giapponesi giungono però a controllare le zone più importanti del paese.
Giappone
Con la partecipazione alla prima guerra mondiale il Giappone riuscì a consolidare la sua massima potenza
asiatica e a rafforzare la sua struttura produttiva. Riuscì ad avviare una politica imperiale, con l’obiettivo
di sottomettere vaste zone della Cina.
Il quadro istituzionale rimase di tipo liberale.
Anni ’20: compaiono sulla scena ispirate al fascismo e con una cultura
movimenti autoritari di destra,
tradizionalista.
Anni ’30: regime autoritario appoggiato dal nuovo imperatore Hiroito.
America Latina
Con la grande crisi si ridussero i tradizionali flussi commerciali e crollarono i prezzi delle materie prime e
delle derrate alimentari.
I paesi più grandi, come Brasile, Argentina, Cile e Messico, reagirono promuovendo un processo di
diversificazione produttiva che sviluppoò alcuni settori di industria manifatturiera.
1930: sommovimenti politici in Argentina→ un colpo di Stato militare rovescia le istituzioni
democratiche.
Sommovimenti politici in Brasile→ una rivolta popolare contro le vecchie oligarchie porta al potere
egli da vita ad un regime autoritario, basato sul rapporto diretto fra capo e masse, su un
Getulio Vargas;
acceso nazionalismo, su un intervento statale a sostegno della produzione e sulla concessione di una
legislazione socialeper i lavoratori urbani. QUESto regime, diffuso poi in altre politiche ltino-americane,
prende il nome di populismo.
Messico→ sotto la presidenza di Cardenas viene praticata una forma di populismo molto avanzata.
Il populismo si sarebbe affermato anche in Argentina con e il suo movimento del
Juan Domingo Peròn
peronismo.
L’Italia fascista
Gli alleati liberali e cattolici, detti continuarono ad appoggiare Mussolini anche quando
fiancheggiatori,
fu ormai chiaro che il Partito fascista era incompatibile con i princìpi dello stato liberale.
Dicembre 1922: viene istituito il con il compito di indicare le linee della
Gran consiglio del fascismo,
politica fascista e di fare da raccordo tra il partito e il governo.
Gennaio 1923: le squadre fasciste vengono inserite nella Miliziaper la sicurezza nazionale.
21
Sul piano economico si attuò una volta a restituire libertà d’azione e margini di profitto
politica liberista,
all’iniziativa privata. Essa riuscì a far tornare in pareggio il bilancio dello stato e ad aumentare la
produzione.
Un sostegno decisivo Mussolini lo ebbe anche dalla dopo l’avvento del nuovo papa di
Pio XI,
Chiesa,
stampo conservatore.
Mussolini abbandonò i toni anticlericali e si mostrò disposto a concessioni: la riforma scolastica del 1923
varata da prevedeva infatti, oltre all’insegnamento della religione nelle scuole
Giovanni Gentile
elementari, anche l’introduzione di un esame di stato al termine di ogni ciclo di studi.
Il Partito popolare risentì dell’avvicinamento fra fascismo e Chiesa; infatti, considerato ostile alla Chiesa,
nel 1923, Mussolini impose le dimissioni dei ministri popolari, liberandosi di don Sturzo.
Luglio 1923: nuova avvantaggiava la lista che otteneva la maggioranza
legge elettorale maggioritaria;
relativa, assegnandole i 2/3 dei seggi disponibili
1924: la Camere viene sciolta; molti esponenti liberali, tra cui Orlando e Salandra, e alcuni cattolici
conservatori si candidano assieme ai fascisti nelle liste nazionali.
Le forze antifasciste sono invece divise; ogni partito si presenta infatti con una propria lista, partendo così
svantaggiato.
6 aprile 1924: elezioni; vincono i fascisti.
10 giugno 1924: il deputato segretario del Partito socialista unitario, viene rapito a
Giacomo Matteotti,
Roma da un gruppo di squadristi illegali e ucciso.
Poco prima di essere ucciso Matteotti si era espresso alla Camera contro il fascismo, denunciandone le
violenze e contestando la validità dei risultati elettorali.
La sua uccisione suscita nell’opinione pubblica indignazione contro il fascismo e contro Mussolini; il
fascismo si ritrova isolato. i gruppi di opposizione si astengono dai lavori parlamentari e si riuniscono
Secessione dell’Aventino→
separatamente, sperando nell’intervento del re; egli non interviene ed inoltre i fiancheggiatori non tolgono
l’appoggio a Mussolini.
3 gennaio 1925: in un discorso alla Camera Mussolini minaccia di usare la forza contro le opposizioni; si
verificano una serie di arresti e sequestri nei confronti dei partiti di opposizione e dei loro organismi di
stampa.
Ogni spazio di libertà politica e sindacale era ormai chiuso. Molti antifascisti furono costretti ad andare in
esilio; leader dei liberali d’opposizione morì nel 1926 dopo un aggressione
Giovanni Amendola,
squadrista; anche morì.
Piero Gobetti
Il fascismo, messi a tacere gli oppositori, diede vita ad una legislazione autoritaria; il suo artefice fu il
ministro della Giustizia Alfredo Rocco.
1925: legge che rafforza i poteri del capo del governo rispetto agli altri ministri e al Parlamento.
1926: legge sindacale che proibisce lo sciopero.
vengono sciolti i partiti antifascisti e soppresse le pubblicazioni
Novembre 1926: leggi fascistissime→
contrarie al regime; vengono fatti decadere i deputati aventiniani; viene reintrodotta la pena di morteper i
colpevoli di reati contro la sicurezza dello Stato; viene istituito un Tribunale specialeper la difesa dello
composto da ufficiali delle forze armate e della milizia.
stato
1928: introduceva il sistema della lista unica e lasciava agli elettori solo la scelta se
legge elettorale→
approvarla o respingerla.
Il Gran consiglio diventa un organo dello Stato.
Il totalitarismo imperfetto
A metà degli anni venti in Italia lo Stato totalitario era già una reltà consolidata (partito unico, milizia,
sindacati di regime etc.).
La caratteristica del regime era la sovrapposizione tra la struttura dello stato, simile al vechcio stato
monarchico, e quella del partito. Al di sopra di tutti vi era il potere di Mussolini, che riuniva in se la
22
qualifica di capo del governo e di duce del fascismo. Nel fascismo italiano l’apparato dello stato era più
importante della macchina del partito; per comunicare con la periferia, infatti, Mussolini si serviva dei
prefetti, mentre per controllare l’ordine pubblico era preposta la polizia di stato; la Milizia era solo un
corpo ausiliario.
Dalla fine degli anni venti l’iscrizione al partito fascista divenne una pratica di massa, necessaria per
ottenere un posto nell’amministrazione statale.
Un ruolo importante era svolto dalle organizzazioni giovanili del partito: i Fasci giovanili, i Gruppi
universitari fascisti e l’Opera nazionale Balilla; nata nel ’26 comprendeva i giovani fra i 12 e i 18 anni e
forniva anche un indottrimento ideologico. I bambini sotto i 12 anni facevano parte dei Figli della lupa.
Tramite queste organizzazioni di massa il fascismo voleva riplasmare la società, e per questo fu definito
totalitario. L’ostacolo maggiore era però rappresentato dalla Chiesa; Mussolini perciò cerco una intesa col
Vaticano.
11 febbraio 1929: Patti lateranensi, firmati tra Mussolini e il segretario di stato vaticano Gasparri; erano
divisi in tre parti: un trattato internazionale, in cui la santa sede riconosceva lo stato italiano e la sua
capitale e si vedeva riconosciuta la sovranità sullo stato del vaticano; una convenzione finanziaria, con cui
l’Italia doveva pagare al Papa un’indennità per la perdita dello stato pontificio; un concordato, che
regolava i rapporti interni fra la chiesa e il regno d’Italia.
Fu però il vaticano a cogliere i maggiori successi dai patti; in cambio della rinuncia allo stato pontificio,
la chiesa acquistò una posizione di privilegio nei rapporti con lo stato e rafforzò la sua presenza nella
società. Mantenne intatta la rete di associazioni e circoli che faceva capo all’Azione cattolica, e riuscì così
ad entrare in concorrenza con il fascismo nel settore delle organizzazioni giovanili
Marzo 1929: prime elezioni plebescitarie, tenute con il sistema della lista unica; pieno successo del
regime.
L’altro ostacolo alle aspirazioni totalitarie del fascismo era rappresentato dalla monarchia; per quanto
esautorato, il re restava sempre in teoria la più alta autorità dello stato; aveva infatti il comando supremo
delle forze armate, poteva scegliere i senatori e aveva anche il diritto di nomina e revoca del capo del
governo.
Durante il regime del fascismo l’Italia conobbe uno sviluppo demografico, comune a tutta l’Europa
occidentale e vide accentuata l’urbanizzazione.
Non ostante questo sviluppo alla vigilia della seconda guerra mondiale l’Italia era ancora paese arretrato e
distaccato dalle grandi potenze europee. Questa arretratezza economica e civile favorì le tendenze
conservatrici e tradizionaliste dell’ideologia fascista: la ruralizzazione e lo scoraggiamento all’afflusso dei
lavoratori verso i centri urbani; l’esaltazione della funzione del matrimonio e della famiglia, come
garanzia di stabilità e base per lo sviluppo demografico.
Anche le donne ebbero durante il fascismo le loro strutture organizzative, anche se poco vitali: i Fasci
femminili, le piccole italiane, le giovani italiane e le massaie rurali, con la funzione principale di
valorizzare le virtù domestiche della donna.
Il fascismo però non era solo conservatore immobilista, ma era anche proiettato al futuro, verso un
sistema totalitario moderno, che aveva come ostacoli il ritardo economico e culturale.
1927 Carta del lavoro; documento che cercava di far breccia fra le classi lavoratrici, ormai prive di
autonomia organizzativa e capacità contrattuale e con salari diminuiti.
Il maggiore consenso al regime derivò invece dalla media e piccola borghesia, che fu favorita dalle scelte
economiche del regime. La fascistizzazione toccò solo superficialmente le classi popolari.
Il fascismo dedicò particolare attenzione al mondo della cultura e della scuola; nel 1923 con la riforma
Gentile venne accentuata la severità degli studi e sancito il primato delle discipline umanistiche su quelle
tecniche. 23
Nel campo della cultura, tutto il settore della stampa politica fu sottoposto a un controllo sempre più
stretto; nel 1937 fu creato il nuovo ministero per la cultura popolare, con il compito di controllare le
pubblicazioni. Un altro controllo era posto sulle trasmissioni radiofoniche, dal 1927 affidate all’ente di
stato Eiar; la radio si affermò come canale di propaganda solo dopo il ’35.
Il cinema ricevette generose sovvenzioni dal regime per favorire la produzione nazionale e limitare la
penetrazione dei film americani.
Il fascismo e l’economia
Il fascismo adottò la formula del che significava gestione diretta dell’economia da parte
corporativismo,
delle categorie produttive, organizzate in corporazioni distinteper settori e comprendenti sia gli
imprenditori sia i lavoratori dipendenti.
Le corporazioni vennero però istituite solo nel 1934 e diventarono una nuova burocrazia.
1922-1925: fase liberista del fascismo; incremento produttivo, aumento dell’inflazione, crescente deficit
nei conti con l’estero e deterioramento del valore della lira.
1925: fase basata sul protezionismo, sulla deflazione, sulla stabilizzazione monetaria e su un maggiore
intervento statale in economia inasprimento del dazio sui cereali, accompagnato dalla campagna
→
propagandistica detta battaglia del grano, con lo scopo di raggiungere l’autosufficienza nel settore dei
cereali; lo scopo fu in buona parte raggiunto. Il prezzo di ciò fu pagato dal settore dell’allevamento e delle
colture specializzate.
La seconda battaglia fu quellaper la rivalutazione della lira, fissando l’obiettivo di quota novanta (90
lireper una sterlina); esso fu raggiunto grazie ad una serie di provvedimenti che limitavano il credito, ma
furono diminuiti i salari dei lavoratori dipendenti; a guadagnarne furono soprattutto le grandi imprese.
Con la grande crisi si fece sentire la recessione; il commercio con l’estero si ridusse, l’agricoltura subì un
nuovo colpo a causa del calo delle esportazioni e del tracollo dei prezzi.
Il regime cercò di reagire sia con lo rilanciare la produzione e attutire la
sviluppo dei lavori pubbliciper
tensione sociale, sia con a sostegno dei settori in crisi.
l’intervento diretto o indiretto dello stato
1931-34: bonifica dell’Agro Pontino.
L’intervento maggiore dello stato fu però nel settore dell’industria e del credito; erano in crisi soprattutto
le grandi banche;per salvarle dal fallimento il governo creò nel 1931 un istituto di credito pubblico, l’Imi
(Istituto sostituire le banche nel sostegno alle industrie in crisi, e nel 1933 creò
mobiliare italiano),per
l’Iri, che divenne azionista di maggioranza delle banche in crisi
l’Istitutoper la ricostruzione industriale,
e controllando alcune fra le maggiori imprese.
La riprivatizzazione risultò poi impraticabile e l’Iri divenne nel ’37 un ente permanente; quindi lo stato
controllava una quota dell’apparato industriale e bancario superiore al resto dell’Europa, divenendo uno
Stato-imprenditore.
Alla metà degli anni ’30 l’Italia uscì dalla fase più acuta della crisi.
Però dal 1935 Mussolini cominciò una politica di dispendiose imprese militari che accentuò l’isolamento
economico→ economia di guerra.
L’imperialismo fascista
Nel fascismo fu sempre presente una forte componente nazionalistica; infatti il fascismo si presentava
come paladino della riscossa nazionale e restauratore delle glorie della Roma antica.
Fino ai primi anni 30 le aspirazioni imperiali rimasero vaghe.
Aprile 1935: accordo di Stresa con le democrazie occidentali per contrastare il riarmo tedesco.
Dopo quest’accordo Mussolini decise di intraprendere guerra contro l’Etiopia, anche per vendicare il torto
subito dall’Italia nel 1896 con la sconfitta di Adua e per far passare in secondo piano i problemi
economico sociali del paese. 24
Ottobre 1935: invasione dell’Etiopia; Francia ed Inghilterra condannano l’azione e propongono al
Consiglio della Società delle nazioni l’adozione di sanzioni, consistenti nel divieto di esportare in Italia
armi.
Contro queste sanzioni ci fu una mobilitazione popolare e numerose espressioni di solidarietà verso il
fascismo e la guerra.
L’impresa in Etiopia fu molto difficile, in quanto gli etiopici si batterono duramente sotto la guida del
negus Selassiè.
5 maggio 1936: le truppe italiane comandate da Badoglio entrano in Addis Abeba.
Dal punto di vista economico la conquista dell’Etiopia non migliorò la situazione, ma sul piano politico il
successo fu clamoroso, in quanto si ebbe la sensazione di aver conquistato per l’Italia una posizione di
grande potenza. patto di amicizia tra l’Italia e la Germania, che Mussolini
Ottobre 1936: Asse Roma - Berlino→
considerava come un mezzo di pressione sulle potenze occidentali e in grado di ottenere qualche
vantaggio in campo coloniale. In realtà il duce fu condizionato da Hitler.
Maggio 1939: che lega definitivamente le sorti dell’Italia a quelle dello stato nazista.
patto d’acciaio,
L’Italia antifascista
Per coloro che si volevano opporre al fascismo c’erano solo due vie, o l’esilio o l’agitazione clandestina
in patria.
1930: all’estero si riuniscono i due partiti socialisti, massimalista e riformista, sotto la guida di Pietro
così fanno anche altri partiti antifascisti.
Nenni;
1927: i gruppi si federano in un organismo unitario, la Concentrazione antifascista.
1929: e fondano il movimento di (GL), punto d’incontro
Emilio Lussu Carlo Rosselli Giustizia e Libertà
fra socialisti e liberal-democratici e organismo di lotta.
Il maggior contributo alla lotta clandestina venne però dal (Pci), che ebbe come leader
Partito comunista
subentrato a Gramsci dopo il suo arresto nel 1926; esso riuscì a mettere in piedi una
Palmiro Togliatti,
propria rete clandestina e rimase in polemica fino al ’35 con gli altri partiti antifascisti. I dirigenti
comunisti erano legati alle direttive di Mosca.
Dopo il ’35 il Pci riannodò i contatti con le altre forze di opposizione e nel 1934 strinse una patto di unità
con i socialisti.
d’ azione
Nel 1943 sorse un al nazifascismo.
movimento di resistenza armata
Apogeo e declino del regime fascista
Dopo il successo della campagna etiopica ci furono incrinature nel consenso al fascismo.
Una era legata alla politica economica, legata al prestigio nazionale e condizionata dalle spese militari.
1935: Mussolini rilancia la politica dell’autarchia, che ricercava una maggiore autosufficienza
economica ed aumentava la stretta protezionistica. QUESto traguardo però non viene raggiunto ed inoltre
crescono anche i prezzi.
Un altro motivo di disagio era dato dalla politica estera attuata da Mussolini e dal genero Galeazzo Ciano,
ministro degli Esteri; inquietava soprattutto l’amicizia con la Germania, ancheper l’antipatia verso lo stato
nazista eper il timore di una guerra.
Il duce invece non pensava alla pace, ma auspicava un avvenire di conquiste e confronti militari.
1938: Mussolini introduce delle simili a quelle naziste.
leggi discriminatorie nei confronti degli ebrei,
Esse suscitano sdegno nell’opinione pubblica e aprono un serio contrasto con la Chiesa.
L’unico settore in cui le aspirazioni totalitarie ottennero qualche successo fu quello giovanile; ma questo
sostegno durò fino alla scoppio del conflitto. 25
La seconda guerra mondiale
Le origini
A provocare il conflitto fu la politica di conquista e aggressione della Germania nazista.
1938: tra Hitler e le democrazie occidentali, le quali sperano di aver placato la
conferenza di Monaco
Germania con la cessione dei Sudeti.
Marzo 1939: Hitler occupa la Boemia e la Moravia, regioni della Cecoslovacchia, dando vita ad un
protettorato incluso nel Reich. La Slovacchia si proclama indipendente; lo Stato cecoslovacco è distrutto.
Francia e Inghilterra stipularono un che era nelle mire
patto di assistenza militare con la Polonia,
tedesche; Hitler infatti aveva rivendicato il possesso di Danzica e il diritto di passaggio alla zona che si
univa con la Polonia. Le potenze europee si unironoper impedire che la Polonia subisse la sorte della
Cecoslovacchia.
Aprile 1939: Mussolini occupa il penetrare nei Balcani.
Regno di Albania,per
Maggio 1939: tra Mussolini e Ciano con Hitler→ se una delle due parti era in conflitto
patto d’acciaio
l’altra doveva scendere in campo al suo fianco.
23 agosto 1939: i ministri degli Esteri di Germania e Urss, e firmano a mosca un
Ribbentrop Molotov,
fra i due paesi. L’Urss ottiene, tramite un patto segreto, un riconoscimento delle
patto di non aggressione
sue mire sugli Stati baltici, sulla Romania e sulla Polonia, di cui si prevedeva la spartizione.
i tedeschi invadono la Polonia.
1 settembre 1939: Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania. L’Italia dichiara la sua
3 settembre 1939: inizio delle Seconda
belligeranza, in quanto non in grado di mantenere le promesse del patto d’acciaio→
Guerra mondiale.
Ci fu l’applicazione della guerra-lampo che si basava sull’uso dell’aviazione e delle forze corazzate.
I tedeschi assediarono e distrussero Varsavia, mentre i Russi si impadronirono delle regioni orientali →
fine della Repubblica polacca.
30 novembre: l’Urss invade la Finlandia; solo nel ’40 però è costretta a cedere alle richieste sovietiche di
espansione territoriale, ma conserva la sua indipendenza.
9 aprile 1940: la Germania attacca la Danimarca e la Norvegia.
10 maggio 1940: offensiva tedesca sul fronte occidentale; la Francia, nonostante le fortificazioni difensive
della viene sconfitta e viene lasciato scoperto il confine con il Belgio e col Lussemburgo.
linea Maginot
Oltre al Belgio vengono invasi anche Olanda e Lussemburgo.
12-15 maggio 1940: i tedeschi sfondano le linee nemiche a Sedan.
14 giugno 1940: i tedeschi entrano a Parigi.
22 giugno 1940: il presidente del consiglio francese firma l’armistizio con la Germania; il governo
Petain
fine della Terza Repubblica.
stabilisce la sua sede a Vichy→
Petain promuove una rivoluzione nazionale che riporta all’ancien regime.
10 giugno 1940: entrata in guerra dell’Italia; l’offensiva sulle Alpi però si risolve con un armistizio
richiesto dalla Francia; anche l’attacco lanciato contro le forze inglesi in Egitto deve arrestarsi..
Era ormai rimasta solo la Gran Bretagna a combattere contro la Germania, anche per la volontà del primo
ministro intransigente contro le pretese hitleriane.
Winston Churchill,
Luglio 1940: invasione dell’Inghilterra (operazione i tedeschi cercano di conquistare il
Leone marino);
dominio dell’aria; gli attacchi tedeschi sono però contrastati dagli aerei da caccia della Royal Air Force
(Raf). 26
Ottobre 1940: l’esercito italiano attacca la Grecia, ma viene sconfitto. In Africa gli inglesi passano al
contrattacco e Mussolini deve accettare l’aiuto di truppe tedesche, comandate da Rimmel, per conservare
la Pirenaica, la parte orientale della Libia.
Anche nei Balcani le iniziative italiane falliscono; la Jugoslavia e la Grecia, attaccate da tedeschi ed
italiani, vengono travolte.
6 aprile 1941: gli inglesi occupano Addis Abeba, dominio italiano.
22 giugno 1941: attacco tedesco alla Russia (operazione La guerra però dura molto e la
Barbarossa).
Germania è costretta a tenere il suo esercito nelle gelide pianure russe (guerra d’usura).
Intervento degli Usa:
14 agosto 1941: incontro fra Roosevelt e Churchill; Carta atlantica: documento in 8 punti in cui si
ribadiva la condanna dei regimi fascisti e si fissavano le linee di un nuovo ordine democratico.
Gli stati uniti intervenirono nel conflitto dopo l’aggressione subita nel pacifico da parte del Giappone; nel
settembre 1940 il Giappone aveva stipulato un Patto tripartito con Germania e Italia.
Luglio 1941: i giapponesi invadono l’Indocina francese; Stati Uniti e Gran Bretagna bloccano le
esportazioni verso il Giappone.
7 dicembre 1941: l’aviazione giapponese attacca la flotta degli Stati Uniti a Pearl Harbor e la distruggono.
Anche Germania ed Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti.
Maggio 1942: i giapponesi controllano le Filippine, la Malesia e la Birmania britannica, e l’Indonesia
olandese.
Conferenza a Washington; le 26 nazioni in guerra contro Giappone, Germania ed Italia sottoscrivono il
patto delle Nazioni Unite.
Il nuovo ordine
Sia la Germania che il Giappone cercano di costruire nelle zone di loro controllo un nuovo ordine, basato
sulla supremazia della nazione eletta e sulla subordinazione degli altri popoli.
La Germania adottò un trattamento particolarmente duro contro i popoli slavi, ma soprattutto contro gli
ghetti, lager; Hitler decise contro di loro di adottare la
Ebrei, considerati il nemico principale→
“soluzione finale”, affidata alle SS e consistente nell’eliminazione fisica degli ebrei.
La resistenza al nazismo aumentò dopo l’aggressione tedesca all’URSS, che orientò alla lotta armata i
comunisti di tutta Europa, tra cui Tito in Jugoslavia.
1942-1943
La spinta offensiva dei giapponesi viene fermata dagli americani nelle battaglie del Mar dei Coralli e
delle isole Midway.
Agosto 1942: i tedeschi assediano ma sono costretti ad arrendersi.
Stalingrado,
l’esercito britannico contro il contingente italo-tedesco di Rimmel, nel deserto
Battaglia di El Alamein:
del nord Africa; in seguito sbarca anche in Algeria e in Marocco. Gli italo-tedeschi devono arrendersi.
Gennaio 1943: inglesi e americani decidono di attaccare l’Italia e si
conferenza di Casablanca;
accordano sul principio della resa incondizionata da imporre agli avversari.
La campagna d’Italia
10 luglio 1943: contingenti anglo-americani sbarcano in e si impadroniscono dell’isola→ colpo di
Sicilia
grazia per il regime fascista.
Marzo 1943: scioperi operai in Italia 27
Luglio 1943: riunione del Gran consiglio del fascismo, in cui il fascista moderato invita il re
Dino Grandi
a riassumere le funzioni di comandante supremo.
25 luglio 1943: Mussolini, convocato da Vittorio Emanuele III, viene incarcerato; il nuovo capo del
governo è Pietro Badoglio caduta di Mussolini.
→
3 settembre 1943: con gli anglo-americani.
armistizio
I tedeschi sono attestati sulla linea difensiva (linea Gustav) con centro a Cassino e riescono a bloccare gli
Alleati.
Il fascismo è ancora presente nel nord dell’Italia.
12 settembre 1943: i tedeschi liberano Mussolini dalla prigionia di Campo Imperatore; il duce annuncia
l’intenzione di dar vita, nella parte occupata dai tedeschi, ad un nuovo stato fascista, la Repubblica
(Rsi) con capitale a Salò (Repubblica ad un nuovo
sociale italiana di Salò), Partito fascista repubblicano
e ad un nuovo esercito. L’unica funzione della Repubblica di Salò era quella di reprimere e combattere il
movimento partigiano dell’Italia occupata.
Si da l’avvio alla degli antifascisti patrioti (Gruppi i tedeschi
Resistenza di azione patriottica),
rispondono con dure rappresaglie tra cui quella delle Fosse Ardeatine.
Le bande partigiane si organizzarono poi in in formazioni di in
Brigate Garibaldi, Giustizia e Libertà,
in formazioni cattoliche e in
Brigate Matteotti, bande autonome.
Esistevano già dei partiti antifascisti: il Partito d’azione, la Democrazia cristiana, il Partito liberale, il
Partito repubblicano.
I rappresentanti dei partiti si riunisco a Roma e costituiscono il Comitato di liberazione nazionale.
Marzo 1944: il contrasto tra Cln e governo Badoglio viene sbloccato per iniziativa del leader comunista
Palmiro Togliatti che propose di formare un governo di unità nazionale per la lotta al fascismo→ svolta di
Salerno.
Aprile 1944: primo governo di unità nazionale, con Badoglio e i partiti del Cln.
Giugno 1944: il successore di Vittorio Emanuele III, Umberto assume la luogotenenza generale del
Regno. Il nuovo governo è presieduto da Ivanoe Bonomi.
Le formazioni partigiane indicarono la loro guida politica nel Cln Alta Italia, nonostante le rappresaglie
dei tedeschi tra cui quella di Marzabotto.
In alcune zone dell’Italia settentrionale, la Resistenza riuscì anche a creare delle “repubbliche partigiane”.
L’offensiva americana iniziò però ad arrestarsi anche se il movimento partigiano riuscì a sopravvivere;
l’offensiva alleata riprese nella primavera del ’45.
La sconfitta della Germania
1945: avanzata dell’Armata rossa che conquista Berlino.
Gli anglo-americani preparano uno sbarco sulle coste francesi contro i tedeschi, che avevano munito la
zona di fortificazioni difensive. Il piano prevedeva lo sbarco in Normandia stotto il comando
dell’americano Eisenhower.
6 giugno 1944: Gli alleati riescono a sfondare le difese
sbarco in Normandia operazione Overlord.
→
tedesche.
25 agosto 1944: gli anglo-americani entrano a Parigi; quasi tutta la Francia è liberata.
Autunno 1944: la Germania può dichiararsi sconfitta. I russi e gli jugoslavi entrano a Belgrado, mentre gli
inglesi sbarcano in Grecia.
La Germania era sottoposta ai bombardamenti degli alleati, che avevano il dominio dell’aria. Hitler però
rifiuta ogni proposta di resa.
Febbraio 1945: degli alleati→ la Germania deve essere divisa in 4 zone di
conferenza di Yalta
occupazione e il nazismo deve essere eliminato. L’Urss si impegna ad entrare in guerra contro il
Giappone.
Nel mentre l’Armata rossa raggiunge Vienna e Praga, mentre gli anglo-americani dilagano in Germania.
28
25 aprile 1945: i tedeschi abbandonano Milano, Mussolini viene ucciso dai partigiani.
28 aprile 1945: il cadavere di Mussolini è esposto a piazzale Loreto a Milano.
30 aprile: Hitler si suicida mentre i russi stavano entrando a Berlino. La presidenza del Reich va a Karl
Donitz. resa tedesca firmata a L’8 e il 9 cessano le ostilità.
7 maggio 1945: Reims.
La sconfitta del Giappone
Il nuovo presidente americano decise di impiegare contro il Giappone, che non voleva
Harry Truman
arrendersi, la nuova bomba atomica.
6 agosto 1945: bomba atomica ad e a
Hiroshima Nagasaki
15 agosto: dopo che l’Urss dichiara guerra al Giappone, l’imperatore Hiroito si arrende.
2 settembre 1945: firma dell’armistizio.
Conseguenze della guerra
Liquidazione del nazifascismo e trionfo delle democrazie.
Francia e Gran Bretagna perdono il ruolo di potenze mondiali, assunto dagli Stati Uniti,per la supremazia
nascita di un nuovo
economica e militare, e dall’Unione Sovietica→ sistema mondiale bipolare.
I morti civili in guerra furono 50 milioni.
Si mettono in atto numerosi processi contro i capi nazisti e i dirigenti giapponesi processi di
→
(1945-46)e (1946-48).
Norimberga Tokyo
1945: creazione dell’Organizzazione (Onu), al posto della Società delle nazioni. Il
delle Nazioni Unite
suo statuto prevedeva un’Assemblea degli Stati membri e un
generale Consiglio di sicurezza →composto
da 15 membri, ciascuno dei quali godeva di un diritto di veto.
Luglio 1944: viene creato il Fondo monetario internazionale,per creare
accordi di Bretton Woods→
riserve valutarie mondiale, a cui viene affiancata una Banca mondiale,per occuparsi dei prestiti.
Fine della grande alleanza
Nascono contrasti tra Usa e Urss nell’approccio ai problemi della pace.
Roosevelt sperava di riuscire a cooperare con l’Unione Sovietica, ma con l’avvento di Harry Truman
riaffiorarono i nodi del futuro della Germania sconfitta e degli sviluppi in Europa occidentale.
L’Urssper imporre la propria egemonia decise di imporre al potere i partiti comunisti locali.
1946: Churchill tiene un discorso in cui denuncia il comportamento dell’Urss→ grande alleanza in
frantumi.
Luglio-ottobre 1946: nuovi confini fra Urss, Polonia e Germania; a Urss vanno
conferenza di Parigi →
le ex repubbliche baltiche ( Estonia, Lituania, Lettonia), parte della Polonia e della Prussia; la Polonia
annette vaste zone tedesche (Slesia, Pomerania, la restante Prussia)
Il mondo diviso
Unione Sovietica e Stati Uniti diedero inizio alla guerra fredda, un’ostilità fra due blocchi contrapposti di
Stati. Essa durò fino al 1953, anno della morte di Stalin.
Agosto 1946: crisi tra l’Urss e la Turchia, appoggiata dagli Usa,per lo stretto dei Dardanelli. Truman invia
la flotta americana nel Mar Egeoper appoggiare i Turchi→ teoria del containment, che consisteva nel
contenere l’espansionismo dell’Urss tramite l’uso della forza.
Truman dide il via alla dottrina Truman, con cui gli Stati Uniti si impegnavano ad intervenire in favore
delle minoranze contro l’Urss. 29
Giugno 1947: gli americani lanciano il piano Marshall, un piano di aiutiper le economia europee, il quale
però viene osteggiato dai sovietici; questo piano porta a più stretti legami dei paesi interessati con gli Stati
Uniti.
Settembre 1947: Stalin in risposta costituisce un Ufficio d’informazione dei partiti comunisti
(Cominform), una sorta di riedizione della Terza Internazionale.
Il fattore di scontro maggiore tra Usa e Urss era la questione della Germania, che era stata divisa in 4 zone
di occupazione (americana, inglese, francese e sovietica)e la cui capitale si trovava nell’area sovietica.
Stati Uniti e Gran Bretagna integrarono le loro zone, attuandovi riforme economiche e dando vita alla
rinascita di un forte stato tedesco integrato nel blocco occidentale.
l’Urss chiude gli accessi alla città impedendone il rifornimento,
Giugno 1948: blocco di Berlino→
sperando che gli occidentali abbandonassero la zona.
Maggio 1949: i sovietici tolgono il blocco, rivelatosi inefficace.
Vennero poi unificate tutte e tre le zone occidentali della Germania e venne proclamata la Repubblica
federale tedesca, con capitale Bonn e con una costituzione democratico-parlamentare.
I sovietici crearono una Repubblica democratica tedesca, con capitale Pankow e retta da un regime
comunista.
Aprile 1949: un’alleanza difensiva firmata a Washington fra i paesi dell’Europa
Patto atlantico,
occidentale, gli Stati Uniti e il Canada. Viene creato un dispositivo militare integrato composto da
contingenti degli stati membri: la Nato (Organizzazione del trattato del Nord Atlantico).
Nel 1951 aderiscono anche la Grecia e la Turchia e nel 1955 la Germania federale.
1955: l’Urss stringe un’alleanza militare con i paesi satelliti, il anch’essa con
Patto di Varsavia,
un’organizzazione militare integrata.
L’Unione Sovietica
Lo stalinismo accentuò i suoi connotati autocratici e repressivi.
La ricostruzione economica sovietica fu molto rapida, anche grazie alle riparazioni imposte ai paesi ex
nemici. La priorità andò all’industria pesante.
La tecnologia creò la bomba atomica e la bomba all’idrogeno.
In politica estera i paesi dell’Europa orientale occupati furono trasformati in democrazie popolari.
Stalin voleva costituire in Polonia un governo amico dell’Urss, ancheper la sua posizione strategica; gli
inglesi invece volevano difendere l’indipendenza della Polonia,per la quale erano entrati in guerra nel ’39.
Giugno 1945: a Varsavia si instaura un governo presieduto dal socialista Morawski, ma in realtà
controllato dai comunisti.
Gennaio 1947: elezioni; vincono i comunisti, che iniziano ad eliminare le altre forze politiche.
In Ungheria le forze non comuniste che cercavano di resistere erano particolarmente tenaci, soprattutto il
Partito dei contadini; i comunisti iniziarono una campagna di arresti contro gli avversari→ processo di
sovietizzzione dell’Ungheria.
In Cecoslovacchia le elezioni del 1946 avevano portato al governo il comunista Gottwald e il governo
fondato sull’alleanza fra i partiti di sinistra. QUESta coalizione si ruppeper l’ostilità dei comunisti
all’accettazione degli aiuti del piano Marshall. I comunisti attuarono quindi una violenta campagna contro
gli avversari e costrinsero il presidente della Repubblica Benes ad affidare il potere ad un loro nuovo
governo. In marzo morì il ministro degli esteri Masaryk, l’unico non comunista del nuovo ministero.
Dopo le elezioni del ’48 il presidente si dimise.
In Jugoslavia i comunisti guidati da Tito si imposero al governo, i comunisti jugoslavi si staccarono poi
dalle direttive di Stalin, che li condannò.
Negli altri paesi dell’Europa orientale la diffusione del comunismo portò modernizzazione e decollo
economico, ma anche forte compressione dei consumi e del tenore di vita; essi rimasero stati satelliti
30
subordinati allo Stato-guida. I tassi di cambio e i prezzi vennero regolati attraverso il Consiglio di mutua
assistenza economica (Comecon).
Il dopoguerra negli Stati Uniti e in Europa occidentale
Gli Stati Uniti dovettero affrontare un problema di riconversione: il sistema economico orientato e
stimolato dalla guerra doveva essere riorganizzato a scopi di pace.
A capo del paese c’era Truman, che però non aveva il carisma di Roosevelt.
A partire dal ’49 si scatenò una campagna anticomunista, che ebbe come principale ispiratore il senatore
repubblicano Joseph McCarthy (maccartismo); venne adottata una legge per eliminare coloro che erano
sospettati di filocomunismo.
In tutta l’Europa occidentale dopo la guerra ci fu una forte spinta in senso democratico e riformista:
Inghilterra: alle elezioni di luglio 1945 Churchill venne battuto dai laburisti di Clement Attle; il nuovo
governo nazionalizzo alcune industrie e i trasporti, introdusse il salario minimo e il Servizio sanitario
nazionale. Furono gettate le basi del Welfare State.
Francia: Furono varati nazionalizzazioni e programmi di sicurezza sia dal governo provvisorio di De
Gaule sia dai ministeri di coalizione formati da partito comunista, dalla Sfio e dal Movimento
repubblicano popolare. Quarta
Nel ’46 venne elaborata una nuova costituzione di stampo democratico-parlamentare→
Repubblica.
Nel ’47 l’alleanza fra i tre partiti di massa si ruppe a causa dei contrasti fra i comunisti e le altre forze.
Germania federale: l’economia tedesca mostrò straordinarie capacità di recupero. Gli Stati Uniti
consentirono alla Germania Ovest di beneficiare degli aiuti del piano Marshall. Alla base di questo
miracolo tedesco vi era una notevole stabilità politica, anche grazie alla costituzione del ‘49.
La guida del governo fu mantenuta dall’Unione cristiano-democratica federata con l’Unione cristiano-
sociale, prima con Adenauer e poi con Erhard. Il partito d’opposizione era il partito social-democratico.
Giappone
Era sottoposto all’amministrazione del generale Mac Athur, che nel ’46 impose una nuova costituzione
redatta da funzionari americani, la quale introdusse una monarchia costituzionale e un sistema
parlamentare. Sempre nel ’46 fu varata una radicale riforma agraria.
Negli anni ’50 grazie al contenimento dei consumi e il rilancio produttivo il Giappone ebbe un tasso di
investimento molto elevato. Era presente un sistema delle imprese basato sulla compresenza di pochi
grandi complessi industriali-finanziari e di molte piccole-medie aziende.
Le cause di questo miracolo erano attribuite all’abitudine all’organizzazione e alla disciplina, alla forte
coesione nazionale e allo spirito di gruppo.
La guida del paese fu sempre mantenuta dal Partito liberl-democratico, composto da gruppi moderati.
La rivoluzione comunista in Cina e la guerra di Corea
1949: avvento al potere dei comunisti in Cina. Questa rivoluzione segnò la rinascita della Cina come stato
indipendente e come grande potenza e affermò un modello di società comunista distinto da quello russo.
Con la guerra nel pacifico l’alleanza tra i comunisti di Mao Tse-tung e i nazionalisti di Chang entrò in
crisi. I nazionalisti si concentrarono contro i comunisti; i comunisti invece combatterono contro i
giapponese e riuscirono a rafforzare i loro legami con le masse contadine. Chung iniziò una campagna
militare contro i comunisti, i quali però potevano contare sull’appoggio della popolazione contadina.
Febbraio 1949: i comunisti entrano a Pechino e Chung si rifugia a Taiwan.
! ottobre 1949: nascita della Repubblica popolare cinese a Pechino; essa è riconosciuta dall’Urss e dalla
Gran Bretagna, ma non dagli Stati Uniti che consideravano come illegittimo solo il governo di Taiwan.
31
La nuova repubblica a guida comunista diede il via a misure di socializzazione, riuscì a far accrescere il
settore industriale.
Febbraio 1950: trattato di amicizia e di mutua assistenza tra la Cina e l’Unione Sovietica.
1950: la Corea era divisa in 2 zone, delimitate dal 38° parallelo: la Corea del Nord, governata dal regime
comunista di Kim Ill Sung, e la Corea del Sud, con un governo nazionalista appoggiato dagli americani.
A giugno le forze nord-coreane, armate dai sovietici, invasero il sud. Gli Stati Uniti inviano truppe in
Corea e respingono i nord coreani. Mao in difesa dei comunisti invia dei volontari che penetrano nella
Corea del Sud.
Aprile 1951: Truman apre le trattative con la Corea del Nord.
La coesistenza pacifica, la destalinizzaizone e la crisi ungherese
Con la fine della presidenza Truman e la morte di Stalin nel ’53 la guerra fredda assunse nuove forme.
Giugno 1953: gli operai di Berlino est protestano contro il regime comunista e vengono repressi nel
sangue.
Negli Stati Uniti la nuova amministrazione repubblicana passa al generale Eisenhower. In questi anni
vennero poste le premesse della coesistenza pacifica tra i 2 blocchi.
In Unione Sovietica si impose come leader Nikita Kruscev→ si fece promotore di aperture in politica
estera (1955: trattato di Vienna, che sanciva l’indipendenza e la neutralità dell’Austria e la riconciliazione
con i comunisti jugoslavi), e in politica interna in cui ci fu la fine delle grandi purghe e un rilancio
dell’agricoltura.
Kruscev in un rapporto al XX congresso del Pcus del febbraio 1956 si espresse contro lo scomparso
destalinizzazione.
Stalin, denunciandone i crimini→
In Polonia nel ‘56 gli operai chiedono un cambiamento; l’Urss decide di favorire l’ascesa al potere di
Gomulka.
In Ungheria ad ottobre ci fu una vera e propria insurrezione dei lavoratori, i quali formarono consigli
operai. A capo del governo fu chiamato Nagy; le truppe sovietiche si ritirano.
Il 1 novembre Nagy annuncio l’uscita dell’Ungheria dal patto di Varsavia; il segretario del partito
comunista Kadar invocò l’intervento sovietico, che stronca la resistenza e pone al governo Kadar.
L’Europa occidentale e il Mercato comune
Nel corso degli anni ’50 i maggiori stati dell’Europa Occidentale diventarono potenze dipendenti
dall’alleato statunitense.
Il paese che visse questo passaggio in modo più drammatico fu la Francia.
In Gran Bretagna invece la smobilitazione dell’Impero avvenne senza traumi; fra il ’51 e il ’64 al governo
ci furono i conservatori, che non smantellarono il Welfare State, ma non riuscirono a impedire il declino
dell’economia britannica.
In questo periodo nacque l’ideale di un Europa unita nella pace, nella democrazia e nella cooperazione,
come auspicato da Churchill, De Gasperi, Blum etc.
1951: comunità europea del carbone e dell’acciaio.
Marzo 1957: fra i rappresentanti di Francia, Italia, Germania federale, Belgio, Olanda e
trattato di Roma
Lussemburgo→ istituzione della (CEE), con lo scopo di creare un
Comunità economica europea
i suoi organi principali erano la Commissione, il Consiglio dei ministri, la
Mercato comune europeo;
Corte di giustizia e il Parlamento europeo.
Un ostacolo ai progetti di integrazione europea fu però rappresentato dalla crisi istituzionale in Francia:
nel ’58 la crisi legata al problema algerino giunse al culmine. Alla guida del governo venne chiamato De
che redisse la nuova costituzione e portò alla nascita della il capo dello stato
Gaulle, Quinta Repubblica;
aveva il potere di nominare il capo del governo, di sciogliere le camere e di indire referendum.
De Gaulle venne eletto presidente della repubblica e riuscì a risolvere l’affare algerino e, per via della sua
vocazione nazionalista, attuò una politica estera che tendeva a svincolare la Francia da legami con gli
Stati Uniti e a proporla come guida di una futura Europa indipendente; per attuare ciò ritirò le truppe
francesi dalla nato, si oppose all’integrazione politica fra i paesi della CEE.
32
La decolonizzazione del Terzo Mondo
Smantellamento del sistema coloniale e accesso all’indipendenza dei popoli afroasiatici.
Decolonizzazione:
Durante la 2 guerra i movimenti indipendentisti extraeuropei, appoggiati dai belligeranti, acquistarono
sempre maggiore forza.
Inoltre Stati Uniti e Unione Sovietica spingevano per eliminare gli europei dall’Asia e dall’Africa,
eliminando l’eurocentrismo.
Con la Carta atlantica del 1941 era stato proclamato il dei popoli, che
principio di autodeterminazione
potevano scegliere la forma di governo più adatta.
La Gran Bretagna cercò di allentare il proprio dominio preparando i popoli soggetti all’indipendenza e
cercando di trasformare l’Impero in una comunità di nazioni sovrane associate nel Commonwealth.
La Francia invece oppose resistenza ai movimenti indipendentisti e cercò di riunire la madrepatria e le
colonie in un unico Stato.
L’eredità coloniale lasciò le sue tracce nelle abitudini e nella cultura, mentre si affermò solo in pochi
paesi la democrazia parlamentare di tipo europeo.
L’emancipazione dell’Asia
Fu il primo continente ad affrancarsi dal dominio coloniale, soprattuttoper il carattere più avanzato della
sua organizzazione politica e della sua struttura sociale.
Il movimento nazionalista era cresciuto tra le due guerre con l’affermazione del e
Partito del congresso
attuò nuove forme di lotta basate sulla non-violenza e sul rifiuto
del suo leader indipendentista Gandhi →
di collaborazione con i dominatori., con lo scopo di guadagnare l’indipendenza e di eliminare il sistema
delle caste.
1935: gli inglesi concedono il diritto di voto e aumentano l’autonomia delle singole province.
Il Partito del congresso, guidato dal ’41 da durante la 2 guerra promosse un movimento di
Nehru,
resistenza non violenta alla guerra, con la promessa di diventare dominion.
Gandhi voleva la formazione di uno stato unitario laico in cui convivessero indù e musulmani, i quali
però non erano d’accordo. l’Unione a maggioranza indù, e il musulmano.
Agosto 1947: nascono due stati→ Indiana, Pakistan,
Indù e musulmani continuarono però a scontrarsi fra loro.
Gennaio 1948: Gandhi viene assassinato da un estremista indù.
1964: muore Nehru; gli succede la figlia Le istituzioni democratico-parlamentari nate
Indira Gandhi.
con l’indipendenza reggono.
L’emancipazione del Sud-Est asiatico
L’emancipazione fu condizionata dallo scontro fra nazionalisti (conservatori o progressisti) e movimenti
comunisti, diffusi nelle campagne.
Indonesia il movimento nazionalista guidato da Sukarno ottenne l’indipendenza nel 1949.
→
Nel 1965 ci fu un fallito tentativo rivoluzionario dei comunisti e Sukarno dovette cedere il potere ai
militari.
Filippine 1946: gli Stati Uniti concessero l’indipendenza; i governi autoritari, tra cui quello di Marcos,
→
al potere dal ’65 all’ 86, si scontrarono con le forze comuniste e separatiste musulmane.
Vietnam i comunisti, guidati da Ho Chi-min, rimasero maggioritari nella Legaper l’indipendenza
→
(Vietminh). 33
1945: Ho Chi-min proclama la Repubblica democratica del Vietnam. I francesi però non riconoscono il
nuovo stato.
1946: guerra tra francesi e Vietminh, conclusa nel 1954 quando la piazzaforte dei francesi capitola.
sanzionano il ritiro dei francesi dalla penisola indocinese e la division
Luglio 1946: accordi di Ginevra→
provvisoria del Vietnam in due stati: uno comunista al Nord ed uno filo-occidentale al Sud.
Il Medio Oriente
Già all’inizio del ‘900 si formò un movimento nazionale arabo contro la dominazione ottomana.
1916: francesi ed inglesi si spartiscono la zona compresa fra la Turchia e la penisola arabica.
1917: dichiarazione Balfour→ gli inglesi riconoscono il diritto del movimento sionista a cercare in
Palestina una sedeper il popolo ebraico.
1946: la Gran Bretagna riconosce l’indipendenza della Transgiordania e la Francia della Siria e del
Libano.
La Palestina rimane ancora contesa fra arabi ed ebrei; la causa sionistaper la creazione di uno stato
ebraico venne sostenuta dagli Stati Uniti, dove la comunità ebraica era numerosa ed influente.
1947: a causa della lotta armata delle organizzazioni militari ebraiche, il governo inglese ritira le sue
truppe dalla Palestina e chiede alle Nazioni Unite di risolvere la questione.
Maggio 1948: gli ebrei proclamano la nascita dello Stato di Israele; gli Stati arabi lo attaccano subito.
organizzazione
Maggio ’48- gennaio ’49: prima guerra arabo-israeliana; vittoria dello Stato ebraico→
economica basata sul capitalismo industriale e il cooperativismo delle comunità agricole; lo stato fu
guidato da leader laburisti, tra cui Gurion.
Lo stato arabo di Palestina non nacque mai; cominciò il dramma palestinese.
Egitto:
1936: conquista l’indipendenza dagli inglesi; regime monarchico corrotto.
1952: un Comitato di ufficiali liberi guidato da assume il potere→ riforme in senso socialista e
Nasser
processo di industrializzazione.
Nasser voleva assumere la guida dei paesi arabi nella lotta contro Israele.
Nazionalizzò la Compagnia del Canale di Suez, dove francesi ed inglesi avevano interessi; si aprì una
crisi internazionale
Ottobre 1956: d’intesa con Francia ed Egitto, Israele attacca l’Egitto e lo sconfigge. L’Urss invia un
ultimatum a Francia, Gran Bretagna ed Israele, che devono lasciare l’Egitto.
L’indipendenza dell’Africa
1956: Marocco e Tunisia ottengono l’indipendenza dalla Francia.
Lotta in Algeria:
Si affermò dopo gli anni ’50 il (Fln) guidato da
Fronte di liberazione nazionale Ben Bella.
1957: battaglia di Algeri; i francesi riescono a piegare l’insurrezione.
Maggio 1958: i coloni costituiscono ad Algeri un la Quarta Repubblica
Comitato di salute pubblica;
francese va in crisi e ritorna al potere De Gaulle.
Marzo 1962: il governo francese e il governo rivoluzionario provvisorio del Fln si accordanoper un
progetto di indipendenza.
La nuova Algeria indipendente fu guidata prima da Ben Bella, poi da Bumedien.
Libia: 34
1969: rivoluzione che porta al potere i militari guidati da Gheddafi.
Decolonizzazione dell’Africa nera:
1957: indipendenza del Ghana dall’Inghilterra.
1958: indipendenza della Guinea dalla Francia.
1960: ottengono l’indipendenza la Nigeria, il Senegal e la Somalia.
Il processo di indipendenza fu di solito pacifico e a volte pilotato dalle stesse potenze europee.
Kenya: il processo di indipendenza fu insanguinato dalla campagna condotta da mAu-Mau e dalla
repressione inglese.
Ultima a conquistare l’indipendenza fu l’Unione Sudafricana, dove si inasprì il regime di apartheid a
danni della maggioranza nera, da parte del monopolio politico della minoranza bianca.
Congo:
Era sotto la dominazione belga. Dopo l’indipendenza nel 1960 ci fu una guerra civile e un tentativo di
secessione della provincia del Katanga. Il regime che si impose fu quello militare di Mobutu.
In Nigeria ci fu una repressione del tentativo di secessione del Biafra;in Etiopia le lotte degli
indipendentisti eritrei, soprattutto dopo il colpo di stato di Menghistu, che rovesciò l’imperatore Selassiè.
Il Terzo Mondo
I paesi di nuova indipendenza cercarono di garantirsi dalle tendenze egemoniche delle superpotenze, con
la politica del non allineamento rispetto ai grandi blocchi militari ed ideologici. Si venne a creare un
Terzo Mondo distinto dall’Occidente capitalistico e dall’Est comunista, le due grandi potenze egemoni.
1955: conferenza afroasiatica di Bandung, a cui partecipò anche la Cina→ segnò la nascita del
movimento dei non allineati e l’affermazione del Terzo Mondo sulla scena mondiale.
I membri del non allineamento aumentarono nel tempo e si vennero a creare delle divisioni.
Caratteristica dei paesi non allineati fu però, dal punto di vista economico, il sottosviluppo, dovuto a
carenza di strutture industriali, all’aretratezza dell’agricoltura, all’emarginazione dagli scambi
internazionali, alle poche risorse disponibili.
America Latina
Diffusa arretratezza e forte dipendenza dagli Usa.
Durante la 2 guerra ci fu però un considerevole sviluppo economico che determinò nei ceti medi
sentimenti nazionalistici e avversioneper le oligarchie tradizionali.
Argentina:
1946: in Argentina si instaura il regime populista di egli attua una politica di
Juan Domingo Peròn;
incentivi all’industria e di aumenti salariali (riformismo sociale), guadagnandosi largo consenso. La sua
prassi politica però era autoritaria.
1955: Peròn viene rovesciato da un colpo di Stato militare; il governo militare lascia il posto a governi
civili.
1966: nuovo colpo si stato; si instaura una dittatura di destra.
Brasile:
anni ’30: regime populista di esautorato nel ’45 e nel ’54 dai militari.
Getulio Vargas,
1964: colpo di stato appoggiato dagli Usa; il potere dei militari riesce a sviluppare l’economia a discapito
di aumento degli squilibri sociali.
Regimi militari si affermarono anche in Venezuela, in Bolivia e in Perù.
35
In Messico la stabilità politica fu assicurata dal dominio del Partito rivoluzionario istituzionale.
La rivoluzione cubana:
1959: la dittatura reazionaria di viene rovesciata dal movimento rivoluzionario guidato da
Batista Fidel
avvia subito una riforma agraria; gli Stati Uniti, che avevano appoggiato la rivoluzione,
Castro→
assumono ora un atteggiamento ostile.
Castro si rivolge all’Urss, rompendo le relazioni democratiche con gli Usa.
Il regime cubano si orienta in senso socialista, statizza l’economia e istituisce un regime a partito unico.
Con la rivoluzione di Castro si afferma, in una paese vicino agli Usa, un regime di tipo marxista e
filosovietico, che mirava ad asportare il suo modello rivoluzionario nel resto dell’America Latina e nel
Terzo Mondo.
Anni ‘60
Nei paesi occidentali sono ricordati come un periodo di grande sviluppo economico e civile→trionfo
della civiltà del benessere.
Sul piano degli equilibri internazionali ci fu un equilibrio del terrore, con conflitti locali nelle aree più
calde, come il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico.
Kennedy e Kruscev
1960: presidente degli Usa dopo Eisenhower→fu il primo cattolico alla Casa Bianca; si
Kennedy
riallacciò alla tradizione progressista di Wilson e Roosevelt con il riferimento ad una di
nuova frontiera
tipo spirituale, culturale e scientifica.
portò un forte incremento della spesa pubblica e cercò di imporre l’integrazione
Politica interna→
razziale agli Stati del Sud.
Politica estera→desiderio di pace e distensione con l’Est.
1961: incontro a Vienna tra Kennedy e Kruscev sul problema di Gli Usa però riaffermano
Berlino Ovest.
il loro impegno a difendere la città; i sovietici allora innalzano un muro che separa le due parti della
città→ muro di Berlino.
Il problema maggiore tra Usa e Urss riguardava però l’America Latina.
Kennedy cercò di eliminare il regime socialista a Cuba, alleandosi con gli anticastristi; essi sbarcarono
nella Baia dei porci, ma il tutto fallì.
L’Urss installò nell’isola alcune basi di lancioper missili nucleari. Kennedy ordinò il blocco navale
attorno a Cuba contro le navi sovietiche.
16-21 ottobre 1962: il conflitto generale viene evitato e Kruscev smantella le basi in cambio dell’impegno
americano di non compiere azioni militari contro Cuba.
1963: Stati Uniti e Unione Sovietica firmano un trattatoper la messa al bando degli esperimenti nucleari
nell’atmosfera..
1964: Kruscev viene fatto dimettere.
22 novembre 1963: Kennedy viene ucciso a Dallas.
1964: a Kennedy subentra che avvia molti processi di legislazione sociale.
Johnson,
Il contrasto russo-cinese
Contrasto fra le due maggiori potenze comuniste a causa di rivalità e divergenze politico-ideologiche.
1958: la Cina vara, promuovere la produzione agricola, una strategia, definita “grande balzo in avanti”,
diffusa con una grossa propaganda. Le cooperative vengono riunite in comuni popolari, ciascuno con
autosufficienza economica. L’esperimento però fallisce.
Le componenti più moderate del gruppo dirigente cinese, tra cui il presidente Liu Shao-chi, ottennero
maggiore spazio. Mao, con l’esercito di Lin Piao, mobilitò i giovani contro gli avversari dirigenti.
36
DESCRIZIONE APPUNTO
Riassunto per l'esame di Storia contemporanea, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Storia contemporanea, Sabbatucci. Con analisi di questi eventi storici del 1900: la Prima Guerra Mondiale, i trattati di pace e la nuova carta d’Europa, la rivoluzione russa, la guerra russo-polacca, la Terza Internazionale, la nuova politica economica (Nep), la rivoluzione in Germania, regimi autoritari in Europa, gli Stati Uniti e la crisi del ‘29.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia Contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università La Sapienza - Uniroma1 o del prof Sabbatucci Giovanni.
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